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Google rivoluziona la ricerca con IA che chiama i negozi
Tecnologia

Google rivoluziona la ricerca con IA che chiama i negozi

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La nuova intelligenza artificiale gestisce le telefonate per conto degli utenti: tutti i dettagli

Google rivoluziona la ricerca con IA che chiama i negozi

Indice dei contenuti

  1. Introduzione alla novità Google
  2. Cos’è la nuova IA che chiama per conto degli utenti
  3. Gemini e Duplex: le tecnologie alla base
  4. Funzionamento pratico del chatbot vocale Google
  5. I vantaggi per utenti e aziende
  6. Implicazioni etiche e privacy
  7. Funzionalità e limiti attuali del servizio
  8. Focus sugli abbonamenti Google AI Pro e AI Ultra
  9. Possibili scenari futuri e impatto sul mercato
  10. Sintesi e considerazioni finali

Introduzione alla novità Google

Google, leader globale nella ricerca web e nell’intelligenza artificiale, segna una nuova epoca con il lancio di un chatbot vocale capace di contattare negozi e alberghi per conto degli utenti. Una funzionalità, al momento esclusiva degli Stati Uniti e disponibile soltanto per gli abbonati ai piani Google AI Pro e AI Ultra, che promette di trasformare radicalmente la modalità con cui milioni di persone si interfacciano con le informazioni commerciali online.

Proprio nella giornata del 17 luglio 2025, da Milano, arriva la notizia che Google mette a disposizione questa innovazione nei servizi di ricerca, integrando alcune delle sue tecnologie IA più avanzate, come Gemini e Duplex, sotto il cappello del suo programma di abbonamenti premium.

Cos’è la nuova IA che chiama per conto degli utenti

La novità principale riguarda la possibilità, offerta agli utenti, di delegare completamente all’intelligenza artificiale Google il compito di contattare telefonicamente negozi, ristoranti, hotel e altre attività. La funzione, identificata nei tag come Google IA negozi e chatbot vocale Google, rappresenta un salto notevole nella qualità dell’esperienza utente: la IA, agendo come vero e proprio assistente personale, dialoga telefonicamente con le imprese e restituisce all’utente un report dettagliato di quanto emerso dalla conversazione.

Questa modalità operativa supera i tradizionali chatbot testuali o vocali a cui siamo abituati, poiché consente all’utenza di ottenere risposte customizzate, precise e puntuali, quasi come se avesse svolto in prima persona la telefonata: si tratta infatti di un chatbot che fa chiamate reali (chatbot che fa chiamate) e non di semplici messaggi automatizzati.

Il servizio si configura dunque come un vero passo in avanti nell’ambito dei servizi IA ricerca negozi e delle soluzioni basate sull’intelligenza artificiale Google.

Gemini e Duplex: le tecnologie alla base

Il cuore tecnologico di questo servizio è l’integrazione, sinergica e mirata, di Gemini e della tecnologia Duplex. La prima, Gemini, rappresenta l’ultima evoluzione dell’intelligenza artificiale proprietaria di Google, capace di apprendere, ragionare e conversare con fluidità quasi umana.

La seconda, Duplex, è una tecnologia presentata alcuni anni fa e progressivamente affinata, che consente all’IA di imitare la voce, le pause e l’intonazione umana durante le chiamate telefoniche. In combinazione, Gemini e Duplex danno vita a una piattaforma di comunicazione vocale in grado di condurre conversazioni telefoniche autentiche, comprendendo le sfumature del linguaggio naturale, gestendo imprevisti e distinguendo le intenzioni dell’interlocutore.

L’evoluzione di tali tecnologie consente ora a Google di fornire, tramite i piani premium Google AI Pro novità e Google AI Ultra funzionalità, un servizio da tempo atteso sia dai consumatori sia dalle aziende.

Funzionamento pratico del chatbot vocale Google

Com’è strutturata l’esperienza utente? Ecco come opera, nei dettagli, il nuovo chatbot Google 2025.

L’utente che desidera ottenere informazioni presso un negozio o un hotel seleziona il servizio all’interno dell’interfaccia di ricerca Google, specificando la richiesta informativa. La IA, previa conferma, effettua la chiamata al numero fornito dall’attività commerciale, sempre nel rispetto degli orari lavorativi (come confermato dai fatti: “L’IA non chiamerà al di fuori degli orari di lavoro”).

Durante la conversazione, la IA formula domande pertinenti, chiarisce dubbi e raccoglie le risposte in modo naturale. Al termine della chiamata, l’utente riceve un report dettagliato, inoltrato via email o SMS, contenente tutte le informazioni raccolte, suddivise per punti chiave. Questo abbattimento delle barriere comunicative permette anche a coloro che hanno difficoltà linguistiche o restrizioni di tempo di accedere facilmente a servizi e informazioni, semplicemente delegando la chiamata all’assistente.

Le aziende, dal canto loro, possono decidere se attivare o disattivare l’interazione con la IA. Questo offre un certo controllo alle imprese sugli strumenti di contatto disponibili al pubblico e permette, ad esempio, di predisporre risposte automatiche o riservare certe richieste solo alla gestione fisica o umana.

I vantaggi per utenti e aziende

I benefici di un sistema simile sono molteplici, sia per gli utenti privati che per le aziende. Per l’utente, il vantaggio principale è la delega totale della ricerca d’informazioni pratiche: prenotazioni, richieste di orari, disponibilità di prodotti o servizi, preventivi, diventano attività delegabili con un semplice click.

