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Controlli INPS sui pensionati all’estero: chi riguarda, modalità e scadenze 2025-2026
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Controlli INPS sui pensionati all’estero: chi riguarda, modalità e scadenze 2025-2026

Nuova ondata di verifiche da parte dell'Istituto: istruzioni, paesi coinvolti e guida completa al modulo di esistenza in vita

Controlli INPS sui pensionati all’estero: chi riguarda, modalità e scadenze 2025-2026

Indice degli argomenti

  • Introduzione: il nuovo piano di verifica dell’INPS
  • Perché l’INPS effettua controlli sui pensionati all’estero
  • Quali paesi sono coinvolti nel 2025-2026
  • Chi deve presentare il modulo di esistenza in vita
  • Come compilare il modulo INPS per l’esistenza in vita
  • Adempimenti e scadenze: cosa succede se non si risponde
  • Le particolarità per Oceania, Africa e Unione Europea
  • Focus sui controlli già effettuati in Norvegia e nell’Europa dell’Est
  • Ruolo degli intermediari INPS: CAF e Patronati
  • Impatto sui pensionati italiani all’estero: diritti e doveri
  • Domande frequenti e risposte pratiche
  • Sintesi finale e considerazioni

Introduzione: il nuovo piano di verifica dell’INPS

Con l’obiettivo di tutelare la regolarità nell’erogazione delle pensioni e prevenire episodi di frode, l’INPS, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, ha avviato nel 2025 una nuova ondata di controlli sui pensionati che risiedono all’estero. Questi controlli mirano a verificare l’effettiva sussistenza in vita dei beneficiari delle pensioni italiane. Per farlo, l’INPS richiede ai pensionati la compilazione e la restituzione di uno specifico modulo entro il 15 gennaio 2026.

Il fenomeno dei pensionati all’estero è in costante crescita, sia per ragioni economiche che di qualità della vita. Secondo i dati ufficiali, migliaia di italiani residenti oltre confine percepiscono la pensione INPS, motivo per cui l’istituto ha intensificato la propria attività di verifica. Vediamo, nello specifico, come si articolano questi controlli, a chi sono rivolti, quali paesi coinvolgono e come adempiere a tutti gli obblighi previsti.

Perché l’INPS effettua controlli sui pensionati all’estero

I controlli INPS sui pensionati residenti all’estero sono una pratica consolidata e finalizzata a garantire che le risorse statali vengano effettivamente destinate a chi ne ha diritto. Negli ultimi anni, la mobilità internazionale dei pensionati italiani è aumentata esponenzialmente. Molti scelgono di trasferirsi in paesi con un costo della vita inferiore o con un clima più favorevole, spostando così anche le proprie prestazioni pensionistiche.

Tuttavia, ciò ha comportato episodi di irregolarità: vi sono stati casi in cui le pensioni sono continuate ad essere erogate anche dopo il decesso del titolare, causando un danno economico notevole alle casse pubbliche. Per tutelare il sistema e i contribuenti, i controlli INPS pensionati estero vengono oggi rafforzati e sistematizzati.

Le verifiche sono da considerarsi parte integrante della lotta contro la cattiva gestione e la truffa ai danni dello Stato, nel rispetto delle norme europee e internazionali in materia di previdenza sociale.

Quali paesi sono coinvolti nel 2025-2026

La campagna di controlli avviata dall’INPS per il periodo 2025-2026 si è strutturata in più fasi, secondo una geografia ben precisa.

In una prima tranche, cioè nei mesi precedenti, le verifiche sono state eseguite sui pensionati in Norvegia e nei paesi dell’Europa dell’Est. Questi territori sono stati ritenuti prioritari per diverse ragioni legate sia alla numerosità dei beneficiari sia a criticità emerse in passato.

Oggi, i controlli INPS si stanno estendendo ulteriormente, andando a coinvolgere nuove aree:

  • Tutti i paesi dell’Oceania (Australia, Nuova Zelanda, ecc.)
  • Gli stati dell’Unione Europea non ancora inclusi nella prima fase (eccetto la Norvegia)
  • Paesi del continente africano

Il coinvolgimento di Oceania, UE e Africa è una novità che mira ad assicurare una copertura totale e omogenea del bacino dei percettori INPS residenti fuori dall’Italia.

