La Danimarca Inaugura una Nuova Era di Tutela Digitale: Una Legge Avanzata contro i Deepfake
Indice dei paragrafi
- Introduzione: La sfida dei deepfake nella società digitale
- Il contesto: perché occorre una legge contro i deepfake
- Il ministro Jakob Engel-Schmidt e l’annuncio della riforma
- Il contenuto della proposta: diritto d’autore sulla propria immagine
- Dettagli tecnici del nuovo emendamento alla legge sul diritto d’autore
- Le vie di rimozione dei deepfake non autorizzati
- Le responsabilità delle piattaforme online
- Impatto sulla protezione dell’identità digitale
- Rilevanza internazionale e possibile effetto domino
- Criticità, dubbi e prospettive future
- Sintesi e conclusioni
Introduzione: La sfida dei deepfake nella società digitale
L’avanzamento tecnologico nel campo dell’intelligenza artificiale ha portato a notevoli benefici sociali, economici e culturali. Tuttavia, come spesso accade davanti alle innovazioni dirompenti, emergono anche rischi e minacce. Un fenomeno in costante crescita, e oggi al centro di focus globali, è quello dei cosiddetti deepfake: contenuti digitali – video, audio e immagini – modificati artificialmente per imitare in modo realistico persone reali, spesso a loro insaputa o contro la loro volontà.
La Danimarca, attenta a cogliere queste nuove sfide, si distingue sulla scena internazionale proponendo una riforma legislativa pionieristica: il riconoscimento del diritto d’autore sull’immagine personale, sulla voce e sui tratti somatici di ciascun cittadino. Si tratta di una svolta significativa per la protezione dell’identità digitale e per la lotta contro la diffusione dei deepfake non autorizzati.
Il contesto: perché occorre una legge contro i deepfake
Negli ultimi anni la produzione e la diffusione di deepfake hanno subito un’accelerazione impressionante, favorita da tecnologie sempre più accessibili che permettono di creare contenuti alterati con pochi strumenti e conoscenze tecniche. Queste manipolazioni digitali, apparentemente innocue per fini ludici o artistici, danno spesso luogo a gravissime violazioni dei diritti:
- Attacchi alla reputazione degli individui
- Diffusione di fake news e campagne di disinformazione
- Ricatti e cyberbullismo
- Violazione della privacy e dell’integrità personale
Le vittime di deepfake si trovano il più delle volte impotenti davanti alla rapidità di diffusione di questi contenuti e alla difficoltà di ottenere rimozione, soprattutto su piattaforme globali e reti sociali. La risposta legislativa si rivela pertanto essenziale.
Il ministro Jakob Engel-Schmidt e l’annuncio della riforma
A guidare questa innovazione normativa è il ministro della Cultura danese, Jakob Engel-Schmidt. Nella conferenza stampa del 30 giugno 2025, egli ha sottolineato come la legge sia frutto di un lungo confronto con esperti legali, tecnologi, associazioni per i diritti digitali e rappresentanti delle piattaforme online.
“In un mondo dove i confini tra reale e virtuale diventano sempre più sfumati, il diritto ad essere padrone della propria immagine, voce e tratti somatici diventa imprescindibile”, ha dichiarato Engel-Schmidt. L’obiettivo dichiarato della proposta danese è di porre tutela efficace contro deepfake e contenuti falsi, garantendo ai cittadini strumenti concreti per difendere la loro identità digitale e la loro reputazione.
Il contenuto della proposta: diritto d’autore sulla propria immagine
La legge proposta prevede che ogni cittadino danese sia titolare del diritto d’autore non solo sulle proprie opere creative, ma anche sulla propria immagine, la propria voce e il proprio corpo. Concretamente, ciò significa che, senza autorizzazione esplicita, nessuno potrà legalmente utilizzare tali elementi nei contenuti digitali, siano essi fotografici, audiovisivi o audio.
Questo implica:
- Nuovi strumenti di tutela contro la creazione e diffusione di deepfake
- Maggiore consapevolezza e responsabilizzazione nella gestione dell’identità digitale
- Impatto diretto sull’attività delle piattaforme online, chiamate a intervenire su richiesta degli interessati
Inoltre, viene istituito un diritto alla rimozione immediata dei contenuti deepfake non autorizzati, una novità cruciale rispetto al quadro attuale, spesso frammentato o insufficiente.
Dettagli tecnici del nuovo emendamento alla legge sul diritto d’autore
La riforma danese prevede un emendamento specifico alla legge nazionale sul diritto d’autore, estendendo espressamente la protezione a:
- Volto, voce e tratti somatici: ogni persona fisica ha automa titolarità sui dati biometrici che la riguardano.
- Corpo: la rappresentazione digitale, statica o dinamica, del proprio corpo è coperta da diritto esclusivo di utilizzo.
- Nome e personalità: viene rafforzata la tutela anche rispetto a deepfake che simulano non solo il volto, ma anche modo di parlare, gestualità e altri tratti identificativi.
