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GENIUS Act USA: Stablecoin regolamentate come in Europa?
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GENIUS Act USA: Stablecoin regolamentate come in Europa?

Disponibile in formato audio

Approvata la legge federale sulle stablecoin: le similitudini e le differenze col MiCA europeo

GENIUS Act USA: Stablecoin regolamentate come in Europa?

Indice

  1. Introduzione
  2. Il contesto normativo delle criptovalute negli Stati Uniti
  3. Cosa prevede il GENIUS Act
  4. La centralità delle stablecoin e la copertura in asset liquidi
  5. Dibattito politico: chi ha votato a favore e chi contro
  6. Il MiCA europeo: analisi delle similitudini col GENIUS Act
  7. Differenze chiave tra la regolamentazione statunitense ed europea
  8. Implicazioni per il mercato globale delle criptovalute
  9. Scenari futuri: quale modello per la regolamentazione globale?
  10. Conclusioni

Introduzione

Il panorama mondiale delle criptovalute è in continua evoluzione, e con l'approvazione del GENIUS Act USA criptovalute, approvato il 18 giugno 2025 dal Senato statunitense, si registra una svolta epocale nella regolamentazione stablecoin USA. Il nuovo quadro normativo federale imposta standard stringenti e introduce un solido sistema di garanzie, soprattutto per le criptovalute ancorate al valore di asset reali. Ma come si confronta il nuovo GENIUS Act con il MiCA regolamentazione europea crypto? In questo approfondimento esaminiamo, con un approccio comparativo e analitico, le differenze e le analogie tra questi due modelli regolatori diventati riferimento a livello globale.

Il contesto normativo delle criptovalute negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti la disciplina delle criptovalute, fino a pochi anni fa, risultava estremamente frammentata. Ogni stato gestiva la materia con proprie regolamentazioni, creando una situazione di incertezza giuridica per aziende, investitori e utenti. I principali organismi federali – SEC, CFTC e OCC – si sono spesso sovrapposti nelle competenze, in particolare sulla natura di stablecoin e token digitali.

La crescente importanza delle criptovalute come asset finanziari e strumento di pagamento ha spinto il Congresso a intervenire. Il 2023 ha visto vari tentativi di regolamentazione, ma solo nel 2025 il Senato è riuscito a varare una legge federale completando il percorso con l’approvazione della legge criptovalute USA 2025: il cosiddetto GENIUS Act.

Il contesto si caratterizza oggi per una crescente domanda di trasparenza e sicurezza negli investimenti, esigenze sentite sia dal settore privato sia dalle istituzioni preoccupate per la stabilità finanziaria. Le questioni al centro del dibattito sono:

  • Qual è la natura giuridica delle stablecoin?
  • Che tipo di controlli devono essere posti sulla loro emissione?
  • In che modo assicurare una copertura completa del valore?

Cosa prevede il GENIUS Act

Il GENIUS Act rappresenta il primo tentativo di stabilire una cornice normativa unitaria a livello federale negli Stati Uniti. Il testo legislativo, approvato con 68 voti favorevoli e 30 contrari (con un significativo contributo anche di parte democratica), introduce standard federali stablecoin e regole chiare sulla loro emissione e sulla gestione delle riserve.

Le principali disposizioni della legge sono:

  1. Obbligo di copertura completa: ogni stablecoin emessa negli USA dovrà essere interamente sostenuta da dollari USA o asset liquidi di elevata qualità.
  2. Licenza federale: gli emittenti di stablecoin dovranno ottenere una licenza rilasciata da un’autorità federale, con requisiti di trasparenza, liquidità e sicurezza.
  3. Audit periodici: le riserve a supporto delle stablecoin saranno soggette a verifiche contabili e controlli periodici da parte di enti esterni certificati.
  4. Protezione degli utenti: sono previsti specifici obblighi informativi e procedure di rimborso in caso di mancata convertibilità della stablecoin.
  5. Collaborazione con le autorità di vigilanza: saranno rafforzati i canali di coordinamento tra enti federali per la segnalazione di sospette attività illecite.

Tali misure si inseriscono nell’intento di prevenire crisi sistemiche simili a quelle che hanno colpito in passato il settore, come nel caso di alcune stablecoin che hanno perso il peg e generato gravi perdite agli investitori.

