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Formazione scuola-lavoro: nuove regole per la sicurezza obbligatoria e DVR nelle aziende ospitanti. La svolta nella normativa dopo la fine dei PCTO in Sardegna
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Formazione scuola-lavoro: nuove regole per la sicurezza obbligatoria e DVR nelle aziende ospitanti. La svolta nella normativa dopo la fine dei PCTO in Sardegna

Una circolare dell’USR Sardegna fa chiarezza sulle nuove regole per studenti e imprese. Dal 2025, obbligo di Documento di Valutazione dei Rischi, formazione minima e controlli potenziati: come cambia la scuola-lavoro.

Formazione scuola-lavoro: nuove regole per la sicurezza obbligatoria e DVR nelle aziende ospitanti. La svolta nella normativa dopo la fine dei PCTO in Sardegna

Indice

  • Introduzione: Addio ai PCTO, arriva la Formazione scuola-lavoro
  • La nuova denominazione: un cambiamento normativo sostanziale
  • Le ragioni della riforma e focus sulla sicurezza
  • Le principali novità: DVR obbligatorio e formazione sui rischi
  • Linee guida dettagliate: cosa prevede la circolare dell’USR Sardegna
  • Responsabilità delle scuole: cosa cambia nella documentazione
  • Controlli sulle aziende ospitanti: maggiore rigore per la tutela degli studenti
  • L’integrazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)
  • L’impatto della normativa sulle scuole della Sardegna
  • Le sfide per le imprese locali: requisiti e controlli
  • Risvolti pratici per studenti, famiglie e territori
  • Conclusioni: verso una maggiore tutela e qualità nei percorsi scuola-lavoro

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Introduzione: Addio ai PCTO, arriva la Formazione scuola-lavoro

Il cammino della scuola italiana verso un’integrazione più stretta tra fasi di apprendimento teorico e pratica lavorativa segna, a partire dall’anno scolastico 2025/2026, un punto di svolta epocale: i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) verranno definitivamente sostituiti dalla nuova Formazione scuola-lavoro. Si tratta di un cambiamento sostanziale che non coinvolge solo la terminologia, ma introduce una nuova regolamentazione più stringente, incentrata soprattutto sulla sicurezza degli studenti. In Sardegna, l’Ufficio Scolastico Regionale (USR Sardegna) ha appena pubblicato una circolare che definisce nel dettaglio il quadro normativo e operativo, fornendo linee guida essenziali per tutte le istituzioni scolastiche e le aziende coinvolte nei percorsi.

La nuova denominazione: un cambiamento normativo sostanziale

Con il Decreto-legge 127 del 2025, il governo ha stabilito la nuova denominazione "Formazione scuola-lavoro" per quelli che fino a pochi mesi fa erano universalmente noti come PCTO. Questo non rappresenta una semplice operazione di rebranding amministrativo, ma segna il passaggio a un impianto normativo e organizzativo più moderno e attento alla sicurezza e al benessere degli studenti. La nuova normativa obbliga scuole e aziende a rispettare criteri precisi in materia di formazione sui rischi, documentazione, e valutazione delle condizioni di lavoro.

Le ragioni della riforma e focus sulla sicurezza

Il cambio di paradigma risponde a pressanti istanze provenienti dal mondo scolastico, sociale e produttivo, dopo i drammatici episodi di incidenti occorsi a studenti impegnati nelle esperienze di alternanza. L’accento principale viene ora posto sulla sicurezza:

  • Rafforzamento dei controlli sulle imprese ospitanti
  • Obbligo per le scuole di garantire e documentare un’adeguata formazione preventiva
  • Adozione estesa del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), con attenzione specifica agli studenti

Queste linee direttrici sono state introdotte in modo esplicito dal Decreto-legge 48 del 2023, che ha fissato nuove tutele e responsabilità tanto per le istituzioni scolastiche quanto per le aziende.

Le principali novità: DVR obbligatorio e formazione sui rischi

Quali sono, nel concreto, le principali novità introdotte?

  1. DVR obbligatorio anche per i percorsi Formazione scuola-lavoro

Le aziende ospitanti devono ora aggiornare il loro Documento di Valutazione dei Rischi, integrandolo con una sezione specifica rivolta agli studenti coinvolti nei percorsi formativi. Questo requisito consente di identificare e affrontare rischi peculiari legati alla giovane età e all’inesperienza dei partecipanti.

  1. Quattro ore minime di formazione generale sui rischi

Ogni studente dovrà ricevere almeno 4 ore di formazione generale obbligatoria sui rischi, certificata e documentata dalla scuola. Tale formazione diventa prerequisito imprescindibile per l’avvio di qualsiasi percorso scuola-lavoro.

  1. Accentuazione sui controlli delle aziende ospitanti

Le verifiche preventive da parte delle scuole e degli organismi di controllo pubblico diventano più stringenti e sistematiche, con particolare attenzione agli standard di sicurezza adottati dalle aziende partner dei progetti formativi.

Linee guida dettagliate: cosa prevede la circolare dell’USR Sardegna

La circolare appena emanata dall’USR Sardegna offre un quadro operativo chiaro per l’attuazione delle nuove norme. In sintesi, i punti chiave sono:

  • Obbligo di formazione generale di 4 ore sui rischi per tutti gli studenti
  • Documentazione puntuale da parte delle scuole sull’avvenuta formazione
  • Richiesta formale e verifica della presenza e aggiornamento del DVR nelle aziende ospitanti
  • Controlli periodici da parte delle scuole sulle condizioni di sicurezza dei luoghi di lavoro
  • Coinvolgimento attivo dei referenti per la sicurezza sia per le scuole che nelle aziende

Queste misure sono pensate per prevenire incidenti, favorendo una cultura della prevenzione sin dai primi approcci dei giovani al mondo del lavoro.

