Dolomiti: Un Paesaggio da Proteggere tra Fotografia e Cultura. Il Volume di Cicchetti e Bortoluzzi tra Stupore e Consapevolezza Ambientale
Indice
- Introduzione al valore paesaggistico delle Dolomiti
- Il volume fotografico: Cicchetti e Bortoluzzi per Marsilio Arte
- La Mostra a Cortina d’Ampezzo e il progetto espositivo
- Buzzati, il paesaggio e il “senso del limite”
- La fotografia ambientale come strumento di tutela
- Il patrimonio culturale e la cultura montana dolomitica
- Le Dolomiti oggi: sfide, tutela e futuro
- Sintesi e riflessioni conclusive
1. Introduzione al valore paesaggistico delle Dolomiti
Le Dolomiti, celebrate universalmente per la loro incomparabile bellezza, non sono soltanto un emblema di maestosità naturale, ma anche un delicato paesaggio tutelato che richiede rispetto e consapevolezza. Queste montagne, definite spesso “le più belle del mondo” e inserite nel Patrimonio Mondiale UNESCO, incarnano non solo una specificità geologica, ma anche un complesso equilibrio tra uomo e natura. Il volume "Dolomiti. Paesaggio tutelato" realizzato da Manuel Cicchetti e Antonio G. Bortoluzzi, edito da Marsilio Arte, si fa portavoce di questa esigenza: narrare il paesaggio dolomitico con occhi nuovi, stimolando lo stupore e riaffermando l’urgenza della sua tutela.
Nel contesto attuale di rapidi cambiamenti climatici e pressioni antropiche crescenti, la necessità di proteggere le Dolomiti si fa ogni giorno più sentita. In queste pagine, fotografie e testi si intrecciano, rivelando una cultura visiva e ambientale che va ben oltre il semplice godimento estetico. Il paesaggio dolomitico chiede di essere compreso, rispettato, e raccontato con la profondità che solo un’integrazione tra arti, scienza e riflessione culturale può offrire.
2. Il volume fotografico: Cicchetti e Bortoluzzi per Marsilio Arte
Il lavoro di Manuel Cicchetti e Antonio G. Bortoluzzi nel volume, pubblicato da Marsilio Arte, rappresenta molto più di una semplice raccolta di immagini. L’opera, universalmente riconosciuta per la sua forza evocativa, è il punto d’incontro tra fotografia ambiente montano e narrazione scritta, offrendo uno sguardo inedito sulle Dolomiti paesaggio tutelato.
Cicchetti, fotografo attento ai dettagli e ai mutamenti delle luci sulle vette, accompagna il lettore in un viaggio che sfida stereotipi e cartoline, invitando a una lettura lenta e partecipata del territorio. Alle immagini si affiancano i testi di Bortoluzzi, scrittore e intellettuale legato profondamente alla cultura montana Dolomiti, che sottolinea l’importanza, quanto mai attuale, di preservare il senso del limite in montagna.
Secondo Bortoluzzi, il vero rispetto della montagna nasce dalla consapevolezza dei propri confini, siano essi fisici, etici o culturali; un messaggio che si riflette in ogni scatto e in ogni pagina del libro, rendendolo uno strumento prezioso non solo per appassionati, ma anche per educatori, amministratori e studiosi impegnati nella tutela ambientale.
3. La Mostra a Cortina d’Ampezzo e il progetto espositivo
Alla ricchezza del volume si affianca, con un’eco visiva e culturale straordinaria, la mostra fotografie Dolomiti Cortina d'Ampezzo, allestita fino al 31 agosto. L’esposizione, articolata lungo un percorso di immagini selezionate e approfondimenti testuali, si tiene in uno degli epicentri della Cultura montana Dolomiti: Cortina d’Ampezzo, località da sempre crocevia di dibattiti, studi ed eventi legati alla montagna.
Durante l’evento "Montagna di Libri", rassegna letteraria di rilievo, Cicchetti ha presentato il proprio lavoro, coinvolgendo pubblico, critici e semplici appassionati in una riflessione condivisa. La mostra, più che un’esposizione tradizionale, si pone come un vero laboratorio culturale sul tema della tutela ambientale, offrendo confronti, testimonianze e stimoli per il dibattito pubblico.
Mostrare le Dolomiti non basta, osservano gli autori: bisogna far comprendere quanto sia fragile, mutevole e straordinario questo patrimonio italiano. Ogni fotografia, ogni racconto, diventa così un invito diretto all’azione concreta per la difesa del bene comune.
4. Buzzati, il paesaggio e il "senso del limite"
Un asse tematico portante del volume e della mostra è il costante richiamo allo sguardo di Dino Buzzati, scrittore e giornalista bellunese da sempre legato in modo indissolubile alle Dolomiti. Buzzati ha raccontato la montagna come luogo di mistero, fatica, forza e soggezione. In lui convivono stupore e rispetto, ma anche consapevolezza della necessità del limite.
Nel libro, il riferimento a Buzzati non è soltanto letterario. Le fotografie e i testi evocano quella soglia sottile che separa la fruizione rispettosa della montagna dall’arroganza predatoria che spesso permea le pratiche turistiche e industriali. La vera tutela ambientale nasce dallo stupore: un sentimento che, come insegnava Buzzati, dovrebbe guidare ogni nostro gesto di fronte al paesaggio dolomitico.
