Un Futuro Digitale e Sostenibile: Nasce a Carbosulcis il Data Center AI da 100MW nella Miniera di Nuraxi Figus
Indice
- Introduzione: il progetto e la sua rilevanza
- Carbosulcis e Nuraxi Figus: un nuovo volto per il sito minerario
- Il Data Center AI da 100MW: caratteristiche, modularità e obiettivi
- Energie rinnovabili e storage gravitazionale: il ruolo di Energy Vault
- Cronoprogramma e realizzazione: tappe chiave fino al 2026
- Impatto sull’economia digitale della Sardegna secondo la Regione
- Rilevanza nazionale ed europea dell’AI Data Center
- Aspetti ambientali e sostenibilità del progetto
- Contributo alla ricerca e all’innovazione tecnologica
- Opportunità occupazionali e formazione
- Sfide, rischi e prospettive
- Conclusioni: la Sardegna nell’era digitale
1. Introduzione: il progetto e la sua rilevanza
Nel cuore della Sardegna, nel sito minerario più esteso d’Europa, sta prendendo forma un progetto destinato a cambiare il volto dell’economia digitale non solo regionale, ma italiana ed europea. La miniera di Nuraxi Figus, gestita dal polo Carbosulcis, ospiterà il primo e più potente data center da 100MW mai realizzato in Italia interamente dedicato all’intelligenza artificiale (AI). Si tratta di un intervento strategico che punta ad attrarre investimenti, sostenere la transizione digitale, garantire l’utilizzo di energie rinnovabili e proiettare la Sardegna tra le principali piattaforme digitali continentali.
Il progetto prevede una forte integrazione con il territorio, sia dal punto di vista energetico che sociale, mirando a restituire nuova vita a un’area sinora legata prevalentemente all’industria mineraria del carbone. Un cambio di paradigma che unisce tecnologia all’avanguardia e attenzione alla sostenibilità ambientale, aprendo la strada a numerosi benefici per la comunità locale e il panorama nazionale.
2. Carbosulcis e Nuraxi Figus: un nuovo volto per il sito minerario
La storica miniera di Nuraxi Figus, situata nell’area del Sulcis, rappresenta un simbolo dell’industria estrattiva della Sardegna. Oggi, con la riconversione promossa dal progetto data center Carbosulcis, il sito si appresta a diventare un modello di rigenerazione industriale.
Lo spazio minerario dismesso fornirà le infrastrutture necessarie per ospitare il data center, sfruttando:
- Ampi spazi sotterranei e in superficie per l’installazione di rack e sistemi di raffreddamento
- Collegamenti energetici già esistenti e possibilità di espansione
- Un contesto isolato, ideale per la sicurezza fisica e il controllo ambientale
Questo processo di conversione industriale si traduce in una valorizzazione delle risorse territoriali, riutilizzando aree altrimenti destinate all’abbandono e generando nuove opportunità di sviluppo economico e sociale.
3. Il Data Center AI da 100MW: caratteristiche, modularità e obiettivi
L’AI data center Sardegna sarà un’installazione d’avanguardia capace di garantire potenza di calcolo massiva e supportare applicazioni di intelligenza artificiale, machine learning e big data. Il progetto prevede una potenza totale di 100MW a regime, una delle più alte d’Europa, rendendo la struttura una delle principali nel panorama nazionale.
La configurazione modulare del data center rappresenta una delle innovazioni salienti: il primo modulo garantito avrà 2MW di capacità e sarà operativo già nel 2026. Successivamente, la struttura verrà espansa fino a raggiungere il pieno regime. Questo approccio modulare consente:
- Scalabilità degli investimenti e delle installazioni tecnologiche
- Aggiornamenti rapidi in funzione delle evoluzioni tecnologiche
- Miglior gestione dei costi e delle risorse
L’obiettivo è ospitare servizi cloud, supercalcolo e supportare pubbliche amministrazioni, imprese e centri di ricerca sia italiani che internazionali.
4. Energie rinnovabili e storage gravitazionale: il ruolo di Energy Vault
Uno degli aspetti più innovativi è la totale integrazione con fonti di energia rinnovabile e sistemi avanzati di accumulo. Energy Vault Sardegna ha già avviato la realizzazione del primo sistema di stoccaggio gravitazionale di energia elettrica, che consentirà di bilanciare domanda e offerta energetica con efficienza e affidabilità.
