Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari (Sib), ha recentemente sottolineato l'importanza cruciale del turismo balneare per l'Italia, affermando che è un "grave errore storico" voler distruggere un settore vitale attraverso un'applicazione errata del diritto europeo. Il turismo balneare, infatti, rappresenta ben il 39,2% delle presenze turistiche nel nostro paese, evidenziando l'impatto economico e sociale di questa attività sul territorio.
Capacchione ha sollevato una questione fondamentale durante una recente dichiarazione: la necessità di una discussione aperta e non strumentale sulla questione balneare. La gestione delle concessioni demaniali marittime è uno degli aspetti più controversi per il settore, e a tal proposito, otto governi precedenti hanno prorogato le concessioni, in attesa di una riforma chiara e precisa in grado di tutelare gli interessi degli operatori balneari senza compromettere il servizio al turista.
In questa difficile situazione, ha messo in evidenza la necessità di un piano nazionale straordinario per contrastare l’erosione costiera, che minaccia le spiagge e, di conseguenza, il turismo balneare stesso. Capacchione ha esortato le autorità competenti a interagire con gli stakeholder del settore per sviluppare strategie efficaci che possano recuperare le spiagge scomparse e proteggere quelle attualmente esistenti.
La rilevanza del turismo balneare non si limita soltanto agli aspetti economici, ma estende la sua influenza anche sul patrimonio culturale e sociale delle comunità costiere. Con oltre il 39% di turisti attratti da quest’area, è fondamentale per il futuro dell'industria turistica italiana che si provveda a mantenere e valorizzare le coste.
In conclusione, la difesa del turismo balneare deve diventare una priorità nazionale, affinché non si commettano errori che potrebbero compromettere un settore già in difficoltà. Capacchione ha fatto appello affinché si avvii una riflessione profonda e una rapida azione per garantire la salute del nostro patrimonio balneare e la sostenibilità del turismo in Italia.
