Riforma dell’Esame di Maturità: Tutto sulla Legge 164 e le Nuove Regole in Vigore dal 6 Novembre
Indice
- Introduzione
- Il contesto normativo: dalla pubblicazione alla conversione in legge
- La pubblicazione della Legge 164 sulla Gazzetta Ufficiale
- Cosa prevede la Legge 164 per l’esame di Stato
- Le principali novità dell’esame di maturità 2025
- Testo ufficiale della legge e riferimenti su Normattiva
- Come cambia l’esame di maturità: dettagli sulle modifiche
- L’ordinanza ministeriale attesa per gennaio 2025
- Il ruolo del DL 127 nella riforma dell’esame di Stato
- Implicazioni pratiche per studenti, genitori e docenti
- Possibili criticità e punti ancora da chiarire
- Confronto con il passato: cosa resta e cosa cambia davvero
- Le reazioni del mondo scolastico e dei sindacati
- Prospettive sull’avvio dell’anno scolastico 2025/2026
- Sintesi e conclusioni
Introduzione
La scuola italiana si prepara ad affrontare una delle riforme più rilevanti degli ultimi anni: la nuova disciplina dell’esame di maturità. Con la legge 164, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 5 novembre e in vigore dal 6 novembre 2025, cambia profondamente il modo in cui migliaia di studenti affronteranno l’esame di Stato del secondo ciclo. Questo articolo, grazie all’analisi completa del testo disponibile su Normattiva, spiega nel dettaglio tutte le principali novità, i passaggi normativi e le conseguenze pratiche della riforma.
Il contesto normativo: dalla pubblicazione alla conversione in legge
La legge 164 rappresenta il punto di arrivo di un processo normativo iniziato con il DL 127, recante "Misure urgenti per la riforma dell’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione e per il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026". Questo decreto legge, convertito ora definitivamente grazie alla legge 164, introduce una serie di disposizioni che segnano un cambiamento significativo rispetto alle regole finora adottate per l’esame di maturità. Un passaggio fondamentale, quindi, nell’evoluzione della normativa scolastica italiana.
La pubblicazione della Legge 164 sulla Gazzetta Ufficiale
Tra i fatti più rilevanti, va sottolineato che la legge 164 è stata ufficialmente pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 5 novembre 2025. Questo passaggio, indispensabile per l’entrata in vigore delle norme, dà a partire dal 6 novembre forza esecutiva alle nuove regole. Grazie a questa pubblicazione, tutte le scuole, i dirigenti scolastici e i docenti possono ora riferirsi a un testo certo e aggiornato che disciplina nel dettaglio lo svolgimento dell’esame di maturità secondo ciclo.
Cosa prevede la Legge 164 per l’esame di Stato
Ma cosa cambia, nello specifico, con l’entrata in vigore della legge 164? La riforma interviene sulle modalità di svolgimento dell’esame di Stato, su criteri di valutazione, strutturazione delle prove e tempistiche. Inoltre, la legge fornisce una cornice normativa all’ordinanza ministeriale che, come da prassi, sarà pubblicata a gennaio 2025 per disciplinare modalità applicative e calendarizzazione.
Ecco alcuni punti chiave:
- Maggiore chiarezza nei criteri di valutazione della prova scritta e orale.
- Aggiornamento delle tipologie di prove, con attenzione alle competenze trasversali.
- Coinvolgimento delle competenze digitali e civiche come parte integrante delle prove.
- Specificazione sulle modalità di formazione delle commissioni d’esame.
- Riferimento più stringente ai percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (PCTO).
Le principali novità dell’esame di maturità 2025
Le novità introdotte dalla riforma dell’esame di maturità sono molteplici e mirano a rendere il percorso più aderente alle esigenze contemporanee degli studenti. La legge 164 esame di Stato pone particolare enfasi sulla valutazione oggettiva delle competenze e sulla chiarezza dei criteri adottati dalle commissioni.
Tra le modifiche più rilevanti si segnalano:
- Prove scritte revisionate: Le tipologie delle prove scritte verranno modificate in linea con le indicazioni dell’ordinanza ministeriale, ampliando il ruolo della comprensione, del problem solving e dei collegamenti interdisciplinari.
