Il semestre filtro rappresenta una novità significativa nel panorama dell'accesso alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria in Italia. Introdotto con la riforma voluta dalla ministra dell'Università Anna Maria Bernini, questo sistema prevede un primo semestre aperto a tutti gli studenti interessati, seguito da una selezione basata sui risultati ottenuti in specifiche prove d'esame. L'obiettivo è garantire una selezione più equa e basata sul merito, superando le criticità dei tradizionali test d'ingresso.
Struttura e modalità delle prove d'esame
Durante il semestre filtro, gli studenti affrontano tre esami nelle seguenti materie:
- Chimica e propedeutica biochimica
- Fisica
- Biologia
Ogni esame consiste in 31 domande a risposta multipla o a completamento, con una durata di 45 minuti. Le prove sono identiche a livello nazionale e si svolgono in contemporanea in tutti gli atenei. Gli studenti hanno la possibilità di partecipare a due appelli: il primo si è tenuto il 20 novembre 2025, mentre il secondo il 10 dicembre 2025. Per essere considerati idonei, è necessario ottenere almeno 18/30 in ciascuna delle tre prove.
Analisi dei risultati del primo appello
I risultati del primo appello, pubblicati il 3 dicembre 2025, hanno evidenziato alcune criticità. Solo tra il 10% e il 15% degli studenti ha superato tutte e tre le prove, mentre circa il 22-23% ha ottenuto almeno 18 in due esami su tre. L'esame di Fisica si è rivelato particolarmente ostico, con un numero significativo di insufficienze. Questo ha sollevato preoccupazioni riguardo alla possibilità che il numero di studenti ammessi sia inferiore ai posti disponibili, una situazione inedita nel contesto accademico italiano.
Esiti del secondo appello e confronto con il primo
Il secondo appello, svoltosi il 10 dicembre 2025, ha visto una partecipazione massiccia: sono stati consegnati 117.000 compiti, suddivisi tra le tre materie. I risultati, pubblicati il 23 dicembre 2025, indicano che 22.500 studenti sono risultati idonei, a fronte di 17.278 posti disponibili. In questo appello, l'esame di Chimica ha registrato un numero maggiore di promossi rispetto a Biologia, mentre Fisica ha continuato a rappresentare una sfida per molti studenti. Questo miglioramento rispetto al primo appello ha contribuito a colmare il divario tra idonei e posti disponibili, sebbene permangano alcune criticità.
Implicazioni per gli studenti non idonei
Gli studenti che non hanno superato tutte e tre le prove dovranno recuperare i debiti formativi nell'ateneo assegnato, come indicato nella graduatoria nazionale pubblicata il 12 gennaio 2026. Coloro che non hanno conseguito crediti universitari durante il semestre potranno iscriversi ad altri corsi, come Biotecnologie, Scienze politiche o Giurisprudenza, attraverso finestre straordinarie previste dalla legge che ha istituito il semestre aperto. Questa flessibilità mira a garantire opportunità alternative per gli studenti, evitando la perdita di un intero anno accademico.
Prospettive future e possibili riforme
In risposta alle difficoltà emerse, la ministra Bernini ha espresso la volontà di intervenire già dal prossimo anno accademico. Le possibili modifiche includono:
- Riduzione dei programmi d'esame per concentrarsi sugli argomenti più rilevanti.
- Estensione della durata delle lezioni per approfondire meglio le materie.
- Ampliamento dei tempi tra la fine dei corsi e gli appelli per consentire una preparazione più adeguata.
Questi interventi mirano a migliorare l'efficacia del semestre filtro e a garantire una selezione più equa e rappresentativa delle competenze degli studenti.
Conclusione
Il semestre filtro ha introdotto un cambiamento significativo nel processo di selezione per l'accesso alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria. Sebbene i risultati iniziali abbiano evidenziato alcune criticità, le prospettive di riforma e l'adattamento del sistema offrono speranza per un futuro più equo e meritocratico. È fondamentale che studenti, docenti e istituzioni collaborino per affinare questo processo, garantendo opportunità formative di qualità e rispondendo alle esigenze del sistema sanitario nazionale.