Quando la Scuola Oltrepassa i Confini: Il Collegio Docenti nel Bosco e le Proposte per una Didattica 'Sconfinata' a Cinto Euganeo
Una scuola che si apre al territorio, che oltrepassa i muri dell’aula e cerca un dialogo autentico con la comunità: è questo il cuore del messaggio lanciato da Alfonso D’Ambrosio durante l’innovativo Collegio docenti 'nel bosco' andato in scena nel suggestivo scenario dei Colli Euganei. Analizziamo le proposte operative, le motivazioni e le prospettive della cosiddetta “scuola sconfinata”.
Indice dei paragrafi
- Introduzione: un nuovo paradigma per la scuola italiana
- Il Collegio docenti al Podere Villa Alessi: un contesto speciale
- Alfonso D’Ambrosio e la visione della 'scuola sconfinata'
- Le proposte operative per i docenti: come realizzare il cambiamento
- Lezioni nel territorio: didattica innovativa e apertura alla comunità
- Scuola e comunità: alleanze educative efficaci
- I vantaggi di una didattica nel bosco: impatti su studenti e insegnanti
- Criticità e sfide della scuola sconfinata
- Esperienze e buone prassi: esempi dal territorio
- Sintesi e prospettive future della scuola nei Colli Euganei
Introduzione: un nuovo paradigma per la scuola italiana
La scuola italiana vive un momento di profonda trasformazione, sospinta dalla necessità di trovare risposte adeguate ad una società in rapido cambiamento. La formazione non può più limitarsi ai confini dell’aula, ma deve sconfinare, aprirsi, diventare parte integrante della vita e delle relazioni del territorio. Proprio in questa ottica si inserisce il recente Collegio docenti 'nel bosco', un evento simbolo tenutosi il 2 settembre 2025 presso il Podere Villa Alessi di Cinto Euganeo, nel cuore dei Colli Euganei, con la regia di Alfonso D’Ambrosio. Un appuntamento che mette al centro la didattica innovativa e il tema della “scuola sconfinata”, offrendo spunti e proposte operative per docenti, dirigenti scolastici e tutta la comunità educativa.
Il Collegio docenti al Podere Villa Alessi: un contesto speciale
L’idea di convocare un Collegio docenti fuori dalle aule tradizionali, immerso nella natura dei Colli Euganei, rappresenta già un primo passo concreto per promuovere una nuova filosofia educativa. Il Podere Villa Alessi, situato proprio nel territorio di Cinto Euganeo, diventa così lo scenario di un nuovo modo di lavorare insieme, dove il rapporto tra scuola e territorio si trasforma in una risorsa preziosa. Non è solo una questione simbolica, ma un atto progettuale: spostarsi in un luogo immerso nel verde significa già superare alcune barriere, abituarsi ad una prospettiva diversa e imparare a leggere il contesto con occhi nuovi.
Questa scelta logistica, oltre ad essere suggestiva, incarna una delle parole chiave dell’incontro: Collegio docenti nel bosco. Qui i docenti hanno potuto vivere in prima persona cosa significhi uscire dalla zona di comfort, esplorando una didattica che si fonda sull’esperienza, sulla relazione personale e sul contatto vivo con l’ambiente circostante.
Alfonso D’Ambrosio e la visione della 'scuola sconfinata'
Tra i protagonisti dell’evento figura Alfonso D’Ambrosio, dirigente scolastico e da anni promotore di un modo di fare scuola capace di dialogare con il territorio e mettere in discussione i canoni tradizionali dell’insegnare. Nella sua relazione, D’Ambrosio ha insistito sul concetto di "scuola sconfinata": non solo una scuola fuori dai confini fisici degli edifici, ma soprattutto una scuola senza confini mentali, capace di aprirsi alle potenzialità offerte dal contesto locale, dal paesaggio, dalla storia e dalla comunità circostante.
Secondo D’Ambrosio, la vera innovazione nella scuola passa attraverso:
- Didattica innovativa scuola: l’adozione di metodi e strumenti che favoriscano l’apprendimento attivo e la partecipazione.
