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Specializzazione sostegno art. 6: novità sulle preiscrizioni in più Atenei dopo la modifica del Ministero
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Specializzazione sostegno art. 6: novità sulle preiscrizioni in più Atenei dopo la modifica del Ministero

Preiscrizione ai percorsi di specializzazione sul sostegno: il divieto cade, nuove opportunità per i triennalisti. Analisi delle FAQ aggiornate e delle criticità emerse.

Specializzazione sostegno art. 6: novità sulle preiscrizioni in più Atenei dopo la modifica del Ministero

Indice degli argomenti

  • Introduzione e contesto normativo
  • Cos'è la specializzazione sostegno art. 6
  • Il DM 75/2025 e la riserva per i triennalisti
  • L'evoluzione delle FAQ del Ministero: cosa cambia per i candidati
  • Preiscrizione possibile presso più Atenei: cosa significa?
  • Le implicazioni della nuova FAQ per i triennalisti
  • Università chiuse per mancanza di iscrizioni: criticità emergenti
  • Il ruolo di Indire e di una Università nella preiscrizione
  • Procedure operative e consigli utili ai candidati
  • Impatto sulle future politiche di formazione del sostegno
  • Considerazioni sulle esclusioni e sulla trasparenza delle procedure
  • Sintesi e prospettive future

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Introduzione e contesto normativo

Negli ultimi mesi il panorama della formazione degli insegnanti di sostegno in Italia ha subito rilevanti mutamenti normativi e procedurali. In particolare, la pubblicazione del Decreto Ministeriale n. 75 del 24 aprile 2025, in attuazione dell’art. 6 del DL 71/2024, ha introdotto importanti innovazioni nell’accesso ai percorsi di specializzazione sul sostegno. Questi cambiamenti hanno generato numerosi dubbi tra i potenziali candidati, portando il Ministero dell’Istruzione a intervenire con aggiornamenti e chiarimenti, in particolare tramite FAQ pubblicate e successivamente modificate.

Un aspetto centrale e fonte di incertezza riguardava la possibilità di preiscrizione presso più Atenei: una procedura che, fino a pochi giorni fa, risultava vietata sulla base di precedenti FAQ ministeriali, ma che ora, grazie a una modifica recente, apre nuovi scenari per i cosiddetti "triennalisti", ossia quei docenti con almeno tre anni di servizio su sostegno. In questo articolo forniamo una panoramica completa delle novità, dei riflessi operativi e delle criticità irrisolte.

Cos'è la specializzazione sostegno art. 6

Il percorso di specializzazione sul sostegno rappresenta uno snodo fondamentale nella formazione dei docenti che desiderano operare a supporto degli studenti con disabilità. L’articolo 6 del DL 71/2024 disciplina le modalità di accesso riservate ai docenti chiamati comunemente "triennalisti sul sostegno", ovvero quei professori che, entro il 31 agosto 2024, hanno maturato almeno tre anni di servizio specifico sul sostegno nello stesso grado di istruzione.

Questo canale di accesso è stato introdotto per rispondere alla cronica carenza di personale specializzato nelle scuole italiane e allo stesso tempo valorizzare l’esperienza maturata dagli insegnanti che hanno già operato "sul campo". Le norme hanno quindi fissato una procedura semplificata: ammissione diretta senza prova preselettiva.

Tuttavia, al momento dell’attivazione dei percorsi, interpretazioni divergenti e comunicazioni non sempre univoche hanno generato difficoltà di interpretazione tra candidati e segreterie universitarie.

Il DM 75/2025 e la riserva per i triennalisti

Con il DM 75/2025, il Ministero ha concretizzato quanto previsto dal decreto-legge, attivando un percorso di formazione universitario dedicato esclusivamente ai "triennalisti". I requisiti sono precisi:

  • Possedere tre anni di servizio, anche non continuativi, su posto di sostegno nello stesso grado.
  • Avere accumulato tale anzianità di servizio entro il 31 agosto 2024.
  • Domandare la preiscrizione entro la scadenza stabilita dai bandi degli Atenei o delle istituzioni formative convenzionate.

