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Esoneri scuole in reggenza: 254,5 nuove posizioni 2025
Scuola

Esoneri scuole in reggenza: 254,5 nuove posizioni 2025

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Approvato il Decreto n. 129: le novità sugli esoneri per i docenti delle scuole in reggenza nelle Regioni con delibera di dimensionamento, per l’a.s. 2025/2026.

Esoneri scuole in reggenza: 254,5 nuove posizioni 2025

Indice

  • Introduzione
  • Il quadro normativo: decreto n. 129 del 2 luglio 2025
  • L’evoluzione normativa dagli anni precedenti
  • Dimensionamento scolastico e delibere regionali
  • Cosa significa "scuole in reggenza"
  • I numeri dell’esonero: 254,5 nuove posizioni
  • Il ruolo dei Ministeri: istruzione e economia in sinergia
  • Tempistiche e modalità di applicazione
  • Le ripercussioni pratiche nelle scuole
  • Le reazioni sindacali e degli addetti ai lavori
  • Gli scenari futuri per gli esoneri docenti
  • Conclusioni e sintesi finale

Introduzione

L’approvazione del decreto n. 129 del 2 luglio 2025 rappresenta una delle novità più rilevanti per il mondo della scuola in tema di "esoneri docenti nelle scuole in reggenza" nelle regioni che hanno sottoscritto la delibera di dimensionamento. Con 254,5 nuove posizioni di esonero accordate per l’anno scolastico 2025/2026, il provvedimento interessa direttamente gli istituti scolastici coinvolti dai recenti riassetti organizzativi e offre una risposta concreta alle esigenze di gestione che scaturiscono dall’attuazione del dimensionamento scolastico.

Il quadro normativo: decreto n. 129 del 2 luglio 2025

Il decreto n. 129 del 2 luglio 2025 è stato adottato congiuntamente dal Ministero dell’istruzione e del merito e dal Ministero dell’economia e delle finanze. La sua approvazione trova fondamento nell’articolo 1, comma 83-quinquies della legge 13 luglio 2015, n. 107, meglio nota come legge "La Buona Scuola". Il suo contenuto aggiorna e integra le disposizioni fissate dal precedente decreto n. 151 del 26 luglio 2024, ridefinendo le quote di docenti esonerati dall’insegnamento per supportare le attività gestionali nelle scuole in reggenza.

Lo scopo principale del decreto è garantire la funzionalità degli istituti che, a causa delle dinamiche di dimensionamento scolastico, si ritrovano privi di un dirigente scolastico incaricato a tempo pieno. La normativa si pone quindi come risposta a una concreta esigenza organizzativa, prevedendo che anche per il prossimo anno scolastico, 2025/2026, nelle regioni che hanno adottato la delibera di dimensionamento vengano assegnate 254,5 posizioni di esonero.

L’evoluzione normativa dagli anni precedenti

Il sistema degli esoneri per docenti nelle scuole in reggenza affonda le sue radici nelle misure di razionalizzazione e contenimento della spesa avviate all’indomani della legge n. 107/2015. Le prime applicazioni sono state oggetto di riflessione e modifica negli anni successivi, man mano che le esigenze degli istituti e le caratteristiche del personale scolastico sono mutate.

Il succedersi di interventi normativi come i decreti ministeriali annuali ha segnato un percorso di affinamento delle strategie di gestione, introducendo una maggiore flessibilità rispetto ai primi assetti, spesso rigidi e di difficile attuazione. Il recente decreto n. 151/2024 aveva già introdotto un significativo aggiornamento, ma la necessità di intervenire ancora si è resa manifesta con l’inizio dell’anno scolastico 2025/2026, momento particolarmente delicato per la scuola italiana, investita dalle nuove ondate di dimensionamento e riorganizzazione degli istituti.

Dimensionamento scolastico e delibere regionali

Con il termine dimensionamento scolastico si intende la procedura di ridefinizione degli assetti organizzativi delle scuole in base a parametri normativi nazionali e regionali. Tali criteri comprendono il numero di alunni, la composizione dei plessi e le esigenze del territorio. Accountando anche la sostenibilità della spesa pubblica, le regioni hanno adottato specifiche delibere che stabiliscono quali istituti debbano essere aggregati, scorporati o trasformati in "scuole in reggenza".

