Riconferma degli insegnanti di sostegno: la norma vale solo per il 2025/26 e riguarda 45.800 docenti
La riconferma degli insegnanti di sostegno nell’anno scolastico 2025/26 rappresenta una delle questioni centrali nella riforma dell’inclusione scolastica e nella definizione delle strategie di supporto agli alunni con disabilità. Di recente, il Ministero dell’Istruzione, tramite il Ministro Giuseppe Valditara, ha fornito dati aggiornati: saranno 45.800 i docenti di sostegno riconfermati. Ma la misura, stabilita dal dm n. 32/2025, resta limitata al solo anno scolastico 2025/26.
Indice
- Introduzione alla normativa sulla riconferma insegnante di sostegno 2025/26
- I numeri: i dati ufficiali e le cifre aggiornate
- Come funziona la procedura di riconferma per i docenti di sostegno
- La percentuale delle nomine e la platea coinvolta
- Le ragioni dietro il calo rispetto alle previsioni iniziali
- Il ruolo delle famiglie nella richiesta di riconferma
- Le prospettive future: cosa succederà dopo il 2025/26?
- Implicazioni per la continuità didattica e l’inclusione
- Criticità e questioni aperte sulla normativa sostegno scuola 2025
- Sintesi finale e considerazioni
Introduzione alla normativa sulla riconferma insegnante di sostegno 2025/26
La questione della riconferma degli insegnanti di sostegno per l’anno scolastico 2025/26 trova la sua regolamentazione principale nel Decreto Ministeriale n. 32/2025, la cosiddetta "normativa sostegno scuola 2025", emanata dal Ministero dell’Istruzione. L’obiettivo della norma è garantire, nei casi in cui le famiglie lo richiedano espressamente, la possibilità che l’alunno con disabilità possa essere affiancato dallo stesso docente di sostegno anche nell’anno successivo, introducendo un importante aspetto di continuità didattica nel percorso scolastico.
Tuttavia, la disposizione si applicherà, per ora, unicamente all’anno scolastico 2025/26, segnando così un approccio sperimentale e suscettibile di modifiche o proroghe nei futuri anni scolastici.
I numeri: i dati ufficiali e le cifre aggiornate
Nel corso di un’interrogazione parlamentare, il Ministro Valditara ha reso noto che saranno 45.800 i docenti di sostegno riconfermati per l’anno 2025/26. Questa cifra rappresenta una percentuale di circa il 41% delle supplenze complessive relative all’insegnamento di sostegno.
Dati principali:
- Riconferma insegnante di sostegno 2025/26: 45.800 docenti
- Percentuale sul totale delle supplenze: 41%
- Platea complessiva dei docenti coinvolti: 120.000
- Previsione iniziale del Ministero: 58.000 riconferme
- Dato aggiornato fornito a settembre 2025: 45.800
Questi dati delineano con chiarezza il quadro numerico della procedura di riconferma, sottolineando come la misura impatti su un numero elevato ma comunque inferiore rispetto alle stime preliminari diffuse dallo stesso Ministero nelle precedenti settimane.
Come funziona la procedura di riconferma per i docenti di sostegno
La procedure riconferma insegnanti sostegno si basa su una richiesta esplicita da parte delle famiglie degli alunni con disabilità. Tali famiglie, infatti, hanno la possibilità di chiedere che il docente di sostegno nominato in supplenza nell’anno in corso venga confermato anche per il successivo. Il processo pone al centro la volontà della famiglia e l’interesse prioritario dell’alunno a mantenere, laddove ritenuto opportuno, una figura di riferimento già conosciuta, ponendosi come strategia per la continuità educativa.
Passaggi della procedura:
- Richiesta formale da parte della famiglia alla scuola di riconfermare il docente di sostegno.
- Verifica della disponibilità del docente alla riconferma sulla medesima sede.
- Coinvolgimento degli Uffici scolastici provinciali, responsabili di predisporre le nomine di supplenza annuale e garantire la possibilità di riconferma nei limiti previsti dalla legge.
- Formalizzazione dell’assegnazione annuale del docente, privilegiando la continuità nei casi ammissibili.
È importante sottolineare che la riconferma è limitata ai docenti che abbiano già svolto il loro incarico sullo stesso posto di sostegno e per lo stesso alunno, non essendo una misura generalizzata, ma circoscritta alle situazioni di effettivo interesse.
La percentuale delle nomine e la platea coinvolta
Analizzando i dati forniti dal Ministero, emerge che il 41% delle nomine di supplenze su sostegno vedrà la riconferma del docente già operante nell’anno precedente. Su una platea di circa 120.000 docenti di sostegno coinvolti nelle supplenze annuali, i 45.800 insegnanti riconfermati costituiscono una quota significativa, benché inferiore alle aspettative iniziali.
I dati in prospettiva:
- La percentuale nomine supplenze sostegno evidenzia come meno della metà dei posti sia interessata dalla riconferma, segno che la misura, pur largamente diffusa, non riguarda la maggioranza assoluta dei casi.
- La restante quota di supplenze verrà invece nuovamente assegnata attraverso le consuete graduatorie ora in vigore, secondo i criteri di rotazione.
Questo rientra in una più ampia dinamica delle supplenze docenti sostegno 2025, che resta uno dei nodi più impegnativi, sia in termini gestionali sia dal punto di vista normativo.
Le ragioni dietro il calo rispetto alle previsioni iniziali
Il Ministero dell’Istruzione aveva in un primo momento ipotizzato un totale di 58.000 docenti di sostegno riconfermati. La cifra effettiva, fornita a settembre 2025 dal Ministro Valditara, è però risultata pari a 45.800.
Possibili motivazioni:
- Non tutte le famiglie hanno richiesto la riconferma: alcune possono aver valutato preferibile un cambiamento, oppure non aver ritenuto necessario mantenere lo stesso docente.
