Loading...
L'intelligenza artificiale rivoluziona lo screening mammografico: la sperimentazione della Asl Bari all'Ospedale Di Venere
Ricerca

L'intelligenza artificiale rivoluziona lo screening mammografico: la sperimentazione della Asl Bari all'Ospedale Di Venere

L'innovazione tecnologica BreastNegative apre nuovi scenari nella diagnosi senologica grazie all'intelligenza artificiale. Focus sull'esperienza pilota promossa dall'Asl di Bari.

L'intelligenza artificiale rivoluziona lo screening mammografico: la sperimentazione della Asl Bari all'Ospedale Di Venere

Indice dei paragrafi

  • Introduzione: l’evoluzione della diagnostica senologica
  • La sperimentazione dell’intelligenza artificiale nella Asl Bari
  • L’Ospedale Di Venere: un polo di eccellenza per il Sud Italia
  • Tecnologia BreastNegative: come funziona e quali vantaggi offre
  • L’impatto sulla diagnosi senologica: sicurezza e riduzione degli errori
  • Formazione e ruolo dei radiologi nell’era dell’intelligenza artificiale
  • Le dichiarazioni del Direttore Generale Luigi Fruscio e il riconoscimento agli operatori
  • Il contesto nazionale e internazionale dell’AI in radiologia
  • Le prospettive future della diagnostica senologica grazie all’AI
  • Riepilogo e conclusioni

Introduzione: l’evoluzione della diagnostica senologica

L’innovazione digitale sta trasformando profondamente la sanità, offrendo strumenti che consentono diagnosi sempre più tempestive ed accurate. Nel campo della senologia, l’avvento dell’intelligenza artificiale nella mammografia rappresenta un cambio di paradigma che può migliorare significativamente la qualità dello screening mammografico, garantire una maggiore sicurezza alle pazienti e ridurre i margini d’errore umano. Questo tema è divenuto centrale non solo per gli operatori del settore, ma anche per le pazienti e le loro famiglie. Seguendo questa tendenza globale, la Asl di Bari sta sperimentando nuove soluzioni per integrare l’AI nella diagnosi senologica, ponendo l’ospedale Di Venere e la tecnologia BreastNegative al centro di una rilevante sperimentazione.

La sperimentazione dell’intelligenza artificiale nella Asl Bari

L’iniziativa di introdurre l’intelligenza artificiale nello screening mammografico a Bari costituisce un passo decisivo verso l’adozione di strumenti ad altissima precisione nella prevenzione e nella diagnosi precoce del tumore al seno. Questo progetto pilota, lanciato nell’autunno del 2025, si pone il duplice obiettivo di aumentare l’affidabilità delle diagnosi e di ridurre il numero dei casi dubbi che spesso costringono le pazienti a ulteriori accertamenti, con ansie e disagi conseguenti.

Il sistema scelto, BreastNegative, utilizza sofisticati algoritmi di AI radiologia senologica per supportare i radiologi nell’interpretazione delle immagini mammografiche, suggerendo automaticamente la probabilità che una lesione sia effettivamente benigna o maligna. Un passaggio che, se confermato dagli esiti della sperimentazione, porrà Bari e il suo polo senologico all’avanguardia nel panorama italiano ed europeo.

L’Ospedale Di Venere: un polo di eccellenza per il Sud Italia

L’ospedale Di Venere è stato scelto come centro di riferimento per la sperimentazione dell’intelligenza artificiale nella diagnosi senologica, punto di riferimento per l’intero Mezzogiorno. Grazie a un’equipe specializzata e a una struttura dotata delle strumentazioni più moderne, il presidio si trova ora a gestire una delle più innovative sperimentazioni in campo sanitario nazionale. La scelta dell’ospedale Di Venere per l’AI in mammografia è motivata dall’esperienza accumulata negli anni e dalla volontà di offrire ai cittadini del Sud Italia diagnosi rapide, sicure e accurate.

Con l’adozione della tecnologia BreastNegative, l’ospedale Di Venere punta a migliorare gli standard qualitativi degli screening diagnostici, fungendo così da esempio per altre strutture che potranno in seguito replicare il modello.

Tecnologia BreastNegative: come funziona e quali vantaggi offre

La piattaforma BreastNegative rappresenta una delle applicazioni più avanzate tra quelle di intelligenza artificiale nella mammografia. Questa tecnologia si basa sull’analisi di grandi quantità di immagini mammografiche mediante reti neurali profonde (deep learning), “allenate” per riconoscere anche le più piccole variazioni sospette nei tessuti mammari. Il sistema fornisce dunque un secondo parere, a supporto del giudizio clinico dei radiologi, ma senza sostituirli: il ruolo umano resta centrale, ma è ora valorizzato da strumenti che consentono di:

  • Ridurre i casi dubbi e le diagnosi indeterminate
  • Supportare le decisioni cliniche grazie a nuove metriche di affidabilità
  • Velocizzare i tempi di refertazione
  • Limitare il rischio di falsi negativi (mancata diagnosi di tumori)
  • Migliorare il follow-up delle pazienti

Questi vantaggi rendono BreastNegative una soluzione ideale per chi cerca il miglioramento costante nella diagnosi senologica con AI e una maggiore sicurezza per le pazienti.

