BRUXELLES - Le aziende che integrano i modelli di intelligenza artificiale DeepSeek, un sistema cinese, potrebbero ritrovarsi sotto la lente della legge sui servizi digitali (DSA) dell'Unione Europea. Questa possibile regolamentazione è stata sollevata a causa delle preoccupazioni riguardanti la censura ideologica e il finanziamento governativo che circondano questi modelli di intelligenza artificiale.
Henna Virkkunen, membro del Parlamento Europeo, ha recentemente messo in evidenza il ruolo significativo del governo cinese nel finanziamento di DeepSeek. Secondo Virkkunen, l'intervento statale nella direzione strategica di queste tecnologie solleva interrogativi fondamentali sulla loro compatibilità con i valori europei di libertà di espressione e di informazione.
I modelli DeepSeek, infatti, sono stati accusati di operare sotto severe forme di censura, limitando la libertà d'informazione e influenzando il dibattito pubblico a favore di narrazioni sancite dal governo. Questo aspetto è cruciale per l'UE, che ha come priorità la tutela dei diritti dei cittadini e il principio della libertà di espressione.
Il DSA è stato progettato per garantire un ambiente online più sicuro e giusto, e la sua applicazione potrebbe avere un impatto diretto sulle aziende che operano con queste tecnologie cinesi. Inoltre, l'Unione Europea sta avviando un dialogo sulla trasparenza e la responsabilità delle aziende tecnologiche, in particolare quelle che utilizzano l'intelligenza artificiale proveniente da paesi con regimi autoritari.
L'argomento è di grande importanza e sta attirando l'attenzione non solo delle istituzioni europee ma anche di esperti e accademici. Come si evolverà la situazione e quali misure specifiche verranno adottate rimane da vedere, ma è chiaro che l'Unione Europea è determinata a garantire che i suoi principi democratici non vengano compromessi dalle tecnologie emergenti.