Statuto degli Studenti: I Nuovi Requisiti per gli Enti del Terzo Settore che Accolgono gli Alunni Sospesi Decisi dal Ministero
Indice dei contenuti
- Introduzione: contesto e novità principali
- La nota ministeriale 6339: sintesi e valori fondanti
- Strutture di accoglienza: chi sono e a chi si rivolgono
- Iscrizione al RUNTS: presupposto imprescindibile
- Requisiti fondamentali degli enti del Terzo settore
- Gli ambienti sicuri per i minori: cosa prevede la normativa
- Il ruolo e la figura del referente qualificato
- L’impatto delle nuove disposizioni su istituzioni scolastiche e studenti
- Prospettive future e riflessioni sulla scuola inclusiva
- Sintesi e conclusioni
Introduzione: contesto e novità principali
Lo Statuto degli Studenti si arricchisce di una nuova importante disposizione relativa alle sanzioni disciplinari e alle misure alternative per gli alunni sospesi. In data 1° dicembre 2025, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato la nota ministeriale n. 6339, contenente un fondamentale aggiornamento sui criteri e sui requisiti che devono rispettare gli enti del Terzo settore selezionati per accogliere studenti allontanati temporaneamente dalle lezioni. Si tratta di una misura che interessa tutte le scuole italiane e che punta a promuovere inclusione, sicurezza e qualità nei percorsi di responsabilizzazione dei minori sottoposti a sanzioni.
L’obiettivo dichiarato dalla nota è quello di trasformare i periodi di sospensione – che secondo normativa possono variare da 3 a 15 giorni – in occasioni di crescita civica e sociale, avvalendosi della collaborazione di organizzazioni iscritte al RUNTS (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore).
La nota ministeriale 6339: sintesi e valori fondanti
La nota ministeriale 6339 rappresenta un passaggio strategico per garantire che la sospensione scolastica non sia più vissuta come mera esclusione, bensì come opportunità educativa. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito afferma esplicitamente che la selezione degli enti del Terzo settore risponde a criteri stringenti di qualità, sicurezza e affidabilità, al fine di affidare i minori a strutture competenti, capaci di generare valore educativo anche in contesti disciplinari delicati.
Valori chiave e finalità della nota:
- Centralità della persona: l’alunno sospeso resta comunque un soggetto da tutelare e accompagnare in un percorso formativo.
- Valorizzazione del Terzo settore: le organizzazioni sociali vengono considerate risorse strategiche per la cittadinanza attiva e il recupero educativo.
- Prevenzione disagio e dispersione: la sospensione si trasforma in uno spazio di riflessione e responsabilità, riducendo i rischi di esclusione sociale.
Questi principi guidano la ricerca di metodologie e strutture all’altezza della delicata funzione affidata agli enti del Terzo settore.
Strutture di accoglienza: chi sono e a chi si rivolgono
Gli enti destinatari della nota ministeriale sono tutte quelle organizzazioni del Terzo settore regolarmente iscritte al RUNTS, che abbiano maturato competenze nell’accoglienza e nella gestione di minori in situazione di difficoltà o fragilità.
*Quali alunni possono essere inseriti in percorsi presso enti del Terzo settore?*
- Studenti sospesi dalle lezioni, con sanzioni da 3 a 15 giorni
- Minori che necessitano di misure rieducative, non solo punitive
- Ragazzi individuati dai consigli di classe come bisognosi di percorsi di responsabilizzazione
L’accoglienza avviene tramite specifici progetti concordati tra la scuola e l’ente ospitante, in modo da garantire continuità educativa, rispetto della persona e tutela.
Iscrizione al RUNTS: presupposto imprescindibile
Uno dei cardini delle disposizioni ministeriali riguarda proprio l’iscrizione degli enti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS). La nota ministeriale n. 6339 chiarisce che sono ammessi all’accoglienza degli studenti sospesi solo ed esclusivamente quegli enti regolarmente presenti nel RUNTS, in conformità al decreto legislativo 117/2017 (cosiddetto Codice del Terzo settore).
Quali sono i principali motivi di questa scelta?
- Controllo della legalità: solo gli enti registrati garantiscono trasparenza, rispetto normativo e continuità amministrativa.
- Affidabilità organizzativa: l’iscrizione presuppone una struttura solida, personale selezionato e politiche di tutela dei minori.
- Tracciabilità e verifica: enti iscrivibili al RUNTS possono essere sottoposti a ispezioni e controlli periodici da parte della Pubblica Amministrazione.
Questo requisito elimina ogni possibile margine di improvvisazione, contribuendo a garantire sicurezza e omogeneità nell’accoglienza dei minori sospesi da scuola.
Requisiti fondamentali degli enti del Terzo settore
La nota ministeriale 6339 dettaglia una serie di criteri specifici, volti a identificare in modo chiaro i requisiti degli enti del Terzo settore chiamati a ospitare studenti sospesi. Tra i punti più rilevanti:
- Iscrizione al RUNTS: come già evidenziato, pilastro irrinunciabile per accedere al protocollo di accoglienza.
- Esperienza provata nella gestione di minori: l’ente deve dimostrare esperienza documentata nella promozione di attività educative e sociali per minori.
- Ambienti sicuri e protetti: la struttura deve rispondere a criteri di sicurezza fisica e psicologica, sull’esempio delle normative vigenti in materia di tutela dei minori.
