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Scuola e AI: un approccio multidimensionale è essenziale
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Scuola e AI: un approccio multidimensionale è essenziale

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Dal Forum Globale UNESCO sull’Etica dell’AI a Bangkok emerge la necessità di una formazione equa e completa per affrontare le sfide dell’Intelligenza Artificiale nel mondo della scuola e del lavoro.

Scuola e AI: un approccio multidimensionale è essenziale

L’incontro organizzato dal Forum Globale UNESCO sull’Etica dell’Intelligenza Artificiale, tenutosi a Bangkok, ha riportato sotto i riflettori la necessità di adottare un approccio multidimensionale nel campo dell’istruzione, specialmente in relazione all’impatto che l’AI avrà sull’educazione e sul mondo del lavoro. Le sfide non riguardano solo la formazione di futuri ingegneri, ma anche il modo in cui prepariamo docenti, studenti e lavoratori ad affrontare un cambiamento radicale nelle competenze richieste.

Indice

  • Il contesto globale: AI e trasformazione della scuola
  • Le tre dimensioni dell’educazione AI secondo il Forum UNESCO
  • Parola agli esperti: le testimonianze di Cruz, Suresh e Wongsapai
  • L’approccio multidimensionale all’istruzione sull’AI
  • AI nell’educazione: equità, inclusione e sfide etiche
  • Competenze future e formazione professionale per l’AI
  • Il caso Thailandia: fasi e modelli di implementazione
  • Il ruolo delle istituzioni nel garantire un’AI equa
  • Conclusioni: verso una scuola che include e innova

Il contesto globale: AI e trasformazione della scuola

Negli ultimi anni, l’istruzione intelligenza artificiale è diventata tema di dibattito in tutti i paesi. L’adozione di soluzioni AI nella scuola si accompagna a grandi aspettative e a profondi timori: se da un lato si annunciano nuovi modelli didattici e professioni inedite, dall’altro emergono preoccupazioni legate a equità, inclusione, privacy e sviluppo etico.

Il Forum Globale UNESCO sull’Etica dell’AI, svoltosi a Bangkok il 26 giugno 2025, ha raccolto esperti internazionali, dirigenti scolastici e responsabili politici per discutere proprio di questi temi. La sfida posta dall’AI, infatti, non è solo tecnologica, ma prevalentemente educativa e culturale.

Le tre dimensioni dell’educazione AI secondo il Forum UNESCO

Durante il Forum si è sottolineato come sia riduttivo limitarsi alla preparazione di futuri ingegneri informatici. Si è invece posto l’accento su tre categorie di competenze fondamentali:

  1. Competenze digitali di base, fondamentali per navigare in un mondo dove l’AI è ovunque.
  2. Competenze specialistiche per la progettazione e gestione dell’AI, riservate ai futuri tecnici, sviluppatori e ricercatori.
  3. Competenze etiche, sociali e collaborative, necessarie per comprendere e governare le conseguenze sociali, culturali ed etiche dell’intelligenza artificiale.

L’obiettivo dichiarato è una educazione AI equa, accessibile a tutti e capace di accompagnare il cambiamento senza lasciare indietro nessuno.

Parola agli esperti: le testimonianze di Cruz, Suresh e Wongsapai

Nel corso della conferenza, numerosi esperti hanno portato contributi chiave che ben illustrano la complessità della sfida.

Rafael Torquato Cruz ha precisato che l’istruzione per l’AI non riguarda solo la formazione di ingegneri AI di alto livello. Occorre un percorso accessibile a studenti di ogni estrazione, finalizzato alla crescita di una cittadinanza digitale critica e responsabile.

Trisha Suresh ha invece evidenziato come le competenze richieste per i lavori stanno cambiando rapidamente, richiamando l’urgenza di preparare studenti e lavoratori non solo a ruoli strettamente tecnici ma anche ad affrontare la trasformazione di tutte le professioni.

Wongkot Wongsapai ha infine illustrato il caso della Thailandia, ricordando che l’AI viene introdotta in tre fasi nel sistema educativo nazionale, a conferma che la transizione richiede tempi, strategie e adattamenti diversi a seconda dei contesti.

L’approccio multidimensionale all’istruzione sull’AI

Per garantire inclusività e successo, secondo gli esperti, occorre sviluppare un approccio multidimensionale AI che tenga conto di:

  • Differenze culturali, sociali e di genere
  • Condizioni di partenza delle scuole e dei territori
  • Necessità di aggiornamento costante dei docenti
  • Incremento della collaborazione tra scuola, università e mondo del lavoro
  • Sviluppo parallelo di competenze tecniche e soft skills

È necessario agire su più fronti contemporaneamente, mettendo al centro la persona e non la sola tecnologia. Le iniziative di formazione professionale AI devono integrarsi con la promozione di valori etici e con la costruzione di ambienti di apprendimento sicuri e coinvolgenti.

