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Lombardia e Invitalia uniscono forze per innovazione e sviluppo
Lavoro

Lombardia e Invitalia uniscono forze per innovazione e sviluppo

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Siglato un protocollo strategico per la competitività e l'innovazione nelle imprese lombarde

Lombardia e Invitalia uniscono forze per innovazione e sviluppo

Indice

  • Introduzione: Il nuovo protocollo tra Lombardia e Invitalia
  • Le origini della collaborazione: competenze e obiettivi strategici
  • Focus sull’accordo: i protagonisti e il percorso della firma
  • Zone di Innovazione e Sviluppo (Zis): un modello integrato per il territorio
  • Il ruolo di Invitalia a sostegno delle imprese lombarde
  • Formazione, trasferimento tecnologico e valorizzazione del capitale umano
  • Attrattività e competitività: una missione condivisa
  • Le ricadute attese sulle imprese e sull’economia regionale
  • Iniziative congiunte e prospettive future di sviluppo
  • Conclusioni: una regione pronta al cambiamento

Introduzione: Il nuovo protocollo tra Lombardia e Invitalia

Nella cornice di una Lombardia sempre più proiettata verso l’innovazione, lo sviluppo e la competitività a livello nazionale ed europeo, la sigla del protocollo d’intesa tra Regione Lombardia e Invitalia rappresenta uno snodo cruciale per il sistema economico territoriale. Un impegno congiunto, quello sottoscritto da Guido Guidesi, assessore regionale allo Sviluppo Economico, e Bernardo Mattarella, amministratore delegato di Invitalia, che pone solide fondamenta per la crescita delle imprese e la valorizzazione del capitale umano del territorio.

Questa iniziativa, destinata a rafforzare il tessuto produttivo locale, risponde alla necessità di mettere a sistema le competenze delle due istituzioni e di sostenere un ecosistema d’innovazione all’avanguardia. Un accordo che, attraverso la creazione di Zone di Innovazione e Sviluppo (Zis), mira a rendere ancora più efficace il sostegno all’imprenditoria lombarda, già punto di riferimento nell’intero panorama nazionale.

Le origini della collaborazione: competenze e obiettivi strategici

L’origine del protocollo Lombardia Invitalia si fonda sulla consapevolezza che la competizione globale richiede la piena valorizzazione delle eccellenze territoriali, il rafforzamento delle reti innovative e una sempre maggiore integrazione tra settore pubblico e privato. Regione Lombardia, da tempo impegnata nel sostegno ai percorsi di trasformazione digitale e tecnologica, ha riconosciuto nell’esperienza di Invitalia, agenzia nazionale di sviluppo, un partner ideale per una strategia di lungo termine.

L’obiettivo principale risiede nel fornire un supporto strutturato alle imprese locali, non limitandosi a interventi di breve periodo, ma creando condizioni favorevoli a una crescita sostenibile e costante. Gli strumenti messi in campo vanno oltre il semplice finanziamento, includendo servizi di accompagnamento, formazione manageriale, incubazione di startup e trasferimento tecnologico. La volontà di creare valore per il territorio si declina così in una serie di azioni integrate che guardano all’innovazione come volano di sviluppo.

Un altro aspetto centrale del protocollo riguarda l’attrattività del territorio lombardo per gli investimenti nazionali ed esteri. L’intesa mira infatti a posizionare la Lombardia non solo come cuore produttivo del Paese, ma anche come laboratorio di sperimentazione e crescita per nuove iniziative imprenditoriali e progetti di ricerca avanzata.

Focus sull’accordo: i protagonisti e il percorso della firma

La cerimonia di firma dell'accordo, avvenuta negli uffici della Regione Lombardia il 7 luglio 2025, ha visto protagonisti Guido Guidesi e Bernardo Mattarella, due figure centrali nel panorama economico italiano. L’intesa raggiunta riflette non solo la convergenza di interessi tra l’amministrazione regionale e Invitalia, ma anche la volontà di affrontare insieme le sfide della modernizzazione produttiva.

Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lombardia, ha sottolineato come la partnership con Invitalia rappresenti un valore aggiunto per tutte le imprese lombarde, offrendo un ventaglio più ampio di risorse e competenze per accedere a progetti innovativi. Bernardo Mattarella, amministratore delegato di Invitalia, ha invece ribadito l’impegno dell’agenzia nel generare opportunità concrete per il sistema imprenditoriale lombardo, ampliando la rete di sostegno e accompagnamento.