- Scuola e territorio: una relazione viva tra studenti, docenti, famiglie e comunità, dove il territorio diventa laboratorio.
- Proposte operative docenti: soluzioni concrete e praticabili per cambiare l’organizzazione e il senso stesso della giornata scolastica.
Molto più che uno slogan, la "scuola sconfinata" si configura dunque come un progetto educativo complesso, dove nulla viene lasciato al caso ma tutto parte dalla visione comune di una scuola al passo coi tempi.
Le proposte operative per i docenti: come realizzare il cambiamento
Durante la riunione, sono emerse alcune proposte operative rivolte direttamente ai docenti. In particolare, sono stati suggeriti percorsi e strategie per rendere la scuola veramente parte del territorio. Tra le idee principali, spiccano:
- Lezioni nel territorio: portare effettivamente la didattica fuori dalla scuola, organizzando attività e lezioni nei parchi, nei musei, nelle aziende agricole e negli spazi pubblici dei Colli Euganei.
- Progettazione di laboratori interdisciplinari: coinvolgendo diversi insegnanti, si favorisce una visione complessiva del sapere e della sua applicazione alla realtà.
- Collaborazione con enti locali e associazioni: la didattica innovativa richiede alleanze stabili con partner del territorio, per offrire anche opportunità di stage, visite, azioni di volontariato.
- Formazione continua dei docenti: per sostenere questo cambiamento, fondamentale è lo sviluppo professionale degli insegnanti su temi come la pedagogia attiva, l’educazione ambientale, l’uso di tecnologie all’aperto.
- Documentazione e valutazione delle attività: monitorare costantemente gli effetti di queste pratiche sulle competenze degli studenti, valorizzando anche i risultati meno formali.
Queste proposte operative, presentate come linee-guida flessibili e adattabili, mirano a fare della scuola uno spazio dinamico capace di evolvere e costruire relazioni significative con il contesto locale.
Lezioni nel territorio: didattica innovativa e apertura alla comunità
Portare la lezione fuori dalla classe, soprattutto in ambienti naturali e ricchi di storia e cultura come i Colli Euganei, permette di valorizzare una didattica esperienziale capace di motivare e coinvolgere maggiormente gli studenti. La proposta "lezioni nel territorio" si fonda su solide basi pedagogiche e rappresenta uno degli assi portanti della didattica innovativa scuola:
- Apprendimento attivo: gli alunni sono coinvolti direttamente in attività pratiche, stimolando curiosità e spirito critico.
- Valorizzare il capitale culturale del territorio: ogni luogo può trasformarsi in una fonte inesauribile di stimoli didattici, dal museo locale al sentiero naturalistico.
- Inclusione: il contatto con la natura favorisce l’apprendimento di chi ha stili cognitivi diversi e di chi fatica nei modelli tradizionali.
- Collaborazione tra pari: lavorare insieme fuori dall’aula rafforza il senso di comunità e il rispetto reciproco.
Non mancano gli strumenti digitali: dispositivi mobili, piattaforme di apprendimento e strumenti di storytelling possono accompagnare e arricchire le uscite didattiche, documentando il percorso e permettendo una riflessione condivisa.
Scuola e comunità: alleanze educative efficaci
Uno degli elementi centrali per D’Ambrosio è quello di costruire alleanze educative stabili e significative fra la scuola e la comunità, in un’ottica di responsabilità condivisa. La "scuola sconfinata" è tale se riesce a coinvolgere:
- I genitori e le famiglie: rendendoli partecipi delle scelte educative e delle attività sul territorio
- Gli enti locali (Comuni, Regione, Pro Loco, etc.): facilitano il dialogo e mettono a disposizione risorse e spazi
- Le associazioni culturali e di volontariato: offrono competenze specifiche e rafforzano il valore formativo di ogni esperienza
- Le aziende e le realtà produttive locali: possono proporre stage, testimonianze, workshop pratici che collegano la scuola al mondo del lavoro
Un progetto educativo di questo tipo richiede tempo, investimento nella relazione e capacità di ascolto, ma porta a risultati duraturi e a una crescita condivisa.
