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TFA Sostegno X Ciclo: Accesso Diretto alla Prova Scritta

TFA Sostegno X Ciclo: Accesso Diretto alla Prova Scritta

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Nuove regole dal Decreto 436/2025: esonero dalla preselettiva con tre anni di servizio

TFA Sostegno X Ciclo: Accesso Diretto alla Prova Scritta

Nuove regole dal Decreto 436/2025: esonero dalla preselettiva con tre anni di servizio

Indice dei Paragrafi

  1. Introduzione: Il contesto del TFA Sostegno X Ciclo
  2. Il Decreto 436/2025: norme e cambiamenti
  3. Requisiti per l’accesso diretto alla prova scritta
  4. Dettaglio prove di accesso: preselettiva, scritta e orale
  5. La prova scritta: modalità, punteggi e consigli di preparazione
  6. Esperienze concrete: opportunità per chi ha già maturato servizio
  7. Vantaggi e criticità della nuova normativa
  8. L’impatto sulle scuole e sulla qualità del sostegno
  9. Domande e risposte frequenti sulla normativa 2025
  10. Sintesi finale: cosa aspettarsi dal futuro del TFA Sostegno

Introduzione: Il contesto del TFA Sostegno X Ciclo

Il Tirocinio Formativo Attivo Sostegno, noto come TFA Sostegno, rappresenta un tassello fondamentale nel percorso di formazione degli insegnanti di sostegno nella scuola italiana. Con l’avvio del X ciclo nel 2025, in seguito all’emanazione del Decreto n. 436 del 26 giugno 2025, sono state introdotte novità sostanziali in termini di accesso diretto alla prova scritta TFA per taluni candidati. In questo scenario, diventa centrale analizzare le nuove regole che disciplinano il diritto di accedere direttamente alla prova scritta bypassando la prova preselettiva TFA sostegno.

Il Decreto 436/2025: norme e cambiamenti

Il Decreto n. 436 del 26 giugno 2025, pubblicato dal Ministero dell’Istruzione, rappresenta l’ultimo aggiornamento normativo in materia di abilitazione al sostegno. Questo testo legislativo aggiorna e consolida alcune regole già introdotte nei precedenti cicli dei percorsi TFA, confermando la volontà di valorizzare l’esperienza acquisita sul campo da molti insegnanti precari.

Uno degli aspetti più rilevanti è l’ormai consueto esonero dalla prova preselettiva per coloro che hanno prestato tre anni di servizio di sostegno specifico negli ultimi dieci anni. Tale misura risponde all’esigenza di inserire in graduatoria docenti che abbiano già dimostrato competenze operative nel supporto agli alunni con disabilità, evitando una selezione eccessivamente teorica per chi ha accumulato una significativa esperienza pratica. In ambito scolastico, questa scelta normativa si associa anche a una più efficiente gestione del fabbisogno di docenti specializzati.

Requisiti per l’accesso diretto alla prova scritta

La normativa TFA sostegno 2025 specifica con chiarezza chi può accedere direttamente alla prova scritta, senza effettuare la preselettiva. In particolare, il requisito centrale è il seguente:

  • Aver prestato almeno tre anni di servizio specifico su posto di sostegno per il grado di scuola cui si concorre negli ultimi dieci anni scolastici.

Questa condizione deve essere soddisfatta sommando anche spezzoni di servizio prestati in interi anni scolastici, purché risultino riconducibili al contratto di sostegno, secondo la normativa vigente. Il servizio deve essere riferito allo stesso grado per cui si presenta domanda (infanzia, primaria, secondaria di primo o secondo grado).

È importante sottolineare che rientrano in questo conteggio anche gli anni di servizio non necessariamente continuativi, a patto che si raggiunga la soglia minima di tre anni. La ratio della norma è quella di premiare e facilitare chi ha già comprovato l’attitudine e la competenza nel settore del sostegno.

Dettaglio prove di accesso: preselettiva, scritta e orale

Il percorso del TFA sostegno X ciclo prevede una serie di prove d’accesso distinte:

  1. Prova preselettiva: Test a risposta multipla su argomenti di pedagogia, psicologia, legislazione scolastica, competenze linguistiche e capacità di comprensione del testo.
  2. Prova scritta: Approfondimento disciplinare e metodologico, più incentrato su casi pratici e sulla didattica inclusiva.
  3. Prova orale: Colloquio per valutare motivazione, competenze comunicative, esperienze pregresse e conoscenza normativa.

Tutti i candidati dovranno superare la prova scritta (anche chi accede senza preselettiva) per poter essere ammessi alla prova orale, che conclude il processo selettivo.

Nota importante: Il superamento della prova scritta TFA sostegno è attestato dal conseguimento di almeno 21 punti su 30, punteggio minimo stabilito dal decreto.

La prova scritta: modalità, punteggi e consigli di preparazione

La prova scritta TFA sostegno rappresenta il momento centrale della selezione per entrare nei corsi di specializzazione. Questa prova, spesso redatta sotto forma di elaborato o quesiti aperti, richiede una buona preparazione teorica ma anche la capacità di applicare concretamente i principi dell’inclusione.

Modalità della prova

  • Durata: generalmente compresa tra 1 e 2 ore.
  • Struttura: quesiti a risposta aperta, analisi di casi concreti, indicazioni metodologiche e didattiche riferite al sostegno.
  • Ambiti: pedagogia, didattica speciale, normativa sull’inclusione, strumenti e strategie educative, esperienze pratiche in classe.

Punteggi

  • Punteggio massimo: 30/30
  • Punteggio minimo per il superamento: 21/30, come da decreto 436/2025

Chi consegue almeno 21 punti su 30 viene ammesso alla prova orale.

