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Bullismo e Cyberbullismo, nuove tutele a scuola: cosa prevede il decreto 2025 pubblicato in Gazzetta Ufficiale
Scuola

Bullismo e Cyberbullismo, nuove tutele a scuola: cosa prevede il decreto 2025 pubblicato in Gazzetta Ufficiale

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Normative rafforzate, prevenzione nelle scuole e il ruolo centrale del servizio Emergenza Infanzia 114. Tutte le novità del decreto legislativo n. 99/2025 contro bullismo e cyberbullismo, con nuovi strumenti e approfondite rilevazioni ISTAT.

Bullismo e Cyberbullismo, nuove tutele a scuola: cosa prevede il decreto 2025 pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Indice dei contenuti

  • Introduzione: Le novità legislative in tema di bullismo e cyberbullismo
  • Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e termini di entrata in vigore
  • Evoluzione normativa: dalla legge 71/2017 alla legge 70/2024
  • Focus sul decreto legislativo 12 giugno 2025, n. 99
  • Il servizio Emergenza Infanzia 114: come funziona e cosa cambia
  • ISTAT e il monitoraggio biennale: dati e strumenti per la prevenzione
  • Campagne informative e ruolo della Presidenza del Consiglio
  • Prevenzione e strumenti a scuola: le sfide del sistema educativo
  • Criticità e prospettive future
  • Conclusioni: un sistema di tutele rinnovato per studenti, famiglie e insegnanti

Introduzione: Le novità legislative in tema di bullismo e cyberbullismo

Con l’entrata in vigore del decreto bullismo 2025 (decreto legislativo 12 giugno 2025, n. 99), l’Italia fa un ulteriore e deciso passo contro il bullismo e il cyberbullismo, fenomeni che continuano a costituire un rischio serio e concreto, soprattutto tra i giovanissimi e nell’ambiente scolastico. L’attenzione alle tematiche collegabili all’educazione, al benessere e alla sicurezza degli studenti cresce di pari passo con l’evoluzione digitale, che ha spostato sempre più il bullismo dalle aule alle chat, ai social network e alle piattaforme web.

Vista la complessità e la velocità di evoluzione dei comportamenti a rischio, il legislatore ha deciso di intervenire con un quadro normativo più ampio e articolato, fondato non solo su sanzioni ma soprattutto su un’impostazione preventiva e culturale. Il nuovo decreto incorpora le principali novità in fatto di bullismo scuola normativa e delinea un sistema di tutela più efficace e moderno.

Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e termini di entrata in vigore

Il decreto legislativo 12 giugno 2025, n. 99 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 1° luglio 2025, e entrerà in vigore il 16 luglio 2025. Si tratta di una tempistica significativa, giacché permette a scuole, famiglie e operatori del settore educativo di prepararsi in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico. La pubblicazione gazzetta ufficiale bullismo rappresenta infatti il momento in cui la normativa diventa efficace e cogente su tutto il territorio nazionale.

La rapida entrata in vigore testimonia l’urgenza avvertita dalle istituzioni su un tema in cui ogni giorno di ritardo può significare nuove vittime e sofferenze prolungate per chi subisce atti di prevaricazione, sia in classe sia online.

Evoluzione normativa: dalla legge 71/2017 alla legge 70/2024

Per comprendere la portata delle novità, occorre ripercorrere brevemente il percorso legislativo italiano. Già con la legge 29 maggio 2017, n. 71, il nostro ordinamento si era dotato di strumenti specifici per il cyberbullismo, riconoscendo per la prima volta la specificità delle aggressioni digitali. Tuttavia, il fenomeno del bullismo tradizionale, pur connesso, era rimasto in parte fuori dal perimetro di quelle disposizioni.

La svolta si è avuta con l’approvazione della legge 17 maggio 2024, n. 70, che ha esteso le finalità della legge 71/2017 ricomprendendo esplicitamente anche il bullismo tradizionale e ampliando il raggio delle strategie di intervento e prevenzione.

