BUENOS AIRES – Una missione intensa e ricca di significato quella compiuta nei giorni scorsi in Argentina da una delegazione italiana guidata da rappresentanti dell’ERSAF (Ente di Rappresentanza Sindacale Autonoma della Formazione) e dell’associazione I Sud del Mondo, impegnati in un articolato programma di incontri istituzionali, protocolli di cooperazione e visite presso centri di eccellenza formativa.

Formazione e cooperazione: firmati due protocolli d’intesa strategici
Cuore della missione, la firma di due importanti protocolli d’intesa nella prestigiosa cornice dell’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires, alla presenza dell’Ambasciatore Fabrizio Lucentini e del Console Generale Carmelo Barbera.
Il primo accordo è stato siglato con il CIAAE – Centro Italo Argentino di Alti Studi dell’Università di Buenos Aires, per l’attivazione di un corso di Diplomatura Universitaria che coinvolgerà 75 cittadini italiani residenti in Argentina. L’obiettivo è rafforzare le competenze culturali e professionali della comunità italiana all’estero.
Il secondo protocollo è stato firmato con l’Asociación Civil Hacer Educación, rappresentata dal prof. Alberto Edgardo Barbieri, già rettore dell’Universidad de Buenos Aires (UBA). L’accordo prevede la promozione congiunta di iniziative educative e progetti di cooperazione accademica tra Italia e Argentina.

Un discorso ispirato nella Sala Dorata del Governo di Buenos Aires
Tra i momenti più significativi, l’intervento del rappresentante di ERSAF durante il convegno istituzionale “Impresa e sport come motore di crescita sociale ed economica”, tenutosi nella splendida Sala Dorata del Governo della Provincia di Buenos Aires.
All’evento hanno partecipato figure istituzionali di primo piano, tra cui la Vicepresidente del Senato Italiano Licia Renzulli, i senatori Adriano Cario, Ricardo Merlo e Mario Borghese, e i deputati Franco Tirelli e Giuseppe Galati.
Nel suo intervento, il rappresentante ERSAF ha sottolineato il valore strategico della formazione come infrastruttura della diplomazia pubblica, sottolineando la centralità dello sport come leva educativa, inclusiva e professionale.“Formazione, impresa e sport – ha dichiarato – devono dialogare in modo integrato per favorire l’empowerment sociale, la mobilità internazionale e la cooperazione tra popoli che condividono valori comuni”.


Visite sul territorio: da Córdoba alla Universidad de Belgrano
Il viaggio istituzionale è proseguito nella città di Córdoba, dove la delegazione ha visitato la storica Scuola Dante Alighieri, fiore all’occhiello della comunità italiana locale. L’incontro con studenti e docenti ha aperto la strada a futuri percorsi di laurea italiana per i giovani italo-argentini.“ERSAF lavorerà per creare opportunità concrete affinché questi studenti possano proseguire il loro percorso accademico in Italia”, è stato annunciato.
Sempre a Córdoba, si è svolta la visita a uno spin-off scientifico dell’Università Nazionale, l’unico laboratorio di emoderivati dell’intera America Latina. Con questo centro di ricerca, sono state gettate le basi per avviare cooperazioni scientifiche e accademiche con le università italiane affiliate ad ERSAF.
Infine, tappa alla storica Universidad de Belgrano di Buenos Aires, fondata da un italiano sessant’anni fa. Con l’ateneo è stato siglato un impegno preliminare per il riconoscimento duale dei percorsi formativi, facilitando il transito accademico tra Italia e Argentina.

Impegni concreti: diplomatura e borse di studio
La missione non si è fermata alle dichiarazioni di intenti: durante l’ultimo giorno, ERSAF ha annunciato due azioni immediate e tangibili:
Il co-finanziamento del corso di Diplomatura con il CIAAE, incentrato su “Studi e Gestione delle Istituzioni della Comunità Italiana in Argentina”;
L’istituzione di una borsa di studio del valore di €90.000, destinata ai dieci studenti più meritevoli delle scuole paritarie argentine, per intraprendere un percorso universitario italiano in Mediazione Linguistica (Classe L-12).
Una testimonianza personale carica di emozione
In chiusura della missione, non sono mancate riflessioni personali. Durante una cena con l’On. Franco Tirelli, il rappresentante italiano ha condiviso un pensiero toccante:
“Ho viaggiato in tanti Paesi, per lavoro e per piacere. Ma mai, come in Argentina, mi sono sentito così accolto. I nostri avi non hanno solo esportato oggetti, ma anche valori. Quelli che hanno fatto grande l’Italia.”
Un pensiero che si è trasformato in un gesto simbolico: la spilletta donata dal Presidente del Comites di Buenos Aires, Dario Signorini, sarà custodita come promemoria di un impegno preso con tutta la comunità italiana in Argentina.
Conclusione: la formazione come leva strategica per la diplomazia
La missione si chiude, ma il percorso è appena iniziato.ERSAF si conferma pronta a costruire tavoli permanenti di lavoro con istituzioni argentine, per dare continuità a progetti condivisi nel campo della formazione, della ricerca, dello sport e della cooperazione culturale.
Un segnale chiaro alle istituzioni italiane: l’Argentina deve diventare Paese prioritario per la cooperazione internazionale educativa, anche per rendere giustizia ai milioni di discendenti italiani che, ancora oggi, sentono forte il legame con la madrepatria.
“Se impresa e sport sono strumenti di diplomazia pubblica, anche la formazione deve essere riconosciuta come infrastruttura strategica per lo sviluppo condiviso.”
