Francesco Mutti, amministratore delegato dell'omonimo marchio, ha recentemente commentato le nuove misure commerciali annunciate dall'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, evidenziando l'inevitabile impatto che questi dazi potrebbero avere sul mercato. In un'epoca di crescente incertezza economica, Mutti ha descritto l'introduzione di tali dazi come "preoccupante", sia per la sua azienda che per il settore agroalimentare in generale.
Mutti è il primo marchio italiano di pomodoro negli Stati Uniti e, con questa posizione di rilievo, si trova a dover affrontare le sfide poste dalla politica commerciale statunitense. L'azienda, che è diventata sinonimo di qualità e tradizione italiana nel settore alimentare, teme che le nuove misure protezionistiche possano ostacolare la capacità di competere in un mercato già complesso.
In un'intervista, il CEO ha messo in evidenza che il consumatore non sceglie il prodotto esclusivamente sulla base del prezzo. Infatti, i fattori che influenzano le decisioni di acquisto sono molteplici e includono la qualità, il gusto e il valore della marca. Pertanto, Mutti ha sollecitato un'Europa "compatta e coesa" in grado di affrontare insieme queste frizioni economiche, in modo da proteggere l'interesse dei produttori europei e garantire la competitività nel mercato globale.
L’azienda Mutti, simbolo dell'eccellenza italiana, desidera continuare a fornire prodotti di altissima qualità, ma sa che il contesto commerciale attuale richiede una risposta unita e decisa da parte dell'Europa. La speranza di Mutti è che le politiche commerciali possano evolvere verso un clima di maggiore collaborazione, piuttosto che di conflitto, per evitare una guerra commerciale che potrebbe danneggiare non solo le aziende italiane, ma anche i consumatori americani.