*Punti salienti della riforma introdotta dalla legge 70/2024*:

  • Allargamento del campo d’azione a tutte le forme di bullismo, non soltanto a quelle digitali
  • Introduzione di nuovi obblighi di prevenzione a carico delle istituzioni scolastiche
  • Rafforzamento della collaborazione tra scuola, famiglie e autorità competenti

La combinazione di queste due leggi costituisce oggi l’ossatura della normativa più aggiornata su bullismo e cyberbullismo legge in Italia.

Focus sul decreto legislativo 12 giugno 2025, n. 99

Il decreto bullismo 2025 (decreto legislativo n. 99/2025) rappresenta il tassello attuativo delle direttive emerse con la legge 70/2024. Ecco le principali misure e le novità legge bullismo Italia introdotte dal provvedimento appena pubblicato:

  1. Potenziamento dei servizi di ascolto e intervento

In risposta alla costante emergenza, il decreto potenzia il servizio "Emergenza Infanzia 114", un presidio fondamentale per l’emergenza, attivo ora 24 ore su 24 e in grado di accogliere segnalazioni e richieste d’aiuto da tutto il territorio nazionale.

  1. Maggiore attenzione al bullismo tradizionale

Se il cyberbullismo continua a rappresentare una minaccia capillare, spesso invisibile agli adulti, il bullismo "tradizionale" - fatto di soprusi fisici e verbali in ambito scolastico e sociale - si conferma altrettanto insidioso. La norma equipara e unifica gli strumenti di contrasto, in termini di prevenzione, monitoraggio e intervento per entrambe le tipologie.

  1. Innovazione nella raccolta dati

A partire dal 2025, ISTAT effettuerà rilevazioni biennali specifiche sul fenomeno del bullismo e cyberbullismo, focalizzandosi su incidenza, caratteristiche, impatti e percezione del problema da parte di studenti e insegnanti. Un salto di qualità nella istat rilevazioni bullismo, indispensabile per calibrare strategie efficaci e rispondere con tempestività all’evolvere del fenomeno.

  1. Campagne informative di prevenzione

Grande attenzione viene riservata anche alla cultura della prevenzione, con il compito affidato alla Presidenza del Consiglio di promuovere campagne informative e sensibilizzare l’opinione pubblica, le famiglie, il personale scolastico e gli stessi studenti sui rischi e le modalità di contrasto a bullismo e cyberbullismo.

Il servizio Emergenza Infanzia 114: come funziona e cosa cambia

Uno tra i nodi cruciali del decreto è la valorizzazione e il potenziamento del servizio Emergenza Infanzia 114, già operativo da diversi anni ma ora rafforzato nelle sue funzioni e nella sua fruibilità. Questo servizio costituisce il vero e proprio "pronto soccorso" per minori in difficoltà, ed è un presidio riconosciuto a livello nazionale.

Le principali caratteristiche attuali del servizio 114:

  • Numero verde gratuito accessibile da tutto il territorio italiano 24/7
  • Personale qualificato per la gestione delle emergenze
  • Supporto immediato per minori, genitori, insegnanti e educatori
  • Possibilità di attivazione di interventi d’emergenza con le forze dell’ordine e i servizi sociali

Con il nuovo decreto, il servizio emergenza infanzia 114 ottiene maggiori risorse, nuove campagne informative e procedure più rapide per collegarsi con le autorità scolastiche e sanitarie, favorendo così una presa in carico tempestiva dei casi sospetti o conclamati di bullismo.

ISTAT e il monitoraggio biennale: dati e strumenti per la prevenzione

La raccolta e l’analisi di dati aggiornati rappresentano un elemento strategico nel contrasto ai fenomeni in oggetto. Ora, per la prima volta, viene introdotto l’obbligo per ISTAT di realizzare rilevazioni biennali sul bullismo e il cyberbullismo: un’innovazione importante, nella prospettiva della prevenzione bullismo scuola basata su dati oggettivi.

Queste rilevazioni consentiranno di:

  • Fotografare le tendenze nazionali e regionali dei fenomeni
  • Individuare fasce d’età e contesti a rischio
  • Valutare l’efficacia delle campagne di sensibilizzazione
  • Identificare nuove forme e modalità di manifestazione del bullismo

I risultati delle indagini ISTAT verranno trasmessi al Ministero dell’Istruzione per finalizzare interventi mirati e personalizzati all’interno degli istituti scolastici.

