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Seagate innova la tecnologia HAMR: verso hard disk da 55 TB grazie ai nuovi piatti da 6,9 TB
Tecnologia

Seagate innova la tecnologia HAMR: verso hard disk da 55 TB grazie ai nuovi piatti da 6,9 TB

Il futuro dell’archiviazione dati si riscrive grazie all’avanzamento della densità areale e alla prospettiva di hard disk ultra capienti per il 2025

Seagate innova la tecnologia HAMR: verso hard disk da 55 TB grazie ai nuovi piatti da 6,9 TB

La storica azienda statunitense, Seagate, ha segnato un altro passo fondamentale nell’evoluzione dell’archiviazione magnetica. L’ultimo prototipo riflette lo stato dell’arte raggiunto dalla tecnologia HAMR, proiettando il mercato verso hard disk da 55 TB e oltre.

Indice dei paragrafi

  • Introduzione e contesto tecnologico
  • Cos’è la tecnologia HAMR e come funziona
  • Il traguardo dei 6,9 TB per piatto: cosa significa?
  • La prospettiva di HDD da 55 TB entro il 2025
  • Le simulazioni Seagate e il futuro degli hard disk ultra capienti
  • Implicazioni per il settore data center e cloud
  • Sfide tecnologiche e industriali nell’aumento della densità areale
  • Gli impatti sul mercato consumer e professionale
  • La tabella di marcia Seagate e il futuro oltre i 7 TB per piatto
  • Conclusioni e riflessioni sul futuro dell’archiviazione dati

Introduzione e contesto tecnologico

Nella corsa all’innovazione nel settore dell’archiviazione, le aziende leader competono per offrire soluzioni sempre più capienti, affidabili ed economiche. In questo contesto, Seagate si conferma ancora una volta pioniere grazie all’annuncio del prototipo di hard disk da 6,9 TB per piatto, con l’obiettivo ambizioso di commercializzare, nel breve termine, unità disco da circa 55 TB. Questa pietra miliare, ottenuta grazie alla maturità della tecnologia HAMR (Heat-Assisted Magnetic Recording), promette di rivoluzionare il concetto stesso di archiviazione su dischi meccanici, ampliando le possibilità sia per data center che per utenti professionisti.

L'importanza di aumentare la densità areale nei dischi rigidi risiede nella possibilità di incrementare la capacità senza sacrificare dimensioni o performance. Non a caso, HAMR tecnologia Seagate rappresenta oggi la risposta più avanzata all’irrefrenabile crescita dei dati digitali prodotti e archiviati in tutto il mondo. Da anni, infatti, il mercato attende una svolta tangibile che possa superare le limitazioni intrinseche delle tecnologie PMR (Perpendicular Magnetic Recording) ormai giunte al limite.

In questo scenario, la novità hard disk Seagate con prototipo da 6,9 TB per piatto stimola un ampio dibattito tra addetti ai lavori, analisti di mercato e responsabili IT.

Cos’è la tecnologia HAMR e come funziona

Per comprendere il significato del nuovo traguardo, è necessario spiegare in cosa consista la tecnologia HAMR e perché sia considerata la naturale evoluzione dei sistemi di archiviazione magnetica. HAMR, acronimo di Heat-Assisted Magnetic Recording, introduce un principio rivoluzionario: sfruttare il calore generato da un minuscolo laser per temporaneamente ridurre la coercitività magnetica del supporto durante la scrittura dei dati.

Ecco come opera HAMR nel dettaglio:

  • Ogni testa di scrittura integra un minuscolo diodo laser.
  • Al passaggio della testina sul piatto, il laser scalda un punto microscopico della superficie.
  • Il calore consente di modificare la polarizzazione magnetica in un’area molto più piccola rispetto alle tecnologie precedenti.
  • Raffreddandosi prontamente, la regione scritta diventa estremamente stabile, resistente alle interferenze esterne e alle demagnetizzazioni accidentali.

La conseguenza diretta è la possibilità di incrementare la densità areale dei dati incisi sul piatto, ovvero il numero di bit registrabili per pollice quadrato. Le attuali unità PMR e SMR faticano a superare una densità di 1,1 TB per pollice quadrato, mentre i prototipi HAMR, come quello realizzato da Seagate, stanno spingendo questa soglia sempre più in alto, con benefici evidenti per capacità totali e costi a gigabyte.

Il traguardo dei 6,9 TB per piatto: cosa significa?

