Il progetto ITER, un reattore sperimentale per l'energia da fusione in fase di costruzione a Cadarache, in Francia, ha raggiunto un traguardo fondamentale con il completamento del sistema di alimentazione del reattore. Questo sistema a impulsi, cruciale per l'alimentazione delle bobine dei magneti superconduttori, rappresenta un passo significativo verso la realizzazione di un'energia pulita e sostenibile.
La fase successiva, che prevede il collaudo del sistema, è programmata per iniziare nel primo trimestre del 2033, in coerenza con la timeline originale del progetto. Il sistema di magneti a impulsi, che ha un peso imponente di circa 3.000 tonnellate, è stato progettato per inviare una corrente elettrica ad alta intensità per ionizzare l'idrogeno gassoso. Questo processo è fondamentale per creare una nuvola di particelle cariche, nota come plasma, che rappresenta il cuore della reazione di fusione.
Il plasma generato dal sistema può raggiungere temperature estremamente elevate, fino a 150 milioni di gradi Celsius, dieci volte più calde del nucleo del Sole. Tali temperature sono necessarie per garantire che le condizioni di fusione siano soddisfatte, un aspetto cruciale per il successo complessivo del progetto ITER.
Il progetto ITER riunisce oltre 30 paesi che collaborano per sviluppare un nuovo metodo di produzione di energia che potrebbe rivoluzionare il settore energetico globale. L'energia da fusione, se realizzata con successo, ha il potenziale per fornire una fonte di energia praticamente illimitata e priva di emissioni di carbonio, contribuendo così a combattere i cambiamenti climatici e a garantire la sicurezza energetica per le future generazioni.