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Spedizione Demetra-Biodream: in campo il CNR per salvare le ostriche e i coralli nel Golfo di Napoli e nel Canyon di Bari
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Spedizione Demetra-Biodream: in campo il CNR per salvare le ostriche e i coralli nel Golfo di Napoli e nel Canyon di Bari

Al via l’ambiziosa missione di ricerca coordinata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche per la protezione degli habitat marini italiani

Spedizione Demetra-Biodream: in campo il CNR per salvare le ostriche e i coralli nel Golfo di Napoli e nel Canyon di Bari

Indice

  • La minaccia agli habitat marini: un’urgenza globale
  • Obiettivi e metodologia della spedizione Demetra-Biodream
  • Il ruolo della nave Gaia Blu e l’equipaggio di ricerca
  • Rimozione dei rifiuti: una priorità per il Golfo di Napoli
  • Stampanti 3D e coralli: tecnologia al servizio della natura
  • Il robot sottomarino: esplorare le profondità per comprendere e proteggere
  • Sensori e monitoraggio delle correnti marine
  • Il Canyon di Bari: un laboratorio naturale per la scienza marina
  • Prelievo di campioni: analisi delle acque e dei sedimenti
  • Implicazioni per il futuro: il valore della ricerca CNR
  • Conclusioni: un modello per la salvaguardia degli habitat marini
  • Sintesi finale

La minaccia agli habitat marini: un’urgenza globale

La protezione dei coralli nel Golfo di Napoli e il ripristino dell’habitat delle ostriche nel Mediterraneo rappresentano oggi una delle sfide chiave per la conservazione della biodiversità marina. Le barriere coralline e i banchi di ostriche sono ecosistemi fondamentali, che ospitano numerose specie e supportano servizi ecosistemici cruciali come la depurazione delle acque, la protezione delle coste e la cattura del carbonio. Tuttavia, questi habitat sono messi a dura prova da minacce multiple, tra cui l’inquinamento da rifiuti marini, la pesca intensiva, il cambiamento climatico e l’acidificazione degli oceani.

A livello internazionale, la comunità scientifica ha lanciato ripetuti allarmi sulla perdita di questi habitat. In Italia, il progetto Demetra-Biodream coordinato dal Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) rappresenta un esempio di eccellenza nella risposta a questa emergenza. La missione, partita a settembre 2025 dalla nave Gaia Blu, coinvolge numerosi ricercatori in una spedizione che si snoda tra il Golfo di Napoli e il Canyon di Bari.

Obiettivi e metodologia della spedizione Demetra-Biodream

La spedizione Demetra-Biodream, sostenuta dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, si pone l’obiettivo di ripristinare gli habitat di coralli e ostriche in specifiche aree critiche del Mediterraneo italiano. Le azioni chiave previste dalla missione comprendono:

  • Rimozione dei rifiuti marini dai fondali
  • Installazione di strutture artificiali stampate in 3D per favorire l’attecchimento di nuovi coralli
  • Utilizzo di robot sottomarini per l’esplorazione a grande profondità
  • Monitoraggio delle correnti marine tramite sensori avanzati
  • Raccolta di campioni di acqua e sedimenti nei siti di interesse

La scelta di puntare su tecnologie innovative, quali le stampanti 3D per la creazione di substrati artificiali di corallo, posiziona questa spedizione tra le più avanzate nel panorama internazionale dei progetti ambientali sui coralli in Italia.

Il ruolo della nave Gaia Blu e l’equipaggio di ricerca

La nave Gaia Blu del Cnr, orgoglio della flotta italiana dedicata alla ricerca oceanografica, svolge un ruolo centrale nell’operatività della spedizione. Attrezzata con laboratori all’avanguardia, strumentazione di precisione e sistemi di comunicazione avanzata, la nave rappresenta una piattaforma mobile perfetta per missioni lunghe e articolate.

A bordo operano:

  • Biologi marini
  • Ingegneri ambientali
  • Geologi
  • Esperti di robotica sottomarina
  • Tecnici specializzati nel monitoraggio delle correnti marine

Questa multidisciplinarità garantisce un approccio scientifico integrato, elemento chiave nei progetti di conservazione delle ostriche e dei coralli.

Rimozione dei rifiuti: una priorità per il Golfo di Napoli

Nel Golfo di Napoli, uno degli ecosistemi più complessi e affascinanti d’Europa, l’accumulo di rifiuti marini rappresenta una minaccia crescente. Plastica, reti da pesca abbandonate, metalli, e microplastiche compromettono non solo l’estetica del paesaggio sottomarino, ma anche la sopravvivenza delle giovani ostriche e dei coralli in fase di sviluppo.

Il team della spedizione Demetra-Biodream ha pianificato un intervento sistematico per il recupero dei rifiuti marini, con particolare attenzione alla rimozione manuale di oggetti che rischiano di soffocare i banchi di ostriche o travolgere le strutture coralline. Queste azioni sono integrate da campagne di sensibilizzazione rivolte alle comunità locali, affinché la tutela del mare diventi una priorità condivisa.

Stampanti 3D e coralli: tecnologia al servizio della natura

Uno degli aspetti più innovativi della missione riguarda l’impiego di stampanti 3D per i coralli, tecnologia che consente di riprodurre in laboratorio strutture naturali complesse e di ricollocarle sui fondali. La stampa 3D permette di modellare ripari perfetti per le larve di corallo, fornendo loro un sostegno materiale dove ancorarsi e crescere protette dagli stress ambientali.