La conseguenza più immediata della delibera di dimensionamento è l’aumento delle scuole affidate a reggenza, ovvero prive di un dirigente titolare e gestite da un dirigente già responsabile di un altro istituto. Questo fenomeno, specie in alcune regioni del Centro-Sud, ha assunto proporzioni tali da richiedere un intervento straordinario con il decreto ministeriale sugli esoneri.

Il decreto n. 129/2025 si applica espressamente alle regioni che hanno adottato la delibera regionale sull’organizzazione della rete scolastica, concentrando le nuove posizioni sulle aree in cui il dimensionamento è stato più incisivo e che presentano maggiori criticità gestionali.

Cosa significa "scuole in reggenza"

L’espressione "scuole in reggenza" si riferisce a quelle istituzioni scolastiche che, a seguito di processi di dimensionamento, vengono temporaneamente affidate ad un dirigente scolastico già titolare di altro istituto, in attesa che si possa procedere ad una nuova graduatoria o assegnazione.

Questa situazione comporta, di fatto, una duplicazione delle responsabilità e dei carichi di lavoro per il dirigente e, come conseguenza, una maggiore necessità di supporto organizzativo per l’intero istituto. Qui entra in gioco la figura del docente esonerato, ovvero del docente liberato, in parte o integralmente, dai compiti di insegnamento per svolgere funzioni di collaborazione e coordinamento a supporto della dirigenza scolastica.

L’esonero permette al docente di dedicarsi esclusivamente (o quasi) alle funzioni di assistenza gestionale, amministrativa e organizzativa, sostenendo la scuola in tutte le attività previste, dalla gestione del personale alle relazioni interne ed esterne, passando per le procedure amministrative e didattiche.

I numeri dell’esonero: 254,5 nuove posizioni

Uno degli aspetti più rilevanti del decreto ministero istruzione esoneri è senza dubbio il dato numerico: 254,5 nuove posizioni di esonero per docenti sono state concesse per l’a.s. 2025/2026 nelle regioni coinvolte dalla delibera di dimensionamento scolastico. Questo incremento, che aggiorna i dati dei precedenti provvedimenti, tende a mitigare le difficoltà causate dalle reggenze multiple e dalla conseguente complessità di gestione.

La suddivisione di queste posizioni tra le varie regioni segue criteri di proporzionalità rispetto al numero di scuole in reggenza e alle specifiche necessità locali. Il riferimento a "posizioni frazionate" (ad esempio, la presenza di "mezze" posizioni) consente di adattare l’esonero ai diversi contesti, garantendo la massima efficienza nell’utilizzo delle risorse disponibili.

Questa misura andrà, secondo quanto previsto dal decreto, a sostenere tanto le scuole primarie quanto le secondarie di primo e secondo grado, in particolare laddove il carico gestionale si rivela più gravoso.

Il ruolo dei Ministeri: istruzione e economia in sinergia

L’adozione del decreto n. 129 è frutto di una collaborazione stretta tra il Ministero dell’istruzione e del merito e il Ministero dell’economia e delle finanze. Da un lato, infatti, il Ministero dell’istruzione si fa carico di identificare i bisogni delle scuole, le aree di criticità e le possibili soluzioni organizzative. Dall’altro, il Ministero dell’economia vigila sulla sostenibilità delle scelte fatte, garantendo che le nuove posizioni di esonero siano compatibili con i vincoli di bilancio pubblico.

Un meccanismo di concertazione che, sebbene complesso, permette di calibrare gli interventi in funzione delle risorse disponibili, previene eccessi di spesa e assicura il rispetto dei limiti fissati a livello centrale e comunitario.

Tempistiche e modalità di applicazione

La disciplina prevista dal decreto esoneri docenti 2025 riguarda esclusivamente l’anno scolastico 2025/2026. Le procedure per l’individuazione dei docenti esonerati seguiranno le modalità già utilizzate in passato: gli Uffici scolastici regionali pubblicheranno i criteri di selezione e assegneranno le posizioni sulla base delle segnalazioni delle istituzioni scolastiche interessate.

