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Milano guida la crescita dei data center in Italia
Tecnologia

Milano guida la crescita dei data center in Italia

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Mercato in espansione del 17% nel 2024, investimenti record attesi per i prossimi anni

Milano guida la crescita dei data center in Italia

Indice

  • Introduzione: la trasformazione digitale trainata dai data center
  • L’analisi di Rina Prime Value Service: lo scenario italiano
  • Crescita a doppia cifra: i numeri del 2024
  • Milano, capitale delle infrastrutture digitali italiane
  • I nuovi data center: motori di potenza e innovazione
  • Investimenti miliardari: previsioni al 2026
  • Effetti sull’economia e sul lavoro locale
  • La strategia di competitività a lungo termine
  • La resilienza delle infrastrutture e la sicurezza
  • Sfide ambientali e sostenibilità nei data center
  • L’Italia nel panorama europeo dei data center
  • Sintesi e prospettive future

Introduzione: la trasformazione digitale trainata dai data center

Nel contesto di una società sempre più connessa e informatizzata, i data center rappresentano la spina dorsale dell’ecosistema digitale. In Italia, gli ultimi dati evidenziano un’espansione senza precedenti: il mercato dei data center è cresciuto del 17% nel 2024, secondo il report dell’ufficio studi di Rina Prime Value Service. Questo trend riflette la crescente domanda di servizi digitali da parte di aziende, enti pubblici e cittadini, in un’epoca in cui il cloud, l’intelligenza artificiale e le applicazioni basate su big data stanno rivoluzionando ogni settore produttivo.

Il ruolo dei data center, ormai infrastrutture critiche per lo sviluppo economico e sociale, si consolida nella strategia nazionale di digitalizzazione. Il quadro delineato dagli analisti mette in luce come le città più evolute, tra cui Milano, guidino un’ondata di investimenti e innovazione tecnologica.

L’analisi di Rina Prime Value Service: lo scenario italiano

Il report di Rina Prime Value Service offre una fotografia dettagliata dello stato del settore, ponendo l’accento sulla centralità rivestita dai grandi hub urbani. Lo studio illustra dinamiche, trend e statistiche del mercato dei data center in Italia, evidenziando la rapidità di crescita e l’evoluzione delle necessità infrastrutturali.

Le rilevazioni mostrano come la domanda di potenza di calcolo sia aumentata tanto nel comparto privato quanto nella pubblica amministrazione, in risposta a processi di digital transformation avviati sia dal mondo produttivo che dal settore dei servizi. La crescente attenzione ai temi della cyber security e della resilienza infrastrutturale contribuisce ad alimentare ulteriormente il mercato.

Crescita a doppia cifra: i numeri del 2024

Nel 2024 il mercato dei data center in Italia ha segnato un incremento del 17%, un dato che conferma il ruolo trainante del Paese nell’ambito delle infrastrutture digitali europee. Il volume d’affari generato si distingue per la varietà degli attori coinvolti: dalle multinazionali tecnologiche, agli operatori specializzati, passando per le utility e operatori della pubblica amministrazione.

Le statistiche più recenti, elaborate sia da fonti pubbliche che da aziende di settore, segnalano come la richiesta di servizi di data center sia direttamente proporzionale alla diffusione di tecnologie basate su cloud, intelligenza artificiale e machine learning. In questo scenario, il settore immobiliare specializzato in infrastrutture digitali sta vivendo una fase di rinnovato dinamismo, sostenuto da piani di espansione e partnership tra pubblico e privato.

Milano, capitale delle infrastrutture digitali italiane

Il capoluogo lombardo conferma la sua vocazione di polo tecnologico, trainando la crescita del settore a livello nazionale. Milano ha raggiunto nel 2024 una potenza di 238 Mw It, con un incremento impressionante del 34% rispetto all’anno precedente. Questi risultati sono frutto sia di iniziative private che di progetti promossi in sinergia con istituzioni locali e nazionali.

La città rappresenta un vero e proprio hub per le infrastrutture digitali: grazie alla presenza di grandi operatori internazionali e a un tessuto imprenditoriale vivace, ha saputo attrarre investimenti e favorire la nascita di nuove strutture dedicate all’elaborazione e alla conservazione dei dati. Gli effetti di questa concentrazione sono tangibili sia in termini di occupazione sia nell’indotto derivante dalle attività di gestione, manutenzione e sviluppo tecnologico.

I nuovi data center: motori di potenza e innovazione

L’attivazione di nuovi data center ha permesso di portare la potenza complessiva degli impianti italiani a 513 Mw It. Questi centri di calcolo, spesso iperconnessi e dotati delle migliori tecnologie disponibili, sono progettati per rispondere a standard elevati di efficienza, sicurezza e scalabilità.

La realizzazione di nuove strutture è accompagnata da investimenti in hardware e software di ultima generazione, garantendo affidabilità e performance elevate. L’incremento della potenza disponibile è una risposta alla crescita esponenziale del traffico dati e all’esigenza di minimizzare latenze e downtime, obiettivi prioritari per gli operatori del settore.

Non meno importante, la localizzazione degli impianti segue logiche di prossimità ai principali snodi delle reti in fibra ottica, assicurando una connettività rapida e resiliente, fondamentale per i servizi in cloud e per le piattaforme digitali che sempre più spesso rappresentano la base di servizi essenziali come sanità, istruzione, pubblica amministrazione e finanza.

Investimenti miliardari: previsioni al 2026

Le previsioni per il biennio 2025-2026 sono straordinarie: si stimano investimenti pari a 10,1 miliardi di euro per l’espansione e l’ammodernamento dei data center in Italia. Un impegno finanziario di questa portata conferma il ruolo strategico del settore e la fiducia degli operatori nazionali e internazionali nel potenziale di crescita del Paese.

