Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato la bozza dell’ordinanza ministeriale relativa alle supplenze per il biennio 2026/27-2027/28, introducendo una novità rilevante: la piena equiparazione dei docenti ITP (Insegnanti Tecnico Pratici) ai docenti teorici, sia in termini di punteggio che di valutazione del titolo. Questa decisione rappresenta una svolta storica, correggendo la disparità contenuta nell’Ordinanza Ministeriale n. 88/2024, che attribuiva agli ITP punteggi fino a tre volte inferiori rispetto ai colleghi teorici, nonostante percorsi formativi equivalenti. Il provvedimento, atteso da tempo dagli addetti ai lavori, risponde alle richieste di equità avanzate dalle principali associazioni di categoria e dagli stessi docenti.
La correzione dell’errore e il percorso verso l’equità
A seguito della scoperta dell’errore nella valutazione dei titoli, si era tentato di intervenire tempestivamente, ma i tempi tecnici si sono rivelati insufficienti. "Presi comunque l’impegno di occuparmene appena possibile. E come ho più volte ricordato, con la revisione del Regolamento in ritardo, l’occasione poteva essere solo la nuova ordinanza ministeriale collegata all’aggiornamento biennale delle graduatorie. Non ci siamo dimenticati", ha dichiarato Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e già presidente della commissione Cultura al Senato. Pittoni ha inoltre sottolineato le difficoltà incontrate, tra cui un atteggiamento poco collaborativo da parte di alcuni gruppi social. Tuttavia, la volontà politica di sanare la disparità è rimasta ferma, trovando ora compimento nella bozza presentata.
Prospettive future e sintesi della riforma
La revisione introdotta dalla nuova ordinanza ministeriale rappresenta un passo fondamentale verso una maggiore giustizia nel sistema di reclutamento scolastico. Gli ITP potranno finalmente accedere alle graduatorie con criteri di valutazione identici a quelli dei colleghi teorici, ponendo fine a una discriminazione che aveva suscitato ampio dibattito. La riforma, fortemente voluta dalle rappresentanze sindacali e politiche, è destinata a garantire maggiore trasparenza, valorizzando le competenze degli insegnanti tecnico pratici e favorendo una scuola più inclusiva ed equa. In sintesi, il Ministero dimostra attenzione e ascolto nei confronti delle istanze della categoria, rafforzando il principio di pari opportunità nel mondo dell’istruzione.