Loading...
Sessualità e affettività a scuola: l’iniziativa di Save the Children a Roma contro stereotipi e discriminazioni
Scuola

Sessualità e affettività a scuola: l’iniziativa di Save the Children a Roma contro stereotipi e discriminazioni

A Testaccio decine di quaderni rossi invitano a riflettere sull'importanza dell'educazione all'affettività tra banchi, alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Sessualità e affettività a scuola: l’iniziativa di Save the Children a Roma contro stereotipi e discriminazioni

Indice

  • Introduzione
  • Il contesto: Educazione e prevenzione nei luoghi dell’apprendimento
  • I quaderni rossi di Save the Children: il progetto "Non vedo l’ora"
  • Stereotipi e discriminazioni a scuola: radici, effetti e prevenzione
  • Il ruolo dell’educazione all’affettività e sessualità nel contrasto alla violenza
  • L’importanza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
  • Toolkit per l'educazione all’affettività e sessualità: perché è fondamentale nelle scuole italiane
  • L’impatto delle iniziative di Save the Children tra i giovani
  • La voce delle istituzioni, degli insegnanti e degli studenti
  • Prospettive future e proposte operative
  • Sintesi e riflessioni conclusive

---

Introduzione

Nel cuore del quartiere Testaccio, a Roma, si è svolta una delle iniziative più significative del panorama nazionale in materia di prevenzione e contrasto alla violenza tra i giovani: la campagna di Save the Children dedicata alla sessualità e all’educazione all’affettività a scuola. Si tratta di un’azione promossa alla vigilia della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, con l'obiettivo di sensibilizzare sul ruolo centrale della scuola per affrontare le discriminazioni di genere e gli stereotipi che ancora permangono nei contesti educativi italiani.

L’evento, simboleggiato dai quaderni rossi recanti la scritta "Non vedo l’ora", intende portare all’attenzione pubblica la necessità di colmare una lacuna storica: la mancanza di spazi strutturati nelle scuole per parlare apertamente di emozioni, corpo e relazioni affettive.

Il contesto: Educazione e prevenzione nei luoghi dell’apprendimento

In Italia, il tema della sessualità a scuola e dell’educazione all’affettività continua ad alimentare un acceso dibattito. Nonostante siano numerose le raccomandazioni internazionali e le evidenze scientifiche che confermano l’importanza di una formazione mirata su questi temi per bambini, preadolescenti e adolescenti, le scuole italiane risultano spesso carenti di strumenti e percorsi specifici.

Negli ultimi anni, la crescita di episodi di violenza di genere tra i giovani, il diffondersi di atteggiamenti discriminatori e l’aumento di fenomeni come il bullismo omofobo e la diffusione di fake news sui temi sessuali hanno evidenziato quanto sia urgente e indispensabile un’azione educativa a tutto tondo.

A Testaccio, la scelta di coinvolgere studenti, insegnanti e famiglie in un’iniziativa simbolica non è stata casuale: la scuola, ancora oggi, resta il principale luogo di formazione della consapevolezza individuale e collettiva. Qui si pongono le basi per la costruzione dell’identità, il rispetto dell’altro e la promozione di una cultura della parità.

I quaderni rossi di Save the Children: il progetto "Non vedo l’ora"

Uno degli elementi più evocativi dell’iniziativa di Save the Children sono i quaderni rossi intitolati "Non vedo l’ora". Questi sono stati disposti in diversi punti del centrale quartiere romano di Testaccio per sollecitare una riflessione collettiva sull’assenza, nelle scuole italiane, di uno spazio dedicato all’espressione delle emozioni, del corpo e delle relazioni.

L’iniziativa ha riscosso grande attenzione non solo tra i giovani, ma anche tra passanti, genitori e operatori del settore educativo. Ogni quaderno rappresenta la speranza di uno studente di poter finalmente parlare, confrontarsi e conoscere se stesso in un ambiente sicuro e non giudicante, lontano dagli stereotipi di genere che spesso permeano società e sistemi educativi.