La centralità delle stablecoin e la copertura in asset liquidi

Le stablecoin rappresentano oggi il segmento più in crescita nell’ambito delle criptovalute, grazie alla loro presunta stabilità valore. Classificate come criptovalute ancorate a un asset sottostante – solitamente una valuta fiat come il dollaro statunitense – sono divenute essenziali per gli scambi su piattaforme di exchange e per transazioni cross-border.

La nuova normativa americana introduce l’obbligo che ogni unità emessa sia sostenuta – “coperta” – da un corrispettivo in dollari o asset liquidi. Questo significa che:

  • Ogni dollaro di stablecoin deve avere un corrispettivo reale conservato in riserva.
  • Le riserve ammesse vengono definite rigorosamente: titoli del Tesoro a breve termine, depositi presso banche centrali, bond altamente liquidi.
  • Vengono vietate forme “pseudo-collateralizzate” o basate su algoritmi senza sottostante tangibile.

L’obiettivo è evitare rischi di bank run (corsa agli sportelli virtuali) e aumentare la fiducia sia degli investitori istituzionali, sia dell’utente retail.

Dibattito politico: chi ha votato a favore e chi contro

L’approvazione del GENIUS Act si è svolta in un clima politico teso e articolato. Ben diciotto democratici hanno scelto di affiancarsi ai repubblicani, sottolineando la trasversalità dell’esigenza di regolamentazione. Tuttavia, non sono mancate le polemiche e le voci critiche. Fra queste spicca il voto contrario della senatrice Warren, storicamente impegnata sulle tematiche del rischio finanziario e della tutela dei consumatori nel settore fintech.

Warren ha motivato il proprio no citando la mancanza di sufficienti protezioni normative e l’insufficiente attenzione ai meccanismi di controllo e prevenzione delle frodi. Secondo la senatrice, il testo sarebbe troppo sbilanciato sulle esigenze del settore privato rispetto alle garanzie per i risparmiatori.

Le principali posizioni emerse sono:

  • Favorevoli: necessità di uniformare la disciplina a livello federale, aumentare la competitività degli USA rispetto ad Europa e Asia, prevenire shock sistemici.
  • Contrari: rischio di eccessiva deregolamentazione in alcuni ambiti, bisogno di maggiore supervisione e trasparenza.
  • Tema bipartisan: l’accordo tra significative componenti di entrambi i partiti riflette la pressione politica esercitata da lobby finanziarie, associazioni di investitori e imprese innovative.

Il MiCA europeo: analisi delle similitudini col GENIUS Act

La MiCA regolamentazione europea crypto (Markets in Crypto-Assets Regulation), entrata in vigore nell’Unione Europea nel 2024, rappresenta il punto di riferimento assoluto per la disciplina delle cripto-attività nel Vecchio Continente. Come il GENIUS Act, anche MiCA pone al centro della propria azione regolatoria le stablecoin, adottando un approccio prudenziale fortemente orientato alla tutela della stabilità finanziaria e degli utenti.

I punti di contatto fondamentali sono:

  • Copertura delle stablecoin: anche MiCA prevede che le stablecoin siano sempre sostenute da riserve equivalenti di valuta fiat o asset a basso rischio.
  • Autorizzazione degli emittenti: gli operatori che intendono emettere stablecoin nell’UE devono ottenere un’autorizzazione dalle autorità di vigilanza.
  • Obblighi di trasparenza: MiCA impone pesanti obblighi informativi, che vanno dalla disclosure delle riserve all’audit periodico delle stesse.
  • Tutela del consumatore: è previsto un sistema per la risoluzione dei reclami e procedure trasparenti di rimborso.

L’analogia più forte resta la volontà di garantire che le stablecoin siano strumenti di pagamento affidabili, non soggetti a improvvisi crolli di valore.