Oltre ai due firmatari, il processo negoziale che ha portato alla definizione del protocollo ha coinvolto numerosi attori del mondo istituzionale e dell’impresa, confermando l’approccio «aperto» e partecipativo delle due organizzazioni. Un percorso che ha visto la consultazione di associazioni di categoria, università e centri di ricerca, tutti chiamati a contribuire con idee e proposte operative.

Zone di Innovazione e Sviluppo (Zis): un modello integrato per il territorio

Tra le principali novità introdotte dal protocollo Lombardia Invitalia spicca la creazione delle Zone di Innovazione e Sviluppo, le cosiddette Zis. Queste aree, distribuite strategicamente sul territorio regionale, sono concepite come poli di eccellenza per la sperimentazione e l’implementazione di soluzioni tecnologiche innovative.

Le Zis rappresentano un modello integrato che coinvolge imprese, enti di ricerca, università e pubbliche amministrazioni, facilitando la nascita di filiere produttive ad alto valore aggiunto. In queste zone, il principio di sinergia tra i diversi attori si traduce in una compartecipazione attiva a progetti di ricerca applicata, trasferimento tecnologico e formazione.

Non meno importante è il ruolo delle Zis nell’attrarre investimenti nazionali e stranieri. Grazie a condizioni agevolate e incentivi mirati, queste aree diventano un catalizzatore di capitali, competenze e startup innovative. La sfida è quella di creare un ecosistema competitivo, in grado di generare nuove opportunità di lavoro qualificato e, al contempo, elevare il profilo di competitività del sistema economico lombardo.

Il ruolo di Invitalia a sostegno delle imprese lombarde

Nel 2024, Invitalia ha sostenuto oltre 62.000 imprese su tutto il territorio nazionale, confermandosi quale punto di riferimento nel panorama del sostegno all’imprenditorialità italiana. In Lombardia, la presenza dell’agenzia si traduce ora in servizi ancora più efficaci di accompagnamento alla nascita, crescita e internazionalizzazione delle imprese.

Il nuovo protocollo valorizza non solo gli strumenti ordinari di Invitalia, ma li integra con le specificità del tessuto produttivo lombardo. Tra i principali servizi messi a disposizione vi sono la consulenza sulle opportunità di finanziamento agevolato, la facilitazione dell’accesso a bandi regionali e nazionali, nonché il supporto personalizzato ai percorsi di digital transformation e innovazione di processo.

Grande attenzione è inoltre riservata alle micro, piccole e medie imprese, considerate motore principale dell’economia regionale. Attraverso la rete di sportelli e consulenti, Invitalia interviene non solo in fase di startup, ma anche nei processi di consolidamento, passaggio generazionale e internazionalizzazione aziendale. Un servizio che assume particolare rilievo in un periodo storico caratterizzato da profondi cambiamenti nei mercati e nei modelli di business.

Formazione, trasferimento tecnologico e valorizzazione del capitale umano

Altro pilastro dell’accordo tra Regione Lombardia e Invitalia è il rafforzamento delle attività di formazione e trasferimento tecnologico, fattori considerati decisivi nella creazione di un ecosistema realmente competitivo. La formazione del capitale umano resta infatti una leva strategica per lo sviluppo del territorio e per la crescita delle imprese più dinamiche.

I programmi previsti dalla nuova intesa vanno dalla formazione tecnica avanzata, realizzata in collaborazione con università e ITS, ai percorsi di aggiornamento continuativo rivolti a manager, imprenditori e giovani laureati. Particolare enfasi è posta sulle competenze legate alla transizione digitale, alla sostenibilità ambientale e all’innovazione nei modelli produttivi, tutti aspetti che stanno ridisegnando le reti economiche globali.

Il trasferimento tecnologico costituisce poi il ponte tra ricerca e impresa, consentendo alle aziende lombarde di accedere rapidamente a innovazioni di prodotto e processo maturate nei centri di eccellenza. Da questo punto di vista, il protocollo incentiva sinergie tra startup, PMI innovative e grandi player industriali, promuovendo la condivisione di asset tecnologici e intellettuali.

Attrattività e competitività: una missione condivisa

L’intesa firmata da Guidesi e Mattarella si propone di accrescere non solo la dotazione tecnologica e infrastrutturale del territorio, ma anche l'attrattività complessiva della Lombardia come meta di investimenti e talenti. La regione rappresenta da sempre un hub privilegiato per multinazionali, startup e centri di ricerca – un ruolo che l’accordo mira a rafforzare ulteriormente attraverso politiche di sostegno e incentivazione.

