Viaggi d’istruzione e nuovo Codice degli appalti: tutte le novità per le scuole e le istruzioni operative attese
Indice dei contenuti
- Premessa: Viaggi d’istruzione tra formazione e regole amministrative
- Nuovo Codice degli appalti 2024: cosa cambia per le scuole
- Deroga ANAC e impatto sui viaggi di istruzione
- Il ruolo degli Uffici Scolastici Regionali e il dPCM n. 185/2024
- Qualificazione primo livello: soglia dei 140.000 euro e procedure
- Personale amministrativo: la risposta della Legge di bilancio 2025
- Punti critici e attese per le istruzioni operative
- Prospettive future per i viaggi d’istruzione
- Sintesi finale
---
Premessa: Viaggi d’istruzione tra formazione e regole amministrative
I viaggi d’istruzione nelle scuole rappresentano da decenni una delle esperienze formative più significative. Oltre alla dimensione didattica, rivestono una funzione educativa, di socializzazione e orientamento, arricchendo il percorso scolastico attraverso esperienze fuori dall’aula. Tuttavia, la gestione dei viaggi d’istruzione si trova oggi ad affrontare una serie di stringenti novità normative, in particolare con l’applicazione del nuovo codice degli appalti 2024. La complessità normativa, unita alla necessità di garantire trasparenza e sicurezza, determina un alto livello di attenzione da parte delle scuole e degli enti preposti.
A complicare il quadro, negli ultimi mesi, sono intervenute diverse disposizioni di rilievo nazionale che modificano modalità, responsabilità e vincoli organizzativi. In particolare, la deroga ANAC per i viaggi scolastici, il demandare la gestione agli Uffici Scolastici Regionali tramite il recente dPCM n.185/2024 e l’annunciata immissione di nuova forza lavoro amministrativa tramite la Legge di bilancio 2025. In questo scenario, l’Associazione Nazionale Presidi ha pubblicato un comunicato approfondendo le criticità e sollecitando chiarezza su istruzioni operative fondamentali.
Nuovo Codice degli appalti 2024: cosa cambia per le scuole
Il nuovo codice degli appalti 2024 segna un cambio di rotta drastico rispetto al passato. Con la finalità di allineare procedure a criteri europei di trasparenza, concorrenza e semplificazione, il testo introduce nuovi obblighi anche per le istituzioni scolastiche, chiamate a una scrupolosa osservanza delle procedure nell’organizzazione dei viaggi d’istruzione.
Questo nuovo quadro richiede alle scuole non solo una prudenza operativa, ma anche una professionalità amministrativa non sempre disponibile. Il rischio concreto è che la macchina burocratica sovrasti la capacità propositiva delle comunità scolastiche, generando ritardi e confusione proprio su un tema tanto sensibile.
Deroga ANAC e impatto sui viaggi di istruzione
Uno degli ultimi provvedimenti - destinato a traghettare le scuole verso la piena applicazione delle nuove norme - è la deroga ANAC. L’Autorità Nazionale Anticorruzione, con un atto specifico, ha autorizzato una deroga fino al 31 maggio 2025 in materia di organizzazione dei viaggi d’istruzione.
La deroga ANAC su viaggi scolastici si traduce in un rinvio temporaneo rispetto all’applicazione integrale delle più stringenti regole introdotte dal nuovo codice degli appalti per i servizi superiori a determinate soglie. Nel merito, consente alle scuole di agire con maggior flessibilità, almeno fino alla fine dell’anno scolastico 2024/2025, senza incorrere nelle nuove regole sul doppio livello di qualificazione e sulle procedure telematiche.
Questa soluzione, accolta favorevolmente dalle dirigenti scolastiche e dall’Associazione Nazionale Presidi, mira a garantire continuità didattica e a non privare, per ragioni formali, le classi di un’opportunità di crescita unica. Tuttavia, essa è di fatto una misura transitoria e lascia intendere che, dal prossimo anno, le nuove regole saranno pienamente operative.
Il ruolo degli Uffici Scolastici Regionali e il dPCM n. 185/2024
Un’altra grande novità riguarda il dPCM n.185/2024 che ha sancito che la gestione amministrativa e contabile dei viaggi d’istruzione venga affidata agli Uffici Scolastici Regionali (USR). Questa scelta normativa si inserisce in una logica di accentramento delle procedure, con la finalità, sulla carta, di alleggerire le singole istituzioni dal peso tecnico-amministrativo delle gare d’appalto più complesse.
Tramite il testo normativo, gli USR sono chiamati a:
- fornire supporto procedurale alle scuole
- curare i rapporti con fornitori e agenzie di viaggio
- gestire i bandi pubblici per gli appalti oltre soglia (140.000 euro)
Se, da un lato, si accoglie con favore la volontà di garantire omogeneità procedurale, dall'altro, rimane urgente la questione della tempestività e della risposta alle specificità territoriali. Come verranno articolati i servizi tra i diversi USR? Quali saranno, dal punto di vista operativo, le responsabilità residue delle singole scuole? Questi interrogativi restano aperti e sono oggetto di tensione a livello nazionale.
Qualificazione primo livello: soglia dei 140.000 euro e procedure
Un nodo particolarmente delicato riguarda la soglia dei 140.000 euro per gli appalti di viaggi scolastici. Secondo quanto stabilito dal codice, per poter gestire autonomamente appalti superiori a questa soglia economica, le scuole dovranno conseguire una qualificazione di primo livello come stazioni appaltanti.
