GaE 2025/26: aggiornate le graduatorie per il 50% dei ruoli
Indice dei contenuti
- Introduzione alle graduatorie ad esaurimento (GaE)
- Quadro normativo: il D.M. n. 37 del 29 febbraio 2024
- La pubblicazione delle nuove graduatorie per il 2025/26
- Modalità di attribuzione dei ruoli: il sistema del 50%
- Cancellazioni dalla graduatoria: assunzioni e rinunce
- Impatto per i docenti e procedure di aggiornamento
- La situazione nelle diverse province italiane
- Criticità e prospettive future per le GaE
- Le alternative: cosa accade in assenza di candidati in GaE
- Sintesi finale e indicazioni operative
Introduzione alle graduatorie ad esaurimento (GaE)
Le graduatorie ad esaurimento (GaE) costituiscono, da quasi due decenni, uno dei principali strumenti di reclutamento a tempo indeterminato per il personale docente nelle scuole statali italiane. Si tratta di elenchi che raccolgono i nomi dei docenti aventi diritto all’assunzione sulla base di precedenti percorsi abilitanti, e che, con il passare degli anni, hanno subito numerose modifiche in seguito alle riforme del settore scolastico. L'aggiornamento delle GaE è un momento atteso da migliaia di aspiranti insegnanti e rappresenta, tradizionalmente, una tappa cruciale nel percorso di stabilizzazione del personale docente.
Quadro normativo: il D.M. n. 37 del 29 febbraio 2024
Il recente aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento 2025/26 prende avvio con il Decreto Ministeriale n. 37 del 29 febbraio 2024. Questo atto normativo ha provveduto a definire i criteri di aggiornamento e le modalità con cui gli Uffici Scolastici Territoriali (UST) procedono alla pubblicazione delle nuove graduatorie. Il Decreto conferma la centralità delle GaE quale strumento per la copertura di una parziale quota dei posti vacanti nella scuola italiana, sancendo che il 50% dei ruoli annualmente disponibili in ciascuna provincia venga assegnato attingendo da queste liste.
Tra gli aspetti di maggiore interesse, va sottolineata la scelta di stabilire criteri rigorosi per la cancellazione dei nominativi di docenti che abbiano già ottenuto l’assunzione a tempo indeterminato oppure che abbiano formalmente rinunciato alla nomina in ruolo. Tale impostazione risponde all’esigenza di semplificare la gestione delle GaE e di garantire maggiore chiarezza nelle procedure, evitando contenziosi e incertezze nella convocazione dei candidati.
La pubblicazione delle nuove graduatorie per il 2025/26
Nel luglio 2025, come previsto, gli Uffici Scolastici hanno pubblicato le nuove GaE aggiornate. Questi elenchi sono distribuiti per provincia e per classe di concorso, ed elencano tutti i candidati ancora in attesa di una proposta di assunzione a tempo indeterminato, ordinati secondo il punteggio ottenuto e gli eventuali titoli aggiuntivi.
La pubblicazione delle graduatorie rappresenta un momento chiave anche per le scuole, che grazie ad esse programmando le proprie esigenze di organico in vista dell’inizio dell’anno scolastico 2025/26. Le tempistiche sono particolarmente rilevanti: la consultazione delle graduatorie è infatti possibile già a partire dal mese di luglio, consentendo ai dirigenti scolastici una prima stima dei posti che verranno coperti tramite l’assegnazione da GaE e di quelli eventualmente destinati al concorso ordinario.
Questo aggiornamento annuale si accompagna solitamente ad un significativo movimento di personale, non solo tra le scuole della stessa provincia ma anche, in caso di in esaurimento delle GaE provinciali, tra province diverse mediante meccanismi di scorrimento e candidati "in coda".
Modalità di attribuzione dei ruoli: il sistema del 50%
Uno dei principi fondamentali dell’attuale sistema di reclutamento nella scuola italiana è la cosiddetta "ripartizione al 50%" delle nomine in ruolo. In base a questo criterio, il totale delle assunzioni a tempo indeterminato autorizzate annualmente su base provinciale viene suddiviso equamente tra:
- Graduatorie ad esaurimento (GaE)
- Graduatorie di concorso ordinario o straordinario
In altre parole, la metà dei posti disponibili per ciascuna classe di concorso viene riservata agli aventi diritto presenti nelle GaE, mentre l’altra metà è appannaggio di chi ha superato un concorso. Questo meccanismo ha lo scopo di garantire una equilibrata valorizzazione sia dell’esperienza maturata dagli iscritti alle GaE sia del merito emerso nei nuovi concorsi docenti.
La scelta della ripartizione 50% - 50% nasce dalla volontà del legislatore di rispondere, da un lato, alle legittime aspettative degli insegnanti storicamente presenti nelle GaE e, dall’altro, di introdurre una quota significativa di personale selezionato con più recenti procedure concorsuali, valorizzando il rinnovamento generazionale e professionale nel corpo docente.
Cancellazioni dalla graduatoria: assunzioni e rinunce
Fra le novità più significative introdotte dal D.M. n. 37/2024 e puntualmente recepite dagli Uffici Scolastici provinciali, spicca la cancellazione dalle GaE dei docenti già assunti a tempo indeterminato nonché degli aspiranti che abbiano formalmente rinunciato alla nomina in ruolo.
In dettaglio:
- Tutti gli insegnanti assunti dal 1° settembre 2024 con contratto a tempo indeterminato su posto derivante da GaE vengono depennati dalla graduatoria specifica. Questo vale sia per le assunzioni effettuate presso scuole statali, sia – ove rilevante – per eventuali passaggi di ruolo.
