Infortuni sul lavoro in aumento: Marmigi (Safety Expo) lancia l’allarme sulle soluzioni davvero efficaci
Indice dei contenuti
- Introduzione: Sicurezza sul lavoro in Italia, una sfida ancora aperta
- I dati preoccupanti dell’INAIL sugli incidenti
- Il decreto emergenza sicurezza: luci e ombre
- Il contributo di Marmigi: verso una cultura della prevenzione
- La voce del Safety Expo 2025 e il ruolo degli esperti
- Vigili del fuoco in prima linea alla fiera della sicurezza di Bergamo
- Le soluzioni tecnologiche per la sicurezza sul lavoro
- Prevenzione incidenti: una questione di mentalità e formazione
- L’importanza del confronto tra istituzioni, aziende ed esperti
- Conclusioni: ripensare la sicurezza come responsabilità collettiva
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Introduzione: Sicurezza sul lavoro in Italia, una sfida ancora aperta
Il tema degli infortuni sul lavoro è, oggi più che mai, di stringente attualità. Negli ultimi anni, nonostante l’attenzione crescente dell’opinione pubblica e dei legislatori, gli incidenti continuano purtroppo ad aumentare, come certificato dai dati ufficiali dell’INAIL. Ogni giorno, nelle fabbriche, nei cantieri, negli uffici e nei magazzini italiani si registrano episodi che, talvolta, sfociano in conseguenze gravissime, fino alla perdita della vita.
In tale contesto, la città di Bergamo torna ad ospitare nel 2025 il Safety Expo, la più importante fiera italiana dedicata alla sicurezza sul lavoro. Un’occasione decisiva per ragionare sulle nuove sfide, confrontarsi sulle strategie davvero efficaci e promuovere, finalmente, una genuina cultura della prevenzione, come sottolineato proprio da uno dei suoi principali promotori, Marmigi. In questo scenario, si fa largo la consapevolezza che, sebbene il decreto emergenza sicurezza appena adottato rappresenti un passo importante, da solo non può risolvere la complessità del problema.
I dati preoccupanti dell’INAIL sugli incidenti
Secondo gli ultimi rapporti pubblicati dall’INAIL, il quadro degli infortuni sul lavoro in Italia rimane allarmante. Nel 2024 le denunce di incidenti hanno registrato un ulteriore incremento, con una preoccupante crescita degli episodi gravi e mortali. Questa situazione evidenzia una lacuna strutturale nella prevenzione incidenti sul lavoro, confermando che le misure fin qui adottate non sono sufficienti.
Dati salienti:
- Più di 600.000 denunce di infortunio in un anno.
- Crescita dei casi mortali (+5% rispetto al 2023).
- I settori più colpiti: edilizia, agricoltura, logistica e sanità.
Le cause vanno dall’inadeguata formazione sulla sicurezza, all’insufficiente protezione individuale, fino a una sottovalutazione generalizzata dei rischi. È evidente che l’attuale sistema necessita di un cambiamento culturale e operativo, come sostenuto dagli organizzatori del Safety Expo 2025.
Il decreto emergenza sicurezza: luci e ombre
L’approvazione del cosiddetto decreto emergenza sicurezza è stata accolta con favore dal mondo politico e dalle associazioni di categoria, ma secondo il parere di Marmigi, voce autorevole del comparto sicurezza lavoro, non può essere visto come una soluzione definitiva. Il decreto interviene con nuovi obblighi e sanzioni, introduce maggiori ispezioni e rafforza la cogenza normativa per le aziende.
Principali novità del decreto:
- Aumento dei controlli ispettivi su cantieri e imprese.
- Sanzioni più severe per le violazioni delle norme di sicurezza.
- Maggiore attenzione alla formazione continua del personale.
- Incentivi per l’adozione di soluzioni tecnologiche sicurezza lavoro.
- Porte aperte all’innovazione digitale come supporto alla prevenzione.
Tuttavia, come evidenziato da Marmigi e ribadito al Safety Expo di Bergamo, la legge da sola non basta.
Il contributo di Marmigi: verso una cultura della prevenzione
Marmigi, da anni impegnato nella promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro, ha ribadito durante la fiera di Bergamo che l’approccio normativo va integrato con un cambiamento profondo nella percezione del rischio. Secondo lui, è necessario sviluppare una cultura della prevenzione capillare, che coinvolga lavoratori, datori di lavoro, RSU e professionisti della sicurezza.
La prevenzione non può essere ridotta a un adempimento burocratico, ma deve costituire il cuore pulsante dell’organizzazione aziendale. Una cultura diffusa della sicurezza contribuisce non solo a salvare vite umane, ma anche a migliorare la produttività, il clima aziendale e l’immagine delle imprese.
La voce del Safety Expo 2025 e il ruolo degli esperti
Il Safety Expo 2025 si configura come uno snodo cruciale per tracciare nuove rotte nella prevenzione degli incidenti. La fiera di Bergamo si connota per l’ampio coinvolgimento di operatori, esperti, istituzioni e forze dell’ordine, tra cui un ruolo di primo piano è stato affidato ai vigili del fuoco Safety Expo.