Questi investimenti mirano sia a potenziare le infrastrutture esistenti sia a favorire la nascita di nuovi poli di calcolo, attraverso progetti di ampio respiro che coinvolgono partnership pubblico-private, fondi di investimento e operatori verticali.

La prospettiva di una simile iniezione di capitali è destinata ad avere ricadute significative sull’indotto, oltre che sulla competitività del sistema Paese. Gli analisti prevedono che la crescita delle infrastrutture digitali sarà uno dei fattori chiave per attrarre ulteriori investimenti e per consolidare l’immagine dell’Italia come hub europeo di riferimento per i servizi digitali avanzati.

Effetti sull’economia e sul lavoro locale

Il boom dei data center non rappresenta soltanto un’opportunità tecnologica, ma costituisce anche un potente volano per l’economia. Oltre ai benefici legati all’efficienza digitale, il settore genera impatti positivi su occupazione, formazione professionale e sviluppo di competenze ad alta specializzazione.

Dalla fase di progettazione delle infrastrutture, passando per la loro realizzazione e gestione, migliaia di posti di lavoro vengono creati e riqualificati. Profili tecnici, ingegneri, informatici, specialisti delle reti e della sicurezza, nonché personale addetto alla manutenzione e alla logistica, trovano nelle nuove strutture concrete possibilità di sviluppo e carriera.

A questo si aggiunge l’indotto legato alle forniture industriali, ai servizi di consulenza, al settore energetico e alla gestione ambientale, per un impatto economico che va ben oltre i confini del mero settore IT.

La strategia di competitività a lungo termine

La crescita dei data center in Italia non è frutto del caso, bensì di una strategia mirata a rafforzare la competitività nazionale. L’iniziativa pubblico-privata mira a creare un contesto normativo e fiscale favorevole, a supportare la formazione di capitale umano specializzato e a promuovere la ricerca e l’innovazione energetica.

Nel piano strategico delineato dagli stakeholder istituzionali, la centralità delle infrastrutture digitali è accompagnata da programmi di incentivazione e da misure dedicate all’attrazione di investimenti esteri. In particolare, la sinergia tra università, centri di ricerca e grandi operatori tecnologici rappresenta un asset cruciale per la crescita duratura del settore.

La resilienza delle infrastrutture e la sicurezza

Uno dei temi maggiormente avvertiti nel settore riguarda la resilienza delle infrastrutture e la sicurezza dei dati. La crescente interconnessione comporta una maggiore esposizione a rischi informatici, rendendo fondamentale adottare misure tecnologiche e procedurali atte a garantire la continuità dei servizi e la tutela delle informazioni.

I data center di ultima generazione sono progettati secondo standard internazionali per la sicurezza fisica e digitale: dal monitoraggio costante degli accessi, al backup distribuito, fino all’implementazione di sistemi avanzati di difesa contro attacchi cyber. Tali prerogative sono indispensabili per mantenere elevata la fiducia di aziende e utenti, nonché per aderire ai requisiti stringenti imposti dalla normativa europea.

Sfide ambientali e sostenibilità nei data center

Un capitolo fondamentale riguarda la sostenibilità ambientale. I data center sono notoriamente energivori, e la loro crescente diffusione comporta sfide significative in termini di consumo energetico e impatto ambientale. Da qui l’urgenza di sviluppare strategie green volte a ridurre le emissioni, migliorare l’efficienza e integrare fonti rinnovabili.

Le nuove strutture adottano soluzioni di raffrescamento avanzate, sistemi di recupero energetico e alimentazione da fonti sostenibili, nel tentativo di contenere l’impronta ecologica. Il rispetto delle normative ambientali e il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità sono ormai parte integrante delle strategie di investimento e sviluppo infrastrutturale.

L’Italia nel panorama europeo dei data center

La crescita del mercato italiano si inserisce in una tendenza più ampia che interessa tutta l’Europa. L’Italia si posiziona tra i leader europei per tasso di crescita degli investimenti in infrastrutture digitali, confermando la propria vocazione di snodo strategico Mediterraneo.

La prossimità alle principali dorsali di traffico dati, unita alla solidità delle nuove reti, favorisce il posizionamento dell’Italia quale piattaforma privilegiata per la distribuzione di servizi cloud, il supporto a stazioni di edge computing e lo sviluppo di applicazioni di nuova generazione, dallo streaming all’IoT.

Sintesi e prospettive future

Il report di Rina Prime Value Service evidenzia come lo sviluppo dei data center sia destinato a incidere in modo sempre più determinante sulla competitività economica e sulla qualità dei servizi digitali italiani. Con una crescita del 17% nel 2024, la potenza installata che raggiunge i 513 Mw It e oltre 10 miliardi di euro di investimenti programmati, il settore conferma la propria centralità strategica per lo sviluppo digitale nazionale.

Milano, in particolare, rafforza il suo ruolo di polo di eccellenza, grazie a scelte mirate, investimenti strutturali e una visione orientata al futuro. La sfida per il prossimo biennio sarà quella di continuare su questa direttrice di crescita sostenibile, trasformando le infrastrutture digitali in un volano per l’economia, l’occupazione e la realizzazione di una società pienamente digitale, sicura e resiliente.

In conclusione, le statistiche e i trend emersi nel 2024 pongono le basi per un’espansione futura dei data center che sarà, nei fatti, decisiva per il posizionamento dell’Italia nei mercati globali dell’innovazione e dei servizi digitali avanzati.

Pubblicato il: 14 luglio 2025 alle ore 13:17

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