Responsabilità delle scuole: cosa cambia nella documentazione

Le scuole sarde - come tutte le istituzioni italiane coinvolte nella formazione scuola-lavoro - dovranno ora attenersi a obblighi più rigorosi:

  • Tracciabilità puntuale della documentazione relativa alla formazione degli studenti.
  • Predisposizione di registri firmati che attestino la partecipazione alle 4 ore di formazione generale.
  • Trasmissione, ove richiesto, della documentazione agli organi di vigilanza e controllo.
  • Report periodici sulle attività di verifica effettuate presso le aziende ospitanti.

Questo implica una maggiore attenzione non solo nella fase formativa, ma anche nel monitoraggio costante dei progetti attivati.

Controlli sulle aziende ospitanti: maggiore rigore per la tutela degli studenti

Il nuovo sistema evidenzia inoltre una fondamentale modifica nei rapporti tra scuola e azienda. Prima ancora di avviare una convenzione di formazione scuola-lavoro, le scuole dovranno:

  1. Richiedere copia aggiornata del DVR.
  2. Verificare personalmente - tramite sopralluoghi o richieste documentali - l’effettiva applicazione delle misure di sicurezza specifiche per gli studenti.
  3. Segnalare, in presenza di criticità, alle autorità preposte qualsiasi omissione.

Questa strategia di sorveglianza punta a escludere dal sistema enti e imprese che non offrano adeguate garanzie.

L’integrazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)

Il Documento di Valutazione dei Rischi rappresenta uno degli strumenti cardine per la prevenzione in ambito lavorativo. La nuova normativa impone alle aziende di:

  • Integrare il DVR con una sezione specifica dedicata ai rischi per studenti e minori.
  • Effettuare una valutazione dei rischi commisurata all’età, alla formazione e all’esperienza degli allievi.
  • Adottare misure preventive speciali, ove necessario, rispetto alle principali attività assegnate agli studenti.

Le scuole sono, a loro volta, responsabili di verificare che questa integrazione sia reale e non solo formale.

L’impatto della normativa sulle scuole della Sardegna

Le istituzioni scolastiche della Sardegna, come evidenzia la nota dell’USR Sardegna formazione scuola-lavoro, si stanno già attivando per recepire pienamente le novità introdotte.

  • Organizzazione di seminari informativi per i dirigenti scolastici e i referenti alla sicurezza.
  • Aggiornamento dei regolamenti interni.
  • Maggiore collaborazione con INAIL, ASL e autorità di vigilanza.

L’obiettivo è assicurare che nessuna scuola operi con procedure obsolete o in contrasto con le linee guida nazionali e regionali.

Le sfide per le imprese locali: requisiti e controlli

Per le imprese, dai grandi gruppi industriali alle microimprese artigiane, la nuova normativa rappresenta una sfida significativa.

*Devono infatti:*

  • Aggiornare tempestivamente il proprio DVR.
  • Predisporre sessioni di formazione specifica per studenti e tutor aziendali.
  • Collaborare attivamente con le scuole nel garantire trasparenza e sicurezza.

Al contempo, i controlli più serrati potrebbero ridurre il numero di aziende disponibili a ospitare studenti, ma garantiranno standard qualitativi e di sicurezza più elevati.

Risvolti pratici per studenti, famiglie e territori

Per gli studenti sardi (e non solo), la nuova disciplina assicura un ambiente protetto per la prima esperienza in ambito lavorativo. Le famiglie, dal canto loro, riceveranno maggiori rassicurazioni sulla tutela dei figli.

In particolare:

  • Ogni studente non potrà essere avviato senza formazione e senza che l’azienda sia stata controllata e validata dalla scuola.
  • Le famiglie potranno chiedere copia della documentazione relativa a formazione e sicurezza.
  • Le imprese realmente conformi alle nuove norme potranno valorizzare la loro partecipazione come elemento distintivo di qualità e responsabilità sociale.

Conclusioni: verso una maggiore tutela e qualità nei percorsi scuola-lavoro

In conclusione, la riforma e la relativa circolare dell’USR Sardegna rappresentano un passo fondamentale nella costruzione di una scuola più moderna, attenta e responsabile. La formazione scuola-lavoro diventa così non solo occasione di apprendimento e orientamento, ma anche banco di prova per una nuova cultura della sicurezza. Le novità introdotte—dal DVR obbligatorio, alle 4 ore minime di formazione sui rischi, fino ai controlli più rigorosi sulle aziende—mirano a proteggere davvero gli studenti e a garantire ai territori come la Sardegna esperienze formative di alto valore.

La sfida ora è sostenerne l’attuazione concreta, favorendo la diffusione delle buone pratiche e il dialogo costante tra scuola e imprese, al fine di assicurare che la formazione dei giovani avvenga sempre nel massimo rispetto dei più elevati standard di sicurezza.

Pubblicato il: 12 settembre 2025 alle ore 19:12

Savino Grimaldi

Articolo creato da

Savino Grimaldi

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