Per le aziende, la presenza di un interlocutore IA consente di ottimizzare le risposte alle richieste più comuni e, soprattutto, di gestire in modo efficiente i picchi di chiamate. L’impresa può, inoltre, destinare il personale umano alle richieste più complesse, lasciando alle macchine la gestione di quelle standardizzate.

Un aspetto da non sottovalutare è la possibilità di integrare i risultati delle chiamate automatiche con sistemi di CRM o intelligenza dati, aprendo nuove strade per la profilazione della clientela e per il miglioramento dei servizi. Questo rende la soluzione Google una leva strategica sia per attività locali sia per grandi catene o strutture alberghiere.

Implicazioni etiche e privacy

L’introduzione di una tecnologia così pervasiva comporta una serie di riflessioni etiche. In primis, la questione della trasparenza: gli interocutori vengono sempre informati, all’inizio della chiamata, che stanno conversando con una intelligenza artificiale? Secondo le linee guida Google, la IA si presenta e motiva la telefonata, assicurando che l’interazione avvenga senza ambiguità.

Altro tema chiave riguarda la privacy e la gestione dei dati. I report contenenti risposte e dati raccolti tramite la IA che chiama per utenti sono trattati secondo i più rigidi standard di sicurezza, ma la crescente pervasività della IA nella gestione delle informazioni personali impone uno sguardo attento da parte dei regulator e delle authority.

Non da ultimo, la disintermediazione dal fattore umano nelle interazioni commerciali può portare a dinamiche sociali nuove: la percezione delle attività commerciali potrebbe cambiare, e sarà compito delle aziende saperle gestire per mantenere l’empatia con il pubblico.

Funzionalità e limiti attuali del servizio

In questa prima fase di lancio, la piattaforma è disponibile unicamente negli Stati Uniti e accessibile solo per abbonati Google AI Pro e Ultra. Le aziende possono decidere di aderire o meno al servizio, mantenendo un certo grado di controllo. Il servizio, per questioni di etica, non effettua chiamate fuori dagli orari lavorativi delle attività, rispettando la privacy sia delle imprese sia degli operatori coinvolti.

Altra limitazione è la lingua: attualmente la funzione opera in inglese americano e sono previsti ulteriori deployment in altre lingue solo nei prossimi anni, una volta validata la qualità delle conversazioni e risolte le criticità emerse nei primi mesi di test.

Anche la tipologia di richieste gestibili dalla IA è soggetta a limiti: domande troppo complesse o che richiedano interpretazione soggettiva vengono passate a operatori umani. Google monitora attentamente questi confini e aggiorna costantemente i sistemi di Google Gemini Duplex e le policy di utilizzo del servizio.

Focus sugli abbonamenti Google AI Pro e AI Ultra

La scelta di rendere esclusivo il servizio per abbonati ai piani Google AI Pro novità e Google AI Ultra funzionalità risponde a due logiche di mercato principali. Da una parte, viene tutelato il rollout del servizio, che viene inizialmente limitato a una platea di utenti consapevoli e disposti a pagare per innovazione avanzata. Dall’altra, si crea una motivazione reale per optare per gli abbonamenti premium, poiché la qualità delle feature offerte supera di gran lunga quella dei modelli di interazione standard.

Le differenze tra AI Pro e AI Ultra riguardano la flessibilità di utilizzo, il numero di chiamate mensili gestibili dalla IA, la personalizzazione dei report e le funzionalità di integrazione con altri strumenti Google (ad esempio Google Calendar o Gmail). Questa segmentazione consente all’utente di scegliere il profilo più adatto alle proprie esigenze o a quelle della propria azienda.

Possibili scenari futuri e impatto sul mercato

L’introduzione del servizio segna una svolta per l’ecosistema della customer experience e per il mercato della ricerca online. Con la progressiva estensione del sistema anche in Europa e in altri mercati avanzati, si stima che centinaia di milioni di utenti potranno accedere a funzioni simili entro pochi anni.

Questa tecnologia ha il potenziale di cambiare radicalmente il modo in cui gli utenti interagiscono con le attività commerciali, riducendo tempi, errori e difficoltà di comunicazione. Le aziende dovranno adeguare i loro flussi di customer care, le modalità di risposta e l’organizzazione interna per integrare, o almeno non ostacolare, le richieste provenienti dalla IA di Google.

Dal punto di vista della concorrenza, le altre big tech potrebbero accelerare sullo sviluppo di sistemi simili integrando IA vocali nei propri motori di ricerca o assistenti digitali, provocando un effetto domino sulle abitudini di imprese e consumatori.

Sintesi e considerazioni finali

In conclusione, la nuova IA lanciata da Google – capace di chiamare negozi, alberghi e attività per conto dell’utente, integrando le tecnologie Gemini e Duplex – rappresenta uno degli sviluppi più interessanti e rivoluzionari nel panorama della ricerca vocale e dell’automazione dei servizi. Disponibile inizialmente solo negli Stati Uniti e limitata agli abbonati premium, la soluzione promette di ridefinire i confini della customer care e dell’interazione uomo-macchina.

Le opportunità sono molteplici, ma altrettanto rilevanti sono le sfide sul piano della privacy, dell’etica e della gestione dell’esperienza utente. Google, giocando d’anticipo sui grandi cambiamenti, mette così un altro tassello fondamentale nella costruzione di un ecosistema in cui intelligenza artificiale e servizi digitali sono sempre più interconnessi e al servizio del cittadino e dell’impresa. Nei prossimi mesi e anni si valuteranno gli effetti pratici di questa rivoluzione, destinata a lasciare un segno profondo sul modo di vivere la tecnologia nel quotidiano.

Pubblicato il: 17 luglio 2025 alle ore 12:25

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