Differenze chiave tra la regolamentazione statunitense ed europea

Tuttavia, non mancano le differenze, alcune delle quali significative, che riflettono le diverse tradizioni giuridiche e culturali dei due blocchi:

  • Autorità competenti: in Europa la vigilanza viene gestita da organismi sovranazionali (come l’ESMA), mentre negli USA si opta per un approccio federale, con potenziale frammentazione tra agenzie.
  • Campo di applicazione: MiCA regola tutte le cripto-attività, dagli utility token ai security token. Il GENIUS Act si concentra invece sulle stablecoin con copertura in dollari o asset liquidi.
  • Limiti quantitativi: l’Unione Europea pone limiti stringenti all’emissione di alcune tipologie di stablecoin, specie se adottate su larga scala. Negli USA la legge è per ora meno vincolante.
  • Regolamentazione degli algoritmi: MiCA vieta le stablecoin algoritmiche prive di adeguata collaterale. Il GENIUS Act si concentra solo su stablecoin “fully backed”, rimandando la disciplina delle soluzioni algoritmiche future ad altri provvedimenti.
  • Penalità e enforcement: la normativa europea punta su pesanti sanzioni amministrative, mentre in USA è maggiore la rilevanza del controllo ex-post tramite audit e segnalazione delle autorità.

Queste differenze potrebbero incidere sulle strategie di molti operatori globali, i quali valuteranno con attenzione dove localizzare le loro attività in base al regime più favorevole.

Implicazioni per il mercato globale delle criptovalute

L’approvazione del GENIUS Act negli Stati Uniti porta con sé ripercussioni notevoli a livello internazionale. Gli USA, mercato di punta per lo sviluppo dell’industria fintech, stabiliscono così una cornice di regole in grado di influenzare le scelte di numerose imprese. Le principali conseguenze attese sono:

  • Maggiore attrattività del mercato USA: la chiarezza normativa può favorire investimenti in nuove soluzioni finanziarie e digitali.
  • Competizione regolatoria con l’Europa: ogni differenza tra GENIUS Act e MiCA può dar luogo a “arbitraggio normativo”, con innovatori che scelgono la giurisdizione più adatta alle proprie esigenze.
  • Aumento della fiducia degli utenti: la presenza di regole chiare sulle stablecoin incentiva l’utilizzo di questi strumenti sia come mezzo di pagamento che come riserva di valore.
  • Possibili rischi di frammentazione internazionale: senza uno standard globale condiviso, differenze tra USA, Europa e Asia potrebbero rendere più difficile lo sviluppo di sistemi interoperabili su scala mondiale.

Scenari futuri: quale modello per la regolamentazione globale?

Il confronto tra GENIUS Act USA criptovalute e MiCA regolamentazione europea crypto offre spunti interessanti sui possibili sviluppi della disciplina delle criptovalute a livello globale. Se da un lato si assiste a una tendenza alla convergenza su principi comuni (trasparenza, copertura, tutela degli utenti), dall’altro emergono rischi legati alla moltiplicazione di standard incompatibili.

Le possibili evoluzioni potrebbero includere:

  • Creazione di tavoli internazionali (ad esempio in seno al G20) per la definizione di linee guida condivise sulle stablecoin.
  • Incentivi per l’integrazione tra ecosistemi digitali USA e UE.
  • Sviluppo di strumenti di mutuo riconoscimento delle licenze tra le due aree.
  • Adattamenti rapidi delle normative esistenti in risposta alle future innovazioni tecnologiche (ad esempio stablecoin programmabili, asset tokenizzati, evoluzione delle CBDC).

Conclusioni

L’approvazione del GENIUS Act segna un momento fondamentale per la normativa stablecoin Stati Uniti e inaugura una nuova stagione nella regolamentazione delle criptovalute a livello mondiale. L’adozione di standard federali stablecoin ispirati – almeno in parte – ai principi alla base del MiCA europeo stabilisce un punto di partenza per il dialogo internazionale. Le aziende, gli investitori e gli utenti sono ora chiamati ad adattarsi a normative sempre più sofisticate, in un contesto in cui la competizione tra USA ed Europa potrebbe tradursi, nel prossimo futuro, tanto in opportunità quanto in nuovi rischi.

Seppure con differenze talora profonde, entrambi i modelli mirano a rendere le stablecoin uno strumento affidabile e stabile, in grado di integrarsi nei sistemi di pagamento elettronico e nei mercati finanziari regolamentati. La sfida principale resta garantire equilibrio tra innovazione tecnologica, tutela dei consumatori e stabilità del sistema, promuovendo al contempo lo sviluppo di un ecosistema delle criptovalute sempre più solido e sicuro.

Pubblicato il: 18 giugno 2025 alle ore 13:29

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