Cina, la rincorsa dei giganti tech: Cambricon e Moore Threads accelerano nell'era post-NVIDIA
Indice dei contenuti
- Introduzione: l’ecosistema cinese degli acceleratori AI dopo NVIDIA
- Cambricon: strategia per un futuro all’avanguardia
- Moore Threads: un boom senza precedenti in Borsa
- La sfida con Huawei: la concorrenza si fa serrata
- Il ruolo strategico di ByteDance per Cambricon
- L’ostacolo delle limitazioni tecnologiche di SMIC
- Investimenti e trend futuri nel mercato AI in Cina
- Considerazioni sulla domanda globale e locale
- Sintesi e prospettive per il 2026
Introduzione: l’ecosistema cinese degli acceleratori AI dopo NVIDIA
Negli ultimi anni, il mercato globale degli acceleratori di intelligenza artificiale (AI) è stato dominato da nomi come NVIDIA. Tuttavia, le restrizioni alle esportazioni imposte dall’Occidente hanno costretto la Cina a ripensare la propria autonomia e strategia nel settore delle AI. In questo nuovo scenario, aziende come Cambricon e Moore Threads stanno emergendo come protagonisti, determinati non solo a colmare il vuoto lasciato da NVIDIA ma anche a sfidare colossi nazionali come Huawei. Questi sviluppi sono destinati a ridefinire i rapporti di forza sia all’interno della Repubblica Popolare che nel panorama globale, ponendo le basi per una nuova fase di competizione tecnologica.
La Cina, dunque, non si limita a rincorrere: punta a diventare polo d’eccellenza nell’innovazione IA. Questa sfida coinvolge molteplici attori, tra cui Cambricon, già leader negli acceleratori AI, e Moore Threads, protagonista di una performance stellare in Borsa. In questo articolo, analizzeremo le strategie, le sfide e le prospettive di queste aziende, con uno sguardo particolare a come intendano fronteggiare competitors del calibro di Huawei e superare le limitazioni attuali del settore manifatturiero cinese dei semiconduttori, rappresentato principalmente da SMIC.
Cambricon: strategia per un futuro all’avanguardia
Cambricon non è nome nuovo nel panorama dei chip cinesi. Fin dalla sua nascita, ha saputo cogliere le potenzialità del settore degli acceleratori AI, posizionandosi come una delle principali alternative a NVIDIA per il mercato interno.
Nel 2026, Cambricon ha annunciato l’ambizioso obiettivo di triplicare la produzione degli acceleratori AI, con la previsione di consegnare circa mezzo milione di unità. Questo salto produttivo mira a rispondere a una domanda interna sempre più pressante, soprattutto in seguito alle restrizioni sulle tecnologie americane che hanno lasciato molte aziende cinesi a corto di forniture cruciali.
Per realizzare questi obiettivi, la società sta investendo massicciamente in ricerca e sviluppo, anche sfruttando partnership con altre aziende tecnologiche cinesi. Ma la vera chiave di volta, per Cambricon, è la capacità di soddisfare i grandi clienti del mercato AI cinese: su tutti spicca ByteDance, che rappresenta oltre la metà degli ordini totali nel portafoglio Cambricon.
La crescita di Cambricon è dunque frutto di un perfetto allineamento tra politiche industriali governative — che spingono all’autonomia dai fornitori stranieri — e bisogni concreti di una clientela in forte espansione, affamata di soluzioni IA sempre più sofisticate ed efficienti.
Moore Threads: un boom senza precedenti in Borsa
Se Cambricon basa la sua crescita su capacità tecniche e relazioni con i grandi clienti, Moore Threads si è guadagnata le prime pagine dei giornali economici grazie a un esordio in Borsa spettacolare: il debutto sul mercato di Shanghai ha visto il valore delle azioni aumentare del 400% nel giro di pochissime ore, attirando un interesse mediatico e finanziario senza precedenti.