La creazione delle Zone di Innovazione e Sviluppo, in particolare, contribuisce a delineare un contesto favorevole non solo per chi già opera nel tessuto imprenditoriale lombardo, ma anche per chi intende investire nel territorio, approfittando di una rete integrata di servizi, opportunità formative e occasioni di collaborazione intersettoriale.

Non va dimenticato infine il ruolo delle infrastrutture: il rafforzamento delle connessioni logistiche, digitali e professionali è parte integrante delle strategie messe in campo, in modo da garantire rapidità nell’accesso alle risorse e supportare al meglio i processi di innovazione.

Le ricadute attese sulle imprese e sull’economia regionale

Le prime valutazioni sull’impatto dell’accordo sono estremamente positive: si stima che grazie alla sinergia tra Regione Lombardia e Invitalia, il numero di imprese coinvolte in processi di trasformazione digitale e innovazione potrà crescere sensibilmente già a partire dal prossimo biennio. La presenza di Zone di Innovazione e Sviluppo fungerà inoltre da traino per la creazione di filiere ad altissimo valore aggiunto, favorendo anche la nascita di nuovi poli occupazionali nel territorio.

Le imprese lombarde potranno beneficiare di un accesso più semplice e guidato alle misure di sostegno, con un effetto leva su investimenti privati e partnership pubblico-privato. Si prevede inoltre che l’incremento degli investimenti in ricerca e sviluppo, accompagnato da una politica efficace di trasferimento tecnologico, permetterà alle aziende di consolidare la propria competitività sui mercati internazionali.

I beneficiari dell’accordo non saranno solo le grandi imprese: PMI, startup, artigiani e giovani imprenditori potranno contare su un ecosistema più inclusivo e orientato alle nuove sfide dell’economia post-pandemica. L’iniziativa si candida così a interpretare non solo le esigenze del presente, ma anche a preparare il tessuto produttivo e sociale alle future evoluzioni del mercato del lavoro.

Iniziative congiunte e prospettive future di sviluppo

L'accordo tra Regione Lombardia e Invitalia non si esaurisce con la firma, ma rappresenta l’avvio di un percorso di collaborazione strutturato su più livelli. Sono già allo studio nuove iniziative di co-progettazione, che coinvolgeranno attori pubblici e privati su temi strategici come la transizione ecologica, l’intelligenza artificiale, la digitalizzazione avanzata e l’internazionalizzazione delle filiere produttive.

Tra i primi progetti attuativi figurano la realizzazione di hub tematici dedicati all’industria 4.0, spazi per startup innovative, programmi di accelerazione e mentorship internazionale. Verranno inoltre promosse iniziative mirate al sostegno delle imprese a maggiore vocazione tecnologica, nonché bandi specifici per sostenere lo sviluppo delle competenze digitali tra i giovani.

Il monitoraggio continuo dei risultati, affidato a un comitato misto Regione-Invitalia, garantirà la massima efficacia delle azioni intraprese e permetterà di calibrare le strategie sulla base delle esigenze emergenti del mercato. Un vero esempio di governance partecipata, nel segno della trasparenza e della responsabilità condivisa.

Conclusioni: una regione pronta al cambiamento

La sigla del protocollo Lombardia Invitalia rappresenta un passo fondamentale nella strategia di rafforzamento della competitività e dell’innovazione regionale. Attraverso la messa a sistema di risorse, competenze e strumenti, la Lombardia si prepara a guidare il Paese nei settori chiave dello sviluppo economico, tecnologico e sociale.

Il coinvolgimento diretto delle imprese, l’attenzione alle nuove generazioni e la promozione di un ecosistema realmente inclusive fanno di questa intesa uno dei casi più innovativi di collaborazione pubblico-privato a livello nazionale. In un contesto di sfide globali, Regione Lombardia e Invitalia puntano a trasformare il territorio in un modello di sviluppo sostenibile, competitivo e proiettato al futuro.

La strada è tracciata: l’innovazione passa per la capacità di progettare insieme il domani, mettendo al centro l’imprenditoria, la conoscenza e il capitale umano. Il protocollo Lombardia Invitalia segna così un nuovo inizio per l’economia e la società lombarda, forgiando una regione sempre più attrattiva, dinamica e all’avanguardia.

Pubblicato il: 7 luglio 2025 alle ore 15:17

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