I vantaggi di una didattica nel bosco: impatti su studenti e insegnanti
Diversi studi internazionali dimostrano che una parte significativa dell’apprendimento avviene in spazi informali e all’aperto. La scuola Colli Euganei può essere una palestra ideale per sperimentare questi approcci. Fra i principali vantaggi di una didattica nel bosco e nel territorio citiamo:
- Miglioramento del benessere psicofisico: il contatto con la natura riduce lo stress e migliora la concentrazione
- Crescita dell’autonomia e della responsabilità personale: gli studenti imparano a risolvere problemi in situazione
- Sviluppo di competenze trasversali: come il problem solving, la cooperazione, la comunicazione efficace
- Maggior partecipazione e motivazione: i ragazzi si sentono protagonisti e parte attiva del percorso
- Innovazione metodologica: gli insegnanti sperimentano nuovi modi di insegnare, superando la routine e investendo nel proprio sviluppo professionale
Criticità e sfide della scuola sconfinata
Naturalmente, implementare una scuola autenticamente "sconfinata" comporta anche sfide e criticità, tra cui:
- Gestione della sicurezza: vigilare sugli studenti durante le attività fuori sede richiede protocolli precisi e collaborazioni con enti esterni
- Resistenza al cambiamento: alcuni docenti e famiglie possono temere l’abbandono delle pratiche tradizionali
- Disponibilità di risorse: organizzare attività sul territorio implica costi e una gestione logistica non sempre semplice
- Integrazione curriculare: bisogna sapere incrociare le esigenze dei programmi ministeriali con le opportunità offerte dal territorio
La soluzione non è mai unica, ma passa da una progettazione attenta e condivisa, da una formazione mirata del personale e da piccoli passi graduali.
Esperienze e buone prassi: esempi dal territorio
Il territorio dei Colli Euganei si è già dimostrato particolarmente fertile per l’innovazione educativa. Alcuni esempi virtuosi di scuola e territorio Podere Villa Alessi includono:
- Progetti interdisciplinari tra scuola primaria e secondaria su temi come ecologia, geografia, storia del territorio
- Realizzazione di orti scolastici e laboratori di cucina con prodotti locali
- Corsi di storytelling naturalistico e fotografia ambientale tenuti da esperti locali
- Attività di trekking e orienteering per sviluppare competenze motorie e geografiche
- Incontri con autori, artisti e imprenditori del territorio per stimolare la curiosità su mestieri e cultura locale
Queste esperienze possono essere replicate o adattate anche in altri contesti, seguendo una logica aperta e collaborativa.
Sintesi e prospettive future della scuola nei Colli Euganei
Alla luce delle proposte emerse nel Collegio docenti del 2 settembre 2025, la scuola dei Colli Euganei si conferma come protagonista di un cambiamento che supera le barriere e punta su una didattica innovativa e partecipata. Dirigenti come Alfonso D’Ambrosio sollecitano una riflessione profonda sull’identità della scuola e sulle sue funzioni all’interno della società contemporanea.
Per attuare una vera "scuola sconfinata" occorre puntare su:
- Formazione costante dei docenti
- Costruzione di reti territoriali
- Innovazione metodologica
- Valorizzazione delle risorse locali
Il Collegio docenti nel bosco non è che il primo passo di un percorso che meritava di diventare modello nazionale. La sfida per il prossimo futuro sarà consolidare buone pratiche, superare resistenze e continuare a credere nella scuola come motore di cambiamento e di crescita per tutta la comunità.
In sintesi, l’esperienza di Cinto Euganeo testimonia come il coraggio di innovare e la capacità di fare squadra tra scuola e territorio possano generare idee e proposte capaci di cambiare il volto dell’educazione, offrendo nuove opportunità ai giovani e risposte concrete alle sfide dei nostri tempi.