Molti docenti, tuttavia, si sono trovati a fronteggiare un’ulteriore incertezza su modalità e limiti della preiscrizione. Diverse università, in autonomia, avevano inserito nei bandi il divieto di preiscrizione contemporanea in più sedi, aderendo a quanto riportato da FAQ ministeriali antecedenti.

L'evoluzione delle FAQ del Ministero: cosa cambia per i candidati

La situazione ha conosciuto una svolta recente. Alcuni candidati, infatti, sono stati esclusi dalla preiscrizione in quanto avevano tentato l’iscrizione presso più Atenei, convinti di poter sfruttare ogni occasione possibile per accedere. Questa esclusione ha generato non solo proteste nei confronti delle università, ma anche richieste di chiarimento direttamente al Ministero.

Il Ministero dell’Istruzione ha quindi modificato una FAQ già pubblicata, eliminando il divieto di preiscrizione presso più Atenei. Una decisione maturata per evitare ulteriori esclusioni arbitrarie e uniformare le procedure di accesso, tenuto conto anche delle difformità tra i bandi universitari pubblicati nei diversi Atenei.

Si tratta di una novità cruciale per la categoria: da oggi, i candidati in possesso dei requisiti previsti dal dm 75/2025 possono legittimamente presentare domanda di preiscrizione presso più Atenei o tramite Indire e una sola università, senza rischiare l’esclusione per la sola pluralità di istanze.

Preiscrizione possibile presso più Atenei: cosa significa?

L’eliminazione del divieto di preiscrizione ha un impatto molto rilevante. Prima della modifica, molti docenti si interrogavano sulla possibilità di "tentare la fortuna" in più sedi per aumentare le probabilità di essere ammessi. Ora questa strategia è del tutto legittima.

Ecco cosa comporta, in sintesi:

  • Aumento delle possibilità di accesso: i candidati possono scegliere più università e concorrere per tutte le sedi disponibili.
  • Maggiore flessibilità organizzativa: i docenti possono valutare sedi più vicine, con diverse date di avvio o migliori condizioni logistiche.
  • Trasparenza e parità di trattamento: la modifica rende il sistema più equo, evitando esclusioni derivate da interpretazioni restrittive delle FAQ.

Bisogna tuttavia sottolineare che le preiscrizioni non garantiscono la successiva conferma dell’iscrizione definitiva, che rimane subordinata all’accettazione nei percorsi attivati dalle singole università e alla regolarità del possesso dei requisiti.

Le implicazioni della nuova FAQ per i triennalisti

Questa modifica rappresenta un’opportunità senza precedenti per i triennalisti del sostegno. Negli ultimi anni, la domanda di specializzazione è cresciuta vertiginosamente, mentre l’offerta formativa risultava spesso insufficiente e distribuita in modo non uniforme sul territorio nazionale.

Gli insegnanti che hanno lavorato su sostegno per almeno tre anni possono ora:

  • Presentare domanda di preiscrizione presso tutte le sedi universitarie che hanno bandito i percorsi formativi;
  • Accedere parallelamente a graduatorie diverse, scegliendo in seguito la sede più adatta alle proprie esigenze professionali e personali;
  • Diminuire i rischi legati alla chiusura di alcune procedure per carenza di iscrizioni.

Questa possibilità porterà con sé una maggiore concorrenza tra Atenei nella selezione dei candidati, ma anche una migliore tutela degli interessi di chi aspira alla specializzazione di sostegno.

Università chiuse per mancanza di iscrizioni: criticità emergenti

Non va tuttavia ignorato un altro risvolto segnalato in queste settimane: alcune università hanno già chiuso il percorso per mancanza di iscrizioni.

Questo fenomeno pone due questioni rilevanti:

  • Rischio di spreco di risorse: se una sede attiva il percorso ma non raggiunge il numero minimo di preiscrizioni necessarie, l’investimento organizzativo viene vanificato.
  • Penalizzazione dei candidati locali: in alcune regioni o province, la mancata attivazione costringe i docenti a spostarsi, con costi economici e familiari significativi.

Ecco perché l’apertura alla preiscrizione multipla può anche essere considerata una misura a tutela della platea, permettendo ai docenti di orientarsi rapidamente tra le opportunità disponibili e riducendo il rischio di "scopertura formativa".

