Maturità 2025: All’orale si portano tutte le materie?
Indice dei contenuti
- Introduzione: L’inizio dei colloqui e la confusione sulle materie
- Le materie dell’esame orale di maturità 2025: quadro normativo
- I commissari e le loro competenze: cosa prevede la legge
- Cosa si intende per discipline ‘portate’ all’orale
- Le FAQ del Ministero: chiarimenti ufficiali sulle materie
- Il ruolo dei docenti: abilitazioni e domande trasversali
- Esempi pratici di domande all’orale: cosa aspettarsi
- Le novità dell’esame di Stato 2025
- Consigli utili per i candidati alla maturità 2025
- Sintesi finale e considerazioni
Introduzione: L’inizio dei colloqui e la confusione sulle materie
La maturità 2025 è finalmente arrivata al momento cruciale dei colloqui orali. In tutta Italia, migliaia di studenti stanno affrontando le prove finali dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione. Tuttavia, anche quest’anno, tra i candidati e le famiglie si registra una certa confusione riguardo alle materie oggetto della prova orale e al ruolo effettivo dei commissari.
Uno dei dubbi più frequenti riguarda la seguente domanda: le materie non presenti in commissione vanno comunque portate all’orale? Questa incertezza nasce sia dalla complessità della normativa, sia dalla varietà delle situazioni nelle diverse scuole italiane. L’esame di Stato, infatti, oltre ad essere un passaggio fondamentale nel percorso formativo di ogni studente, rappresenta un momento molto delicato sotto il profilo emotivo e organizzativo.
Nelle prossime sezioni analizzeremo in dettaglio la normativa vigente sulla commissione dell’esame di Stato 2025, risponderemo alle domande più comuni, esamineremo le FAQ diffuse dal Ministero e forniremo consigli pratici su come prepararsi al meglio per la fase orale della maturità.
Le materie dell’esame orale di maturità 2025: quadro normativo
Per comprendere cosa prevede il regolamento dell’esame di Stato relativamente alle materie da portare all’orale, è fondamentale fare riferimento alla normativa attualmente in vigore. Secondo l’ordinanza ministeriale sulla maturità 2025 e le disposizioni emanate dal MIUR (Ministero dell’Istruzione e del Merito), l’esame orale viene condotto da una commissione mista, composta da docenti interni ed esterni.
La commissione esame di Stato è così articolata:
- Un presidente esterno
- Tre commissari interni
- Tre commissari esterni
Ogni commissario ha in carico una o più discipline specifiche, secondo la tabella nazionale di assegnazione delle materie. Tuttavia, la struttura dell’esame orale, come indicato nella normativa, non si limita alle ‘materie affidate’ formalmente ai commissari.
L’ordinanza prevede infatti che il colloquio sia finalizzato ad accertare il conseguimento del profilo culturale, educativo e professionale del candidato. Questo significa che il percorso della prova orale può toccare tutte le discipline previste dall’indirizzo di studi, anche se non tutte sono rappresentate in commissione da un docente specifico.
I commissari e le loro competenze: cosa prevede la legge
Uno degli aspetti che genera più incertezza tra studenti e famiglie riguarda la possibilità che i commissari possano interrogare su discipline diverse da quelle per cui sono formalmente incaricati. Sulla questione è intervenuto il Ministero stesso, chiarendo che ogni commissario può condurre l’esame in tutte le discipline per le quali ha titolo, secondo la normativa vigente.
In particolare, la normativa stabilisce che:
- Se un docente è abilitato per più discipline comprese nel curriculum del candidato, può porre domande anche su materie diverse da quella per cui è stato direttamente nominato.
- Il presidente della commissione, se abilitato o idoneo all’insegnamento di una disciplina, può anch’esso entrare nella discussione su quell’ambito.
Questa interpretazione estensiva garantisce una maggiore flessibilità durante il colloquio, e permette di coprire tutte le discipline previste dall’indirizzo di studi.
Quali materie può chiedere ogni commissario?