Il processo prevede:

  1. La progettazione digitale della struttura, calibrata sulle specifiche esigenze delle specie locali.
  2. La stampa con materiali ecocompatibili, studiati per integrarsi rapidamente nell’ambiente marino.
  3. Il posizionamento accurato a opera dei subacquei o dei robot sottomarini.
  4. Il monitoraggio costante per valutare la colonizzazione da parte degli organismi target.

Questo approccio rappresenta una frontiera tecnologica nella protezione dei coralli nel Golfo di Napoli e in tutte le aree minacciate dall’erosione degli habitat.

Il robot sottomarino: esplorare le profondità per comprendere e proteggere

Un capitolo fondamentale della missione Demetra-Biodream è l’impiego di un robot sottomarino per l’esplorazione marina, in grado di raggiungere profondità fino a 1000 metri. Il robot è equipaggiato con:

  • Telecamere ad alta definizione
  • Sensori multifunzione per parametri chimico-fisici
  • Bracci robotici per la raccolta delicata di campioni

L’esplorazione delle profondità consente di mappare aree finora poco conosciute, identificare siti idonei per il ripristino degli habitat e monitorare l’impatto delle attività umane su fondali ancora intatti. Il robot permette inoltre di documentare, attraverso video e immagini, l’evoluzione delle biocostruzioni artificiali installate durante la missione.

Sensori e monitoraggio delle correnti marine

Una componente strategica della missione è l’installazione di sensori all’avanguardia per il monitoraggio delle correnti marine e dei parametri ambientali come temperatura, salinità, ossigeno disciolto e acidità. Queste informazioni, raccolte in tempo reale e trasmesse in remoto, permettono agli scienziati di valutare l’efficacia degli interventi di ripristino habitat e di tarare eventuali correzioni in corso d’opera.

Il monitoraggio continuo rappresenta una risorsa fondamentale per comprendere come i cambiamenti climatici e l’azione antropica stiano influenzando la vita nei fondali del Golfo di Napoli e del Canyon di Bari.

Il Canyon di Bari: un laboratorio naturale per la scienza marina

Dopo le prime operazioni nel Golfo di Napoli, la nave Gaia Blu si sposterà verso il Canyon di Bari, sito di interesse internazionale per la conservazione dei coralli e delle ostriche. Il Canyon, con le sue profonde incisioni e le abbondanti correnti, offre un ambiente ideale per testare strategie innovative di ripristino e per la raccolta di dati preziosi sulla resilienza degli habitat marini italiani.

Le ricerche svolte qui si inseriscono nel più ampio quadro delle attività di ricerca coordinate dal Cnr per la protezione degli habitat marini mediterranei, puntando a restituire vitalità a un patrimonio naturale strategico anche per l’economia locale.

Prelievo di campioni: analisi delle acque e dei sedimenti

Durante la permanenza nel Canyon di Bari, la spedizione si dedicherà anche alla raccolta di campioni di acqua e sedimenti. Questo permette agli scienziati di:

  • Analizzare la presenza di microplastiche e contaminanti
  • Monitorare i livelli di nutrienti e la qualità ambientale
  • Ricostruire la storia recente degli habitat attraverso lo studio degli strati sedimentari
  • Valutare la presenza di larve e organismi chiave per il ripristino degli ecosistemi

Le analisi saranno effettuate sia a bordo, grazie ai laboratori mobili della nave Gaia Blu, sia presso centri di ricerca specializzati del Cnr. Questi dati sono cruciali per guidare le future strategie di recupero dei rifiuti marini a Bari e in altre aree a rischio.

Implicazioni per il futuro: il valore della ricerca CNR

La ricerca Cnr sui coralli e le ostriche nel Mediterraneo contribuisce in modo determinante a definire buone pratiche replicabili a livello internazionale. La spedizione Demetra-Biodream mostra come la scienza italiana sappia integrare innovazione, multidisciplinarità e coinvolgimento delle comunità locali per affrontare una delle sfide più urgenti del nostro tempo.

I risultati attesi, come l’aumento della biodiversità, il rafforzamento dei servizi ecosistemici e la valorizzazione del capitale naturale, rappresentano benefici diretti sia per l’ambiente che per la società civile, in una logica pienamente sostenibile.

Conclusioni: un modello per la salvaguardia degli habitat marini

La missione Demetra-Biodream traccia una strada verso la restaurazione di ecosistemi marini compromessi, dimostrando quanto sia possibile, grazie alla sinergia tra scienza e tecnologia, invertire la rotta della perdita di biodiversità. La diffusione delle tecnologie come la stampa 3D applicata ai coralli e l’uso di robot sottomarini rappresenta una rivoluzione nelle pratiche di conservazione degli habitat marini.

Progetti come questo rafforzano il ruolo dell’Italia come punto di riferimento nella lotta alla perdita degli organismi chiave come ostriche e coralli, ispirando nuove iniziative su scala globale.

Sintesi finale

La protezione dei coralli nel Golfo di Napoli e la conservazione delle ostriche nel Canyon di Bari sono solo alcuni degli obiettivi strategici della missione coordinata dal Cnr attraverso la spedizione Demetra-Biodream. Rimozione di rifiuti marini, impiego di stampanti 3D, robotica sottomarina e monitoraggio avanzato delle correnti sono le leve operative che permettono alla ricerca italiana di incidere positivamente sul futuro degli habitat mediterranei. La strada tracciata dalla spedizione offre un modello esportabile, capace di ispirare nuove sfide per la conservazione delle risorse marine a livello globale, ponendo le basi per una rinnovata alleanza tra scienza, tecnologia e società civile nella tutela della biodiversità.

Pubblicato il: 24 settembre 2025 alle ore 03:53

Redazione EduNews24

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