L’impatto sulla diagnosi senologica: sicurezza e riduzione degli errori

I dati disponibili a livello internazionale dimostrano come lo sviluppo dell’AI in radiologia senologica porti a una significativa riduzione degli errori diagnostici, in particolare nei casi complessi o nelle donne con elevata densità mammaria. L’intelligenza artificiale riesce a “leggere” pattern e segnali che, seppur sottili, possono sfuggire anche all’occhio più esperto. L’integrazione di soluzioni come BreastNegative nella pratica quotidiana fa sì che:

  • Si riduca il numero di falsi positivi (che provocano inutili ansie e ulteriori indagini invasive)
  • Si identifichino precocemente forme tumorali minimali, centrando la diagnosi nella fase più precoce possibile
  • Si evitino diagnosi ripetute e inutili, con risparmio di risorse per il sistema sanitario e soprattutto minori disagi per le donne coinvolte

Questi risultati sono dunque particolarmente rilevanti per chi si occupa di screening mammografico con tecnologia AI a livello clinico ed organizzativo.

Formazione e ruolo dei radiologi nell’era dell’intelligenza artificiale

Nonostante le straordinarie potenzialità dell’intelligenza artificiale, il ruolo del radiologo non può venire meno. La tecnologia si pone, infatti, come alleato quotidiano degli specialisti, che restano i principali decisori nel percorso diagnostico. In tal senso, l’esperienza della Asl Bari pone particolare attenzione alla formazione continua del personale: ai radiologi viene richiesta non solo competenza clinica, ma anche capacità di interpretare le nuove metriche proposte dalla tecnologia avanzata, valutarne l’attendibilità e integrarla nel proprio lavoro.

Gli specialisti coinvolti nella sperimentazione stanno seguendo corsi mirati, sia sulle funzionalità di BreastNegative sia sulla lettura integrata delle immagini diagnostiche fornite dall’AI, a vantaggio della precisione e della personalizzazione della cura. In futuro si potrà anche pensare a moduli di aggiornamento periodici o a collaborazioni permanenti tra centri di ricerca e ospedali pubblici.

Le dichiarazioni del Direttore Generale Luigi Fruscio e il riconoscimento agli operatori

Fondamentale appare il clima favorevole promosso dalla dirigenza locale. Il dottor Luigi Fruscio, Direttore Generale della Asl Bari, ha sottolineato come questa sperimentazione sia soprattutto “un riconoscimento per l'impegno e la professionalità degli operatori sanitari del territorio”, veri protagonisti di un cambiamento epocale. Le parole di Fruscio, pronunciate in occasione dell’avvio ufficiale del progetto presso l’ospedale Di Venere, testimoniano l’importanza del capitale umano in sanità, oltre la tecnologia.

Questo riconoscimento pubblico ha generato entusiasmo fra gli operatori coinvolti, che vedono nella sperimentazione non solo un’opportunità di crescita professionale, ma anche un dovere morale nei confronti della comunità.

Il contesto nazionale e internazionale dell’AI in radiologia

La sperimentazione pugliese si inserisce in uno scenario globale in cui la diagnostica senologica guidata dall’intelligenza artificiale sta vivendo una crescita esponenziale. In nazioni come Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Francia, le principali società scientifiche di radiologia hanno da tempo incoraggiato l’adozione di algoritmi AI nei programmi di screening mammografico, segnalando riduzioni significative sia nei costi sia nei tempi di diagnosi, oltre che nell’errore umano. In Italia, numerosi policlinici e centri universitari stanno avviando nuovi progetti pilota, ma il percorso di digitalizzazione è ancora in divenire.

La scelta della Asl Bari di promuovere BreastNegative all’ospedale Di Venere si configura dunque come una delle best practice a livello nazionale, un modello destinato a fare scuola anche per altre strutture che vorranno investire nella prevenzione intelligentedel tumore al seno.

Le prospettive future della diagnostica senologica grazie all’AI

Guardando al futuro, le potenzialità dell’AI radiologia senologica sono straordinarie. Gli specialisti prevedono che, nel giro di pochi anni, soluzioni come BreastNegative saranno integrate nella pratica clinica quotidiana di tutti i principali centri di screening mammografico italiani. Si ipotizza che, grazie a queste innovazioni, sarà possibile:

  • Personalizzare i programmi di prevenzione sulla base dei fattori di rischio individuali
  • Integrare dati clinici e genetici nel referto digitale
  • Sfruttare l’intelligenza artificiale per monitorare nel tempo l’evoluzione delle lesioni
  • Favorire la ricerca clinica e la raccolta di dati epidemiologici di qualità

Naturalmente resteranno centrali i temi della sicurezza dei dati, dell’etica professionale e della necessità di mantenere il rapporto umano tra medico e paziente.

Riepilogo e conclusioni

La sperimentazione della intelligenza artificiale per lo screening mammografico Bari presso l’ospedale Di Venere rappresenta una svolta epocale non solo per il territorio pugliese, ma per tutta la sanità meridionale. L’utilizzo della tecnologia BreastNegative porta nella diagnostica senologica innovazione, precisione e sicurezza, contribuendo a ridurre i casi dubbi e a garantire cure sempre più efficaci e personalizzate contro il tumore al seno. Il progetto, fortemente voluto dalla Asl Bari e dal Direttore Generale Luigi Fruscio, costituisce un esempio virtuoso di collaborazione tra tecnologia e professionalità clinica, collocando Bari tra le città più all’avanguardia in Europa nel campo dell’AI applicata alla sanità.

Sebbene la strada sia ancora lunga e presenti sfide non trascurabili, dalla formazione degli operatori alla gestione etica dei dati, è ormai chiaro che la direzione è tracciata: il futuro della diagnosi senologica con intelligenza artificiale è già realtà, e può rappresentare una speranza concreta per migliaia di donne ogni anno.

L’innovazione, in definitiva, non è solo nelle macchine, ma soprattutto nelle persone che scelgono di metterla al servizio della vita.

Pubblicato il: 23 ottobre 2025 alle ore 11:13

Redazione EduNews24

Articolo creato da

Redazione EduNews24

Articoli Correlati