- Colloquio orale potenziato: All'orale non è richiesta solo l’esposizione nozionistica, ma la dimostrazione della capacità argomentativa, il collegamento tra le discipline e la trattazione di tematiche di attualità, compresi i temi di cittadinanza digitale.
- Commissioni d’esame: Le regole su composizione e funzionamento delle commissioni sono riviste per garantire maggiore professionalità e trasparenza.
- Attestazione delle competenze trasversali: Nuovo spazio è dedicato alle competenze trasversali e per l’orientamento, che diventano parte integrante della valutazione finale.
- Valutazione e criteri oggettivi: Il voto finale tiene conto di parametri più omogenei su tutto il territorio nazionale, per evitare difformità tra commissioni e istituti.
Testo ufficiale della legge e riferimenti su Normattiva
Una delle principali innovazioni procedurali è rappresentata dalla pubblicazione, su normattiva.it, del testo completo della legge 164. Questo sito istituzionale garantisce la tracciabilità di tutte le modifiche normative e permette agli interessati di consultare non solo la versione vigente della legge, ma anche i riferimenti e le norme precedenti che sono state modificate o abrogate.
La possibilità di accedere al testo della legge 164 su Normattiva è particolarmente importante per:
- Dirigenti e segreterie scolastiche che devono applicare correttamente la normativa.
- Docenti impegnati nella preparazione degli studenti alla maturità secondo ciclo 2025.
- Studenti e famiglie desiderosi di un’informazione diretta e non filtrata.
Grazie a questa trasparenza normativa, l’intero sistema scolastico può muoversi con maggiore consapevolezza verso l’applicazione delle nuove regole.
Come cambia l’esame di maturità: dettagli sulle modifiche
La legge 164 esame di Stato distingue con precisione tutte le fasi dell’esame e ne disciplina lo svolgimento:
- Prima prova scritta: resta la centralità della prova di italiano, ma si innovano le tipologie testuali, favorendo anche la connessione con le discipline scientifiche o linguistico-comunicative;
- Seconda prova scritta: aggiornata sui contenuti, si rinforza il carattere multi-disciplinare e la possibilità per le commissioni di adattare le tracce alle specificità formative degli istituti;
- Colloquio: viene attribuita significativa importanza alla valutazione delle competenze acquisite non solo a scuola ma anche attraverso i PCTO e le esperienze di cittadinanza attiva.
Da segnalare inoltre:
- La maturità secondo ciclo 2025 introduce una struttura di punteggi che mantiene il massimo a 100/centesimi, con attribuzione dettagliata dei punti per ciascuna prova e una quota fissa assegnata al percorso scolastico.
- Viene universalizzato l’obbligo di presentazione del curriculum dello studente come allegato all’esame.
- Le prove INVALSI tornano a essere requisito per l’ammissione.
L’ordinanza ministeriale attesa per gennaio 2025
Non meno importante, la riforma specifica che l’ordinanza ministeriale esame maturità 2025 sarà pubblicata a gennaio. Questo documento fornirà tutte le modalità di svolgimento delle singole prove, il calendario delle date, i criteri di valutazione applicativa e le istruzioni operative alle scuole. L’ordinanza rappresenta la fase attuativa della legge, traducendo i principi generali in misure concrete.
In particolare, l’ordinanza dovrà chiarire:
- Modalità di predisposizione e somministrazione delle tracce.
- Valorizzazione delle esperienze maturate durante i PCTO.
- Procedura per le certificazioni integrative (ad esempio per studenti con bisogni educativi speciali).
- Strumenti compensativi e prove equipollenti per studenti con disabilità o DSA.
Il ruolo del DL 127 nella riforma dell’esame di Stato
Alla base della riforma, il DL 127 costituisce il pilastro normativo iniziale, la cui conversione nella legge 164 segna il definitivo ingresso delle nuove regole nel panorama scolastico italiano. Il DL 127 esame di Stato aveva già previsto, in via anticipatoria, una serie di misure urgenti per l’anno scolastico in corso, ora consolidate nella disciplina definitiva.
La coerenza tra decreto e legge è garantita dalla continuità degli obiettivi:
- Aggiornamento alle nuove istanze della didattica e della società.
- Omogeneità delle procedure su scala nazionale.
- Accompagnamento al regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026.
Implicazioni pratiche per studenti, genitori e docenti
Gli effetti della riforma sono molteplici e toccano ogni componente della comunità scolastica.
