Nuovo Data Center regionale a Marghera: la rivoluzione digitale del Veneto
Indice
- Introduzione: Un nuovo capitolo per l’innovazione tecnologica in Veneto
- Il progetto in sintesi: numeri, investimento e caratteristiche tecniche
- La struttura del Data Center regionale Veneto: sicurezza e sostenibilità ambientale
- Impatto e benefici per la pubblica amministrazione veneta
- L’adesione degli enti locali: il caso del Comune di Venezia
- Innovazione e digitalizzazione: un modello per il Nordest e l’Italia
- L’energia verde: l’impianto fotovoltaico e la sostenibilità del centro
- Sicurezza dati e strategia digitale nella pubblica amministrazione
- Una prospettiva europea: il Veneto tra i leader delle infrastrutture digitali
- Conclusioni: scenari futuri e sintesi dei benefici
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Introduzione: Un nuovo capitolo per l’innovazione tecnologica in Veneto
Il 6 ottobre 2025 segna una data importante per l’innovazione tecnologica della Regione Veneto: con la cerimonia di inaugurazione a Marghera, Venezia, del nuovo Data Center regionale Veneto, inizia una nuova era per la gestione sicura dei dati della pubblica amministrazione. Questo progetto da 15 milioni di euro, realizzato in uno dei poli industriali storici della regione, rappresenta non solo un simbolo di progresso tecnologico ma anche un modello di data center sostenibile in Italia. Una scelta strategica che proietta il Veneto tra i territori più avanzati del Nordest nel campo dell’innovazione digitale e delle infrastrutture IT pubbliche.
L’infrastruttura, tra le più avanzate del panorama nazionale, nasce per rispondere alle esigenze di una digitalizzazione sempre più spinta, offrendo agli enti pubblici sicurezza, efficienza e sostenibilità. Marghera diventa così punto di riferimento per lo sviluppo delle infrastrutture digitali Venezia e regione Veneto e modello per la gestione moderna e responsabile dei dati pubblici.
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Il progetto in sintesi: numeri, investimento e caratteristiche tecniche
Il nuovo Data Center regionale Veneto presenta numeri di assoluto rilievo:
- 15 milioni di euro di investimento complessivo
- 220 metri quadrati di superficie tecnologica
- 196 server di ultima generazione installati
- 154 pannelli fotovoltaici posizionati in copertura
- Oltre 42 MWh/anno di energia prodotta da fonti rinnovabili
Questi numeri riflettono una progettualità pensata per il futuro: una struttura in grado di ospitare e gestire le immense moli di dati delle amministrazioni pubbliche venete, incorporando le più moderne tecnologie di virtualizzazione, protezione ambientale e resilienza informatica. Il finanziamento, derivante da fondi regionali, statali e PNRR, evidenzia quanto sia considerata prioritaria una infrastruttura IT pubblica per il Veneto.
Il Data Center regionale Veneto si configura come un nodo centrale per la digitalizzazione, destinato a garantire l’interoperabilità e la continuità operativa dei sistemi informativi locali e regionali. La sua collocazione strategica a Marghera, cuore industriale e logistico, sottolinea la volontà di rilanciare l’area anche dal punto di vista tecnologico.
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La struttura del Data Center regionale Veneto: sicurezza e sostenibilità ambientale
Sicurezza e affidabilità ai massimi livelli
La priorità assoluta del nuovo Data Center regionale Veneto è la sicurezza dei dati della pubblica amministrazione. L’edificio è stato realizzato secondo le più avanzate normative internazionali in materia di sicurezza fisica e informatica. Tra le dotazioni principali:
- Sistemi di controllo accessi biometrici e videosorveglianza 24 ore.
- Impianti antincendio a gas inerte per garantire l’integrità delle apparecchiature.
- Ridondanza elettrica con doppia alimentazione e gruppi elettrogeni d’emergenza.
- Sistemi di raffrescamento ad alta efficienza e controllo costante di temperatura e umidità.