Campagne informative e ruolo della Presidenza del Consiglio

Non meno importante, il decreto prevede che la Presidenza del Consiglio dei Ministri pianifichi e promuova regolarmente campagne informative di prevenzione e sensibilizzazione in tema di bullismo e cyberbullismo.

Le campagne dovranno:

  • Promuovere una cultura della responsabilità digitale e del rispetto personale
  • Fornire strumenti concreti ai ragazzi, alle famiglie e agli educatori per prevenire e affrontare episodi di bullismo e cyberbullismo
  • Coinvolgere testimonial, esperti e personaggi pubblici per raggiungere il maggior numero possibile di target

La strategia comunicativa punta ad arrivare direttamente alle famiglie e ai ragazzi, mediante media tradizionali, piattaforme social, siti scolastici e strumenti digitali, rendendo la prevenzione un valore condiviso.

Prevenzione e strumenti a scuola: le sfide del sistema educativo

Le scuole rimangono il teatro principale dove si manifestano i fenomeni di bullismo e spesso anche il luogo dove si può agire con maggior efficacia in termini di prevenzione. La normativa aggiornata affida una serie di compiti e responsabilità alle istituzioni scolastiche:

  • Elaborazione di piani contro il bullismo: Ogni scuola dovrà adottare procedure per la prevenzione e la gestione delle segnalazioni.
  • Formazione obbligatoria per il personale: Dirigenti, docenti e personale ATA dovranno seguire corsi di formazione specifici sulle modalità di riconoscimento e gestione del bullismo.
  • Partecipazione delle famiglie: Sarà promosso il dialogo scuola-famiglia, fondamentale per una rete di protezione efficace.
  • Coinvolgimento degli studenti: Attraverso assemblee, rappresentanze studentesche e percorsi di cittadinanza digitale.

La prevenzione bullismo scuola passa dunque dalla costruzione di una comunità educativa unita, informata e pronta ad agire.

Criticità e prospettive future

Sebbene la novità legge bullismo Italia rappresenti un passo decisivo, permangono alcune criticità che richiederanno monitoraggio e adattamenti nel tempo. Innanzitutto, va sottolineato come il fenomeno del bullismo sia in costante trasformazione, alimentato dall’utilizzo di nuove tecnologie e dal passaggio dai contesti tradizionali a quelli digitali, con forme sempre più subdole e difficili da individuare.

Alcuni punti di attenzione:

  • Rischio di sottovalutazione di episodi "lievi" o difficili da provare
  • Possibili difficoltà amministrative e organizzative nelle scuole più grandi o con minori risorse
  • Necessità di integrare le strategie di intervento tra scuola, servizi sociali e sistema sanitario

Per queste ragioni, il legislatore ha previsto una revisione periodica delle misure e una costante valutazione degli effetti delle nuove normative sul campo.

Conclusioni: un sistema di tutele rinnovato per studenti, famiglie e insegnanti

In conclusione, l’entrata in vigore del decreto cyberbullismo 2025 e l’estensione della normativa anti-bullismo rappresentano una svolta importante per il sistema scolastico italiano.

La legge 70-2024 bullismo e il nuovo decreto legislativo assicurano strumenti più adeguati e moderni per la prevenzione, la rilevazione e la gestione dei casi di bullismo e cyberbullismo, con l’obiettivo concreto di garantire ambienti scolastici più sicuri, inclusivi e protetti.

Tra i punti di forza:

  • Coordinamento istituzionale tra scuola, famiglie e autorità
  • Centralità dei servizi di emergenza come il 114
  • Raccolta e analisi sistematica dei dati
  • Diffusione di una cultura della prevenzione a tutti i livelli

Sarà fondamentale, da qui in avanti, il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti della comunità educativa. Le prossime rilevazioni istat rilevazioni bullismo e i report sul funzionamento del servizio emergenza infanzia 114 costituiranno indicatori fondamentali per tarare politiche di contrasto sempre più efficaci.

L’auspicio è che ogni ragazzo, insegnante e famiglia possa trovare reale supporto e protezione, e che la scuola torni ad essere un luogo di crescita serena e sicura, libero da prepotenze e discriminazioni di ogni tipo.

Pubblicato il: 2 luglio 2025 alle ore 18:23

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