Windows 11 perde terreno a maggio: crescono le quote di Windows 10 nonostante la fine del supporto annunciata per ottobre 2025
Indice
- Introduzione
- Panoramica sulla quota di mercato dei sistemi operativi Windows nel 2025
- Dettaglio della quota di mercato di Windows 11 nel maggio 2025
- Windows 10: una crescita in controtendenza prima della fine del supporto
- Analisi delle statistiche mondiali e dei principali mercati
- Stati Uniti: la popolarità di Windows 11 e il rallentamento
- Regno Unito: il massimo storico di Windows 11
- Lo scenario dei sistemi operativi "legacy": Windows 7, XP, 8.1
- Le strategie di Microsoft e le possibili ragioni del trend
- Implicazioni per utenti privati e aziende
- Consigli pratici per la transizione alla fine del supporto Windows 10
- Prospettive future: che cosa aspettarsi dopo ottobre 2025
- Sintesi e considerazioni finali
Introduzione
Il mese di maggio 2025 segna un punto cruciale nell'evoluzione del mercato dei sistemi operativi Microsoft. L'ultimo rapporto sulle statistiche dei sistemi operativi Windows 2025 ha rivelato una svolta inattesa: Windows 11 – lanciato con grandi aspettative di crescita e innovazione – sta vivendo un inaspettato rallentamento a livello globale, con la propria quota di mercato passata dal 47,32% al 43,23%. Una diminuzione che sorprende analisti e utenti, soprattutto perché avviene a pochi mesi dalla fine del supporto di Windows 10 prevista per ottobre 2025.
In compenso, proprio Windows 10 registra un incremento, rialzando la propria quota fino al 53,19%, confermandosi leader mondiale. Questo articolo vuole offrire un’analisi approfondita della diffusione di Windows 11 in calo, dei motivi sottostanti e delle eventuali conseguenze per utenti e aziende, alla luce delle tendenze internazionali in atto e delle future strategie Microsoft.
Panoramica sulla quota di mercato dei sistemi operativi Windows nel 2025
Il mercato dei sistemi operativi desktop, storicamente dominato da Microsoft, continua a mostrare dinamiche intriganti. Nel 2025, Windows 10 e Windows 11 rappresentano le principali scelte per la stragrande maggioranza degli utenti. Il resto della scena è occupato in parte residuale da sistemi ormai “legacy” come Windows 7, Windows XP e Windows 8.1.
Le quote di mercato aggiornate a maggio 2025 sono le seguenti:
- Windows 10: 53,19% (in crescita)
- Windows 11: 43,23% (in calo)
- Windows 7: 2,48%
- Windows XP: 0,54%
- Windows 8.1: 0,29%
Questi dati, forniti da fonti internazionali autorevoli, riflettono non solo le scelte tecnologiche degli utenti, ma anche la capacità di Microsoft di guidare il mercato attraverso aggiornamenti e politiche di supporto mirate.
Dettaglio della quota di mercato di Windows 11 nel maggio 2025
Il dato più sorprendente del periodo recente riguarda proprio il sistema più giovane di casa Microsoft. Windows 11 quota di mercato 2025 mostra un calo di quasi 4 punti percentuali in appena un mese, passando dal 47,32% ad appena il 43,23%.
Le ragioni del fenomeno sono molteplici:
- Ritrosia di alcuni utenti ad aggiornare a Windows 11, spesso per compatibilità hardware.
- Mancanza di alcuni driver o software aziendali ottimizzati per il nuovo sistema.
- Una crescente percezione – in parte fomentata dalle comunità online – che Windows 11 porti più cambiamenti estetici che miglioramenti funzionali.
La diffusione di Windows 11 in calo si scontra, inoltre, con l’approssimarsi di una scadenza fondamentale: la fine del supporto Microsoft Windows 10.