La riflessione sul limite, centrale nelle pagine di Bortoluzzi, appare oggi più che mai attuale. In un'epoca segnata dall'ansia di conquista, dalla riduzione degli spazi naturali e dalla banalizzazione dei paesaggi, le Dolomiti pongono una sfida etica e culturale che implica il rispetto, la prudenza e la capacità di fermarsi prima che sia troppo tardi.
5. La fotografia ambientale come strumento di tutela
La fotografia ambiente montano svolge nel libro, come nella mostra, un ruolo di primo piano. Non solo arte per il piacere dell’occhio, ma vero e proprio strumento di sensibilizzazione: le immagini di Manuel Cicchetti, forti di un’estetica asciutta ma intensa, fungono da grido silenzioso per la salvaguardia delle Dolomiti.
Oggi, più che mai, le fotografie ambientali hanno la responsabilità di arrestare lo sguardo, di ricordarci quanto sia importante proteggere ciò che troppo spesso diamo per scontato. Una mostra fotografie Dolomiti Cortina d'Ampezzo di questo genere trascende la semplice funzione documentaria e abbraccia la funzione etico-sociale.
Nel linguaggio visivo del volume emerge la delicatezza dello spirito dolomitico: rocce, alberi, nuvole, animali sono ripresi nella loro realtà, senza filtri, senza effetti artificiali, restituendo la piena dignità a un ecosistema in perenne equilibrio e costantemente minacciato.
Esempi significativi dal volume
- Fotografie che immortalano albe e tramonti mozzafiato sulle vette più celebri, ma anche su quelle meno conosciute
- Dettagli di flora e fauna endemici e rari, testimonianza della ricchezza e peculiarità del territorio
- Paesaggi antropizzati che mostrano la presenza umana come elemento da armonizzare, mai da sovrapporre
Questi elementi si intrecciano insieme ai contributi scritti, restituendo un senso di meraviglia consapevole che costituisce il vero lascito dell’evento e della pubblicazione.
6. Il patrimonio culturale e la cultura montana dolomitica
Le Dolomiti non sono soltanto un capolavoro naturale, ma anche e soprattutto un patrimonio culturale vivente. Grazie a innumerevoli generazioni di abitanti, pastori, guide, artisti e scienziati, le montagne si sono caricate di storie, saperi, pratiche e riti.
La Cultura montana Dolomiti è fatta di
- Regole non scritte di rispetto, convivenza e solidarietà
- Saperi legati alla monticazione, alla gestione forestale, all’alpinismo
- Pratiche artigianali e gastronomiche che raccontano il difficile adattamento ai climi e alle altitudini
- Un patrimonio linguistico plurale e vivo (ladino, veneto, tedesco…)
Il volume e la mostra propongono la cultura dolomitica non come oggetto da musealizzare, ma come sistema di valori e conoscenze da preservare e trasmettere soprattutto alle nuove generazioni, affinché la tutela ambientale sia anche tutela del senso civico, del legame tra comunità umana e territorio.
7. Le Dolomiti oggi: sfide, tutela e futuro
Oggi le Dolomiti sono attraversate da diverse sfide. Tra questi:
- La pressione turistica concentrata nei mesi estivi e invernali
- I cambiamenti climatici che modificano ecosistemi secolari
- Il rischio di eccessiva infrastrutturazione
- La perdita di memoria culturale tra le nuove generazioni
La tutela ambientale non può più essere affidata solo alle leggi o alle riserve: serve un cambio di paradigma culturale. La fotografia e la letteratura, strumenti tradizionali ma tremendamente attuali, sono alleate potenti per sensibilizzare e coinvolgere cittadini, istituzioni e visitatori.
Il lavoro di Cicchetti e Bortoluzzi, sostenuto dall’editore Marsilio Arte, rappresenta quindi una chiamata all’azione: ogni spettatore, ogni lettore, può e dovrebbe diventare attore nella preservazione del paesaggio delle Dolomiti.
8. Sintesi e riflessioni conclusive
Le Dolomiti paesaggio tutelato non sono solo bellezza immediata e suggestione estetica. Sono la testimonianza viva di una relazione profonda tra l’uomo e la natura, sempre in bilico tra ammirazione e responsabilità. Il libro di Cicchetti e Bortoluzzi, la mostra a Cortina d’Ampezzo, e il coinvolgimento attivo nella rassegna Montagna di Libri Cortina contribuiscono a diffondere una nuova coscienza collettiva.
È fondamentale riscoprire nelle Dolomiti la lezione più dura e più intensa della montagna: il senso del limite. Solo accettando la fragilità di questi luoghi, solo esercitando rispetto e stupore – come insegnava Buzzati – potremo davvero difendere questo patrimonio. Un invito, dunque, rivolto a tutti: lasciarsi incantare, ma anche impegnarsi, affinché le generazioni future possano ancora meravigliarsi delle Dolomiti.
In conclusione, la pubblicazione e la mostra rappresentano uno degli esempi più significativi di come libro Dolomiti Cicchetti Bortoluzzi e Marsilio Arte Dolomiti possano contribuire ad ampliare sguardi, consapevolezze e strategie per la tutela di uno dei paesaggi più preziosi d’Italia e del mondo.