Grazie a queste infrastrutture, la Regione può offrire ospitalità in massima sicurezza a dati sensibili appartenenti a enti, Comuni e società pubbliche.
Sostenibilità: un esempio virtuoso a livello nazionale
Lo stesso progetto è stato strutturato in ottica green, facendo del centro una best practice nell’ambito dei data center sostenibili in Italia. Particolare attenzione è stata posta alla riduzione dei consumi energetici, non solo grazie ai server di ultima generazione e ai sistemi di climatizzazione efficienti, ma grazie al già citato impianto fotovoltaico composto da 154 pannelli in grado di generare oltre 42 MWh all’anno di elettricità rinnovabile, abbattendo notevolmente l’impronta ecologica dell’intera infrastruttura.
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Impatto e benefici per la pubblica amministrazione veneta
L’attivazione del Data Center regionale Veneto rivoluziona il modo in cui la pubblica amministrazione regionale affronta il tema della gestione dati pubblici Veneto. L’infrastruttura permette a tutti gli enti aderenti di:
- Migrare i propri dati in un’unica piattaforma sicura e centralizzata.
- Gestire in modo semplificato servizi digitali, sistemi informativi e portali web.
- Avere tempi di risposta e resilienza notevolmente superiori agli standard precedenti.
- Accedere a standard di sicurezza informatica all’avanguardia contro minacce e attacchi cibernetici.
Non solo: la centralizzazione delle risorse IT consente consistenti risparmi gestionali, evita duplicazioni di investimento e permette di beneficiare di assistenza e supporto specialistico dedicato. Questi elementi rendono il Data Center di Marghera uno snodo chiave nell’attuazione degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in ambito digitale.
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L’adesione degli enti locali: il caso del Comune di Venezia
Un dato significativo emerso dalla cerimonia di inaugurazione del Data Center regionale Veneto è la pronta adesione di numerosi enti pubblici locali. Il Comune di Venezia si distingue come uno dei primi beneficiari e promotori della nuova infrastruttura. L’amministrazione cittadina ha scelto di migrare i propri servizi digitali sulle nuove architetture, beneficiando immediatamente di maggiore sicurezza, disponibilità e scalabilità per tutti i servizi ai cittadini.
Questo processo di digitalizzazione Comune di Venezia rappresenta un modello replicabile e un volano per la trasformazione tecnologica di altri enti locali veneti. L’obiettivo dichiarato è ampliare rapidamente la platea dei servizi digitali offerti, rendendo più trasparente, facile e accessibile il rapporto tra cittadini e amministrazione pubblica.
Tra i servizi già migrati:
- Protocollo informatico e gestione atti amministrativi
- Servizi anagrafici e strumenti per la partecipazione civica
- Sistemi di pagamento elettronico e tributi locali
L’adesione del Comune di Venezia si accompagna a quella di altri importanti enti territoriali e consorzi, a conferma del grande interesse suscitato dalla nuova infrastruttura digitale Venezia.
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Innovazione e digitalizzazione: un modello per il Nordest e l’Italia
La nascita del Data Center regionale Veneto a Marghera non costituisce solo un balzo in avanti per l’amministrazione regionale, ma rappresenta un modello concreto di governance digitale a livello nazionale. Il Nordest si conferma così laboratorio di sperimentazione per innovazione tecnologica e bandiera di sviluppo sostenibile.
Gli esperti sottolineano come il Veneto sia ora in grado di offrire uno standard superiore in termini di:
- Sicurezza dei dati pubblici
- Ottimizzazione delle risorse informatiche
- Sostenibilità ambientale delle infrastrutture
- Qualità e accessibilità dei servizi digitali ai cittadini
L’approccio adottato risponde inoltre alle nuove direttive europee in materia di cloud sovereignty, ossia la capacità di garantire che i dati delle pubbliche amministrazioni rimangano gestiti in ambiente nazionale, protetti e tracciabili secondo rigorosi criteri di legge e trasparenza.
