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Manovra economica 2025: le richieste della Cisl per sostenere il ceto medio e affrontare la crisi demografica
Lavoro

Manovra economica 2025: le richieste della Cisl per sostenere il ceto medio e affrontare la crisi demografica

Fiscalità più equa, detassazione delle tredicesime e politiche per la natalità al centro delle proposte della segretaria Daniela Fumarola

Manovra economica 2025: le richieste della Cisl per sostenere il ceto medio e affrontare la crisi demografica

Indice dei paragrafi

  1. Introduzione: verso la nuova manovra economica
  2. Le richieste della Cisl: un quadro generale
  3. Il contesto economico e sociale in Italia
  4. Il ceto medio come motore del paese
  5. Abbassamento della seconda aliquota Irpef: una misura strategica
  6. Detassazione delle tredicesime: un sostegno concreto ai lavoratori
  7. Crisi demografica in Italia: emergenza e proposte di intervento
  8. Le reazioni del Governo e delle altre parti sociali
  9. Conclusioni e prospettive future

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1. Introduzione: verso la nuova manovra economica

L’autunno del 2025 segna un momento fondamentale per la politica economica italiana. Il Governo è al lavoro sulla nuova legge di bilancio 2025, una manovra economica chiamata a dare risposte concrete alle esigenze di un Paese che affronta sfide importanti, tra cui una crescita economica lenta, il peso del caro vita sul ceto medio, una crisi demografica che rischia di compromettere la sostenibilità del sistema paese e la necessità di rafforzare la coesione sociale. In questo scenario, i sindacati e in particolare la Cisl, guidata da Daniela Fumarola, stanno giocando un ruolo propositivo, avanzando richieste che mettono al centro il lavoro, la famiglia e la giustizia fiscale.

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2. Le richieste della Cisl: un quadro generale

La Segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, si è rivolta al Governo esponendo una serie di richieste articolate e puntuali nel quadro del confronto per definire la manovra economica 2025. L’obiettivo dichiarato dal sindacato guidato dalla Fumarola è duplice:

  • Sostenere il ceto medio, da sempre motore produttivo e punto di equilibrio della società italiana.
  • Affrontare con decisione la crisi demografica, proponendo misure che favoriscano la natalità e il benessere familiare.

Tra le principali proposte Cisl per la manovra, risaltano:

  • L’abbassamento della seconda aliquota Irpef dal 35% al 32%, fino alla soglia di 60mila euro di reddito.
  • La detassazione delle tredicesime, un provvedimento chiave per aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori.
  • L’attenzione alle misure per la famiglia e la natalità, per contrastare il calo demografico che preoccupa ormai da anni.

Questi punti si inseriscono pienamente nella piattaforma delle proposte sindacali per la manovra e rispondono alle priorità del paese in materia di giustizia fiscale, equità sociale e rilancio della crescita.

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3. Il contesto economico e sociale in Italia

Non è possibile comprendere la portata delle richieste della Cisl al governo senza analizzare brevemente il contesto in cui si inseriscono. L’Italia si trova in una fase complessa sotto vari profili:

  • La crescita economica, sebbene presente, si attesta su ritmi più lenti rispetto agli altri partner europei.
  • Il ceto medio italiano risente maggiormente dell’aumento dei prezzi, della pressione fiscale e della precarietà lavorativa.
  • La crisi demografica è sempre più accentuata, con dati preoccupanti su nascite e popolazione attiva.

Negli ultimi anni, molte famiglie hanno visto ridursi la propria capacità di spesa, in particolare a causa dell’inflazione e del peso del carico fiscale. In questo quadro, le politiche economiche e fiscali diventano strumenti fondamentali per restituire fiato ai bilanci familiari e, allo stesso tempo, per rilanciare la fiducia nel futuro.

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4. Il ceto medio come motore del paese

Il sostegno al ceto medio rappresenta una delle direttrici fondamentali della strategia sindacale della Cisl. Storicamente, il ceto medio ha garantito stabilità, sviluppo, crescita culturale ed economica. Oggi, tuttavia, tale fascia di popolazione appare sempre più schiacciata tra l’aumento del costo della vita, salari stagnanti e un sistema fiscale percepito come iniquo.

Secondo i dati diffusi nei rapporti ISTAT e nei dossier dei principali istituti di ricerca socioeconomica, il reddito netto disponibile del ceto medio si è progressivamente ridotto nell’ultimo decennio, sia per la minore crescita dei salari sia per il maggiore prelievo fiscale. Questi fenomeni si traducono in una riduzione dei consumi, un rallentamento dell’ascensore sociale e, in prospettiva, anche una minore propensione alla natalità. Non a caso, la Cisl ceto medio è un binomio centrale nelle proposte sindacali di quest’anno.

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5. Abbassamento della seconda aliquota Irpef: una misura strategica

L’abbassamento della seconda aliquota Irpef dal 35% al 32%, previsto fino a 60mila euro di reddito, è uno dei cardini delle proposte della Cisl per la manovra economica 2025. Questa misura mira a:

  • Restituire potere d’acquisto alle famiglie appartenenti al ceto medio.
  • Rendere più equa la distribuzione della pressione fiscale.
  • Incentivare il lavoro regolare e la produttività.

