La Treccani, rinomata istituzione italiana dedicata alla cultura e alla lingua, ha recentemente ufficialmente riconosciuto il neologismo 'paesofia'. Con questo passaggio significativo, il termine entra ufficialmente a far parte della lingua italiana, sottolineando l'importanza della riflessione filosofica legata alla vita nei piccoli centri abitati.
Il termine 'paesofia' è stato coniato da Gianluca Galotta, un docente di filosofia e storia a Roma, il quale ha esplorato il concetto nel suo libro "Paesofia. Filosofia e viaggi nei piccoli paesi", pubblicato dalla La Scuola di Pitagora Editrice nel 2021. Nel testo, Galotta delinea come i piccoli centri, caratterizzati da ritmi quotidiani distesi, possano rappresentare uno spazio ideale per la riflessione filosofica e la contemplazione.
In particolare, 'paesofia' si definisce come un sostantivo femminile che indica un "paese, piccolo centro abitato caratterizzato da ritmi quotidiani distesi, come dimensione consona al pensiero filosofico e alla riflessione". Questo neologismo evidenzia l’importanza di uno stile di vita più lento e contemplativo, che può talvolta essere assente nelle frenetiche dinamiche delle città moderne.
L'inserimento del termine nella nuova edizione del Dizionario Treccani, previsto per il 2025, rappresenta non solo un riconoscimento linguistico, ma anche un invito a considerare il valore della filosofia nei contesti quotidiani e delle piccole comunità. In un'epoca in cui la velocità e l'efficienza sembrano dominare, 'paesofia' offre un'alternativa, riscoprendo il significato di vivere e pensare in modo più profondo nei nostri luoghi di origine.
Questo aggiornamento del vocabolario evidenzia anche come il linguaggio sia in continua evoluzione, capace di adattarsi e rispecchiare i cambiamenti della società. Nel corso degli anni, la Treccani ha costantemente aggiunto termini e concetti nuovi, contribuendo così alla vivacità e alla ricchezza della lingua italiana.