Windows 10: una crescita in controtendenza prima della fine del supporto
Nonostante l'annuncio ufficiale di Microsoft sulla fine del supporto di Windows 10 a ottobre 2025, il sistema operativo segnala una crescita Windows 10 maggio 2025 inaspettata. La quota del 53,19% rappresenta una sorta di “ritorno” al passato, pur in un contesto tecnologico che avrebbe dovuto già favorire la piena transizione a Windows 11.
Diversi fattori contribuiscono a questo aumento:
- Stabilità e affidabilità: Windows 10 è percepito come più "maturo" e stabile rispetto a Windows 11, soprattutto presso le aziende.
- Compatibilità software e hardware: molte applicazioni legacy e hardware meno recente funzionano ancora perfettamente solo con Windows 10.
- Politiche aziendali conservative: numerose organizzazioni scelgono di posticipare l’adozione di Windows 11, aspettando magari aggiornamenti più stabili o una maggiore diffusione dell’esperienza di utilizzo.
- Annuncio della fine supporto come incentivo all’azione: un controintuitivo effetto annuncio si traduce in un’ondata di installazioni e reinstallazioni di Windows 10 da parte di chi vuole sfruttare le ultime sicurezze prima di essere "costretto" a cambiare.
Questa inedita ascesa dimostra come il rapporto degli utenti (soprattutto business) con i sistemi operativi sia estremamente razionale, guidato dalla necessità di garanzie e continuituità.
Analisi delle statistiche mondiali e dei principali mercati
Le statistiche sistemi operativi Windows 2025 sottolineano come il calo di Windows 11 non sia uniforme su scala globale. Esistono notevoli differenze tra Paesi e continenti, influenzate da fattori culturali, economici e infrastrutturali.
- Europa occidentale: qui la transizione a Windows 11 è più avanzata, complice una maggiore predisposizione all’innovazione e alla sostituzione di PC datati.
- Nord America: gli Stati Uniti, in particolare, confermano una forte posizione di Windows 11 (seppure con qualche flessione).
- Asia e Sud America: la presenza ancora rilevante di macchine con versioni più vecchie di Windows frena la penetrazione di Windows 11.
Questa eterogeneità rappresenta una sfida per Microsoft, chiamata a soddisfare esigenze diversificate tra mercati maturi e in via di sviluppo.
Stati Uniti: la popolarità di Windows 11 e il rallentamento
Un caso emblematico è rappresentato dagli Stati Uniti, dove secondo gli ultimi dati, Windows 11 si conferma l’OS più diffuso tra le versioni di Microsoft. Tuttavia, come evidenziato dagli ultimi dati,
il sistema ha "perso utenti" nel corso di maggio 2025. La popolarità di Windows 11 negli Stati Uniti resta dunque intatta ma si registra un'inversione di tendenza sul breve periodo.
Le cause possono essere ricondotte a:
- Una saturazione del mercato principale (molti utenti hanno già aggiornato nei mesi precedenti).
- Alcune nuove politiche Microsoft, percepite come invadenti rispetto alla privacy.
- Problemi di compatibilità con applicazioni professionali e giochi di fascia alta.
La situazione statunitense rappresenta quindi un interessante laboratorio per valutare i potenziali prossimi sviluppi anche in altri paesi avanzati.
Regno Unito: il massimo storico di Windows 11
Un trend opposto si registra in Regno Unito, dove Windows 11 ha toccato il record del 57,12% di penetrazione, il livello più alto mai registrato. Il dato è particolarmente significativo, perché dimostra come in alcuni mercati le strategie Microsoft abbiano portato ai risultati sperati.
In questa cornice si evidenziano:
- Investimenti mirati di Microsoft in campagne di aggiornamento e supporto.
- Un tessuto aziendale più propenso a seguire le roadmap ufficiali dei vendor IT.
- Una maggiore presenza di dispositivi compatibili di nuova generazione.
Questo record Windows 11 Regno Unito suggerisce che il contesto locale – tra formazione, incentivi e reti distributive – può fare la differenza nei processi di adozione tecnologica.