Tra le principali novità normative:
- Vincolo di autorizzazione preventiva: qualsiasi uso della voce o immagine altrui per contenuti digitali, a fini sia commerciali che di intrattenimento, richiede il consenso scritto dell’interessato.
- Procedura semplificata di “takedown”: i cittadini potranno denunciare rapidamente deepfake e ottenere la rimozione immediata da siti, piattaforme e motori di ricerca.
- Sanzioni pecuniarie e penali: chi viola il nuovo diritto d’autore rischia multe salate e, nei casi di “recidiva” o danni gravi alla persona, responsabilità penale.
Le vie di rimozione dei deepfake non autorizzati
Uno degli aspetti più innovativi della proposta danese è l’istituzione di procedure rapide di rimozione (“notice and takedown”) per permettere la cancellazione dei deepfake non autorizzati. Il processo si articola in:
- Denuncia tramite piattaforme online, con moduli dedicati e iter privo di costi per il cittadino
- Verifica tempestiva da parte delle piattaforme, obbligate ad agire entro termini stringenti (24-48 ore)
- Possibilità di segnalazione alle autorità, ove la decisione della piattaforma sia insoddisfacente o il danno particolarmente grave
Inoltre, sarà creata una task force nazionale dedicata al monitoraggio dei contenuti deepfake e all’assistenza alle vittime di manipolazione digitale, rafforzando la collaborazione tra cittadini, istituzioni e mondo digitale.
Le responsabilità delle piattaforme online
Un aspetto chiave della nuova disciplina è la responsabilizzazione delle piattaforme di condivisione dei contenuti digitali. Tra gli obblighi introdotti:
- Predisporre strumenti tecnici per rilevare automaticamente i deepfake
- Rispondere in modo trasparente e documentato alle richieste di rimozione
- Collaborare con le autorità giudiziarie in caso di diffusione massiva o danni gravi
- Sospendere o chiudere account responsabili di violazioni reiterate
La legge danese rappresenta quindi un importante passo avanti nella lotta ai deepfake, promuovendo una netta distinzione tra libertà digitale e diritto alla tutela dell’identità individuale.
Impatto sulla protezione dell’identità digitale
Il riconoscimento del copyright sull’immagine personale rafforza in modo significativo la protezione dell’identità digitale, rendendo i cittadini protagonisti attivi nella gestione della propria presenza in rete. Secondo esperti e osservatori del settore, questa scelta potrebbe:
- Ridurre la diffusione di contenuti manipolati a fini di ricatto o molestie
- Migliorare la reputazione digitale, agevolando processi di recruiting, socializzazione e networking
- Fornire un modello di riferimento per altri paesi europei e non solo
Dal punto di vista psicologico e sociale, la nuova legge restituisce potere di controllo e autodeterminazione agli individui, ponendo un argine contro pratiche aggressive e invasive tipiche dell’era digitale.
Rilevanza internazionale e possibile effetto domino
Il caso della Danimarca attira già l’attenzione di analisti, giuristi e policy maker di numerosi paesi, inclusi quelli dell’Unione Europea. Non è escluso che, alla luce della rilevanza del fenomeno deepfake e delle sue implicazioni su privacy, democrazia e sicurezza, la nuova legge deepfake danese possa innescare un *effetto domino*. Potrebbero presto arrivare proposte simili in altri ordinamenti nazionali ed europei.
Alcuni osservatori, però, mettono in guardia circa le difficoltà di armonizzazione normativa in contesti extra-continentali, dove la regolamentazione sui diritti personali digitali resta spesso meno avanzata.
Criticità, dubbi e prospettive future
Se la riforma danese si dimostra all’avanguardia, non mancano però criticità da affrontare nelle fasi di attuazione:
- Difficoltà tecniche nel rilevare deepfake sempre più sofisticati
- Possibili ostacoli nell’applicazione alle piattaforme non europee
- Necessità di coniugare libertà di espressione e diritti della persona
- Rischio di contenziosi giudiziari, specie in ambito artistico e satirico
La legge danese sarà pertanto sottoposta a periodica revisione e a monitoraggio costante dell’efficacia, alla luce dell’evoluzione del fenomeno e delle tecnologie disponibili.
Sintesi e conclusioni
La proposta di legge della Danimarca su copyright immagine personale e diritto autore corpo e voce rappresenta una svolta epocale nella lotta ai deepfake e alla manipolazione dei contenuti in rete. Inserendo tutele precise, diritti chiari e obblighi rigorosi per piattaforme e utenti, la Danimarca si pone all’avanguardia nella protezione dell’identità digitale.
In un’epoca in cui la nostra immagine, la nostra voce e il nostro corpo possono essere replicati digitalmente senza alcun controllo, meccanismi come il diritto d’autore personale rappresentano uno scudo fondamentale dei diritti e della dignità di ciascuno.
Una cosa è certa: l’era della protezione dell’identità digitale è appena iniziata, e la Danimarca ne è ufficialmente il laboratorio più avanzato.