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Influenza K in crescita: Burioni avverte sul rischio nonostante le scuole chiuse e la nuova 'super flu' H3N2
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Influenza K in crescita: Burioni avverte sul rischio nonostante le scuole chiuse e la nuova 'super flu' H3N2

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Approfondimento sull’allarme lanciato dal virologo Burioni: incidenza, rischi per i bambini e strategie di prevenzione nelle scuole italiane

Influenza K in crescita: Burioni avverte sul rischio nonostante le scuole chiuse e la nuova 'super flu' H3N2

Il rischio epidemico legato all'influenza K continua a preoccupare l'Italia. Recentemente il virologo Roberto Burioni, ospite del celebre programma televisivo condotto da Fabio Fazio, ha lanciato un forte allarme sullo scenario attuale e su quello delle prossime settimane. Nonostante le scuole risultino chiuse in vari territori, secondo l’esperto, il quadro generale rimane tutt’altro che rassicurante. In questo approfondimento offriamo un quadro completo dell’aumento dei casi di influenza K, l’allarme della presenza del virus resistente H3N2, il peso sui bambini e adolescenti, l’impatto regionale – in particolare su Campania e Sardegna – e le soluzioni concrete da adottare.

Indice

  • L’allarme di Burioni: perché l’influenza K crescerà
  • Influenza K 2025: incidenza e quadro epidemiologico
  • La 'super flu' H3N2: resistenza ai vaccini e rischi
  • La fascia più colpita: bambini tra 5 e 14 anni
  • Focus regionale: aumento influenza in Campania e Sardegna
  • Strategie di prevenzione nelle scuole e fuori
  • Ruolo della comunicazione e importanza della prevenzione
  • Sintesi e raccomandazioni finali

L’allarme di Burioni: perché l’influenza K crescerà

Durante l’intervista a “Che Tempo Che Fa”, Roberto Burioni ha sottolineato come il fenomeno influenza K 2025 sia destinato a crescere, nonostante la chiusura delle scuole che tipicamente offre un rallentamento nella trasmissione dei virus stagionali. Burioni, tra i massimi esponenti della comunità scientifica italiana, ha evidenziato che la natura particolarmente contagiosa del virus, unita alla presenza della variante H3N2, rende il rischio di un ulteriore aumento dei casi assai concreto.

Secondo Burioni, l’influenza è già arrivata a un’incidenza di 14,7 casi per 1.000 assistiti, numeri che preoccupano soprattutto in vista delle vacanze natalizie, momento in cui i contatti sociali spesso aumentano. Il rischio, come ribadito dall'esperto, non riguarda solo le aule scolastiche, ma l’intera società.

Influenza K 2025: incidenza e quadro epidemiologico

I dati presentati da Burioni evidenziano che l’incidenza di influenza K nel 2025 ha raggiunto livelli considerevoli. I casi segnalati sono in continua crescita: secondo le ultime rilevazioni, si parla di 14,7 casi ogni 1.000 assistiti a livello nazionale. Un dato da non sottovalutare considerando che i flussi di persone nelle grandi città e le festività possono fungere da moltiplicatore del contagio.

Fattori che influenzano la diffusione

Tra i diversi fattori che condizionano la diffusione della malattia, Burioni evidenzia:

  • La resistenza del virus a temperature più elevate rispetto alle influenze tradizionali
  • La capacità di rimanere attivo a lungo sulle superfici
  • L’aumento dei casi asintomatici tra adolescenti e giovani

Tali caratteristiche rendono difficile contenere la diffusione anche con misure drastiche come la chiusura degli istituti scolastici. L'influenza sembra approfittare di altri contesti di aggregazione e delle vacanze per continuare la sua corsa.

La 'super flu' H3N2: resistenza ai vaccini e rischi

Un elemento di marcata preoccupazione è la presenza della variante H3N2, identificata da Burioni come una vera e propria "super flu". Questa definizione è dovuta alla sua capacità di resistere agli attuali vaccini antinfluenzali.

Caratteristiche e minacce del virus H3N2

  • Resistenza ai vaccini stagionali: i ceppi attuali sembrano offrire una protezione molto ridotta contro H3N2. Questo implica che, anche tra i vaccinati, il rischio di infezione resta elevato.
  • Alta contagiosità: la facilità con cui si trasmette da persona a persona supera molti dei virus influenzali tradizionali.
  • Possibili complicanze: i soggetti più fragili (anziani, immunodepressi, bambini) possono incorrere in forme più gravi dell’infezione, con ricoveri e, in alcuni casi, gravi conseguenze respiratorie.

Questa congiuntura rende la stagione influenzale 2025 particolarmente insidiosa e meritevole di attenzione.

La fascia più colpita: bambini tra 5 e 14 anni

La maggiore incidenza influenza bambini 5-14 anni è stata confermata anche quest’anno. Le scuole, pur essendo in parte chiuse, rappresentano storicamente il principale centro di trasmissione dei virus influenzali nella popolazione più giovane.

