Il 5G Industriale in Italia: Crescita Sostenuta ma Adozione Ancora Limitata nel 2025 secondo il Politecnico di Milano
Indice degli argomenti
- Introduzione sullo stato del 5G industriale in Italia
- La crescita del mercato: dati e analisi
- L’adozione del 5G nelle imprese: una leva ancora poco sfruttata
- Il ruolo delle reti private e i settori trainanti
- Fondi pubblici e private investment: una panoramica
- L’offerta tecnologica: i dispositivi 5G Ready sul mercato
- Opportunità e criticità nell’ecosistema nazionale
- Prospettive future e raccomandazioni dell’Osservatorio 5G & Connected Digital Industry
- Sintesi e conclusioni
Introduzione sullo stato del 5G industriale in Italia
Il 5G industriale sta assumendo un ruolo sempre più cruciale nel panorama della trasformazione digitale delle aziende italiane. Secondo la recente ricerca dell’Osservatorio 5G & Connected Digital Industry del Politecnico di Milano, la penisola sta assistendo a una crescita consistente del settore. Nel 2025 il mercato del 5G industriale in Italia raggiungerà un valore di 10,5 milioni di euro, registrando un incremento del 43% rispetto all’anno precedente. Eppure, il 5G industriale rimane, almeno per ora, un fenomeno di nicchia, con ancora molte sfide da affrontare nel percorso di diffusione e di adozione da parte delle imprese.
Questa fotografia, basata su dati rigorosi e affidabili, impone una riflessione ad ampio spettro sulla capacità del sistema produttivo nazionale di cogliere le potenzialità offerte dalla connettività avanzata.
La crescita del mercato: dati e analisi
Nonostante le difficoltà strutturali che frenano l’innovazione nel tessuto produttivo italiano, il mercato del 5G industriale mostra segnali di vitalità e dinamismo. Rispetto al 2024, il mercato registrerà una crescita del 43%, passando a 10,5 milioni di euro. Questa cifra, sebbene inferiore rispetto ad altri Paesi europei con maggiore propensione all’innovazione, rappresenta un segnale incoraggiante per il futuro della digitalizzazione in Italia.
Secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano, i principali driver di questa crescita sono rappresentati dall’incremento dei progetti pilota e dei casi d’uso nella logistica avanzata e nella manifattura intelligente. Tuttavia, la base di partenza resta limitata, e la diffusione su larga scala è ancora lontana.
L’adozione del 5G nelle imprese: una leva ancora poco sfruttata
Una delle evidenze più rilevanti è rappresentata dal basso tasso di adozione del 5G tra le aziende italiane di grandi e medie dimensioni. Solo il 2% di queste realtà utilizza il 5G come leva strategica per la digitalizzazione e l’innovazione dei processi produttivi.
Questa percentuale fa emergere un divario rispetto alla media europea e globale, dove l’adozione del 5G in ambito industriale è già vista come un asset strategico indispensabile per la competitività. Le cause vanno ricercate in una serie di fattori strutturali e culturali:
- Scarsa conoscenza dei benefici concreti del 5G tra i decision maker aziendali
- Difficoltà ad accedere ai finanziamenti dedicati
- Vincoli regolatori e mancanza di una strategia industriale nazionale unificata
- Timori relativi alla sicurezza dei dati e alla gestione delle infrastrutture connesse
Queste barriere, tuttavia, rappresentano anche un'opportunità per gli attori di settore, che possono giocare un ruolo fondamentale nel supportare le imprese nel percorso di trasformazione.
Il ruolo delle reti private e i settori trainanti
Uno dei principali vettori della crescita del mercato sono le reti private 5G, soluzioni progettate e realizzate per rispondere alle esigenze specifiche delle aziende. In Italia sono attualmente attivi 47 progetti di reti private, diffusi prevalentemente nei settori della logistica avanzata e della manifattura.
Le reti private permettono di:
- Gestire processi produttivi altamente automatizzati
- Sostenere soluzioni IoT (Internet of Things) e Industria 4.0
- Migliorare la sicurezza e il controllo dei dati sensibili
- Ridurre la latenza e garantire performance superiori rispetto alle reti pubbliche
Ad oggi, il maggior numero di progetti riguarda la logistica avanzata – con applicazioni nelle catene di fornitura intelligenti, gestione di magazzini automatizzati e sistemi di trasporto interconnessi – e la manifattura, dove il 5G supporta la robotica, la manutenzione predittiva e la produzione intelligente.
Fondi pubblici e private investment: una panoramica
Il finanziamento dell’innovazione e dell’adozione del 5G industriale vede un ruolo importante – ma non ancora preponderante – del settore pubblico. Secondo i dati del Politecnico di Milano, il 39% della spesa complessiva del comparto è coperta da fondi pubblici.
