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Approvato emendamento della Lega al Ddl Valditara: vietata l'educazione sessuale nelle scuole medie
Editoriali

Approvato emendamento della Lega al Ddl Valditara: vietata l'educazione sessuale nelle scuole medie

Disponibile in formato audio

La Commissione Cultura della Camera ha approvato un emendamento al Ddl Valditara che estende il divieto di affrontare tematiche sessuali anche alle scuole medie, suscitando reazioni contrastanti tra maggioranza e opposizione.

La Commissione Cultura della Camera dei Deputati ha recentemente approvato un emendamento al disegno di legge (Ddl) Valditara, che estende il divieto di affrontare tematiche sessuali anche nelle scuole medie. Questa decisione ha suscitato un acceso dibattito tra le forze politiche e le associazioni civili.

Dettagli dell'emendamento

L'emendamento, presentato dalla deputata leghista Giorgia Latini, modifica il testo originale del Ddl Valditara, che inizialmente limitava il divieto di trattare argomenti legati alla sessualità alla scuola dell'infanzia e alla primaria. Con l'approvazione di questa modifica, il divieto viene esteso anche alle scuole secondarie di primo grado. Per gli studenti delle scuole superiori, l'insegnamento di tali tematiche sarà consentito solo previo consenso informato delle famiglie, le quali dovranno essere informate sui temi trattati, sul materiale didattico utilizzato e sulle competenze dei relatori coinvolti.

Reazioni politiche

L'approvazione dell'emendamento ha generato reazioni contrastanti. I membri del Partito Democratico in Commissione Istruzione, tra cui Mauro Berruto, Sara Ferrari, Giovanna Iacono, Irene Manzi e Matteo Orfini, hanno definito la misura "un fatto gravissimo". Essi sottolineano come, da decenni, molte scuole italiane offrano progetti di educazione alla sessualità ai giovani sotto i 14 anni, affrontando temi come le malattie sessualmente trasmissibili, la prevenzione delle gravidanze precoci e il contrasto alla violenza sessuale. Secondo il PD, introdurre un divieto su queste informazioni, spesso gestite dalle aziende sanitarie, senza fornire alternative formative, rappresenta un grave danno per le giovani generazioni, privandole di informazioni corrette da professionisti della sanità pubblica.

Al contrario, il portavoce di Pro Vita e Famiglia, Jacopo Coghe, ha accolto positivamente l'emendamento, definendolo "una misura di totale buonsenso". Coghe sostiene che il divieto impedisce a "attivisti ideologizzati" di entrare nelle classi per discutere di temi come l'utero in affitto, la pillola abortiva, il cambio di sesso e le "favole gay". Anche il deputato leghista Rossano Sasso, capogruppo in Commissione Cultura e relatore del Ddl Valditara, ha espresso soddisfazione per l'estensione del divieto alle scuole medie, affermando che ciò impedisce a "attivisti ideologizzati" di affrontare tematiche sessuali con gli studenti più giovani.

Opinioni delle associazioni

Le associazioni pro-famiglia hanno espresso pareri favorevoli all'emendamento. Jacopo Coghe di Pro Vita e Famiglia ha dichiarato che il divieto è una misura di buonsenso contro chi, negli ultimi anni, è entrato nelle classi per parlare di temi controversi come l'utero in affitto e il cambio di sesso. D'altra parte, le associazioni per i diritti civili e l'educazione sessuale hanno criticato la decisione, ritenendo che privi gli studenti di informazioni essenziali per la loro crescita e consapevolezza.

Contesto sociale e femminicidi

La discussione sull'emendamento si è svolta nello stesso giorno in cui si è verificato un grave femminicidio: la 29enne Pamela Genini è stata uccisa a coltellate dal compagno. La senatrice Cecilia D'Elia, capogruppo del PD in Commissione Istruzione e Cultura, ha sottolineato come, in un momento in cui si consumano tragici episodi di violenza di genere, la maggioranza dimostri "incapacità di promuovere la prevenzione e il cambiamento nelle relazioni". D'Elia ha aggiunto che l'approccio "sessuofobico" della destra impedisce agli studenti di ricevere una parte essenziale della loro formazione.

Conclusione

L'approvazione dell'emendamento al Ddl Valditara rappresenta un punto di svolta nel dibattito sull'educazione sessuale nelle scuole italiane. Mentre alcuni vedono la misura come una protezione contro influenze ideologiche, altri la interpretano come un passo indietro nella formazione e nella prevenzione di problematiche sociali. Il confronto tra le diverse posizioni evidenzia la complessità del tema e la necessità di un dialogo approfondito per trovare un equilibrio tra diritti educativi e valori familiari.

Pubblicato il: 15 ottobre 2025 alle ore 22:08

Natale Labia

Articolo creato da

Natale Labia

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