Chi deve presentare il modulo di esistenza in vita

La richiesta dell’INPS riguarda tutti i pensionati che:

  • Percepiscono una pensione dell’INPS
  • Risiedono stabilmente all’estero (quindi con iscrizione all’AIRE)
  • Ricevono il pagamento delle prestazioni su un conto estero o tramite servizi di corrispondenza internazionale

Non sono invece coinvolti i pensionati residenti in Italia o coloro che, pur mantenendo la cittadinanza, sono iscritti all’anagrafe italiana. La platea dei soggetti chiamati agli adempimenti è dunque circoscritta ma estremamente rilevante sul piano numerico.

La comunicazione dell’INPS avviene generalmente tramite lettera o mail certificata, contenente il modulo INPS pensionati estero 2025 da restituire unitamente alla documentazione richiesta entro la data di scadenza prescritta.

Come compilare il modulo INPS per l’esistenza in vita

Una delle domande più frequenti da parte dei soggetti coinvolti riguarda proprio la modalità di compilazione e restituzione del modulo prova di esistenza in vita pensionati.

Ecco una guida passo-passo su come compilare modulo esistenza in vita INPS:

  1. Ricevimento del modulo: la lettera contiene il modulo già personalizzato con i dati anagrafici del pensionato.
  2. Compilazione: il pensionato deve inserire i propri dati aggiornati e firmare il documento.
  3. Certificazione: la firma va autenticata da un’autorità locale (es. consolato, ambasciata, pubblici ufficiali, notai, enti previdenziali esteri riconosciuti).
  4. Invio: il modulo deve essere restituito secondo le modalità indicate (posta cartacea, portale dedicato, PEC).

È fondamentale seguire tutte le istruzioni per evitare errori formali. Il mancato invio entro la scadenza del 15 gennaio 2026 può comportare il blocco temporaneo della pensione.

Documentazione da allegare

Spesso, occorre allegare anche:

  • Fotocopia di un documento di identità valido
  • Alcuni paesi o situazioni richiedono ulteriori attestazioni (es. certificato di residenza)

Prestare la massima attenzione alle comunicazioni ufficiali dell’INPS per non trascurare dettagli rilevanti.

Adempimenti e scadenze: cosa succede se non si risponde

Il termine ultimo per restituire il modulo INPS pensionati estero 2025 è il 15 gennaio 2026. È un termine perentorio, superato il quale l’INPS potrà procedere con la sospensione dei pagamenti. Questo è un passaggio fondamentale che tutti i pensionati italiani all’estero devono considerare con serietà.

La mancata risposta o l’invio di documentazione incompleta/compiutamente non conforme comportano:

  • Blocco temporaneo della prestazione pensionistica
  • Necessità di regolarizzare la posizione con aggravio di tempi e oneri burocratici
  • Possibili ulteriori verifiche da parte dell’istituto

L’invio è spesso facilitato dai Patronati e dagli uffici consolari/locali, che forniscono supporto gratuito.

Le particolarità per Oceania, Africa e Unione Europea

Mentre i controlli in paesi come la Norvegia e l’Europa dell’Est sono ormai consolidati, la vera novità riguarda la piena estensione alle regioni dell’Oceania, dell’Africa e ad alcuni paesi UE.

  • Oceania: I pensionati in Australia, Nuova Zelanda, ecc. devono trovare autorità competenti nostre per autenticare la firma. La distanza e la diversa organizzazione consolari possono complicare l’adempimento, perciò è fondamentale pianificare con anticipo.
  • Africa: In alcune regioni possono non esserci rappresentanze italiane facilmente raggiungibili. L’INPS, in questi casi, potrà indicare partner locali idonei a effettuare la certificazione.
  • Unione Europea: In gran parte dei paesi UE, i rapporti tra uffici previdenziali sono regolati da convenzioni che snelliscono le procedure. Tuttavia, la firma autenticata resta un requisito brillante ed essenziale.

Le “istruzioni paese” sono di solito dettagliate nella lettera che il pensionato riceve e che suggerisce come agire paese per paese.

Focus sui controlli già effettuati in Norvegia e nell’Europa dell’Est

La scelta di iniziare i controlli dai paesi della Norvegia e dell’Europa dell’Est non è casuale. Qui il numero di pensionati italiani è cresciuto, così come sono cresciute le segnalazioni di anomalie amministrative.

