Carenza di Insegnanti di Sostegno al Nord: Milano in Piena Emergenza all’Avvio dell’Anno Scolastico
L’inizio dell’anno scolastico 2025-2026 in Lombardia si apre all’insegna delle difficoltà: la carenza di insegnanti di sostegno nelle scuole del Nord Italia si conferma una delle principali emergenze del comparto istruzione. A Milano, i dirigenti degli istituti riaccendono la ricerca di personale specializzato, mentre le famiglie dei ragazzi con disabilità attendono risposte e soluzioni concrete.
Indice dei Paragrafi
- Gravità della Carenza: Dati e Situazione Attuale
- Istituto Thouar-Gonzaga e Cattaneo: I Numeri della Crisi
- Le Cause della Mancanza di Docenti di Sostegno al Nord
- La Ricerca Disperata di Personale: Strategie delle Scuole
- Impatto sulle Famiglie e Sugli Studenti con Disabilità
- Le Risposte delle Istituzioni e le Proposte in Campo
- Confronto con Altre Regioni: Nord e Sud a Due Velocità
- Misure Straordinarie: Cosa Si Può Fare Subito
- Prospettive Future e Possibili Soluzioni
- Sintesi Finale: Un’emergenza che richiede risposte strutturali
Gravità della Carenza: Dati e Situazione Attuale
L’emergenza scuola sostegno Italia si manifesta con numeri allarmanti soprattutto nelle regioni settentrionali. A poche settimane dall’inizio anno scolastico, molte scuole di Milano e della Lombardia segnalano la presenza di numerosi posti vacanti sostegno scuole nord. Dirigenti scolastici, docenti e famiglie riferiscono che la situazione si sta aggravando di anno in anno, con una distanza crescente tra il numero di studenti aventi diritto al sostegno e il personale effettivamente disponibile.
Stando agli ultimi dati raccolti dagli Uffici Scolastici Regionali e alle testimonianze raccolte dai media nella giornata del 12 settembre 2025, Milano è uno degli epicentri della carenza insegnanti sostegno nord Italia, una difficoltà che affligge sia le scuole primarie che secondarie.
Istituto Thouar-Gonzaga e Cattaneo: I Numeri della Crisi
Un esempio concreto della problematica arriva dall’istituto comprensivo Thouar-Gonzaga di Milano, dove secondo fonti ufficiali mancano 4 docenti di sostegno su 30 richiesti. Un deficit che lascia scoperte decine di ore di lezione e decine di alunni senza il supporto che la legge garantisce.
Ancor più critica la situazione all’istituto Cattaneo: qui, su 11 insegnanti richiesti, solo 1 è attualmente in servizio. Il dirigente scolastico, intervistato in merito, ha invitato le autorità preposte a intervenire urgentemente, sottolineando che la situazione è diventata insostenibile e che la qualità dell’inclusione scolastica ne risente fortemente.
Le Cause della Mancanza di Docenti di Sostegno al Nord
Le ragioni che stanno alla base della carenza insegnanti sostegno nord Italia sono molteplici e intrecciate. In primo luogo, la Lombardia, insieme ad altre regioni settentrionali, registra ogni anno un più alto numero di studenti con bisogno di sostegno rispetto alle disponibilità di personale specializzato. A questa sproporzione si aggiunge la difficoltà nel reperire docenti disposti a trasferirsi dal Sud, dove spesso si trovano più candidati abilitati, ma anche una limitata disponibilità di personale giovane e motivato a restare nel capoluogo lombardo. Tale scenario si traduce nella consueta “corsa” alle supplenze e agli incarichi sostegno vacanti scuola, spesso assegnati fuori tempo massimo o a personale non di ruolo.
La Ricerca Disperata di Personale: Strategie delle Scuole
Le scuole di Milano e della Lombardia hanno ormai messo a punto strategie di emergenza per fronteggiare la ricerca insegnanti sostegno scuola. Oltre a pubblicare bandi periodici e a rivolgersi agli elenchi degli abilitati, moltissimi istituti hanno cominciato a sondare anche i canali informali, chiedendo agli insegnanti di ruolo di segnalare colleghi disponibili o di accettare ore aggiuntive. Tuttavia, il paracadute di queste soluzioni tampone si dimostra spesso insufficiente.
Alcuni istituti secondari hanno persino avviato contatti con associazioni territoriali e cooperative sociali, nella speranza di coinvolgere figure di supporto anche esterne alla scuola pubblica. Ma la carenza di docenti qualificati rappresenta un vero nodo strutturale che può essere risolto solo attraverso una riforma organica delle politiche di reclutamento e di formazione.
Impatto sulle Famiglie e Sugli Studenti con Disabilità
L’assenza di insegnanti di sostegno nelle scuole milanesi non è solo una questione burocratica o di organico: ha una ricaduta immediata sulle vite degli studenti con disabilità e delle loro famiglie. La legge impone il diritto al sostegno, ma la realtà di questi giorni racconta una situazione ben diversa.