AI nell’educazione: equità, inclusione e sfide etiche

Uno degli obiettivi cardine è garantire un’implementazione AI educativa avanzata ed equa, evitando disparità tra scuole di città e aree rurali, tra studenti di estrazioni diverse, tra nazioni con livelli di digitalizzazione ancora lontani.

Durante il Forum Globale UNESCO AI si è rimarcata la necessità di:

  • Promuovere l’educazione AI equa come diritto universale, non privilegio per pochi
  • Prevenire il rischio di bias algoritmici che possono penalizzare minoranze o amplificare disparità
  • Definire un quadro condiviso per l’etica AI UNESCO, fondato su trasparenza, responsabilità e centralità della persona
  • Individuare strumenti di valutazione affidabili per monitorare l’impatto dell’AI nei processi didattici

Competenze future e formazione professionale per l’AI

La rapida trasformazione del mercato del lavoro richiede, come sottolineato da Trisha Suresh, di ripensare la formazione professionale AI in modo dinamico e continuo.

Le competenze future AI non si limitano alle conoscenze tecniche, ma includono anche capacità relazionali, pensiero critico, creatività e resilienza. Questo implica:

  • Rinnovare curricula scolastici e universitari, inserendo discipline connesse all’AI ed etica digitale
  • Investire nello sviluppo professionale degli insegnanti, attraverso percorsi di aggiornamento e mentoring
  • Sostenere politiche di life-long learning, per accompagnare studenti e lavoratori nella riconversione e nell’acquisizione di nuove competenze

Non meno importante è il supporto a studenti vulnerabili e a chi rischia di essere escluso dalla rivoluzione digitale che l’AI comporta.

Il caso Thailandia: fasi e modelli di implementazione

Il modello thailandese presentato da Wongkot Wongsapai testimonia come ogni paese debba trovare una propria strada e tempistica per l’adozione dell’AI nella scuola.

In particolare, l’AI scuola Thailandia vede una implementazione AI educativa in tre fasi:

  1. Introduzione graduale di strumenti AI nei curricula di base, con attenzione particolare alla formazione degli insegnanti.
  2. Sviluppo di programmi avanzati per studenti interessati alle professioni tecnologiche.
  3. Consolidamento di una cultura dell’AI, inclusiva ed etica, aperta al confronto internazionale.

Tale processo è accompagnato da investimenti in infrastrutture digitali, laboratori di ricerca e collaborazioni con organismi internazionali, come appunto l’UNESCO.

Il ruolo delle istituzioni nel garantire un’AI equa

Perché la cambiamento competenze lavoro AI sia realmente sostenibile, anche le istituzioni hanno una responsabilità primaria:

  • Adottare regolamenti che tutelino i principi di trasparenza e privacy
  • Promuovere Forum Globale UNESCO AI e organismi simili per diffondere buone pratiche
  • Sostenere economicamente le scuole svantaggiate e le aree periferiche
  • Incoraggiare la diffusione di materiali e contenuti didattici open-source

Fondamentale, inoltre, è il coinvolgimento attivo di famiglie, imprese e società civile nel processo di cambiamento.

Conclusioni: verso una scuola che include e innova

La direzione tracciata dal Forum Globale UNESCO sull’Etica dell’AI a Bangkok indica che non basta una sola ricetta per affrontare la rivoluzione dell’AI nella scuola e nel lavoro. Occorre una visione ampia e multidimensionale, come emerso dalle testimonianze di Rafael Torquato Cruz, Trisha Suresh e Wongkot Wongsapai, con attenzione alla formazione tecnica, all’inclusione ed equità, e alla crescita di una consapevolezza etica diffusa.

In conclusione, solo un approccio multidimensionale AI potrà offrire risposte concrete alle sfide dell’istruzione intelligenza artificiale e preparare le nuove generazioni a un futuro in cui competenze tecniche, etiche e relazionali viaggeranno insieme. Oggi la sfida è aperta, ma con il contributo di scuole, università, governi e organismi internazionali come UNESCO sarà possibile costruire un’educazione AI equa, inclusiva e sicura, capace di diffondere i benefici dell’innovazione senza lasciare nessuno indietro.

Pubblicato il: 26 giugno 2025 alle ore 12:32

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