La performance riflette sia la fiducia degli investitori nelle prospettive di crescita del settore che la percezione di Moore Threads come una delle alternative cinesi più promettenti agli storici produttori statunitensi e a Huawei stessa.
Cosa c’è dietro il successo di Moore Threads?
- Un business model fortemente orientato all’innovazione e alla progettazione di architetture AI proprietarie
- Forti investimenti in capitale umano, con la creazione di veri e propri poli di eccellenza per la ricerca applicata alla IA
- Il sostegno di importanti fondi di investimento statali e privati, che vedono in questa azienda un pilastro per l’indipendenza tecnologica della Cina
Il debutto record in Borsa è un segnale positivo non solo per l’azienda, ma anche per l’intero settore, che riceve così una iniezione di fiducia preziosa in un momento storico delicato.
La sfida con Huawei: la concorrenza si fa serrata
Huawei è universalmente riconosciuta come il campione nazionale dell’hi-tech cinese, capace negli ultimi anni di costruire competenze e capacità produttiva senza pari in Cina. Tuttavia, la pressione competitiva di Cambricon e Moore Threads è destinata a trasformare gli equilibri anche all’interno del mercato domestico.
L’ambizioso piano di Cambricon per triplicare la produzione entro il 2026 e lo straordinario debutto di Moore Threads mettono in discussione una posizione di predominio che Huawei aveva consolidato grazie ai suoi chip Ascend, ormai colonne portanti nei data center e nei sistemi IA cinesi.
Nell’immediato futuro, questa concorrenza potrà tradursi in:
- Maggiore varietà di soluzioni hardware per il mercato IA cinese,
- Competizioni sui prezzi e sulle prestazioni tecnologiche,
- Un’accelerazione sui tempi di sviluppo e rilascio di nuove generazioni di acceleratori,
- Opportunità di collaborazione e integrazione tra diverse realtà industriali cinesi.
Il risultato atteso? Una filiera più robusta, capace di resistere agli shock imposti dal contesto geopolitico internazionale e, potenzialmente, una maggiore penetrazione nei mercati esteri limitrofi.
Il ruolo strategico di ByteDance per Cambricon
Uno dei fattori chiave che permette a Cambricon di progettare un aumento così importante della sua produzione è l’eccezionale peso di ByteDance tra i suoi principali clienti. Il colosso proprietario di TikTok rappresenta più della metà degli ordinativi complessivi di Cambricon, costituendo una vera ancora di salvezza per il bilancio e la pianificazione industriale dell’azienda.
Questa relazione simbiotica tra fornitore e cliente suggerisce alcune dinamiche rilevanti per il mercato degli acceleratori AI in Cina:
- I grandi gruppi digitali stanno investendo pesantemente nelle infrastrutture IA proprietarie, riducendo la dipendenza da fornitori stranieri;
- Una domanda così concentrata permette ai produttori come Cambricon di pianificare la crescita con maggiore sicurezza;
- Gli sviluppi tecnologici sono guidati in modo sempre più mirato dalle necessità delle big tech cinesi, orientando la ricerca e lo sviluppo verso soluzioni customizzate.
Si tratta di una dinamica virtuosa, che potrebbe essere replicata anche da altre aziende, contribuendo alla creazione di una solida filiera nazionale degli acceleratori IA, in netta alternativa a NVIDIA e ai competitors occidentali.
L’ostacolo delle limitazioni tecnologiche di SMIC
Sebbene il mercato cinese dei chip sia in pieno fermento, permangono alcune criticità strutturali rilevanti, la principale delle quali è rappresentata dalle limitazioni tecnologiche di SMIC (Semiconductor Manufacturing International Corporation).
SMIC è, di fatto, il leader della produzione di semiconduttori in Cina ma, a causa dei vincoli imposti dall’export control statunitense, non può ancora disporre delle tecnologie di litografia ultravioletta estreme (EUV) necessarie a realizzare chip di ultimissima generazione.