Questa quota segnala un crescente impegno delle istituzioni nell’accompagnare la transizione digitale delle imprese, attraverso:
- Incentivi e contributi a fondo perduto
- Agevolazioni fiscali per investimenti in tecnologie 5G
- Bandi dedicati a progetti di ricerca applicata e sperimentazione
Il restante 61% degli investimenti proviene dal settore privato, soprattutto dalle aziende tecnologiche e da alcuni grandi gruppi industriali all’avanguardia. Tuttavia, la difficoltà di accesso ai fondi, soprattutto per le PMI, resta una delle principali criticità del settore. Anche la scarsa presenza di venture capital e di investitori specializzati influisce negativamente sulla rapidità di crescita del mercato.
L’offerta tecnologica: i dispositivi 5G Ready sul mercato
Il tessuto industriale italiano può contare oggi su un’offerta crescente di tecnologie e dispositivi 5G Ready. Secondo i dati più recenti, nel mercato nazionale sono disponibili 21 dispositivi 5G Ready, adatti sia all’integrazione nei sistemi produttivi sia per applicazioni più verticali legate alla logistica e alla manifattura avanzata.
Questi dispositivi, sviluppati tanto da produttori internazionali quanto da aziende italiane, includono:
- Terminali industriali
- Sensori e gateway IoT
- Robot autonomi e macchinari connessi
- Sistemi di monitoraggio e controllo remoto
L’ampia disponibilità di soluzioni tecnologiche rappresenta un fattore abilitante, che contribuisce a ridurre i tempi e i costi di implementazione del 5G nelle aziende.
Opportunità e criticità nell’ecosistema nazionale
Nonostante le tecnologie siano in continua evoluzione e i progetti pilota rappresentino un serbatoio importante di innovazione, il 5G industriale in Italia si scontra con alcune criticità che ne rallentano la diffusione. Tra le principali:
- Competenze digitali insufficienti all’interno delle aziende
- Limitato accesso a modelli di business sostenibili a lungo termine
- Ecosistemi di innovazione ancora frammentati
- Difficoltà di integrazione con le infrastrutture esistenti
D’altro canto, le opportunità sono molteplici. L’adozione del 5G può infatti:
- Aumentare l’efficienza e la flessibilità produttiva
- Favorire la nascita di nuovi servizi a valore aggiunto
- Sostenere la competitività delle imprese italiane sui mercati globali
- Migliorare la sicurezza e la resilienza delle infrastrutture critiche
Numerosi casi di successo dimostrano che investire in 5G rappresenta una leva strategica anche per PMI e distretti industriali, purché supportata da un ecosistema di partner tecnologici e da politiche chiare.
Prospettive future e raccomandazioni dell’Osservatorio 5G & Connected Digital Industry
Alla luce dell’analisi svolta dall’Osservatorio 5G del Politecnico di Milano, alcune azioni risultano prioritarie per valorizzare il potenziale della connettività avanzata:
- Definire una strategia nazionale chiara sull’adozione del 5G industriale, coinvolgendo tutti gli stakeholder: Governo, industria, università, enti di ricerca e investitori.
- Promuovere la formazione e la diffusione delle competenze digitali per manager, tecnici e operai specializzati, con particolare attenzione alle tecnologie abilitanti Industria 4.0.
- Potenziare le infrastrutture di rete nelle aree industriali, favorendo la creazione di cluster e laboratori sperimentali aperti.
- Sostenere investimenti strutturali da parte delle aziende, con incentivi fiscali e programmi specifici per le PMI.
- Stimolare sinergie tra il mondo della ricerca e la produzione, incentivando la co-creazione di soluzioni digitali innovative.
Le prospettive per il 2026 e oltre sono legate a doppio filo alla capacità del Paese di superare i limiti odierni, rafforzando la collaborazione tra pubblico e privato e creando condizioni abilitanti per la crescita del mercato.
Sintesi e conclusioni
Il 5G industriale in Italia si trova oggi a un bivio: da una parte, segnali incoraggianti di crescita (+43% rispetto al 2024 e un mercato da 10,5 milioni di euro nel 2025); dall’altra, la consapevolezza che la vera sfida da vincere è quella dell’adozione su larga scala. Solo il 2% delle grandi e medio grandi imprese ha già compreso le potenzialità del 5G e lo ha integrato in chiave strategica nei propri processi.
Il cammino è ancora lungo e richiede uno sforzo condiviso da parte di istituzioni, aziende e mondo della ricerca. La presenza di 47 progetti di reti private attivi e 21 dispositivi 5G Ready sul mercato rappresenta una base su cui costruire, ma occorrono investimenti in risorse umane, infrastrutture e formazione.
Se adeguatamente supportato, il 5G industriale potrà contribuire in modo decisivo alla modernizzazione dell’industria italiana, rilanciando la competitività dei nostri distretti e garantendo benefici trasversali all’intero sistema Paese.