Secondo Burioni, la fascia dai 5 ai 14 anni mostra una curva di contagi particolarmente alta, rischiando di portare il virus anche nelle famiglie e contribuendo a una rapida diffusione comunitaria. Il virus non risparmia, anzi colpisce più virulentemente proprio bambini e ragazzi in questa fascia d’età, che spesso presentano sintomi più lievi ma maggiore capacità di trasmissione.

Impatto su scuola e famiglie

Le ripercussioni sulle famiglie e sul mondo scolastico sono notevoli:

  • Assenze scolastiche prolungate, con ricadute negative sull’apprendimento.
  • Difficoltà nell’organizzazione familiare per la gestione di bimbi ammalati.
  • Rischio di trasmissione anche a genitori e nonni, spesso più vulnerabili.

Burioni insiste sulla necessità di attivare strategie di prevenzione influenza scuole che includano non solo le misure di igiene, ma anche una costante sorveglianza epidemiologica.

Focus regionale: aumento influenza in Campania e Sardegna

In alcune aree del Paese il fenomeno assume una gravità ancora maggiore. In particolare, secondo le ultime indagini, Campania e Sardegna registrano un aumento influenza superiore alla media nazionale.

Campania: un fortissimo incremento

Nella Regione Campania, le segnalazioni di casi infuenzali sono cresciute rapidamente nell’ultimo mese. Burioni definisce questa tendenza come "particolarmente evidente e allarmante", con una pressione crescente sui centri di assistenza territoriale. Gli ospedali hanno segnalato un incremento degli accessi per sintomatologia influenzale grave, in prevalenza tra bambini e anziani.

Sardegna: isola sotto osservazione

Anche la Sardegna risulta tra le realtà più colpite. L’insularità non ha rappresentato un freno alla circolazione dei ceppi influenzali, anche a causa dei movimenti turistici e degli scambi commerciali che hanno caratterizzato l’autunno 2025. Gli esperti raccomandano una particolare attenzione nei centri urbani, dove l’incidenza tende sempre a essere più elevata.

Strategie di prevenzione nelle scuole e fuori

Burioni ha ribadito la necessità di adottare alcune precise strategie di contenimento e prevenzione dell’influenza, sia negli istituti scolastici che nella vita quotidiana:

Le raccomandazioni di base

  • Lavarsi spesso le mani: la misura principale per arginare il contagio, come ricordato più volte dal virologo.
  • Evitare gli assembramenti non necessari: soprattutto durante le festività e in locali chiusi.
  • Utilizzo di mascherine nei casi di sintomatologia sospetta, specialmente nei luoghi affollati.
  • Arieggiare regolarmente le aule e gli ambienti comuni.
  • Sensibilizzare famiglie e studenti sulla presenza di sintomi anche lievi.
  • Attivare campagne di vaccinazione mirate laddove possibile, benché con la consapevolezza della parziale efficacia contro la variante H3N2.

Prevenzione influenza scuole: best practices

Numerosi istituti stanno implementando:

  • Ingressi scaglionati
  • Monitoraggio quotidiano di sintomi nei bambini
  • Pulizia approfondita degli ambienti
  • Collaborazione con le ASL per la comunicazione di eventuali focolai

Ruolo della comunicazione e importanza della prevenzione

In un contesto influenzato da fake news e disinformazione, il ruolo di esperti come Burioni è fondamentale. Il virologo sottolinea la responsabilità degli operatori sanitari, dei dirigenti scolastici e delle famiglie nella prevenzione influenza scuole. Senza una corretta informazione e senza l’adozione di comportamenti responsabili, rischiamo di vanificare i pochi strumenti a disposizione.

La comunicazione, infatti, deve essere continua e trasparente, chiarificando i limiti dei vaccini per la "super flu H3N2 Italia" e promuovendo l’adozione dei comportamenti raccomandati.

Sintesi e raccomandazioni finali

Il quadro epidemiologico in Italia, delineato dagli approfondimenti di Roberto Burioni e dalle analisi dell’Istituto Superiore di Sanità, è complesso e richiede la massima attenzione.

  • L’incidenza della influenza K 2025 crescerà ancora, nonostante la chiusura delle scuole.
  • Il virus H3N2 resistente vaccino rappresenta un nemico particolarmente insidioso.
  • La fascia più esposta resta quella dei bambini tra 5 e 14 anni, con ripercussioni anche sulle famiglie.
  • Zone come Campania e Sardegna osservano un aumento marcato dei casi.
  • L’unica arma concreta rimane la prevenzione, fatta di igiene personale, attenzione, informazione costante e strategie condivise tra scuola, sanità e famiglie.

Riflettendo sull’evoluzione delle prossime settimane, è fondamentale osservare scrupolosamente le indicazioni degli esperti e concentrarsi sulla protezione delle fasce più vulnerabili, rilanciando un messaggio di responsabilità collettiva per contenere questa nuova stagione influenzale.

Pubblicato il: 22 dicembre 2025 alle ore 09:16

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