La copertura delle posizioni, come accennato, avverrà in modo frazionato laddove necessario, così da consentire la massima flessibilità e corrispondenza agli effettivi bisogni delle scuole in reggenza di ogni territorio.

Le ripercussioni pratiche nelle scuole

L’immissione di 254,5 nuove posizioni docenti esonerati per reggenza scuole comporta una serie di effetti positivi sul piano organizzativo e gestionale. Il docente esonerato diventa una figura strategica non solo per la collaborazione con il dirigente, ma anche per la tenuta complessiva dell’istituto in tutte le sue articolazioni.

Il supporto garantisce maggiore efficienza nella gestione amministrativa, rapidità nelle procedure, migliore comunicazione interna e un punto di riferimento stabile tra personale, famiglie e territorio. D’altro canto, occorre anche rilevare che l’esonero comporta la necessità di attribuire le ore di insegnamento residue ad altri docenti, spesso tramite supplenze o potenziamenti.

Le modalità con cui le scuole si adatteranno alle nuove dotazioni di personale rappresentano una variabile interessante, che potrà essere monitorata nel corso dell’anno scolastico 2025/2026.

Le reazioni sindacali e degli addetti ai lavori

L’approvazione del nuovo decreto ministeriale ha suscitato commenti articolati da parte delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di categoria. Da un lato, la misura è stata accolta con favore, perché risponde a una reale urgenza delle scuole in reggenza, spesso scarsamente dotate sotto il profilo organizzativo. Dall’altro, alcuni rappresentanti del settore sottolineano la necessità di un approccio strutturale e non solo emergenziale al tema degli esoneri.

Fra le criticità rilevate spicca la gestione dei carichi di lavoro aggiuntivi per i colleghi che dovranno coprire le ore di insegnamento lasciate scoperte dagli esonerati, questione che richiede attenzione e costante monitoraggio.

Gli scenari futuri per gli esoneri docenti

La pubblicazione del decreto n. 129/2025 sul dimensionamento e gli esoneri si inserisce in un quadro più ampio di riorganizzazione delle istituzioni scolastiche italiane. Nei prossimi anni, il tema degli esoneri per le scuole in reggenza resterà centrale, soprattutto laddove le operazioni di dimensionamento continueranno a ridisegnare i confini organizzativi degli istituti.

Sarà necessario valutare con attenzione l’efficacia della misura, verificare il reale miglioramento nella gestione scolastica e assicurarsi che i benefici risultino bilanciati rispetto agli oneri organizzativi aggiuntivi. Inoltre, il dialogo tra Ministeri, scuole e rappresentanze sindacali dovrà proseguire per rendere l’istituto dell’esonero sempre più funzionale alle mutate esigenze della scuola pubblica italiana.

Conclusioni e sintesi finale

Il decreto n. 129 approvato il 2 luglio 2025 segna una tappa significativa per il sistema scolastico italiano, stabilendo 254,5 nuove posizioni di esonero docenti nelle regioni interessate dalla recente delibera di dimensionamento. Si tratta di una soluzione adottata per fronteggiare le complessità gestionali delle "scuole in reggenza", consapevole delle difficoltà che possono sorgere nella gestione di istituti privi di un dirigente titolare.

La misura, valida per l’a.s. 2025/2026, rappresenta una risposta organica alle criticità emerse nelle scuole, ottenuta grazie alla collaborazione tra Ministero dell’istruzione e Ministero dell’economia, e testimonia la costante attenzione delle istituzioni centrali alle problematiche della scuola.

Resta ora da vedere se nel corso dell’anno scolastico queste nuove dotazioni di personale esonerato sapranno realmente alleviare il carico gestionale e organizzativo delle scuole in reggenza e se il meccanismo degli esoneri potrà diventare, in futuro, una leva strutturale per potenziare la scuola pubblica italiana.

Le scuole, i docenti e le famiglie sono chiamati a confrontarsi con questa novità, nella consapevolezza che la qualità dell’istruzione passa anche dalla capacità di innovare i meccanismi gestionali e valorizzare le risorse professionali presenti nei nostri istituti.

Pubblicato il: 24 luglio 2025 alle ore 11:28

Redazione EduNews24

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