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L’energia verde: l’impianto fotovoltaico e la sostenibilità del centro
Una delle caratteristiche più innovative e di maggiore impatto del Data Center regionale Veneto è la presenza dell’impianto fotovoltaico in copertura. I 154 pannelli montati consentono una produzione stimata oltre i 42 MWh/anno, coprendo buona parte del fabbisogno energetico della struttura con energia rinnovabile e azzerando gran parte delle emissioni di CO2.
Benefici ambientali e futuri sviluppi
L’approccio scelto posiziona Marghera come esempio virtuoso di data center sostenibile in Italia, seguendo le migliori pratiche del settore a livello europeo. L’intenzione dichiarata della Regione è di ampliare nei prossimi anni la quota di energia autoprodotta e di continuare su questa strada, integrando tecnologie sempre più efficienti e fonti rinnovabili aggiuntive.
Sono inoltre in programma
- Analisi periodiche di impatto ecologico
- Collaborazioni con enti di ricerca universitaria per il monitoraggio ambientale
- Iniziative didattiche e formative rivolte a scuole e studenti locali
Queste azioni consentiranno di rafforzare il legame tra sviluppo tecnologico e rispetto per l’ambiente.
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Sicurezza dati e strategia digitale nella pubblica amministrazione
Lo sviluppo del Data Center regionale Veneto risponde a una necessità sempre più sentita dagli enti pubblici: quella di garantire sicurezza e continuità nella gestione dei dati, considerando la crescita delle minacce digitali, dagli attacchi ransomware ai rischi di perdita accidentale di informazioni.
Il nuovo sistema prevede:
- Backup costante dei dati e piani di disaster recovery avanzati
- Protezione dei dati personali secondo regolamenti GDPR
- Implementazione delle più recenti tecnologie in materia di intrusion detection e cybersecurity
Queste soluzioni integrano la strategia regionale per la sicurezza dei dati della pubblica amministrazione Veneto e offrono modelli di intervento immediatamente replicabili in altre regioni italiane.
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Una prospettiva europea: il Veneto tra i leader delle infrastrutture digitali
Grazie al nuovo Data Center regionale Veneto, la regione si posiziona nel cluster delle amministrazioni europee più innovative per quantità di investimenti in infrastrutture IT pubbliche e qualità dei servizi. Partner pubblici e privati guardano ora al modello veneto come esempio di come sia possibile accelerare la digitalizzazione dei territori senza trascurare la sostenibilità e la sicurezza.
La struttura di Marghera sarà anche al centro di futuri progetti di cooperazione internazionale. Sono previsti tavoli di lavoro con altre regioni italiane e scambi di buone pratiche con partner europei, con l’obiettivo di:
- Rafforzare l’interconnessione tra data center pubblici nazionali e internazionali
- Favorire la creazione di reti digitali sovraregionali
- Attivare programmi di formazione congiunta per amministratori e tecnici
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Conclusioni: scenari futuri e sintesi dei benefici
L’inaugurazione del Data Center regionale Veneto rappresenta un esempio concreto di come innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e qualità dei servizi pubblici possano procedere di pari passo. La struttura di Marghera restituisce centralità a uno dei poli industriali storici della regione, rilanciandolo verso il futuro.
In sintesi, i principali benefici riscontrati sono:
- Maggiore sicurezza e affidabilità nella gestione informatica dei dati pubblici
- Centralizzazione e razionalizzazione dei servizi digitali
- Riduzione dei costi energetici e impatto positivo sull’ambiente
- Miglioramento della qualità dei servizi offerti a cittadini ed enti
- Allineamento del Veneto agli standard europei più avanzati
Il prossimo passo sarà favorire l’adesione di tutti i Comuni e le società pubbliche regionali, per costruire insieme un sistema informativo regionale solido, sicuro e davvero all’avanguardia. Il Data Center di Marghera si afferma così non solo come pilastro della digitalizzazione veneta, ma come modello di riferimento per l’intero Paese nella sfida decisiva dell’innovazione pubblica.