Il significato simbolico dei quaderni

Il colore rosso richiama la lotta contro la violenza sulle donne e la difesa dei diritti fondamentali, mentre il titolo "Non vedo l’ora" esprime la tensione verso un futuro in cui la parola, il confronto e l’ascolto siano pratiche usuali tra i banchi. Quaderni vuoti pronti a essere riempiti di racconti, emozioni e domande ancora troppo spesso taciute.

Stereotipi e discriminazioni a scuola: radici, effetti e prevenzione

La presenza di stereotipi di genere a scuola costituisce un ostacolo concreto al pieno sviluppo del potenziale di ogni studente. Studi e ricerche condotte in ambito nazionale evidenziano come, sin dalla scuola primaria, bambini e bambine vengano esposti a modelli precostituiti di mascolinità e femminilità che condizionano rapporti, scelte di vita e aspettative professionali.

Lo stereotipo è uno schema predefinito che limita la libertà personale e crea terreno fertile per molestie, discriminazioni e, nei casi più gravi, violenza fisica o psicologica. L’educazione all’affettività e alla sessualità nelle scuole è dunque non solo un tema di salute pubblica ma anche di giustizia sociale e pari opportunità.

Conseguenze tangibili sugli studenti

L’assenza di educazione sessuale e affettiva nella scuola italiana può condurre a:

  • Maggiore diffusione di pregiudizi su ruoli e capacità di ragazzi e ragazze;
  • Difficoltà di gestione dei conflitti nelle relazioni interpersonali;
  • Ridotta consapevolezza delle emozioni e dei propri diritti corporei;
  • Maggior rischio di episodi di violenza, abuso o comportamenti autodistruttivi;
  • Problemi di salute psicologica e fisica legati a scarsa informazione sulla sessualità.

Il ruolo dell’educazione all’affettività e sessualità nel contrasto alla violenza

Come sottolineato da Giorgia D’Errico di Save the Children, l’educazione all’affettività rappresenta un pilastro imprescindibile per la prevenzione e il contrasto agli stereotipi e alle discriminazioni. Nelle aule, promuovere il dialogo aperto su questi temi significa fornire agli studenti strumenti di riflessione, protezione e crescita.

L'inserimento organico nella programmazione didattica di moduli su affettività, sessualità e rispetto reciproco permette di:

  • Educare alle emozioni e alla gestione dei conflitti;
  • Sviluppare empatia e capacità di ascolto;
  • Promuovere il rispetto delle differenze di genere e orientamento sessuale;
  • Fornire risposte chiare e scientifiche alle domande degli adolescenti;
  • Rafforzare la resilienza contro pressioni sociali, pregiudizi e violenze.

L’importanza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Il 25 novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La scelta di Save the Children di anticipare questa data con un’iniziativa visibile e concreta a Roma è un segnale forte: la lotta alla violenza deve cominciare dai luoghi dell’educazione e coinvolgere attivamente le giovani generazioni.

Ogni anno, centinaia di migliaia di donne subiscono forme diverse di violenza, molte delle quali trovano radici in retaggi culturali e abitudini che si consolidano nei primi anni di vita scolastica. Informare, parlare apertamente di questi temi, educare alla non discriminazione e al rispetto sono strategie fondamentali per invertire la tendenza.

Toolkit per l’educazione all’affettività e sessualità: perché è fondamentale nelle scuole italiane

Un elemento chiave dell’iniziativa 2025 di Save the Children è la diffusione, il 25 novembre, di un toolkit per l’educazione all’affettività e alla sessualità in 15 città italiane. Questo strumento pratico è pensato per educatori, insegnanti e studenti ed è pensato come supporto concreto per l'elaborazione di percorsi educativi innovativi.

Cosa conterrà il toolkit?

  • Schede didattiche su affettività, sessualità e prevenzione della violenza;
  • Attività interattive per il lavoro in classe;
  • Suggerimenti per gestire casi di discriminazione o stereotipi;
  • Indicazioni su come favorire un clima inclusivo;
  • Materiali multimediali per coinvolgere studenti e famiglie;
  • Testimonianze e casi di successo per stimolare il confronto.

