Introduzione
Con 231mila visitatori, il Salone del Libro di Torino 2025 si conferma una vera capitale della cultura e dell’editoria italiana. Tuttavia, dietro a numeri da record e una parata di personaggi famosi, emerge il dibattito sulla salute reale della letteratura. Mancano forse le condizioni per una vera rinascita culturale, offuscate da una comunicazione spesso trionfalistica che rischia di marginalizzare la voce delle “perle nascoste”.
Il grande successo di pubblico: 231mila presenze al Salone del Libro Torino 2025
Il Salone del Libro 2025 ha confermato il suo ruolo di riferimento tra gli eventi letterari Torino 2025 registrando la cifra record di 231mila persone. Numerosi visitatori hanno affollato i padiglioni del Lingotto, provenienti da tutta Italia e dall’estero.
Fattori chiave del successo:
- Programmazione ricca e trasversale, adatta sia a lettori esperti sia a curiosi.
- Ampio coinvolgimento di scuole, università e associazioni culturali.
- Collaborazioni con librerie, editori indipendenti e grandi marchi dell’editoria italiana.
Questa massiccia partecipazione conferma che la sete di libri e di eventi letterari rimane altissima. Ma è davvero tutta qui la rinascita editoriale italiana?
Protagonisti e ospiti illustri: chi c’era al Salone
Tra le presenze di spicco al Salone del Libro Torino 2025, si sono distinti autori, editori, giornalisti, politici e personalità della cultura nazionale ed internazionale.
Alcuni protagonisti:
- Silvio Viale, storico organizzatore del Salone, ha partecipato alla conferenza stampa finale, sottolineando gli ottimi risultati raggiunti.
- Alessandro Giuli, che ha incontrato rappresentanti di editori e librai, ascoltando le preoccupazioni del settore riguardo la sostenibilità economica dell’editoria.
- Ministro Guido Crosetto, la cui presenza, come vedremo, ha suscitato reazioni accese.
- Tantissimi autori noti: da Roberto Saviano, protagonista tra i libri più venduti Salone Torino, a giovani esordienti e penne emergenti della narrativa italiana.
I grandi nomi attirano folla, ma non sempre garantiscono uno spazio adeguato alle nuove proposte e ai talenti meno noti. Il tema delle perle nascoste Salone del Libro è quanto mai attuale.
Il libro più venduto: _L’amore mio non muore_ di Roberto Saviano
Tra le novità editoriali Salone Torino il titolo che ha registrato il record nelle vendite è stato L’amore mio non muore di Roberto Saviano. Il successo di Saviano riconferma il suo ruolo di autore di punta dell’editoria italiana e dimostra come i temi trattati – l’amore, la lotta e la memoria – siano centrali nell’interesse del pubblico.
Ma cosa racconta Saviano nel suo nuovo libro?
L’amore mio non muore affronta temi esistenziali con lo stile crudo e diretto ormai tipico dell’autore. Raccontando storie di resistenza e di affetti senza tempo, Saviano coinvolge i lettori ma, secondo alcuni critici, monopolizza l’attenzione mediatica a discapito di altre voci meritevoli presenti tra le novità editoriali Salone Torino 2025.
Le contestazioni: la presenza contestata del Ministro Crosetto
Un altro tema centrale del Salone del Libro Torino 2025 riguarda le polemiche politiche. Il Ministro della Difesa Guido Crosetto è stato bersaglio di forti contestazioni da parte di attivisti pro Palestina. Durante una delle conferenze, alcuni attivisti hanno interrotto l’intervento di Crosetto, chiedendo maggiore attenzione della politica italiana verso la questione mediorientale.
Le motivazioni della contestazione:
- Critiche al governo sul tema della guerra e delle esportazioni di armi.
- Richiesta di un maggiore impegno civile e umanitario.
- La volontà di riportare il Salone ad uno spazio realmente libero di confronto.
L’episodio dimostra come cultura e politica si intreccino al Salone del Libro Torino, rendendo l’evento uno specchio delle tensioni e delle sfide del nostro tempo.
Il ruolo delle istituzioni e la richiesta di maggiore supporto all’editoria italiana
Durante il Salone del Libro Torino 2025 è emersa con forza la richiesta di un maggiore supporto da parte delle istituzioni nei confronti dell’editoria italiana. Editori e librai hanno espresso preoccupazione per la difficoltà di sostenere economicamente le proprie realtà in un mercato dominato da colossi dell’online e da un continuo aumento dei prezzi di produzione.
Le richieste principali:
- Incentivi fiscali per le piccole case editrici.