Lo scenario dei sistemi operativi "legacy": Windows 7, XP, 8.1
Nonostante l’inarrestabile avanzata delle versioni più recenti, una piccola ma significativa fetta di utenti fa ancora affidamento su sistemi operativi ormai fuori supporto:
- Utilizzo Windows 7 2025: 2,48%
- Windows XP: 0,54%
- Windows 8.1: 0,29%
Questo fenomeno è particolarmente evidente nei segmenti industriali, in scuole e piccole organizzazioni che utilizzano ancora vecchi PC per esigenze specifiche. Tuttavia, i rischi legati alla sicurezza e alla mancanza di aggiornamenti sono sempre più pressanti.
Le strategie di Microsoft e le possibili ragioni del trend
Microsoft si trova così di fronte a una doppia sfida: incentivare la transizione a Windows 11 e gestire il supporto Microsoft Windows 10 fino a ottobre. Le iniziative dell’azienda sono molteplici:
- Promozioni per l’aggiornamento gratuito a Windows 11.
- Estensione dei supporti tecnici e degli aggiornamenti di sicurezza temporanei per aziende in difficoltà.
- Collaborazione con i produttori hardware per renderli pienamente compatibili con Windows 11.
Nonostante ciò, il trend Windows 11 vs Windows 10 mostra come le resistenze siano tutt’altro che superate. Il peso della tradizione, della compatibilità e dei costi rappresenta ancora un ostacolo per molti.
Implicazioni per utenti privati e aziende
A pochi mesi dalla fine del supporto a Windows 10, la situazione presenta diverse criticità e opportunità per tutti gli attori coinvolti. Gli utenti privati devono scegliere se restare su Windows 10 rischiando la vulnerabilità, o aggiornare a Windows 11 con possibili piccoli disagi iniziali. Le aziende, invece, sono chiamate a pianificare con cura la migrazione, soprattutto in presenza di software personalizzati o parchi macchine molto eterogenei.
Problemi principali:
- Possibili falle di sicurezza dopo ottobre 2025
- Costi di aggiornamento e formazione personale
- Compatibilità applicativi, soprattutto in ambito industriale e sanitario
Consigli pratici per la transizione alla fine del supporto Windows 10
In previsione della scadenza di ottobre, Microsoft raccomanda quanto segue:
- Analizzare la compatibilità: verificare che tutto l’hardware aziendale sia supportato da Windows 11.
- Effettuare backup regolari e pianificare test su nuove installazioni.
- Formare il personale su eventuali nuove procedure o interfacce.
- Coinvolgere un partner IT per valutare l’adeguatezza della transizione.
Seguire queste linee guida riduce drasticamente i rischi e prepara aziende e utenti privati a un passaggio sereno.
Prospettive future: che cosa aspettarsi dopo ottobre 2025
La fine del supporto Microsoft Windows 10 costituirà un momento chiave per la sicurezza informatica globale. Si prevede una rapida accelerazione verso Windows 11 dopo la scadenza, ma anche una possibile crescita dei rischi cyber per le realtà che non aggiorneranno tempestivamente.
Microsoft potrebbe prevedere estensioni a pagamento del supporto o servizi di assistenza customizzati, almeno per le grandi organizzazioni ancora in fase di transizione.
Tra le prospettive concrete:
- Incremento della domanda di nuovi dispositivi hardware compatibili
- Crescita dei servizi di consulenza e supporto IT
- Ulteriore frammentazione in alcune aree emergenti
Sintesi e considerazioni finali
Il mese di maggio 2025 rappresenta, con la sua crescita Windows 10 maggio 2025 e il contemporaneo calo della quota di Windows 11, uno spartiacque decisivo per il settore IT. La sfida per Microsoft nei prossimi mesi sarà guidare una transizione quanto più inclusiva e fluida, minimizzando i rischi e le resistenze. Utenti e aziende devono cogliere questa occasione per prepararsi adeguatamente alle nuove esigenze tecnologiche, garantendo sicurezza e continuità dei servizi informatici. Il confronto tra i trend Windows 11 vs Windows 10 sarà dunque uno dei temi chiave del settore fino (e oltre) ottobre 2025.