- Disponibilità effettiva dei docenti: non sempre l’insegnante precedentemente assegnato è disponibile a proseguire sullo stesso posto, per ragioni professionali o personali.
- Vincoli delle graduatorie e delle assegnazioni: la procedura di nomina segue regole complesse e spesso le preferenze delle parti trovano limite nella necessità di coprire tutti i posti vacanti.
- Esclusione di alcuni casi: la riconferma non viene concessa per tutte le tipologie di contratto, o se intervengono situazioni particolari quali mobilità nazionale o variazioni dell’organico.
La differenza di circa 12.000 unità tra la previsione iniziale e il dato effettivo riflette la complessità della materia e la presenza di numerose variabili in gioco.
Il ruolo delle famiglie nella richiesta di riconferma
Un aspetto peculiare della normativa sostegno scuola 2025 è il ruolo centrale attribuito alle famiglie degli alunni. Saranno infatti i genitori, o chi esercita la patria potestà, a dover valutare l’opportunità e l’utilità della riconferma, avanzando regolare richiesta in tempi stabiliti dalla scuola.
Punti chiave:
- La domanda di riconferma deve essere presentata entro una scadenza fissata dalla scuola o dall’Ufficio scolastico competente.
- La decisione viene presa in autonomia dalla famiglia, sulla base del giudizio sull’operato del docente.
- Le scuole devono garantire trasparenza, supporto informativo e la corretta gestione delle procedure.
In questo modo, si cerca di favorire una personalizzazione più marcata dell’offerta di sostegno, riconoscendo l’importanza dell’ambiente relazionale tra docente, alunno e famiglia.
Le prospettive future: cosa succederà dopo il 2025/26?
Sebbene la norma introdotta con il dm 32/2025 sostegno scuola sia in vigore solo per l’anno scolastico 2025/26, restano ancora numerosi interrogativi sulle scelte che verranno adottate a partire dal 2026/27. Il Ministero ha precisato che la misura è al momento circoscritta per ragioni di monitoraggio e valutazione dell’impatto effettivo sul sistema scolastico.
Possibili sviluppi:
- Estensione della norma: se gli esiti saranno positivi, soprattutto in termini di soddisfazione delle famiglie e dei risultati di inclusione, è probabile una proroga o una generalizzazione della misura.
- Modifiche procedurali: potrebbero essere introdotte nuove regole per semplificare ulteriormente l’iter, oppure per estendere la riconferma ad altre tipologie di contratti o di posti.
- Revisione delle risorse disponibili: la questione delle supplenze e dell’organico resta centrale per garantire stabilità e continuità didattica.
In ogni caso, la questione della riconferma insegnante di sostegno resta uno degli argomenti caldi del dibattito sulla scuola del futuro.
Implicazioni per la continuità didattica e l’inclusione
Uno dei principali obiettivi della riconferma dei docenti di sostegno è quello di migliorare la continuità didattica per gli alunni con disabilità. Numerosi studi sottolineano l’importanza di mantenere punti di riferimento stabili nell’ambiente scolastico, soprattutto laddove siano presenti lezioni individualizzate o di gruppo coordinate da un docente specializzato.
Benefici attesi:
- Maggiore sicurezza e fiducia per l’alunno.
- Collaborazione consolidata tra famiglia, docente e scuola.
- Minore rischio di regressi nell’apprendimento in caso di cambi frequenti di insegnante.
Tali vantaggi assumono una rilevanza ancora più marcata nei casi di particolare gravità o complessità delle condizioni degli alunni. Tuttavia, non mancano critiche sulla portata eccessivamente limitata della norma attualmente vigente.
Criticità e questioni aperte sulla normativa sostegno scuola 2025
Pur riconoscendo l’importanza della novità introdotta con il dm 32/2025 sostegno scuola, numerosi osservatori e associazioni evidenziano ancora vari limiti e criticità:
- temporalità ristretta: la misura riguarda esclusivamente il 2025/26, rischiando di introdurre disparità tra alunni di diversi anni scolastici.
- copertura parziale dei posti disponibili: la riconferma riguarda meno della metà delle supplenze su sostegno.
- incertezza sulle risorse future: senza una stabilizzazione strutturale, la misura può risultare temporanea e parziale.
- complessità burocratica delle procedure: la necessità di richiesta formale, verifiche e assegnazione può causare rallentamenti.
- assenza di monitoraggio sistematico: ad oggi manca una valutazione a tappeto sui reali effetti didattici e psicologici sugli alunni.
È necessario quindi proseguire nel confronto tra Ministero, scuole, famiglie e associazioni rappresentative del mondo della disabilità, per giungere ad una soluzione che assicuri una reale inclusione.
Sintesi finale e considerazioni
In conclusione, la procedura di riconferma degli insegnanti di sostegno 2025/26 rappresenta una risposta significativa alle richieste di continuità didattica e di miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica. La scelta di rendere protagonista la famiglia nella decisione e la numerosità dei docenti coinvolti rappresentano due elementi di novità. Tuttavia, la misura si presenta ancora come sperimentale e circoscritta, lasciando sia le scuole che le famiglie in attesa di sviluppi più strutturali dal 2026 in avanti.
Resta quindi fondamentale monitorare con attenzione i risultati di questa annualità e valutare con rigore l’opportunità di un’estensione strutturale della misura, per evitare che la riconferma degli insegnanti di sostegno resti una soluzione temporanea e per pochi. Il dibattito sulla riconferma insegnante di sostegno 2025/26 è aperto e centrale: la scuola italiana è chiamata a garantire non solo l’uguaglianza formale, ma una qualità e una continuità reale nell’offerta educativa rivolta agli alunni con bisogni specifici.