- Sono altresì esclusi coloro che, pur avendo titolo all’inserimento in graduatoria, abbiano rinunciato all’assunzione a tempo indeterminato offerta per una particolare classe di concorso e provincia. La rinuncia comporta, dunque, la definitiva cancellazione dalla corrispondente graduatoria.
Questi interventi sono volti a ridurre il fenomeno delle "code" di personale già sistemato o non più interessato, che finiva col rallentare il ricambio degli aspiranti realmente disponibili.
Impatto per i docenti e procedure di aggiornamento
Per gli insegnanti ancora inseriti nelle graduatorie ad esaurimento 2025/26, la pubblicazione attuale segna un momento di verifica delle proprie posizioni e delle prospettive di stabilizzazione. È infatti possibile consultare il punteggio attribuito, la posizione in graduatoria e, laddove previsto, presentare eventuali reclami o osservazioni entro i termini stabiliti dagli Uffici Scolastici.
L’aggiornamento delle GaE porta inoltre con sé la necessità, per molti docenti, di far valere nuovi titoli, servizi o abilitazioni acquisiti nel corso dell’anno. Le modalità di presentazione della domanda di aggiornamento sono generalmente online e richiedono la massima attenzione, in quanto un errore potrebbe precludere la possibilità di assunzione già nell’anno in corso.
Per la scuola italiana, la mobilità e lo scorrimento delle GaE rappresentano un momento di grande impatto organizzativo. Da un lato, si garantisce progressivamente la copertura dei posti vacanti con personale di ruolo; dall’altro, si cerca di ridurre il fenomeno del precariato di lunga durata che, anche nel 2025, continua a rappresentare una criticità per numerosi istituti.
La situazione nelle diverse province italiane
Se il principio della ripartizione al 50% dei ruoli trova applicazione in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, l’effettivo funzionamento delle GaE varia sensibilmente da una provincia all’altra. Nelle aree in cui le graduatorie sono oramai esaurite, la totalità dei posti destinati originariamente alla GaE viene riversata sulle graduatorie concorsuali, con riflessi sia sulle assunzioni sia sul profilo anagrafico e professionale del personale docente.
In molte province del Nord Italia, in particolare per alcune classi di concorso nelle discipline STEM, la scarsità di candidati ancora inseriti nelle GaE ha già reso necessario, negli anni scorsi, il ricorso quasi esclusivo ai vincitori di concorso. In altri contesti, soprattutto nel Centro-Sud, permane invece una significativa presenza di aspiranti nelle GaE, con una maggiore stabilità nell’assegnazione delle nomine e minore turnover.
Le informazioni pubblicate dagli Uffici Scolastici provinciali sono quindi determinanti non solo per i singoli candidati, ma anche per le scuole che programmano il proprio organico e pianificano le supplenze annuali.
Criticità e prospettive future per le GaE
Nonostante il tentativo di garantire trasparenza e certezza delle regole, il sistema delle GaE continua a presentare alcune criticità strutturali. Innanzitutto, l’invecchiamento anagrafico dei candidati (molti dei quali iscritti da oltre dieci anni), la difficoltà nell’inserimento delle nuove generazioni di docenti, la frammentazione delle procedure tra province e classi di concorso e la gestione delle rinunce, dei ricorsi e delle incertezze normative.
Con la conclusione dell’attuale ciclo di aggiornamento potrebbe aprirsi una fase di profonda riforma. Il Ministero dell’Istruzione ha già preannunciato, per i prossimi anni, una maggiore armonizzazione tra le diverse procedure di reclutamento, con un progressivo ridimensionamento del ruolo delle GaE a favore di un rilancio dei concorsi ordinari e straordinari. Resta tuttavia aperto il tema della tutela dei precari storici e della loro valorizzazione per l’esperienza acquisita.
Le alternative: cosa accade in assenza di candidati in GaE
Come previsto dall’attuale normativa, quando una graduatoria ad esaurimento risulta del tutto priva di candidati per una determinata classe di concorso e provincia, la quota di posti originariamente destinata alle GaE viene automaticamente trasferita alle corrispondenti graduatorie concorsuali. In tale situazione, la totalità delle assunzioni a ruolo per quell’anno e quella classe avviene tramite il canale del concorso pubblico.
Questo meccanismo, già applicato in molte province con GaE ormai sature, si è rivelato essenziale per evitare ritardi nella copertura dei posti vacanti e per dare continuità all’offerta formativa. Inoltre, la presenza di nuove procedure concorsuali (sia ordinarie che straordinarie) consente di garantire il reclutamento anche laddove il sistema delle GaE non sia più adeguato alle esigenze del territorio.
Sintesi finale e indicazioni operative
La pubblicazione delle nuove graduatorie ad esaurimento per il 2025/26 rappresenta una delle principali novità dell’attuale anno scolastico. I docenti inseriti in graduatoria sono invitati a controllare tempestivamente la propria posizione e a seguire con attenzione le prossime fasi di assunzione. Per i dirigenti scolastici e il personale di segreteria, l’aggiornamento delle GaE costituisce un passaggio delicato e fondamentale per la pianificazione dell’organico.
Nonostante le inevitabili criticità, la trasparenza delle procedure e la chiarezza normativa introdotte con il D.M. n. 37/2024 offrono nuovi strumenti per rispondere ai bisogni di reclutamento della scuola italiana. Nel rispetto dei principi di equità e merito, l’alternanza tra GaE e concorso continuerà anche nell’immediato futuro a scandire il ritmo del reclutamento, in attesa di ulteriori interventi di sistema capaci di rispondere alle sfide della didattica contemporanea e della valorizzazione del personale docente.
La pubblicazione delle graduatorie è già accessibile tramite i siti degli Uffici Scolastici provinciali e rappresenta il punto di partenza per una nuova stagione di assunzioni, confermando le GaE scuole 2025 come snodo nevralgico del reclutamento nella scuola statale italiana.