Public History: la nuova frontiera della narrazione storica nelle scuole italiane
Indice dei paragrafi
- Introduzione alla Public History: significato e sviluppo in Italia
- L’Associazione Italiana di Public History: origini e ruolo centrale
- Le conferenze nazionali: Ravenna 2017 e Modena 2025
- Public History nelle scuole: una nuova didattica
- I progetti PCTO e la storia per un pubblico più ampio
- Studenti protagonisti: le esperienze del Liceo "Coluccio Salutati"
- Strumenti e metodi dell’insegnamento della storia innovativo
- Il valore sociale della public history nelle comunità
- Sfide e prospettive future per la public history a scuola
- Sintesi e conclusioni
Introduzione alla Public History: significato e sviluppo in Italia
La Public History rappresenta uno dei cambiamenti più rilevanti degli ultimi anni nell’ambito dell’insegnamento e della comunicazione storica, soprattutto nelle scuole italiane. *Public history nelle scuole* non è solo una nuova metodologia didattica, ma una rivoluzione del modo stesso di concepire la storia: non più solo attività accademica confinata alle aule universitarie o ai manuali, bensì racconto partecipato, condiviso e dinamico. In Italia, la public history ha preso piede grazie a iniziative di istituti, associazioni e reti che hanno colto l’importanza di "raccontare la storia a scuola" con linguaggi, strumenti e canali nuovi, per raggiungere un pubblico sempre più ampio e coinvolto.
Un dato fondamentale è che la public history Italia si configura come un approccio alla storia che supera la mera trasmissione di contenuti, puntando a costruire relazioni con il territorio e le comunità di riferimento. La storia non è più proprietà esclusiva degli "addetti ai lavori" ma patrimonio condiviso, soggetto a continua reinterpretazione. In questo quadro di rinnovamento, la scuola, come ambiente privilegiato di crescita e formazione, gioca un ruolo di primo piano.
L’Associazione Italiana di Public History: origini e ruolo centrale
Una tappa fondamentale per la diffusione e la definizione della public history in Italia è stata la fondazione, nel 2016, dell’Associazione Italiana di Public History. Questa organizzazione è nata con lo scopo di promuovere il dialogo tra storici, insegnanti, operatori culturali, musei e pubblico, diventando in breve tempo punto di riferimento nazionale
L’associazione si è data obiettivi precisi, come:
- favorire buone pratiche di public history nelle scuole e nelle comunità;
- fornire supporto metodologico e didattico ai docenti;
- organizzare eventi scientifici, workshop, seminari e incontri pubblici;
- valorizzare progetti innovativi che mettano in relazione studenti e territorio.
Oggi, essere soci dell’AIHP significa poter accedere a una rete di opportunità formative e di confronto, nonché essere aggiornati sulle novità del settore, come la partecipazione alle grandi conferenze nazionali public history e a progetti collaborativi tra scuole di diverse aree d’Italia.
Le conferenze nazionali: Ravenna 2017 e Modena 2025
L’attività dell’Associazione Italiana di Public History si è concretizzata in una serie di appuntamenti centrali per la comunità italiana degli storici e degli insegnanti innovatori. Il primo congresso nazionale si è tenuto a Ravenna nel 2017, segnando l’inizio di una grande mobilitazione di energie e idee. Nel corso degli anni, questi congressi sono diventati punto di incontro, scambio di buone prassi e vetrina di progetti di successo.
La settima Conferenza nazionale di Public History, svoltasi a Modena nel giugno 2025, ha visto una partecipazione ancor più ampia di scuole, istituti culturali, associazioni e singoli cittadini appassionati di storia. Gli incontri di Modena hanno evidenziato come la public history nelle scuole sia ormai una realtà ben radicata nel nostro Paese, con testimonianze di progetti che coinvolgono attivamente studenti e insegnanti nella produzione e nella divulgazione della conoscenza storica.
Tra le parole chiave emerse durante le conferenze ricordiamo: public history Modena Ravenna, insegnamento storia innovativo, progetti public history studenti. Il confronto con le esperienze internazionali ha inoltre messo in luce la vitalità del modello italiano, in grado di adattarsi a contesti diversi e di rispondere alle esigenze delle comunità locali.
Public History nelle scuole: una nuova didattica
L’introduzione della public history nelle scuole rappresenta una svolta metodologica nel modo di insegnare e apprendere la storia. In un’epoca di trasformazioni digitali e globali, coinvolgere gli studenti nella narrazione storica significa fornire loro strumenti critici e creativi per interpretare il passato e orientarsi nel presente.
Le scuole che adottano l’approccio della public history puntano a:
- Collegare la teoria alla pratica, permettendo agli studenti di partecipare alla creazione di contenuti storici condivisi
- Promuovere una storia come "patrimonio vivo" anziché come insieme di nozioni da memorizzare
- Favorire il lavoro di gruppo e la collaborazione tra classi, docenti e attori esterni
- Sostenere la produzione di elaborati multimediali, mostre, podcast, video e interventi pubblici
- Rendere la storia accessibile non solo agli studenti, ma anche alle famiglie e alla cittadinanza
Il modello italiano si distingue perché ha saputo coinvolgere profondamente il corpo docente e gli studenti, generando proposte che sono diventate riferimento anche oltre i confini scolastici.
I progetti PCTO e la storia per un pubblico più ampio
Uno degli esempi più emblematici di insegnamento storia innovativo è rappresentato dai percorsi PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento, ex alternanza scuola-lavoro). Questi progetti hanno permesso agli studenti di sperimentare in prima persona le sfide della comunicazione storica, spesso lavorando a stretto contatto con enti culturali, archivi, biblioteche e associazioni locali.