Consigli per prepararsi

  1. Rivedere la normativa vigente: in particolare la legge 104/1992, la legge 170/2010 e le Linee Guida per l’inclusione.
  2. Analizzare casi studio: esercitarsi sugli esempi pratici proposti negli anni precedenti.
  3. Simulare la prova: fare esercitazioni a tempo per abituarsi alla gestione delle tempistiche.
  4. Aggiornarsi sugli strumenti compensativi e dispensativi: conoscere software, materiali e strategie utilizzati per supportare gli alunni con disabilità.
  5. Raccolta di esperienze: valorizzare le competenze maturate sul campo, così da poterle argomentare in modo efficace.

Esperienze concrete: opportunità per chi ha già maturato servizio

Questa apertura, fortemente sostenuta dai sindacati e dal mondo della scuola, consente di valorizzare le esperienze professionali già consolidate. Sono molti i docenti che, pur privi della specializzazione formale, hanno svolto con dedizione e competenza anni di attività su cattedre di sostegno, spesso in condizioni tutt’altro che semplici.

Grazie alle regole TFA sostegno 2025, questi insegnanti possono vedere riconosciuto il proprio bagaglio professionale senza dover affrontare una preselezione che avrebbe penalizzato in particolare chi, per ragioni di età o abitudine, si trova più a proprio agio nella didattica rispetto ai test a crocette.

Testimonianze raccolte negli scorsi cicli sottolineano l’impatto positivo della misura. Le storie di chi, dopo aver lavorato per anni con bambini e ragazzi con disabilità, può finalmente accedere a un percorso di abilitazione formalmente riconosciuto, rappresentano un fattore di inclusione e di crescita per l’intero sistema scolastico.

Vantaggi e criticità della nuova normativa

Vantaggi

  • Riduzione dei tempi di selezione: eliminando la presalettiva per chi ha tre anni di servizio specifico, si accelera notevolmente l’iter selettivo.
  • Riconoscimento del merito professionale: valorizzazione dell’esperienza accumulata dagli insegnanti precari.
  • Maggiore motivazione tra i docenti: possibilità di coronare un percorso professionale già iniziato.

Criticità

  • Potenziale aumento di domande: la misura potrebbe generare un elevato numero di candidati ammessi direttamente alla prova scritta, con conseguente necessità di rafforzare la macchina organizzativa.
  • Differenze di preparazione: chi accede direttamente potrebbe trovarsi avvantaggiato rispetto a chi affronta anche la preselettiva, con possibili disparità tra candidati.
  • Necessità di controlli accurati sui servizi dichiarati: il rischio di errori o dichiarazioni non completamente veritiere richiede attenzione da parte delle segreterie scolastiche e degli Uffici Scolastici Regionali.

L’impatto sulle scuole e sulla qualità del sostegno

Una delle domande più rilevanti riguarda l’effettivo impatto di queste regole sul sistema scolastico italiano. In effetti, la possibilità di accedere al TFA sostegno senza preselettiva contribuisce a ridurre il fenomeno dei docenti non specializzati (i cosiddetti "supplenti di sostegno") inserendo più rapidamente personale formato e motivato.

Tuttavia, i sindacati e le associazioni delle famiglie chiedono che il processo sia sempre accompagnato dalla massima trasparenza e dalla qualità delle selezioni, per evitare che il requisito dell’esperienza si trasformi in un mero automatismo, senza una reale verifica delle effettive competenze didattiche e relazionali.

Domande e risposte frequenti sulla normativa 2025

D: Chi rientra nella deroga alla preselettiva nel TFA sostegno X ciclo?

R: Tutti coloro che possono dimostrare almeno tre anni di servizio specifico su posto di sostegno nel grado per cui si concorre negli ultimi dieci anni scolastici.

D: Come si documenta il servizio?

R: Mediante le certificazioni del servizio rilasciate dagli istituti scolastici, i contratti e, se richiesto, attraverso la piattaforma POLIS/Istanze Online.

D: Vi sono limiti per anni di servizio svolti in modo non continuativo?

R: No. È possibile sommare periodi anche non consecutivi, purché siano riferiti a servizio di sostegno specifico per il medesimo ordine.

D: Chi supera la prova scritta accede direttamente al corso?

R: No, occorre superare anche la prova orale. Il percorso è dunque composto da prova scritta e orale.

D: Cosa accade se si commettono irregolarità nelle dichiarazioni?

R: La decadenza dalla graduatoria e, in casi gravi, eventuali procedure disciplinari e/o penali previste dalla normativa vigente.

Sintesi finale: cosa aspettarsi dal futuro del TFA Sostegno

Il TFA sostegno X ciclo e la nuova normativa TFA sostegno 2025 rispondono a una necessità chiara della scuola italiana: garantire continuità didattica e qualità nell’inclusione. L’accesso diretto alla prova scritta per chi ha già maturato esperienza rappresenta un concreto passo avanti nel riconoscimento della professionalità degli insegnanti e nella razionalizzazione dei percorsi di abilitazione.

Tuttavia, è necessario proseguire nel monitorare la qualità dei processi selettivi e della formazione durante il TFA, affinché l’esperienza pregressa diventi davvero una garanzia di competenza e non solo un mero titolo formale.

Chi si appresta a partecipare alle selezioni del TFA sostegno X ciclo deve dunque prepararsi con serietà, affrontando sia la prova scritta sia quella orale con rigore e motivazione, nella consapevolezza che l’obiettivo finale è la crescita di un intero sistema di inclusione scolastica.

Pubblicato il: 26 giugno 2025 alle ore 18:22

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