Questo scenario comporta alcune conseguenze importanti:
- Gli acceleratori AI prodotti in Cina, inclusi quelli di Cambricon e Moore Threads, non raggiungono ancora le prestazioni dei migliori modelli NVIDIA;
- La competitività internazionale sul piano tecnologico risulta limitata, relegando i produttori cinesi a un ruolo prevalentemente locale;
- Sono necessari ulteriori investimenti in ricerca e sviluppo, sia da parte delle aziende private che del governo centrale, per chiudere il gap tecnologico con l’Occidente.
Tuttavia, molti analisti concordano nel ritenere che questi ostacoli non siano insormontabili: la Cina sta investendo cifre colossali per recuperare terreno, e la crescita di aziende come Cambricon e Moore Threads offre segnali incoraggianti.
Investimenti e trend futuri nel mercato AI in Cina
Il 2026 si preannuncia come un anno di svolta per il mercato cinese degli acceleratori IA. Secondo le analisi degli osservatori internazionali, il Paese non solo incrementerà la produzione e la qualità degli acceleratori, ma consoliderà anche una posizione di leadership a livello regionale. Tutto ciò avviene in un contesto di fortissimi investimenti pubblici e privati, che coinvolgono:
- Potenziamento delle infrastrutture di ricerca nei settori delle AI e dei semiconduttori;
- Creazione di nuove zone industriali dedicate all’hi-tech e stimolo all’imprenditoria innovativa;
- Incentivi fiscali e finanziari per le aziende attive nei segmenti strategici dell’AI;
- Sviluppo di partnership tra big tech e startup, in un’ottica di open innovation.
L’obiettivo è chiaro: ridurre, fino ad annullare, la dipendenza strutturale dall’estero, ponendo le basi per l’autosufficienza tecnologica in un settore cruciale per la crescita del Paese.
Considerazioni sulla domanda globale e locale
L’evoluzione delle aziende cinesi nel segmento degli acceleratori AI va letta tenendo conto sia delle dinamiche interne che del posizionamento internazionale.
Se da un lato la domanda locale – guidata da giganti come ByteDance, Alibaba e Tencent – garantisce un orizzonte di crescita stabile, dall’altro restano aperte le sfide legate all’espansione globale.
Paesi del Sudest asiatico e regioni emergenti rappresentano mercati potenziali favorevoli all’offerta cinese, specie laddove le soluzioni occidentali siano rese indisponibili da restrizioni politiche o regolatorie. Inoltre, il boom dell’intelligenza artificiale in svariati settori industriali e della pubblica amministrazione rafforza il potenziale di espansione di queste aziende.
Sintesi e prospettive per il 2026
La Cina ha posto la sfida a livello globale: colmare lo spazio lasciato da NVIDIA nel mercato degli acceleratori AI e competere ad armi pari con Huawei. Cambricon e Moore Threads, sostenute da investimenti e partnership strategiche (come quella con ByteDance), rappresentano oggi le punte di diamante di una filiera che si va rapidamente rafforzando.
Nonostante i limiti imposti dalle restrizioni tecnologiche di SMIC, la traiettoria di crescita del settore è chiara: una produzione in rapido aumento, un crescente grado di innovazione, e la determinazione a conquistare l’autonomia strategica. Il 2026 segnerà con ogni probabilità un nuovo spartiacque: la Cina degli acceleratori AI si prepara a essere non solo competitiva, ma anche un modello per le economie emergenti.
In conclusione, l’assenza di NVIDIA ha accelerato il processo di maturazione di un intero settore industriale, spingendo i player locali come Cambricon e Moore Threads ad affilare le proprie armi non solo in risposta a Huawei, ma anche come testa di ponte per l’affermazione nei mercati globali. Il mondo guarda con attenzione, pronto a registrare i mutamenti di uno degli snodi più cruciali per il futuro della tecnologia mondiale.