In questi paesi, le procedure sono state testate e affinate negli ultimi anni. Dal 2023 l’INPS ha implementato verifiche a campione, spesso d’intesa con le autorità locali o con i patronati italiani presenti all’estero. Questo ha consentito non solo di recuperare somme indebitamente erogate ma soprattutto di aggiornare i database, aumentando la qualità dei servizi.

Da sottolineare come i riscontri siano stati nella quasi totalità positivi: la stragrande maggioranza dei pensionati è risultata in regola, anche grazie all’elevata informazione fornita dagli organi italiani.

Ruolo degli intermediari INPS: CAF e Patronati

Sia i CAF (Centri di Assistenza Fiscale) sia i Patronati svolgono un ruolo chiave nell’assistenza ai pensionati che risiedono oltre confine. Questi enti supportano nella compilazione, nell’autenticazione della firma e nell’invio del modulo di esistenza in vita.

L’azione dei Patronati italiani nel mondo è particolarmente preziosa perché:

  • Forniscono informazioni aggiornate sui controlli INPS pensionati estero
  • Aiutano nella raccolta dei documenti necessari e nella risoluzione di dubbi
  • Si occupano dell’invio sicuro della documentazione tramite canali riservati
  • Fanno da ponte con le rappresentanze diplomatiche locali, minimizzando i disagi

Consigliato è, dunque, di rivolgersi sempre a professionisti e non affidarsi a canali non ufficiali che potrebbero indurre in errore.

Impatto sui pensionati italiani all’estero: diritti e doveri

Quali sono gli obblighi per i pensionati italiani all’estero? Essenzialmente, l’obbligo principale è quello di dimostrare la propria esistenza in vita secondo gli standard fissati dall’INPS e dalle autorità internazionali.

Questo tipo di controllo non è una penalizzazione, ma la garanzia che le risorse del sistema pensionistico nazionale vengano distribuite equamente e senza irregolarità. D’altra parte, il pensionato ha diritto a:

  • Ricevere comunicazione chiara e tempestiva
  • Essere assistito da enti qualificati
  • Agire per via amministrativa in caso di errori o sospensioni ingiustificate

Va ricordato che la regolarità nei propri adempimenti preserva non solo l’interessato ma anche la solidità dell’Istituto.

Domande frequenti e risposte pratiche

1. Chi riceve la comunicazione dell’INPS?

Tutti i pensionati iscritti all’AIRE che ricevono la pensione INPS tramite accredito estero o corrispondenza extra italiana.

2. Se non ricevo la lettera, cosa posso fare?

Contattare immediatamente l’INPS tramite i riferimenti presenti sul sito istituzionale.

3. La certificazione può essere fatta solo in Ambasciata?

No, è valida anche se fatta presso autorità locali riconosciute. Consultare l’elenco nella comunicazione INPS.

4. Se non invio il modulo entro il 15 gennaio 2026?

La pensione verrà sospesa fino a regolarizzazione.

5. Come posso avere conferma dell’avvenuta ricezione?

Conservando la ricevuta dell’invio (raccomandata, PEC) oppure tramite Patronato.

6. Chi devo contattare in caso di errori nel modulo?

È necessario contattare immediatamente il Patronato o l’INPS per correggere i dati.

Sintesi finale e considerazioni

L’attività di verifica avviata dall’INPS nei confronti dei pensionati all’estero rappresenta una misura fondamentale di tutela collettiva. Nel rispetto dei principi di trasparenza, legalità e correttezza, dal 2025 tutti i titolari di pensione italiana residenti in Oceania, Africa e nei paesi UE selezionati sono chiamati a presentare – entro il 15 gennaio 2026 – il modulo che attesta la loro esistenza in vita.

I controlli INPS pensionati estero, dunque, non devono essere vissuti come un ostacolo ma come uno strumento di legalità a vantaggio dell’intera comunità. Per evitare problemi, suggeriamo di:

  • Leggere con attenzione la comunicazione ufficiale
  • Compilare correttamente la modulistica
  • Rivolgersi a CAF, Patronati o Ambasciate per ogni dubbio
  • Rispettare scrupolosamente i termini indicati

Solo così si potrà continuare a godere dei propri diritti in modo semplice, trasparente e sicuro.

Pubblicato il: 12 settembre 2025 alle ore 08:13

Redazione EduNews24

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