Elezioni Regionali Calabria 2025: Antonio Montuoro e Giovanni Calabrese, i volti del nuovo corso di Fratelli d’Italia
1. Fratelli d’Italia trionfa in Calabria: Antonio Montuoro e Giovanni Calabrese i più votati del 2025
Le elezioni regionali del 5 e 6 ottobre 2025 in Calabria hanno consegnato un risultato che segna una svolta significativa nel panorama politico regionale: Antonio Montuoro e Giovanni Calabrese sono stati i più votati nelle liste di Fratelli d’Italia, confermando la forza del partito guidato da Giorgia Meloni e la capacità del centrodestra calabrese di rinnovarsi attraverso figure radicate sul territorio. Montuoro, esponente vicino al Vice Ministro Edmondo Cirielli, candidato Presidente per il centrodestra in regione Campania, ha ottenuto 11.920 preferenze, superando anche la coordinatrice regionale Wanda Ferro, sottosegretario al Ministero dell’Interno. Calabrese, vicino a Giovanni Donzelli, ha raccolto 11.351 voti nella circoscrizione Sud, consolidando la sua posizione come uno dei protagonisti più dinamici della nuova giunta Occhiuto bis.
La vittoria di Montuoro e Calabrese è anche il segnale di una Calabria che cambia passo, puntando su competenza, legalità e sviluppo sostenibile. Entrambi rappresentano due anime complementari di Fratelli d’Italia: da un lato la sicurezza e l’integrità istituzionale, dall’altro la capacità amministrativa e la concretezza delle politiche per il lavoro e la formazione. In un contesto politico spesso frammentato, i due eletti incarnano il tentativo di coniugare identità territoriale e visione europea, unendo l’esperienza delle istituzioni locali alla gestione strategica delle risorse del PNRR e dei fondi europei 2021–2027.
2. Antonio Montuoro, dalla sicurezza alla politica: la Calabria che cresce dal basso
Con oltre vent’anni di carriera nella Polizia di Stato, Antonio Montuoro ha costruito un profilo di competenza e credibilità che ha conquistato l’elettorato calabrese. Il suo percorso parte da Marcellinara, dove ha iniziato la carriera amministrativa, per poi proseguire alla Provincia di Catanzaro come vicepresidente e infine al Consiglio Regionale della Calabria, dove ha presieduto la Commissione Bilancio e Programmazione Economica e ha fatto parte della Commissione contro la ’ndrangheta e la corruzione. Una carriera che unisce sicurezza e istituzioni, con un’attenzione costante al territorio e alla sostenibilità delle scelte pubbliche.
Montuoro si è distinto per iniziative legate alla tutela ambientale, alla valorizzazione dei cammini storici e alla protezione degli alberi monumentali, temi che hanno assunto un forte valore simbolico in una regione che vuole affermare un nuovo modello di sviluppo sostenibile. La sua futura nomina nella giunta regionale Occhiuto bis rappresenta una svolta politica e culturale: una Calabria che cresce “dal basso”, fondata sulla competenza e sulla responsabilità pubblica. In un momento di sfiducia verso la politica, Montuoro porta con sé l’immagine di un funzionario che diventa amministratore senza mai perdere il legame con la realtà quotidiana dei cittadini.
3. Giovanni Calabrese, il riformatore del lavoro e della formazione in Calabria
Se Montuoro incarna la Calabria della sicurezza e della legalità, Giovanni Calabrese rappresenta la Calabria del lavoro e dell’innovazione. Da assessore al Lavoro e alla Formazione nella prima giunta Occhiuto, Calabrese ha impostato una strategia basata su tre pilastri fondamentali: potenziare la formazione tecnica e professionale, promuovere l’inclusione lavorativa dei soggetti fragili e stimolare nuove opportunità per giovani e imprese.
Con il DGR 538/2023, ha introdotto in Calabria le competenze non cognitive (LifeComp ed EntreComp) nella valutazione dei percorsi formativi, allineando la regione agli standard del Consiglio d’Europa. Parallelamente, ha rilanciato gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) e i percorsi di formazione duale, integrando scuola, università e impresa per creare una filiera coerente tra istruzione e mercato del lavoro. Sotto la sua guida, i Centri per l’Impiego sono stati trasformati da sportelli burocratici a veri hub dell’occupazione, grazie a nuovi concorsi, piattaforme digitali e un rafforzamento delle competenze degli operatori. La sua azione è stata caratterizzata da pragmatismo e risultati tangibili, guadagnandosi il riconoscimento del presidente Roberto Occhiuto, che a luglio 2024 gli ha affidato anche le deleghe al Turismo e all’Ambiente.
4. Tirocinanti TIS e sviluppo inclusivo: il modello Calabrese per la stabilizzazione
Uno dei capitoli più delicati e discussi dell’azione di Giovanni Calabrese riguarda il destino dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS), migliaia di lavoratori precari che per anni hanno garantito servizi essenziali senza tutele definitive. Calabrese ha adottato un approccio diretto e pragmatico, costruendo un piano di stabilizzazione progressiva basato su incentivi e percorsi formativi. Le misure prevedono contributi fino a 54.000 euro per ogni tirocinante assunto a tempo indeterminato, sussidi mensili di 631 euro per i lavoratori più anziani e percorsi di riqualificazione professionale per i non stabilizzati.
A giugno 2025, oltre 670 enti locali avevano già aderito al piano, segno tangibile della fiducia nel metodo Calabrese. Parallelamente, con il Fusese, fondo da 46 milioni di euro, la Regione ha sostenuto la creazione di nuove imprese e l’autoimpiego, generando un effetto moltiplicatore sull’economia locale. Il Piano Occupazione Calabria 2023–2027 ha fissato gli obiettivi di medio periodo, integrando inclusione sociale, parità di genere e innovazione come assi strategici dello sviluppo regionale. La parola d’ordine resta una: non lasciare indietro nessuno, trasformando il lavoro in un diritto concreto e stabile.
5. La nuova giunta Occhiuto e il futuro del centrodestra calabrese
La conferma di Montuoro e Calabrese tra i più votati rafforza la leadership di Roberto Occhiuto e il progetto di Fratelli d’Italia Calabria 2025 come asse portante del centrodestra regionale. La “giunta bis” nasce con l’obiettivo di coniugare continuità amministrativa e innovazione, puntando su un uso strategico dei fondi europei e del PNRR Calabria per rilanciare infrastrutture, turismo, ambiente e politiche sociali.
Montuoro porterà la sua esperienza nel campo della sicurezza e della legalità istituzionale, mentre Calabrese continuerà a guidare le politiche per il lavoro, la formazione e il turismo sostenibile. Insieme rappresentano una classe dirigente nuova, radicata e competente, capace di costruire una Calabria che guarda al futuro con fiducia. L’elettorato ha premiato il merito e la coerenza, inviando un messaggio chiaro: la politica può tornare a essere strumento di crescita reale, quando sa parlare il linguaggio delle persone e trasformare le promesse in risultati.