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E' Polemica sui Corsi di Preparazione al Semestre di Medicina
Editoriali

E' Polemica sui Corsi di Preparazione al Semestre di Medicina

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Botta e risposta tra i deputati Pd, Irene Manzi e Alfredo D'Attorre e la Ministra Annamaria Bernini sulle pubblicità, spesso ingannevoli, rivolte a studenti e famiglia. Il Dicastero ha avviato una segnalazione all'Antitrust.

‘'La giungla dei corsi per l'accesso a Medicina è allarmante e conferma, purtroppo, tutte le critiche che avevamo sollevato nei mesi scorsi in Parlamento: una riforma improvvisata, confusa e annunciata con troppa leggerezza, che ha finito anche per alimentare un mercato opaco e deregolamentato a discapito degli studenti e delle loro famiglie. Leggere di corsi privati ​​che promettono ''successo al 100%'' o ''95% di promossi'' nel cosiddetto semestre filtro, senza alcuna garanzia reale, è il segno evidente di una situazione fuori controllo. Un sistema in cui si fa leva sulle ansie e sulle speranze dei giovani per vendere scorciatoie che non esistono. E nel frattempo il Ministero- con ritardo- annuncia che segnalerà la situazione all'Autorità Antitrust''. Così Irene Manzi, capogruppo del Pd in ​​commissione istruzione della Camera. ''Come Partito Democratico presenteremo un'interrogazione parlamentare alla Ministra Annamaria Bernini per fare piena luce su quanto sta accadendo: il Governo è a conoscenza della pubblicità aggressiva e potenzialmente ingannevole di questi corsi? Quali strumenti - oltre a quelli annunciati- intende attivare per tutelare gli studenti?. Non è una sorpresa. Lo avevamo detto chiaramente nei mesi passati: la riforma del numero chiuso così com'è stata concepita è sbagliata, non garantisce equità né trasparenza. Abbiamo denunciato il rischio che il semestre filtro diventi un altro ostacolo, non una soluzione. Abbiamo chiesto ascolto, ma ci hanno ignorato. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una corsa al business della formazione privata, senza regole né controlli. Non possiamo accettarlo. Il diritto allo studio non può diventare un terreno di caccia per chi specula sulle aspettative dei ragazzi’'.

Anche il responsabile Università del Pd, Alfredo D’Attorre contesta quest’assalto agli studenti di medicina: “Come facilmente prevedibile e previsto, la confusa e propagandistica riforma dell'accesso a Medicina, con la finta abolizione del numero chiuso, non solo non ha risolto il problema dei costosi corsi privati ​​a carico delle famiglie per la preparazione alla selezione, ma lo ha perfino acuito. Si apprende che il ministero dell'Università ha preso ora atto del problema e ha chiesto una verifica all'Autorità Antitrust sulla pubblicità di questi corsi. Non sarà purtroppo però l'Antitrust a poter risolvere il problema: i test a crocette restano, la selezione è stata spostata solo di sei mesi e non è stata resa meno aleatoria, non è stato abolito il numero chiuso, ma solo il primo semestre in presenza, sostituito con 3 corsi erogati prevalentemente in modalità online, che non ha offerto agli studenti nessuna garanzia di preparazione adeguata". "È auspicabile che il governo prenda atto quanto prima del fallimento di questa improbabile riforma e capisca che almeno il tema dell'università non può essere affrontato a colpi di slogan e promesse vuote", conclude D’Attorre.

Replica la ministra Bernini: “Ho dato mandato agli uffici del Ministero dell'Università e della ricerca di segnalare all'Antitrust i tanti messaggi pubblicitari che promuovono corsi di preparazione a Medicina. Vogliamo capire se dietro ci sia pubblicità ingannevole o messaggi fuorvianti capaci di creare facili illusioni tra gli studenti. Per anni l'accesso a questa facoltà si è basato su test a crocette con quesiti spesso generici, che hanno spinto molti ragazzi e famiglie a investire ingenti somme in corsi privati. Ora non serve più. Con l'introduzione del semestre aperto abbiamo intrapreso una strada nuova e più giusta: l'accesso libero. È una scelta che dà piena attuazione al diritto allo studio, rimette al centro gli atenei garantendo agli studenti una valida alternativa: la preparazione universitaria. Così si valorizza davvero il merito e segniamo un passo importante verso equità e pari opportunità per chiunque sogni di diventare medico”, conclude la ministra.

natale labia

Pubblicato il: 25 agosto 2025 alle ore 13:50

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