- La materia per cui è stato nominato in commissione
- Eventuali altre materie per cui possiede abilitazione all’insegnamento
- Materie affini, se previsto dalla normativa
Questo significa, ad esempio, che un docente di storia e filosofia può interrogare sia su storia sia su filosofia; se abilitato, anche su altre materie umanistiche presenti nel corso di studi.
Cosa si intende per discipline 'portate' all’orale
Un motivo di ambiguità nella percezione di studenti e docenti riguarda la distinzione tra 'discipline portate all’orale' e materie effettivamente rappresentate in commissione.
Le discipline portate all’orale sono tutte quelle oggetto di studio nell’ultimo anno del percorso scolastico, a prescindere dalla presenza in commissione di un docente specialistico di quella materia. Il fatto che in commissione non sia presente il docente di una determinata disciplina non implica che tale materia sia esclusa dal colloquio.
Questo approccio assicura una valutazione più completa e tiene conto delle varie componenti del sapere acquisite dal candidato lungo il percorso scolastico. Rientrano quindi tra le ‘materie d’esame’:
- Tutte le discipline studiate nell’ultimo anno
- Le discipline dell’ultimo triennio rilevanti per l’indirizzo
- Eventuali insegnamenti opzionali o aggiuntivi previsti dal percorso
La ratio della normativa, in definitiva, è quella di rendere il colloquio un momento realmente trasversale che accerti nel complesso le competenze maturate dagli studenti.
Le FAQ del Ministero: chiarimenti ufficiali sulle materie
Per rispondere ai tanti dubbi delle scuole, il Ministero ha pubblicato di recente due FAQ ufficiali sui canali social istituzionali relative alle materie portate all’orale.
Riportiamo di seguito i punti chiave delle FAQ del Ministero sulla maturità 2025:
- Domanda 1: Un candidato può essere interrogato su una disciplina se non c’è il relativo docente in commissione?
- Risposta: Sì. Se tra i commissari è presente un docente abilitato per quella disciplina, anche se nominato per un’altra materia, costui può porre domande al candidato sull’argomento in questione.
- Domanda 2: Si possono porre domande trasversali su discipline non direttamente assegnate?
- Risposta: Sì. Le domande trasversali sono consentite qualora i commissari possiedano titolo nelle materie coinvolte, contribuendo così a garantire l’effettiva trasversalità del colloquio.
Queste indicazioni confermano la necessità, per i candidati, di prepararsi su tutte le discipline dell’indirizzo, non solo su quelle formalmente coperte dai commissari.
Il ruolo dei docenti: abilitazioni e domande trasversali
Un elemento chiave del nuovo assetto dell’esame orale è la valorizzazione della polivalenza delle abilitazioni dei commissari. In base al titolo di accesso, molti docenti possono infatti coprire più discipline, favorendo una conduzione del colloquio più elastica e interdisciplinare.
- Un docente di lettere, ad esempio, può essere abilitato sia per italiano sia per storia, oltre che eventualmente per geografia e materie affini.
- Un docente delle discipline scientifiche può formulare domande su matematica, fisica e scienze, se previsto dalla propria classe di concorso.
Questo permette di garantire l’adeguata copertura di tutte le discipline senza necessariamente dover nominare un docente per ogni singola materia, evitando lacune nella valutazione complessiva. Di conseguenza, è importante che i candidati sappiano che la preparazione deve essere ampia e attenta a tutto il programma svolto.
Inoltre, il principio delle domande trasversali è esplicitamente previsto dalle indicazioni ministeriali, con l’obiettivo di portare alla luce la capacità dello studente di collegare tra loro i diversi saperi, una delle competenze considerate strategiche nella scuola attuale.
Esempi pratici di domande all’orale: cosa aspettarsi
Un aspetto che preoccupa molti maturandi riguarda la tipologia delle domande a cui possono essere sottoposti durante il colloquio. Di seguito proponiamo alcuni esempi pratici, in linea con quanto stabilito dalla normativa e dalle FAQ ministeriali.
