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Suicidio Paolo Mendico: le responsabilità della scuola nel contrasto al bullismo secondo gli ispettori del Mim
Editoriali

Suicidio Paolo Mendico: le responsabilità della scuola nel contrasto al bullismo secondo gli ispettori del Mim

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Un'indagine ministeriale ha evidenziato carenze nella gestione del bullismo da parte dell'istituto scolastico frequentato dal giovane, sollevando interrogativi sulle misure preventive adottate.

Il recente suicidio di Paolo Mendico un quattordicenne a Latina ha sollevato gravi interrogativi sulle responsabilità delle istituzioni scolastiche nel prevenire e contrastare il bullismo. Questo articolo esamina le indagini ministeriali e giudiziarie in corso, evidenziando le carenze emerse nella gestione del fenomeno.

Il contesto del tragico evento

Nel settembre 2025, un adolescente di 14 anni si è tolto la vita all'inizio del nuovo anno scolastico. Secondo le dichiarazioni dei genitori, il giovane era vittima di bullismo da parte di alcuni compagni di classe. Nonostante le segnalazioni effettuate dalla famiglia, la scuola non avrebbe adottato misure adeguate per affrontare la situazione.

Le indagini ministeriali e le conclusioni degli ispettori

Il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha inviato ispettori per esaminare l'accaduto. La relazione risultante ha evidenziato che la scuola "avrebbe dovuto e potuto fare di più" per contrastare il bullismo. In particolare, non è stato attivato il protocollo previsto per gestire classi con comportamenti non conformi al regolamento d'istituto.

Le inchieste giudiziarie in corso

Parallelamente all'indagine ministeriale, sono state avviate due inchieste giudiziarie. La Procura di Cassino ha aperto un'indagine senza indagati al momento, mentre la Procura dei Minori ha iscritto quattro compagni di classe del giovane nel registro degli indagati per istigazione al suicidio.

Le responsabilità della dirigenza scolastica

Gli ispettori ministeriali hanno richiesto procedimenti disciplinari nei confronti della dirigente scolastica, della vicedirigente e della responsabile della sede succursale per "condotte omissive". La relazione sottolinea l'assenza di una valutazione approfondita degli episodi di bullismo e la mancata attivazione del protocollo antibullismo.

Dettagli della relazione ministeriale

La relazione di 28 pagine evidenzia un "meccanismo difensivo" da parte del personale scolastico, con omissioni e bugie che hanno impedito una corretta gestione della situazione. Sebbene manchi la "ripetitività nel tempo" degli episodi, gli ispettori sottolineano che il personale scolastico avrebbe dovuto intervenire attivando il protocollo antibullismo.

Conclusione

Il caso del quattordicenne di Latina mette in luce l'importanza di una gestione tempestiva e adeguata del bullismo nelle scuole. Le indagini in corso potrebbero portare a misure disciplinari e legali, sottolineando la necessità di protocolli efficaci e di una maggiore attenzione da parte delle istituzioni scolastiche per prevenire tragedie simili in futuro.

Pubblicato il: 28 dicembre 2025 alle ore 12:30

Natale Labia

Articolo creato da

Natale Labia

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