Per gli studenti:
- Maggiore attenzione alle competenze effettivamente acquisite e ai collegamenti interdisciplinari.
- Necessità di prepararsi su nuove modalità di svolgimento delle prove scritte e orali.
- La valorizzazione delle esperienze di alternanza scuola-lavoro e dei PCTO nella valutazione.
Per i docenti:
- Aggiornamento delle strategie di insegnamento per rispondere alle nuove richieste valutative.
- Aumento della responsabilità nella redazione delle prove e nella valutazione delle competenze.
Per i genitori:
- Possibilità di seguire il percorso dei figli con strumenti più trasparenti e oggettivi.
- Maggiore chiarezza sulle regole e sui criteri di valutazione grazie ai testi ufficiali pubblicati.
Possibili criticità e punti ancora da chiarire
Nonostante la pubblicazione della legge, restano alcune questioni ancora aperte. In particolare:
- L’applicazione omogenea su tutto il territorio delle nuove modalità dovrà essere attentamente monitorata, per evitare disparità tra istituti.
- Resta il nodo delle tempistiche: la pubblicazione dell’ordinanza a gennaio lascia tempi stretti per scuole e famiglie nella piena comprensione delle nuove regole.
- Alcune associazioni e sindacati sottolineano il rischio che l’eccessiva rigidità normativa possa penalizzare coloro che presentano percorsi formativi non tradizionali.
Confronto con il passato: cosa resta e cosa cambia davvero
Rispetto agli anni passati, la legge 164 rafforza una tendenza in atto verso la valorizzazione delle competenze trasversali e l’allineamento alle principali istanze europee. Tuttavia, restano saldi alcuni capisaldi:
- Tripartizione delle prove: una prova di italiano, una seconda prova specifica per indirizzo, un colloquio orale approfondito.
- Compresenza di componenti interne ed esterne nelle commissioni.
- Obbligo di prova INVALSI e PCTO.
Cambiano invece:
- Criteri di valutazione, ora più uniformi e trasparenti.
- Funzionalità delle commissioni.
- Attenzione ai temi di competenza digitale e cittadinanza attiva.
Le reazioni del mondo scolastico e dei sindacati
Sul fronte delle reazioni, il mondo scolastico ha accolto con un misto di favore e preoccupazione le modifiche regole maturità introdotte dalla nuova normativa. Se da una parte si riconosce la necessità di aggiornare la maturità al contesto attuale, dall’altra si teme l’ennesimo sforzo di adattamento richiesto a scuole già sotto pressione.
I sindacati chiedono più formazione e risorse, sottolineando l’urgenza di linee guida chiare, soprattutto in vista della pubblicazione a gennaio dell’ordinanza ministeriale maturità 2025.
Prospettive sull’avvio dell’anno scolastico 2025/2026
Uno degli aspetti dichiarati tra le finalità della legge è il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026. Secondo il Ministero, questa riforma serve non solo a modernizzare l’esame di Stato, ma anche a mettere in sicurezza la programmazione di tutto il sistema scolastico in vista del nuovo anno.
In questa prospettiva, il compito delle scuole sarà tanto quello di adeguare prassi e procedure, quanto di offrire supporto personalizzato agli studenti, garantendo equità e qualità del percorso finale.
Sintesi e conclusioni
In sintesi, la pubblicazione e l’entrata in vigore della legge 164 segna un vero punto di svolta per l’esame di maturità italiano. Gli studenti e le famiglie possono oggi consultare su Normattiva il testo completo della normativa, comprendere nel dettaglio tutte le modifiche e prepararsi con consapevolezza alla maturità 2025. Sarà fondamentale l’attesa ordinanza di gennaio che tradurrà in regole operative i principi cardine della riforma.
Questa nuova stagione normativa, pur carica di sfide, racchiude in sé la promessa di un esame più moderno, trasparente e centrato sulle competenze, rispondendo sia ai bisogni della società attuale sia alle richieste di un mercato del lavoro sempre più complesso e articolato.
Per restare aggiornati sulle novità dell’esame di maturità 2025 e sulle successive indicazioni operative ministeriali, si invita a seguire il portale del MIUR e le pubblicazioni ufficiali su Normattiva e Gazzetta Ufficiale, strumenti indispensabili per ogni soggetto coinvolto nella scuola italiana.