L’annuncio secondo cui Seagate ha realizzato un prototipo di hard disk da 6,9 TB per piatto riveste un’importanza cruciale per diversi motivi, sia tecnici che di mercato. Attualmente, la migliore capacità disponibile nei dischi rigidi commerciali oscilla fra 3 e 4 TB per piatto, con rare eccezioni più performanti. Il balzo a 6,9 TB per piatto significa aver quasi raddoppiato la densità areale grazie agli sviluppi della HAMR.

Moltiplicando questa capacità per il numero di piatti tradizionalmente presenti nelle unità da 3,5 pollici, si ottengono valori di archiviazione dati potenziali superiori a qualsiasi altro disco meccanico mai commercializzato fino ad oggi.

I principali vantaggi derivanti da questo risultato sono:

  • Maggiore capacità per server e data center a parità di ingombro fisico
  • Riduzione del numero di dischi necessari per cluster ad alta capacità
  • Diminuzione dei consumi energetici proporzionale alla capacità totale installata
  • Ottimizzazione dei costi di manutenzione e gestione infrastrutturale
  • Maggior resistenza agli stress termici e magnetici, garantita dalla tecnologia HAMR

Questo risultato, finora in fase prototipale, potrebbe essere cruciale per ridurre il gap tecnologico con le unità SSD, almeno in termini di costi per gigabyte e volumi di archiviazione massima.

La prospettiva di HDD da 55 TB entro il 2025

Sulla scorta di questi dati, Seagate ha dichiarato di poter commercializzare unità hard disk da circa 55 TB già nel 2025, sfruttando al massimo la produzione di massa dei nuovi piatti HAMR da 6,9 TB. Se si considera una configurazione tipica a otto piatti per drive, la capacità lorda supera nettamente i 55 TB.

Il risultato è particolarmente rilevante per i segmenti di mercato in cui la scalabilità dell’archiviazione dati rappresenta una priorità assoluta, quali:

  • Data center di grandi dimensioni
  • Cloud provider
  • Infrastrutture di backup e disaster recovery
  • Settori scientifici e ricerca accademica ad alta intensità dati
  • Archiviazione video HD e 4K, sorveglianza intelligente

Secondo gli analisti, l’arrivo di unità HDD ad alta capacità cambierà radicalmente il rapporto tra spazio occupato, consumo energetico e costi di investimento in ambito IT.

Le simulazioni Seagate e il futuro degli hard disk ultra capienti

Oltre al prototipo già conseguito, Seagate ha completato simulazioni tecniche per piatti da 8 TB, lasciando presagire ulteriori sviluppi nella roadmap industriale dell’azienda. Si tratta di un’espansione che mette finalmente in discussione i limiti storici della tecnologia HDD, spingendo la barriera teorica ancora oltre e aprendo scenari imprevedibili per il futuro dell’archiviazione dati.

Queste simulazioni non si limitano alla mera estensione della capacità. Esse prevedono anche:

  • Ottimizzazione dei materiali ferromagnetici
  • Raffinamento delle microstrutture del substrato
  • Sviluppo parallelo di testine di scrittura sempre più sofisticate
  • Introduzione di sistemi per la dissipazione termica efficace durante la scrittura intensiva

Di conseguenza, le prospettive di crescita non riguardano solo Seagate, ma l’intero settore che, di fatto, sarà costretto a rivedere le proprie strategie produttive e d’innovazione competitiva nel prossimo decennio.

Implicazioni per il settore data center e cloud

Gli impatti dell’arrivo di hard disk ultra capienti 2025, e in particolare di dischi rigidi da 55 TB, saranno profondi soprattutto nel comparto data center, che oggi rappresenta uno dei principali assi portanti dell’economia digitale globale.

Chi guadagnerà di più dai nuovi hard disk ultra capienti?

  • Provider di servizi cloud (IaaS, PaaS, SaaS)
  • Aziende che erogano soluzioni di Big Data e Intelligenza Artificiale
  • Piattaforme di streaming video e social media
  • Grandi software house e operatori ERP

Oltre al puro dato sulla capacità, il salto tecnologico favorirà anche:

  • Consolidamento dei rack e risparmio sull’infrastruttura hardware
  • Diminuzione del carbon footprint per l’efficienza energetica
  • Miglioramenti in sicurezza, affidabilità e integrità dei dati archiviati
  • Nuove strategie di cold storage a lungo termine per archivi digitali

Le funzioni avanzate offerte dalla HAMR, tra cui la velocità di accesso ai dati e la robustezza delle aree scritte, consentiranno ai clienti di progettare architetture IT più flessibili e scalabili.