La qualificazione implica:
- la presenza di personale specificamente formato
- la tenuta aggiornata della documentazione amministrativa
- la capacità di garantire trasparenza e correttezza in tutte le fasi procedurali
Allo stato attuale, poche istituzioni hanno i requisiti necessari per raggiungere questo standard. Da qui la necessità di demandare agli Uffici Scolastici Regionali tutte le procedure sopra soglia, rafforzando la centralizzazione e limitando il margine di autonomia operativa per le scuole. Nei casi di appalti al di sotto della soglia dei 140.000 euro, restano affidate alle singole scuole le procedure di affidamento, sebbene sempre secondo criteri rigorosi previsti dalla normativa vigente.
Il rischio, come segnalato da molte dirigenti scolastiche, è quello di una burocratizzazione che rischia di penalizzare scuole più piccole o meno dotate di risorse, limitando la capacità di offrire un’offerta di viaggio variegata e tempestiva.
Personale amministrativo: la risposta della Legge di bilancio 2025
La carenza di personale amministrativo specializzato in materia di appalti nelle scuole è un tema cronico, che si acuisce con l’introduzione di normative sempre più stringenti e tecniche. A riconoscere questa criticità, interviene la Legge di bilancio 2025, che prevede l’immissione di 101 unità di personale amministrativo negli organici degli Uffici Scolastici Regionali.
L’obiettivo è duplice:
- Coprire il fabbisogno dei nuovi carichi gestionali affidati agli USR
- Sostenere concretamente le scuole che, con il personale attuale, faticherebbero a conformarsi agli standard richiesti
Questa misura, se adeguatamente implementata e accompagnata da una formazione continua, potrebbe ridurre i rischi di errore procedurale e alleggerire il carico sulle segreterie scolastiche. Tuttavia, resta da verificare l’effettivo impatto sul sistema, dato il numero ancora contenuto di nuove assunzioni rispetto alle reali esigenze di migliaia di istituti, soprattutto nei territori più complessi e con maggiore affluenza di studenti.
Punti critici e attese per le istruzioni operative
Quali sono oggi le incertezze più sentite dalle scuole in materia di viaggi d’istruzione con la nuova normativa? L’Associazione Nazionale Presidi, nel recente comunicato, ha individuato diversi punti su cui urge una risposta chiara e univoca:
- Mancanza di istruzioni operative certe: le scuole chiedono protocolli dettagliati e standardizzazioni, senza margini di incertezza interpretativa.
- Tempi incongruenti: le procedure di gara rischiano di superare i tempi tecnici utili per la programmazione didattica delle classi.
- Dubbi sui ruoli di USR e scuole: occorre chiarezza sulle responsabilità, soprattutto nelle fasi interlocutorie con studenti, famiglie e fornitori.
- Gestione degli appalti sotto soglia: permane confusione sulle modalità con cui le scuole autonome possono continuare ad affidare servizi e quanto sarà il controllo degli USR.
In aggiunta, si segnala la necessità di preservare lo spirito educativo dei viaggi d’istruzione nelle scuole, evitando che la farraginosità burocratica spinga verso la loro drastica riduzione, anche nelle realtà più dinamiche e innovative.
Prospettive future per i viaggi d’istruzione
Sul tavolo delle trattative tra istituzioni scolastiche, governo e associazioni di categoria, resta aperto il tema di una riforma organica e funzionale. Gli elementi chiave della discussione vertono su come bilanciare l’obbligo di trasparenza – sancito dal nuovo codice degli appalti – con l’esigenza di non scoraggiare iniziative culturali e formative fondamentali per la crescita degli studenti.
A titolo esemplificativo, le seguenti proposte sono in fase di analisi:
- Formazione specifica per tutto il personale amministrativo scolastico sulle nuove regole degli appalti
- Incremento del personale dedicato, con possibilità di ruoli itineranti tra istituti limitrofi
- Piattaforme digitali per la gestione trasparente e rapida dei bandi di viaggio
Di interesse anche le ipotesi di creare reti territoriali di scuole e consorzi regionali per facilitare le pratiche e ridurre i margini di errore. In ogni caso, qualunque sia la soluzione, appare evidente la necessità di un dialogo costante tra tutti i soggetti coinvolti, affinché le istruzioni operative per i viaggi d’istruzione siano quanto prima disponibili, chiare e condivise su tutto il territorio nazionale.
Sintesi finale
In conclusione, la partita della normativa sui viaggi di istruzione 2025 resta aperta. Le scuole, a pochi mesi dall’avvio del nuovo anno formativo, devono conciliare la programmazione di attività fondamentali per la crescita dei ragazzi con un quadro normativo in continua evoluzione. La deroga concessa da ANAC consente ancora qualche margine, ma la richiesta di istruzioni operative è ormai urgente e condivisa.
Se le promesse della Legge di bilancio 2025 saranno mantenute e il nuovo personale amministrativo sarà realmente messo in grado di operare con efficacia, i presupposti per un rilancio qualitativo dei viaggi d’istruzione ci sono tutti. Resta centrale, tuttavia, il tema della chiarezza e della coerenza normativa: senza linee guida puntuali e un sistema di supporto efficiente, il rischio è che la burocrazia soffochi momenti di apprendimento e socialità così determinanti nel percorso scolastico degli studenti italiani.