La sua adozione permetterà finalmente di uniformare e rendere più efficace la prevenzione della violenza contro le donne nelle scuole, fondamentale per il benessere degli studenti e la costruzione di una società più giusta.

L’impatto delle iniziative di Save the Children tra i giovani

Le iniziative di Save the Children Roma sono ormai un punto di riferimento per la lotta contro le discriminazioni a scuola e la valorizzazione dell’educazione sessuale per studenti.

Le attività promosse spaziano da incontri laboratoriali a campagne di sensibilizzazione, fino alla redazione di materiali didattici ad hoc per docenti e studenti di tutte le età.

I risultati ottenuti negli anni evidenziano che:

  • Studenti coinvolti in progetti di educazione all’affettività sviluppano maggiore empatia e capacità relazionali;
  • Si registra una sensibile diminuzione di episodi di bullismo e discriminazione;
  • Migliora la collaborazione scuola-famiglia su temi spesso vissuti come tabù;
  • Si diffonde una maggiore consapevolezza sui rischi della violenza e sulle possibilità di difesa e denuncia.

La voce delle istituzioni, degli insegnanti e degli studenti

L’iniziativa di Save the Children ha visto un coinvolgimento corale delle istituzioni locali, della dirigenza scolastica di diversi istituti romani e, naturalmente, degli insegnanti. Numerosi i docenti che, intervistati, hanno sottolineato la necessità di disporre finalmente di strumenti didattici aggiornati e metodologie innovative per affrontare questi temi con le classi.

Gli studenti hanno mostrato grande interesse verso la campagna "Non vedo l’ora", chiedendo più momenti di ascolto, confronto e formazione paralleli alle materie curricolari. Diversi ragazzi e ragazze hanno testimoniato come parlare di affettività e sessualità a scuola sia anche un modo per riconoscere le proprie emozioni e trovare il coraggio di chiedere aiuto in caso di difficoltà.

Prospettive future e proposte operative

L’iniziativa romana rappresenta solo un primo passo, ma apre la strada verso un cambiamento strutturale. Gli esperti di Save the Children propongono:

  • L’introduzione strutturata dell’educazione all’affettività e alla sessualità nei curricula scolastici;
  • Formazione obbligatoria e continua per insegnanti su dinamiche affettive, stereotipi e prevenzione della violenza;
  • Sviluppo di reti tra scuole, associazioni e famiglie per condividere buone pratiche;
  • Monitoraggio e valutazione costante dei risultati.

A livello istituzionale, resta centrale la richiesta di una legge quadro che renda obbligatoria l’educazione all’affettività, così come già accade in molte nazioni europee.

Sintesi e riflessioni conclusive

L’iniziativa "Non vedo l’ora" di Save the Children Roma riporta al centro del dibattito pubblico l’urgenza di investire in educazione all’affettività e sessualità a scuola. Solo così si può avviare un processo concreto e duraturo di contrasto alla violenza contro le donne, agli stereotipi di genere e alle discriminazioni nelle aule scolastiche.

La diffusione del Toolkit educazione affettività costituisce uno strumento innovativo e prezioso per tutti coloro che, quotidianamente, hanno a cuore il benessere e la crescita armonica delle nuove generazioni. La scuola, come luogo di formazione del sé e dell’altro, non può più rimandare il suo ruolo attivo in questa battaglia.

Proprio partendo da gesti semplici ma profondamente simbolici come la distribuzione dei quaderni rossi a Testaccio, la comunità educativa italiana può trovare nuove motivazioni per costruire un futuro dove la libertà, il dialogo e il rispetto siano davvero valori condivisi.

Pubblicato il: 21 novembre 2025 alle ore 14:22

Redazione EduNews24

Articolo creato da

Redazione EduNews24

Hai bisogno di maggiori informazioni?

Compila il form qui sotto e ti risponderemo al più presto.

Articoli Correlati