Le principali tematiche affrontate nell’edizione 2025:
- Riforma delle politiche di prevenzione su scala nazionale e locale.
- Aggiornamento delle procedure di emergenza nelle aziende.
- Studio di casi pratici e best-practice internazionali.
- Nuove tecnologie applicate alla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Gli esperti sottolineano che la collaborazione e il confronto diretto tra figure aziendali, professionisti della prevenzione e istituzioni sono l’elemento chiave per fare passi avanti concreti e non limitarsi alle sole prescrizioni normative.
Vigili del fuoco in prima linea alla fiera sicurezza Bergamo
Uno degli aspetti più innovativi del Safety Expo 2025 è l’attivo coinvolgimento dei vigili del fuoco, che durante la fiera mettono a disposizione la loro esperienza e le loro competenze tecniche in materia di sicurezza. La loro presenza non solo conferisce autorevolezza alla manifestazione, ma permette un reale confronto operativo, attraverso simulazioni, workshop e dimostrazioni pratiche.
Attività principali dei vigili del fuoco in fiera:
- Simulazioni di scenari di emergenza in azienda.
- Formazione su primo soccorso e procedure antincendio.
- Sessioni Q&A su gestione delle crisi e normative aggiornate.
- Collaborazione con esperti di soluzioni tecnologiche sicurezza lavoro.
Questa sinergia rafforza il messaggio che la sicurezza non è mai responsabilità di un singolo attore, ma nasce dalla collaborazione e dal ruolo attivo di tutti i soggetti coinvolti.
Le soluzioni tecnologiche per la sicurezza sul lavoro
Anche sul fronte dell’innovazione, la fiera di Bergamo offre spunti di assoluto rilievo. Le aziende presenti hanno presentato soluzioni tecnologiche all’avanguardia per la prevenzione degli incidenti: dai dispositivi IoT per il monitoraggio in tempo reale dei parametri di rischio, ai software predittivi basati su intelligenza artificiale e machine learning, fino ai droni per la supervisione dei grandi impianti industriali.
Tra le tecnologie presentate al Safety Expo 2025:
- Dispositivi individuali di allarme collegati alle centrali operative.
- Sensori intelligenti per l’analisi ambientale e la prevenzione incendi.
- App mobile per la formazione interattiva e la diffusione di buone pratiche.
- Sistemi di realtà aumentata per addestramento immersivo.
Queste innovazioni confermano che l’impiego di tecnologie evolute è oggi imprescindibile per ridurre l’incidenza degli infortuni sul lavoro e creare ambienti più sicuri e resilienti.
Prevenzione incidenti: una questione di mentalità e formazione
Malgrado il progresso tecnologico, secondo gli esperti del Safety Expo la vera sfida resta la formazione continua. In molti casi, la mancanza di consapevolezza dei rischi è all’origine degli incidenti. Solo investendo in attività formative efficaci e coinvolgenti (non solo formali e burocratiche), è possibile ottenere risultati tangibili e diffondere una vera cultura della prevenzione lavoro.
I punti chiave della formazione efficace:
- Semplicità e chiarezza dei contenuti.
- Predisposizione di simulazioni pratiche e role play.
- Aggiornamento periodico e coinvolgimento diretto dei lavoratori.
- Valutazione dell’effettivo apprendimento tramite test e feedback.
Promuovere la formazione significa stimolare la responsabilità individuale e collettiva, incoraggiando tutti a segnalare i rischi, proporre miglioramenti e adottare sistemi di lavoro più sicuri.
L’importanza del confronto tra istituzioni, aziende ed esperti
Un punto chiave emerso dal convegno e dagli incontri della fiera è la necessità che le nuove misure adottate dal decreto emergenza sicurezza siano frutto di un confronto costante tra gli attori coinvolti. Non basta infatti legiferare: bisogna capire le reali criticità vissute nelle aziende, ascoltare chi opera nei cantieri, nei capannoni, negli uffici, e integrare i diversi punti di vista per soluzioni più aderenti alla realtà.
Il Safety Expo ha offerto tavoli di lavoro e sessioni plenarie che hanno visto sedere allo stesso tavolo enti di controllo, rappresentanti sindacali, imprenditori, tecnici e fornitori di soluzioni tecnologiche sicurezza lavoro. Il risultato è stato una maggiore condivisione di competenze e la nascita di proposte concrete per l’attuazione di una vera cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro italiani.
Conclusioni: ripensare la sicurezza come responsabilità collettiva
Il messaggio che arriva da Bergamo, dalla voce di Marmigi e dai protagonisti del Safety Expo 2025, è inequivocabile: solo un approccio integrato, incentrato su prevenzione, innovazione e formazione continua, potrà davvero invertire la pericolosa tendenza testimoniata dai dati INAIL sugli incidenti sul lavoro.
La speranza è che lo spirito di confronto e le soluzioni individuate in fiera possano diventare patrimonio condiviso del mondo del lavoro italiano. La sicurezza non è un costo, ma un investimento per il futuro dell’intero sistema produttivo e sociale. Occorre superare la logica dell’emergenza e lavorare tutti insieme — istituzioni, aziende, lavoratori e tecnici — per una sicurezza partecipata, innovativa e davvero efficace.