Molte famiglie segnalano che i propri figli si trovano senza il necessario supporto educativo, con percorsi didattici interrotti o fortemente limitati. In alcuni casi, i genitori sono costretti a sostituirsi agli insegnanti, presidiando le lezioni e garantendo una presenza costante a scuola. Si crea così una discriminazione di fatto che compromette l’inclusione e l’uguaglianza dei diritti, elementi chiave del sistema scolastico italiano.
Le Risposte delle Istituzioni e le Proposte in Campo
Negli ultimi anni, varie sono state le promesse e gli annunci da parte delle istituzioni nazionali e locali per porre rimedio al problema docenti sostegno Lombardia. La ministra dell’Istruzione ha dichiarato, proprio lo scorso luglio, di voler aumentare il numero di posti a tempo indeterminato e di facilitare la mobilità interregionale.
Tra le proposte più discusse vi sono:
- L’incremento delle risorse dedicate al sostegno scolastico;
- Maggiore valorizzazione economica della funzione docente nelle grandi città, con bonus per chi lavora in aree ad alto costo della vita;
- Maggiore velocità nelle procedure di reclutamento e formazione specialistica.
Tuttavia, i risultati concreti – secondo molti osservatori – sono ancora limitati rispetto alla portata della crisi.
Confronto con Altre Regioni: Nord e Sud a Due Velocità
Il tema della carenza di personale docente non è uniforme su tutto il territorio nazionale. Al Sud, in particolare, i candidati insegnanti di sostegno sono in media più numerosi, ma faticano a trasferirsi stabilmente al Nord per motivi sia logistici sia economici.
Questa situazione crea una "Italia a due velocità", in cui il lavoro insegnanti di sostegno Milano appare meno attrattivo rispetto alle città meridionali, dove il costo della vita è più basso e la rete familiare spesso più solida. Si genera così una vera e propria migrazione interna degli insegnanti che, però, non trova riscontro sufficiente nei numeri degli assunti nelle regioni settentrionali.
Misure Straordinarie: Cosa Si Può Fare Subito
Per affrontare con urgenza la questione degli incarichi sostegno vacanti scuola, alcune associazioni hanno proposto misure straordinarie come:
- La riapertura delle graduatorie per le supplenze in tempi rapidi;
- L’attivazione di corsi intensivi di formazione per laureati motivati ad avvicinarsi a questa professione;
- Incentivi economici temporanei per chi accetta incarichi a Milano e nelle grandi città del Nord;
- Collaborazione con enti locali per garantire alloggi agevolati agli insegnanti fuorisede.
Molti di questi interventi potrebbero rappresentare una risposta parziale ed emergenziale, ma c’è un ampio consenso sul fatto che occorrono cambiamenti strutturali.
Prospettive Future e Possibili Soluzioni
Guardando al futuro, è necessario pensare a soluzioni di sistema che vadano oltre la semplice assegnazione provvisoria di incarichi. La formazione specialistica per il sostegno andrebbe rafforzata e resa più accessibile, magari con percorsi universitari dedicati e con un maggior raccordo tra domanda e offerta territoriale.
Altre linee d’azione di lungo termine includono:
- La programmazione pluriennale degli organici del sostegno, calibrata in base alle reali necessità delle scuole e degli alunni;
- L’introduzione di un sistema di incentivi stabili per chi opera nelle aree maggiormente colpite dalla carenza di personale, come Milano e l’hinterland lombardo;
- Maggiore attenzione all’inclusione e alla qualità dei percorsi didattici personalizzati, anche attraverso la formazione continua dei docenti di sostegno già in servizio.
Sintesi Finale: Un’emergenza che richiede risposte strutturali
L’inizio anno scolastico carenze personali rappresenta ormai un appuntamento fisso con le criticità del sistema scuola in Italia, soprattutto per quanto riguarda la carenza insegnanti sostegno nord Italia. Gli istituti milanesi si trovano ancora una volta a fronteggiare un quadro preoccupante, con posti vacanti sostegno scuole nord e famiglie lasciate nell’incertezza.
Affrontare questa sfida significa intervenire su due livelli: da un lato con misure d’urgenza per garantire l’istruzione e l’inclusione a tutti gli studenti, dall’altro con una riforma complessiva che renda il mestiere di docente di sostegno appetibile, ben retribuito e socialmente riconosciuto. Solo una visione innovativa e di lungo periodo può consentire al sistema scolastico italiano di assicurare a ogni bambino il diritto all’educazione e alla cura.
In conclusione, la scuola non può e non deve essere lasciata sola: la qualità dell’inclusione, il futuro delle giovani generazioni e la dignità della professione insegnante devono tornare al centro dell’agenda politica e dell’attenzione sociale.