Nella notte appena trascorsa, presso il liceo classico Pilo Albertelli di via Manin, a Roma, si è verificato un grave incidente durante l’occupazione in corso da alcuni giorni. Una studentessa è caduta all’interno del cortile dell’istituto, in una zona sottostante interdetta, sollevando nuovamente la questione della sicurezza nelle scuole durante le occupazioni studentesche.
Dinamica dei fatti: la notte e il recupero
Secondo quanto riferito dalla dirigente scolastica Rosa Palmiero, la giovane è precipitata nel sottobasso del cortile, un’area protetta da grate chiuse con un lucchetto e ufficialmente vietata all’accesso. Solo il tempestivo intervento dei vigili del fuoco ha permesso il recupero della ragazza, che è stata immediatamente trasportata in ospedale in ambulanza. Attualmente, la studentessa si trova sotto osservazione medica.
Le dichiarazioni della dirigente scolastica
La dirigente Palmiero ha reso noto che l’area dell’incidente è stata subito messa in sicurezza e il passaggio è stato ulteriormente interdetto: "Alla luce di tutto ciò, necessito che i genitori esercitino la responsabilità genitoriale richiamando gli studenti minori, impedendo loro di perseverare nell'occupazione. Chiedo inoltre ai genitori dei maggiorenni di esercitare la loro responsabilità morale richiamando l'attenzione sulla pericolosità degli avvenimenti accaduti e sulle conseguenze che non hanno ancora dispiegato i loro effetti". Ha inoltre auspicato "per questa sera lo sgombero ordinato del nostro istituto scolastico".
La posizione dell’Associazione Nazionale Presidi
Mario Rusconi, presidente dei presidi ANP Roma, ha commentato: "Ancora una volta l'occupazione di un istituto scolastico ha rischiato di trasformarsi in tragedia". Parole che sottolineano la crescente preoccupazione del mondo scolastico rispetto alle occupazioni e ai rischi collegati, soprattutto in termini di sicurezza degli studenti.
Sicurezza scolastica e responsabilità genitoriale
La vicenda mette in luce come, in situazioni di occupazione, possano emergere criticità legate alla sicurezza degli edifici e dei cortili scolastici, spesso non adibiti all’uso notturno o non supervisionati. L’appello della dirigente ai genitori, distinti tra minorenni e maggiorenni, richiama alla necessità di una maggiore responsabilizzazione familiare e collettiva per prevenire simili incidenti.
Misure adottate e richieste per il futuro
Dopo l’incidente, l’amministrazione scolastica ha provveduto a rafforzare le misure di sicurezza, interdicendo ulteriormente le aree pericolose e sollecitando un ritorno alla normalità tramite uno sgombero ordinato dell’istituto. Queste azioni si inseriscono in un più ampio dibattito nazionale sulle modalità di protesta studentesca e sulla tutela della sicurezza negli ambienti scolastici.
Sintesi finale e riflessioni
In conclusione, il caso del liceo Pilo Albertelli riporta al centro dell’attenzione la delicata questione delle occupazioni scolastiche e delle responsabilità condivise di studenti, famiglie e istituzioni. Solo attraverso una collaborazione attiva e una rinnovata attenzione alla sicurezza si potranno evitare nuove tragedie e garantire un ambiente scolastico protetto per tutti.