- Maggiore tutela della filiera del libro, dalle tipografie alle librerie indipendenti.
- Sostegno alla promozione della lettura nelle scuole e all’acquisto di libri italiani.
Queste posizioni sono state espresse anche nel corso degli incontri tra Alessandro Giuli e i rappresentanti di editori e librai, evidenziando quanto sia fondamentale rilanciare il settore partendo dalla base e non solo dai grandi nomi.
Le perle nascoste del Salone del Libro: oltre la cortina dei soliti noti
Nonostante la visibilità riservata ogni anno ai grandi autori e alle star editoriali, molti osservatori hanno sottolineato come proprio nel sottobosco delle piccole realtà si trovino le perle nascoste Salone del Libro.
Cosa sono le perle nascoste?
Si tratta di romanzi, saggi, poesie e graphic novel pubblicati da editori indipendenti, spesso frutto di una ricerca letteraria autentica e di uno sguardo originale sulla realtà.
Alcuni esempi emersi al Salone del Libro Torino 2025:
- Romanzi d’esordio di giovani autori "fuori dagli schemi".
- Piccole raccolte di poesia che raccontano territori dimenticati, dai borghi piemontesi alle periferie del Meridione.
- Fumetti d’autore che parlano di inclusione, memoria e diversità.
Perché queste opere vengono spesso trascurate?
- Mancanza di risorse per promuovere efficacemente le pubblicazioni.
- Spazio mediatico e commerciale quasi esclusivamente riservato alle grandi case editrici.
- Scarsa attenzione nei principali circuiti di vendita.
Raccontare queste "perle" significa dare spazio a nuove voci e restituire all’editoria italiana la ricchezza della sua pluralità.
Le tendenze dell’editoria italiana nel 2025
Il Salone del Libro Torino 2025 ha anche permesso di cogliere alcune linee di tendenza interessanti per l’editoria italiana.
Tendenze principali:
- Forte crescita del segmento graphic novel e della letteratura per ragazzi.
- Interesse crescente per i saggi brevi e per la non-fiction legata a temi sociali e ambientali.
- Maggiore attenzione verso la narrativa di autori stranieri tradotti in italiano, particolarmente dalle zone di conflitto e dai Paesi emergenti.
- Riscoperta della letteratura locale e delle storie radicate nei territori italiani, tra realtà e folklore.
Nonostante la forza dei grandi nomi e la centralità dei libri più venduti Salone Torino, il panorama appare dunque in evoluzione, soprattutto grazie all’apporto di idee nuove e progetti coraggiosi.
Il punto sulla letteratura di qualità: crisi o rilancio?
Una domanda che ricorre spesso nei corridoi del Salone del Libro riguarda lo stato della letteratura di qualità in Italia. Se da un lato i numeri del Salone sono da record, dall’altro cresce l’impressione che la vera letteratura sia in difficoltà, relegata ai margini da fenomeni editoriali di massa.
Sintomi della crisi:
- Difficoltà degli autori emergenti a trovare editori disposti a rischiare.
- Pressione commerciale che impone scelte editoriali funzionali al best seller.
- Abbassamento della qualità media delle proposte pubblicate dai principali operatori.
Strategie per il rilancio:
- Potenziamento dei premi letterari indipendenti.
- Rafforzamento della rete delle biblioteche e delle librerie di quartiere.
- Utilizzo più intelligente dei social media per promuovere “nicchie” letterarie di valore.
Solo una convergenza tra operatori culturali, istituzioni e opinione pubblica potrà invertire la tendenza e riportare la qualità al centro dell’editoria italiana.
Sintesi finale: quale futuro per il Salone del Libro e la letteratura italiana?
Il Salone del Libro Torino 2025 è stato senza dubbio un grandissimo successo in termini numerici e di partecipazione, confermandosi tra gli eventi letterari più importanti d’Europa. Ma dietro ai numeri e ai nomi famosi c’è un’Italia che chiede attenzione per la pluralità culturale, per la salvaguardia delle “perle nascoste” e per un mercato che possa offrire vero valore ai lettori.
Le contestazioni al Ministro Crosetto sono il segnale che la cultura è, e deve rimanere, un terreno di confronto e tensione civile. Le istanze di autori ed editori indipendenti si affiancano alle esigenze dei grandi protagonisti, dimostrando che il vero futuro dell’editoria italiana passa attraverso una nuova alleanza tra qualità e partecipazione.
Chiudiamo dunque con la consapevolezza che il Salone del Libro Torino 2025, con i suoi successi e le sue criticità, rappresenta uno specchio fedele del presente ma anche una piattaforma per costruire il futuro della letteratura e della cultura italiana.