- Presenza di personale formato e qualificato: ogni ente deve garantire che le attività proposte siano condotte da figure professionali con una formazione specifica per il lavoro con i ragazzi.
- Designazione di un referente qualificato: la presenza di un referente per ciascun minore o gruppo di minori è fondamentale per la gestione, la sicurezza e il raccordo con la scuola di provenienza.
Questi standard non sono solo raccomandazioni, ma criteri cogenti e vincolanti per l’adesione ai protocolli previsti dalla nota ministeriale.
Gli ambienti sicuri per i minori: cosa prevede la normativa
Uno dei passaggi centrali della nota ministeriale 6339 riguarda la creazione di strutture di accoglienza sicure per i minori. Gli studenti sospesi, in particolare, rappresentano una fascia vulnerabile, e la norma prescrive che gli ambienti dove vengono svolte le attività:
- Siano pienamente accessibili e privi di barriere architettoniche
- Siano dotati di presìdi di sicurezza (segnaletica, uscite di emergenza, dispositivi antincendio, ecc.)
- Offrano condizioni igienico-sanitarie conformi alle leggi in materia di accoglienza minori
- Tutelino la privacy e la riservatezza degli studenti
- Prevengano infortuni e comportamenti a rischio
Questi criteri sono funzionali a garantire che, anche durante la sospensione, il minore sia pienamente protetto fisicamente e psicologicamente, riducendo al minimo qualunque rischio di disagio o esclusione.
Il ruolo e la figura del referente qualificato
Altro elemento particolarmente sottolineato nella nota del Ministero è la necessità che ogni ente individui un referente qualificato, ovvero una figura professionale dotata non solo di competenze tecniche, ma anche di capacità educativa e di gestione delle situazioni di crisi adolescenziale.
Mansioni del referente qualificato:
- Curare il rapporto tra ente e scuola di provenienza
- Accompagnare e monitorare l’alunno durante tutto il periodo di sospensione
- Supportare il minore nella riflessione sugli eventi che hanno portato alla sanzione
- Agire da mediatore tra famiglia, scuola ed ente ospitante
- Redigere una relazione finale sull’esito del percorso svolto, da condividere con la scuola
La presenza del referente qualificato, oltre ad assicurare la qualità del percorso educativo alternativo, fornisce garanzie rispetto alla sicurezza, alla trasparenza e alla tracciabilità delle attività svolte.
L’impatto delle nuove disposizioni su istituzioni scolastiche e studenti
L’introduzione dei nuovi criteri per l’accoglienza degli studenti sospesi da parte degli enti del Terzo settore, oltre a innovare la gestione delle sanzioni, può produrre effetti significativi sulle dinamiche interne delle scuole e sull’esperienza vissuta dai minori coinvolti.
Per le scuole:
- Possibilità di offrire risposte più personalizzate ai casi di sospensione
- Maggiore collaborazione con la rete territoriale del Terzo settore
- Verifica puntuale delle attività svolte fuori dall’edificio scolastico
- Obbligo di scegliere solo enti pienamente in regola con il RUNTS e la normativa sui minori
Per gli studenti:
- La sospensione si trasforma da momento punitivo a chance di responsabilizzazione
- Aumento delle occasioni di crescita personale e sociale
- Possibilità di rafforzare il proprio senso di appartenenza alla comunità
- Attenzione rafforzata al proprio benessere psicologico e alla sicurezza
Questo cambio di paradigma è in linea con l’evoluzione della scuola verso modelli sempre più inclusivi, preventivi e integrati con il territorio.
Prospettive future e riflessioni sulla scuola inclusiva
La pubblicazione della nota ministeriale 6339 conferma il ruolo crescente degli enti del Terzo settore nel sistema scolastico, rafforzando la logica della corresponsabilità educativa fra scuola, famiglia e comunità territoriale.
Alcuni spunti per il futuro:
- Sviluppo di reti sempre più estese fra scuole e realtà del Terzo settore.
- Monitoraggio degli esiti dei percorsi di accoglienza, per valutarne l’efficacia su lunga scala.
- Possibile estensione dei protocolli anche a casi non strettamente disciplinari, ma legati a difficoltà famigliari, disagio psico-sociale, rischio dispersione.
- Formazione permanente per i referenti qualificati, per integrare competenze psicologiche, pedagogiche e gestionali.
La direzione appare chiara: la sospensione scolastica sarà sempre meno una “punizione” e sempre più una misura educativa accompagnata, in ambienti sicuri e protetti.
Sintesi e conclusioni
La nota ministeriale n. 6339 del 1° dicembre 2025 rappresenta un tassello fondamentale nell’evoluzione delle procedure disciplinari nella scuola italiana. Grazie alla definizione di requisiti stringenti – dall’iscrizione al RUNTS, alla necessità di ambienti sicuri per i minori, fino alla presenza del referente qualificato – il Ministero punta a garantire percorsi di accoglienza di altissimo livello per gli studenti sospesi.
L’impegno condiviso fra scuole ed enti del Terzo settore rafforza il tessuto educativo del Paese, promuovendo inclusione e prevenzione del disagio giovanile, in coerenza con le migliori prassi europee.
Tutte queste direttive si inseriscono all’interno di una visione moderna della scuola, secondo cui ogni fase della vita studentesca, anche quella più difficile, può diventare occasione di crescita, recupero e responsabilizzazione, se gestita con professionalità, sicurezza e rispetto.