Daniela Fumarola lo ha ribadito con fermezza durante le consultazioni con il Governo: “Sostenere chi lavora e produce è la condizione essenziale per il rilancio del Paese. L’abbassamento della seconda aliquota è una richiesta giusta, coerente e sostenibile”.

Sul fronte operativo, la richiesta della Cisl di abbassamento dell’aliquota Irpef comporta un impatto stimabile sulle entrate fiscali, ma il sindacato ritiene che tale costo sia compensabile attraverso:

  • Una revisione delle agevolazioni fiscali inefficaci.
  • Un recupero dell’evasione.
  • Una maggiore efficienza della spesa pubblica.

Per chi percepisce redditi compresi tra 28mila e 60mila euro lordi, una riduzione dell’aliquota significherebbe un aumento netto in busta paga, un segnale concreto di attenzione rivolto a chi vive del proprio lavoro e contribuisce in modo determinante al benessere collettivo.

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6. Detassazione delle tredicesime: un sostegno concreto ai lavoratori

Tra le richieste avanzate dalla Cisl per la legge di bilancio 2025 emerge con forza la detassazione delle tredicesime. Questo provvedimento è considerato strategico in quanto:

  • Consentirebbe alle famiglie di ricevere una busta paga “più pesante” nel momento cruciale delle festività natalizie e delle principali scadenze di fine anno.
  • Aumenterebbe immediatamente il potere d’acquisto, con possibili ricadute positive sui consumi interni.
  • Rappresenterebbe una misura di equità e riconoscimento verso i lavoratori dipendenti.

La detassazione delle tredicesime, secondo la Cisl, fornirebbe "ossigeno" ai bilanci familiari senza ricorrere a soluzioni straordinarie o una tantum, e al tempo stesso andrebbe incontro alle richieste di maggiore giustizia fiscale provenienti da ampie fasce di cittadini. Numerosi studi sulle politiche fiscali dimostrano come misure simili possano contribuire a rilanciare l’economia, stimolando consumi e investimenti.

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7. Crisi demografica in Italia: emergenza e proposte di intervento

La crisi demografica italiana è un fenomeno sempre più evidente e preoccupante, con conseguenze potenzialmente destabilizzanti. I dati più recenti mostrano che il tasso di natalità è tra i più bassi d’Europa, mentre l’età media della popolazione cresce costantemente. La Cisl ha evidenziato la necessità, da parte del Governo, di:

  • Varare politiche per la natalità mirate ed efficaci.
  • Sostenere la genitorialità attraverso servizi più efficienti e accessibili.
  • Migliorare la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro.
  • Offrire incentivi fiscali alle famiglie giovani e numerose.

Tra le ipotesi avanzate rientrano l’estensione e il rafforzamento degli assegni familiari, una maggiore disponibilità di asili nido pubblici, la creazione di bonus e agevolazioni nelle prime fasi di vita dei figli, il miglioramento delle politiche per la parità di genere e l’occupazione femminile. Solo attraverso un mix di questi interventi sarà possibile invertire la tendenza e restituire fiducia futura ai giovani e alle nuove famiglie.

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8. Le reazioni del Governo e delle altre parti sociali

Le proposte della Cisl per la legge di bilancio 2025 hanno suscitato un vivace dibattito nel panorama politico e tra le altre parti sociali. Il Governo ha preso atto della piattaforma avanzata da Daniela Fumarola e si è detto disponibile a valutare la fattibilità di alcune proposte, sottolineando però la necessità di un equilibrio tra esigenze di bilancio e sostegno sociale.

Anche altri sindacati, così come le associazioni imprenditoriali, hanno manifestato interesse per molte delle istanze presentate, riconoscendo la priorità del sostegno al ceto medio e della lotta alla crisi demografica. Restano differenze sulle modalità di attuazione e sulle risorse disponibili, ma l’attenzione posta al tema sta contribuendo a rafforzare il confronto e il dialogo tra le parti.

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9. Conclusioni e prospettive future

Le richieste della Cisl al Governo in vista della manovra economica 2025 rappresentano un segnale forte e responsabile. Sostenere il ceto medio italiano, alleggerire il carico fiscale sulle famiglie e affrontare con determinazione la crisi demografica sono obiettivi imprescindibili per il futuro del Paese. Il dibattito rimane aperto e toccherà ora al Parlamento trovare il giusto equilibrio tra rigore nei conti pubblici e risposte ai bisogni concreti dei cittadini.

In un’epoca di cambiamenti profondi e con sfide senza precedenti, la voce dei sindacati risuona come elemento di proposta e non solo di protesta, arricchendo il dialogo democratico e fornendo una base solida per scelte politiche lungimiranti. La partita sulla legge di bilancio e sulla manovra economica 2025 è appena iniziata, ma la direzione indicata dalla Cisl di Daniela Fumarola appare chiara: mettere le persone al centro, valorizzare il lavoro e investire nelle nuove generazioni sono le priorità su cui costruire un’Italia più equa, coesa e competitiva.

Pubblicato il: 27 settembre 2025 alle ore 07:13

Savino Grimaldi

Articolo creato da

Savino Grimaldi

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