Esempio 1: Materia non rappresentata in commissione
Uno studente del liceo scientifico viene interrogato sulle scienze naturali, anche se in commissione non c’è il docente di scienze. Il commissario di matematica e fisica, abilitato anche in scienze, pone domande sugli argomenti principali dell’ultimo anno (ad esempio, genetica e biotecnologie).
Esempio 2: Domanda trasversale
Una studentessa del liceo linguistico riceve un quesito che collega la letteratura inglese con la storia contemporanea: il commissario di inglese, abilitato anche per storia, chiede di analizzare la Seconda guerra mondiale attraverso la lettura di un romanzo inglese dell’epoca.
Esempio 3: Argomento interdisciplinare
In un istituto tecnico per il turismo, il colloquio presenta una traccia che prevede il collegamento tra economia aziendale, diritto e geografia turistica. Vari commissari interagiscono sfruttando le rispettive abilitazioni.
Questi esempi illustrano la varietà e complessità delle domande possibili e invitano i candidati a prepararsi su tutto il ventaglio delle discipline.
Le novità dell’esame di Stato 2025
Oltre alla questione delle materie oggetto della prova orale, la maturità 2025 si caratterizza anche per alcune novità organizzative e didattiche. Tra queste, si segnala:
- Una maggiore integrazione tra prove scritte e orali per valorizzare competenze trasversali
- La possibilità di presentare percorsi multidisciplinari o “prodotti” realizzati dallo studente durante l’anno (es. progetti, tesine digitali)
- L’ampliamento delle competenze digitali come criterio di valutazione
- L’attenzione a temi di cittadinanza attiva, come chiesto anche dall’UE
Inoltre, tutte le disposizioni sono state pensate per rendere la maturità un’occasione di riflessione sul proprio percorso formativo e sulle competenze acquisite, non solo un mero esame nozionistico.
Consigli utili per i candidati alla maturità 2025
Alla luce del quadro normativo e delle FAQ ministeriali sulle materie d’esame orale maturità 2025, suggeriamo agli studenti di seguire alcune strategie per arrivare preparati al colloquio:
- Rivedere tutto il programma svolto nell’ultimo anno
Non limitarsi alle materie “di competenza” dei commissari; ripassare tutte le discipline studiate.
- Sfruttare le occasioni di interdisciplinarità
Allenarsi a creare collegamenti tra argomenti di discipline diverse: molti commissari apprezzano la capacità di ragionamento trasversale.
- Informarsi sulla commissione assegnata
Ogni commissione viene formalmente comunicata ai candidati prima dell’inizio delle prove. Conoscere i titoli di abilitazione dei commissari può aiutare a individuare le possibili aree di domanda.
- Preparare un discorso di apertura ricco di riferimenti trasversali
La fase iniziale del colloquio spesso dà spazio all’esposizione di un argomento o di un progetto personale. È consigliabile inserire rimandi a più discipline.
- Consultare le FAQ ufficiali e chiedere chiarimenti ai propri docenti
Se si hanno dubbi su alcune materie, confrontarsi con gli insegnanti può prevenire brutte sorprese durante l’orale.
Sintesi finale e considerazioni
La maturità 2025 rappresenta, come ogni anno, un banco di prova impegnativo ma fondamentale nel percorso degli studenti italiani. Uno degli aspetti centrali dell’esame è il colloquio orale, che per normativa deve accertare l’intero spettro di competenze acquisite dal candidato.
Contrariamente a quanto talvolta si pensa, anche le materie non direttamente rappresentate in commissione possono essere oggetto di domanda all’orale, grazie alla flessibilità delle abilitazioni dei commissari. Le recenti FAQ del Ministero hanno fugato ogni dubbio: il colloquio deve essere preparato su tutte le discipline studiate, in un’ottica realmente multidisciplinare.
L’auspicio è che la maturità 2025 si svolga nel segno della trasparenza, del dialogo tra commissione e studenti, e di un reale riconoscimento delle competenze sviluppate negli anni della formazione secondaria.
Per ulteriori aggiornamenti e chiarimenti sulle novità esame di Stato 2025 e sulle materie esame orale maturità si consiglia di consultare regolarmente il sito del Ministero e le fonti ufficiali della propria scuola.