Un’esperienza significativa si è svolta presso l’Istituto di Istruzione Superiore "N. Machiavelli" di Lucca, dove il progetto PCTO "Raccontare l’antico Egitto" ha coinvolto una vasta platea di studenti nell’elaborazione di percorsi di visita, contenuti digitali e materiali informativi per il pubblico.
Attraverso queste iniziative, gli studenti imparano a:
- Tradurre concetti storici complessi in linguaggi accessibili
- Utilizzare strumenti digitali per la diffusione della conoscenza storica
- Interagire con pubblici eterogenei, includendo bambini, anziani e cittadini stranieri
- Comprendere l’importanza della memoria collettiva e della valorizzazione dei patrimoni locali
I risultati sono tangibili: non solo un’acquisizione solida di competenze trasversali, ma anche la consapevolezza di essere parte attiva nella costruzione della storia pubblica della propria comunità.
Studenti protagonisti: le esperienze del Liceo "Coluccio Salutati"
Un altro esempio virtuoso nel panorama italiano della public history nelle scuole è quello del Liceo Statale "Coluccio Salutati". Qui, gli studenti hanno realizzato ben due percorsi di public history su temi scelti in base alle esigenze della comunità locale.
Questi percorsi hanno previsto:
- La raccolta di testimonianze orali da parte di testimoni diretti di eventi storici locali
- La creazione di mostre multimediali aperte al territorio
- L’organizzazione di incontri pubblici con storici, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni
Grazie a queste attività, gli studenti hanno acquisito:
- Competenze nella gestione di progetti complessi
- Capacità di problem-solving
- Abilità comunicative e relazionali
- Maggiore senso di cittadinanza attiva e responsabilità civica
Queste esperienze dimostrano come la public history nei contesti scolastici rafforzi non solo la didattica, ma anche il legame tra scuola e società.
Strumenti e metodi dell’insegnamento della storia innovativo
Uno dei punti di forza della public history Italia è l’uso di strumenti digitali e approcci partecipativi. L’adozione di metodologie innovative sta rivoluzionando la relazione tra studenti e contenuti storici. Esempi di strumenti utilizzati includono:
- Podcast e audio-documentari
- Video interviste e cortometraggi
- Blog e pagine social dedicate a eventi storici locali
- Mostre interattive virtuali
- App e piattaforme digitali per la narrazione storica
Questi strumenti consentono agli studenti di:
- Sviluppare competenze digitali avanzate
- Gestire linguaggi diversi in base al pubblico di riferimento
- Produrre contenuti accessibili e inclusivi
L’uso integrato di strumenti tradizionali e innovativi rende l’esperienza dell’insegnamento della storia una vera palestra di cittadinanza digitale.
Il valore sociale della public history nelle comunità
La public history non modifica soltanto il modo di insegnare e imparare la storia, ma produce effetti profondi a livello sociale. Apprendere la storia attraverso progetti condivisi significa:
- Rafforzare l’identità delle comunità locali
- Recuperare e valorizzare memorie altrimenti dimenticate
- Sostenere percorsi di inclusione e dialogo intergenerazionale
- Favorire la produzione di una conoscenza storica "partecipata" e democratizzata
Molti progetti nati in ambito scolastico trovano seguito anche fuori dalle scuole, grazie al coinvolgimento di biblioteche, associazioni, musei e amministrazioni pubbliche. La public history si conferma così un catalizzatore di coesione sociale e di dinamiche di cittadinanza attiva.
Sfide e prospettive future per la public history a scuola
Nonostante i grandi successi, la diffusione della public history nelle scuole deve confrontarsi con alcune sfide:
- Necessità di una formazione specifica dei docenti
- Dotazione di risorse tecnologiche adeguate
- Resistenze legate ad approcci didattici tradizionali
- Valutazione oggettiva dei risultati e delle competenze
Per il futuro, è fondamentale consolidare le reti tra scuole, enti di ricerca, università e attori sociali, promuovere la formazione permanente e sostenere politiche pubbliche attente all’innovazione didattica. La presenza di occasioni come la conferenza nazionale public history 2025 rappresenta un’opportunità imperdibile per rilanciare lo sviluppo di questa disciplina nelle scuole italiane.
Sintesi e conclusioni
In conclusione, la public history si è imposta come nuova frontiera del raccontare la storia nelle scuole, capace di coinvolgere studenti, docenti e comunità in un percorso condiviso di riscoperta del passato e di costruzione del futuro. In Italia, la crescita di iniziative come i progetti PCTO raccontare l’antico Egitto, le esperienze del Liceo "Coluccio Salutati" e il ruolo dell’Associazione Italiana Public History sono la dimostrazione di una vitalità e di un entusiasmo contagiosi.
Il successo della public history Italia poggia sulla capacità di combinare tradizione e innovazione, memoria locale e visione globale, comunità scolastiche e territori. La sfida dei prossimi anni sarà radicare questi approcci, renderli parte della normalità didattica e fare in modo che raccontare la storia a scuola non sia più un’attività rivolta solo agli addetti ai lavori, ma patrimonio vivo di tutte le comunità.
Il futuro dell’insegnamento della storia in Italia passa, indubbiamente, per la public history: una storia per un pubblico più ampio, condivisa, partecipata, orientata al bene comune e al senso profondo dell’essere cittadini e cittadine consapevoli.