In occasione della Giornata Internazionale della Donna, il 7 marzo 2025, l'istituto di ricerca Eurispes ha pubblicato un rapporto che rivela una situazione preoccupante per le lavoratrici italiane. Secondo i dati, il 41,7% delle donne attualmente nel mercato del lavoro si trova in una condizione di irregolarità, poiché lavora senza un contratto formale. Questa realtà non solo mette in evidenza una mancanza di protezione per molte donne, ma pone anche interrogativi sul rispetto dei diritti lavorativi fondamentali.
Un altro dato allarmante è che il 30,2% delle donne dichiara di essere affetta da sindrome da burn-out, un fenomeno in crescita che evidenzia un forte stress lavorativo e una pressione psicologica elevata. Questo dato è emblematico dei carichi di lavoro eccessivi che molte donne sono costrette a sopportare, con il 41,1% delle intervistate che lamenta di essere sovraccaricata di lavoro.
La ricerca ha anche rilevato che circa il 30,9% delle donne ha subito atti di mobbing, una forma di violenza psicologica che danneggia ulteriormente il già fragile equilibrio lavorativo delle donne. Si registra, inoltre, che il 26,4% delle lavoratrici chiede aiuto ai propri familiari per affrontare la difficile situazione lavorativa, segno di un supporto sociale che, purtroppo, sembra non bastare per migliorare le condizioni di lavoro.
Questo rapporto di Eurispes, dunque, non solo celebra la Giornata Internazionale della Donna, ma richiama l'attenzione su quanto ancora c'è da fare per garantire diritti e dignità alle donne nel mondo del lavoro. Le istituzioni e le organizzazioni sindacali sono chiamate ad agire concretamente per affrontare queste problematiche, advocate per un ambiente lavorativo sano e sicuro, che possa garantire pari diritti e opportunità per tutte.
