Stipendi docenti 2025, inflazione docenti fuori sede e perdita potere d’acquisto: il CNDDU lancia l’allarme
1. Inflazione docenti fuori sede: carrello della spesa docenti 2025 e stipendi docenti 2025
ROMA — Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) mediante un comunicato inviato dal Presidente Romano Pasavento, avverte che il “carrello della spesa docenti 2025” è cresciuto del 3,1 %, superando l’inflazione media dell’1,7 %. Nel quinquennio 2020-2025 il potere d’acquisto si è ridotto di quasi un quinto: stipendi docenti 2025 che ieri valevano 1 000 € oggi valgono appena 830 €. La dinamica colpisce in modo particolare i docenti fuori sede, costretti a sostenere affitti e trasporti in città dal costo della vita elevato.
2. Perdita potere d’acquisto insegnanti e confronto **stipendi docenti Europa**
Un insegnante di scuola secondaria italiano con dieci anni di anzianità percepisce circa 2 000 € lordi (meno di 1 500 € netti), contro i 2 500 € in Francia e i 4 280 € in Germania. Questo divario salariale alimenta la fuga dalla professione docente e costringe le scuole a coprire oltre 250 000 cattedre con supplenti annuali. La precarietà economica mina la continuità didattica e contrasta con gli obiettivi dell’Agenda 2030 istruzione e della Carta sociale europea, che richiedono personale «adeguatamente retribuito e motivato».
3. **Indennità docenti fuori sede 1 000 euro** e **bonus salva docenti 2025**: la proposta CNDDU
Il CNDDU chiede un adeguamento stipendi docenti fuori sede indicizzato all’inflazione e un’indennità stabile — definita “indennità docenti fuori sede 1 000 euro” — capace di coprire i maggiori costi abitativi e di trasporto. A ciò si aggiunge il progetto di un bonus salva docenti 2025, misura ponte destinata a tamponare l’emergenza fino all’entrata in vigore di un nuovo contratto.
«L’insegnante è il primo presidio democratico del Paese: senza un adeguato riconoscimento economico, la scuola pubblica rischia di crollare», dichiara il presidente Romano Pesavento.
4. Mobilità territoriale docenti e legge di Bilancio scuola 2025
Il Coordinamento propone anche un piano nazionale di mobilità territoriale docenti per ridurre il pendolarismo forzato e riequilibrare la distribuzione del personale. Il dossier entrerà nel vivo con la legge di Bilancio scuola 2025, banco di prova per Governo e Parlamento, chiamati a finanziare:
- Rivalutazione automatica degli stipendi al tasso ISTAT.
- Copertura strutturale dell’indennità docenti fuori sede.
- Revisione delle graduatorie per favorire il rientro dei docenti lontani da casa.
- Introduzione di parametri che riconoscano il disagio economico come fattore di rischio educativo.
5. Conclusioni: difendere il diritto all’istruzione dalla **inflazione docenti fuori sede**
Proteggere il reddito degli insegnanti, in particolare dei docenti fuori sede, significa salvaguardare la qualità dell’offerta formativa e sostenere gli apprendimenti degli studenti. Nel contesto di un’inflazione persistente, il Paese si gioca la competitività del sistema scolastico, la continuità didattica e la coesione sociale. La sfida degli stipendi docenti 2025 non è soltanto contabile: è un investimento strategico sul futuro culturale e democratico dell’Italia.