Il ruolo di Indire e di una Università nella preiscrizione

Nella procedura di preiscrizione, accanto alle università tradizionali, gioca un ruolo anche Indire (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), che può fungere da polo di ammissione o da interlocutore per l’invio delle domande.

La nuova FAQ del Ministero stabilisce che il candidato può:

  • Presentare domanda di preiscrizione tramite Indire e una sola università, oppure direttamente presso "più atenei".

Questa opzione nasce per agevolare quegli insegnanti che, per motivi di distanza geografica o organizzazione professionale, preferiscono veicolare la domanda tramite una piattaforma centralizzata o un intermediario qualificato.

Nel momento della conferma dell’iscrizione (successiva alla fase di preiscrizione e alla verifica dei requisiti), ogni candidato dovrà tuttavia optare per un solo percorso di specializzazione, comunicandolo tempestivamente all’ateneo o all’istituzione prescelta.

Procedure operative e consigli utili ai candidati

Alla luce delle nuove disposizioni, i docenti triennalisti che intendono partecipare ai percorsi di specializzazione sostegno art. 6 dovrebbero tenere presenti i seguenti passaggi:

  1. Verificare i requisiti: assicurarsi di aver maturato i tre anni di servizio su sostegno entro la data utile (31 agosto 2024);
  2. Consultare i bandi degli Atenei: ogni università pubblica un proprio bando, con scadenze, modalità e requisiti specifici;
  3. Presentare la domanda di preiscrizione: ora è possibile inviarla a più atenei o tramite Indire e una Università;
  4. Monitorare le comunicazioni delle università: alcune chiudono la procedura in caso di mancanza di preiscrizioni o di raggiungimento del numero massimo;
  5. Attendere la conferma di ammissione: solo dopo la verifica dei requisiti la preiscrizione diventa iscrizione effettiva;
  6. Scegliere la sede definitiva: nel caso di ammissione in più sedi, il docente dovrà scegliere quella presso cui frequentare il percorso.

Valgono, inoltre, alcune raccomandazioni pratiche:

  • Tenere una copia delle domande inviate;
  • Iscriversi a newsletter o canali ufficiali delle università per restare aggiornati;
  • Verificare eventuali vincoli economici: le procedure di preiscrizione possono prevedere il pagamento di una tassa, non sempre rimborsabile.

Impatto sulle future politiche di formazione del sostegno

La novità della preiscrizione multipla potrebbe avere effetti duraturi su come viene gestita la formazione dei docenti di sostegno in Italia. Da una parte, consente di ottenere dati più realistici sul fabbisogno nazionale, agevolando una programmazione più puntuale dei futuri percorsi. Dall’altra, potrebbe indurre le università ad affinare l’offerta e a coordinarsi maggiormente per evitare sovrapposizioni o dispersioni di risorse.

Considerazioni sulle esclusioni e sulla trasparenza delle procedure

Un aspetto che merita attenzione riguarda la trasparenza delle esclusioni già avvenute, e la necessità di ripristinare i diritti degli esclusi. È auspicabile che le università applichino retroattivamente le nuove istruzioni del Ministero e riaccettino le domande eventualmente respinte per semplice violazione del precedente divieto – ora eliminato.

I candidati esclusi dovrebbero quindi rivolgersi alle segreterie universitarie chiedendo la riapertura delle loro posizioni, allegando la FAQ aggiornata come documentazione a sostegno.

Sintesi e prospettive future

In conclusione, l’eliminazione del divieto di preiscrizione presso più Atenei per i percorsi di specializzazione sostegno art. 6 rappresenta una novità importante. Grazie alla modifica della FAQ ministeriale, i triennalisti sostegno possono ora candidarsi in modo più flessibile e tutelante ai percorsi di loro interesse.

Resta cruciale la tempestività dei candidati nell’acquisire le informazioni ufficiali, l’attenzione alle scadenze e una valutazione puntuale delle sedi da scegliere. La trasparenza procedurale e l’equità nell’accesso sono obiettivi verso cui il sistema universitario e il Ministero dovranno tendere con sempre maggiore impegno, nell’interesse della scuola italiana e degli studenti più fragili.

Pubblicato il: 19 agosto 2025 alle ore 10:09

Redazione EduNews24

Articolo creato da

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