Sfide tecnologiche e industriali nell’aumento della densità areale

Seagate, come tutti i produttori nel settore, dovrà proseguire nella ricerca e sviluppo su materiali, testine laser e firmware per rendere la tecnologia produttiva e affidabile su larga scala. Le principali sfide includono:

  • Gestione della dissipazione termica generata dal processo HAMR
  • Incremento dell’affidabilità delle testine e della durata operativa dei dispositivi
  • Ottimizzazione delle velocità di scrittura e lettura a densità così elevate
  • Necessità di nuovi standard firmware e software per la gestione dei dati ad alta densità

Non meno importante, la produzione in volumi di questi nuovi piatti richiederà investimenti notevoli negli impianti industriali e nelle linee produttive. In questo scenario, l'ecosistema dei fornitori dovrà adeguarsi velocemente per fornire materiali, elettronica di controllo e componentistica miniaturizzata in linea con le nuove specifiche tecniche.

Gli impatti sul mercato consumer e professionale

Benché i primi beneficiari del salto siano quasi esclusivamente i grandi operatori, in un secondo momento il mercato consumer e quello SOHO (Small Office/Home Office) potranno beneficiare dagli effetti a cascata dei progressi HAMR. Questo grazie a prezzi gradualmente più accessibili delle tecnologie precedenti e a una maggiore disponibilità di hard disk a capacità elevate anche per:

  • Backup domestici su grande scala
  • NAS familiari
  • Storage locale per editing video/fotografico in alta risoluzione
  • Collezioni multimediali sempre più esigenti in termini di spazio

In prospettiva, i prezzi per gigabyte scenderanno ulteriormente, e le imprese medie e piccole potranno ridefinire le proprie strategie di archiviazione dati affidandosi a unità con capacità impensabili fino a poco tempo fa.

La tabella di marcia Seagate e il futuro oltre i 7 TB per piatto

A rafforzare il quadro di ottimismo tecnologico, Seagate ha pubblicamente dichiarato di aspettarsi piatti oltre i 7 TB nel prossimo decennio. Questo dato si inserisce in una tabella di marcia tesa a mantenere l’azienda in una posizione di leadership tramite innovazione continua.

Le previsioni includono:

  • Capacità incrementalmente superiori grazie all’affinamento della chimica dei materiali
  • Migliorie continue nelle testine di scrittura e nelle tecniche di raffreddamento
  • Collaborazioni con produttori di piattaforme cloud di livello globale
  • Sviluppo parallelo di controller e firmware evoluti per la gestione dei nuovi dispositivi

La roadmap Seagate mira dunque a portare, entro il 2030, i dischi HAMR verso capacità teoriche di 100 TB e oltre per singola unità, ridefinendo ogni volta il limite dell’archiviazione magnetica convenzionale.

Conclusioni e riflessioni sul futuro dell’archiviazione dati

Il recente annuncio di Seagate sui piatti da 6,9 TB e la prospettiva di hard disk da 55 TB rappresenta un salto quantico nel settore ICT. L’aumento della densità areale non solo risponde alle esigenze di una società digitale sempre più esigente, ma rilancia la sfida tra tecnologie HDD e SSD, con potenziali ripercussioni su tutto il mercato IT nei prossimi anni.

HAMR si conferma oggi la soluzione più promettente per superare i limiti strutturali degli hard disk tradizionali e, potenzialmente, anche di alcune architetture a stato solido in termini di rapporto prezzo/capacità. La sfida futura, tuttavia, non riguarderà solo la capacità ma anche la sostenibilità, la sicurezza e la robustezza delle architetture di archiviazione che i dati digitali richiederanno.

In conclusione, chi opera in ambito data center, cloud, storage professionale e consumer deve tenere sotto costante osservazione le novità hard disk Seagate e, più in generale, l’evoluzione della tecnologia HAMR. La transizione verso dischi ultra capienti è ormai inevitabile: prepararsi per tempo permetterà ad aziende e professionisti di cogliere ogni beneficio competitivo che la nuova era dell’archiviazione magnetica si appresta a offrire.

Pubblicato il: 27 novembre 2025 alle ore 01:53

Redazione EduNews24

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