Il principio dello storage gravitazionale prevede l’utilizzo di masse pesanti sollevate in orari di surplus energetico (da solare o eolico) e lasciate scendere in orari di domanda elevata, generando elettricità. Queste tecnologie innovative sono particolarmente adatte a sostenere carichi continui come quelli di un data center e rappresentano una risposta concreta alla sfida dell’intermittenza delle rinnovabili.
Inoltre, la collaborazione con Energy Vault per la realizzazione della centrale elettrica EV0TM (il cui prototipo sarà completato nel 2025) permette di:
- Massimizzare l’autonomia della struttura
- Ridurre l’impatto ambientale rispetto ai sistemi tradizionali
- Garantire una fornitura di energia a basso costo e ad alta affidabilità
5. Cronoprogramma e realizzazione: tappe chiave fino al 2026
Il progetto del data center Carbosulcis si articola in più fasi:
- 2024-2025: Progettazione definitiva e avvio dei lavori civili e delle opere di predisposizione
- Fine 2025: Completamento prototipo centrale elettrica EV0TM by Energy Vault
- 2026: Messa in funzione del primo modulo da 2MW e avvio operativo della struttura
- 2026-2028: Espansione graduale fino a raggiungere i 100MW di potenza
Questa progressione garantisce
- Avvio rapido delle attività
- Opportunità progressive di occupazione e formazione
- Un ritorno economico scalare sull’investimento
6. Impatto sull’economia digitale della Sardegna secondo la Regione
Secondo la governatrice Alessandra Todde, la realizzazione del data center rappresenta un punto di svolta per lo sviluppo economia digitale Sardegna. In una sua recente dichiarazione ha sottolineato come "il data center non solo porterà innovazione e investimenti, ma rafforzerà l’isola come destinazione tecnologica avanzata, favorendo la crescita di un ecosistema digitale innovativo e sostenibile."
Tra i benefici previsti:
- Rafforzamento dell’attrattività della Sardegna per startup e imprese IT
- Supporto alla digitalizzazione della pubblica amministrazione e dei servizi regionali
- Creazione di nuove infrastrutture e conoscenze tecnologiche in loco
7. Rilevanza nazionale ed europea dell’AI Data Center
Il data center 100MW Italia non è un intervento isolato, ma un tassello fondamentale all’interno della strategia nazionale di digitalizzazione. La struttura potrà:
- Supportare infrastrutture cloud sovrane e garantire la sicurezza dei dati europei
- Offrire servizi HPC (high performance computing) per ricerca scientifica e università
- Accogliere investimenti e partnership da tutto il continente, rafforzando il ruolo della Sardegna come nodo digitale del Mediterraneo
La posizione geografica strategica dell’isola consente inoltre di offrire servizi a bassa latenza verso Europa, Nord Africa e Medio Oriente, ampliando la zona di influenza tecnologica.
8. Aspetti ambientali e sostenibilità del progetto
L’inserimento di un nuovo grande data center può comportare sfide ambientali importanti. Il progetto Carbosulcis, tuttavia, ha previsto fin dall’inizio:
- Alimentazione esclusiva da energie rinnovabili Sardegna: fotovoltaico, eolico e eventualmente altre forme pulite
- Systemi avanzati di raffreddamento a basso impatto e recupero delle acque
- Riutilizzo di strutture esistenti riducendo il consumo di suolo
- Studio dell’impatto paesaggistico e integrazione architettonica
Queste scelte sono fondamentali per garantire la compatibilità con la transizione energetica e per attrarre investitori orientati alla sostenibilità.
9. Contributo alla ricerca e all’innovazione tecnologica
L’AI data center Europa avrà anche un importante ruolo nel supportare progetti di ricerca, innovazione e formazione tecnologica. Gli ambiti di collaborazione previsti includono:
- Ricerca universitaria sull’intelligenza artificiale e analisi dei big data
- Supporto tecnologico alle pubbliche amministrazioni locali e nazionali
- Incontri, hackathon e partnership con centri di ricerca europei
Il data center offrirà inoltre servizi di co-location e cloud pubblico/privato a enti accademici e imprese innovative, favorendo lo sviluppo di competenze di altissimo livello sul territorio.
10. Opportunità occupazionali e formazione
Il rilancio industriale e tecnologico del sito di Carbosulcis offrirà nuove opportunità lavorative sia per profili tecnici specializzati sia per personale amministrativo e gestionale. Tra i principali profili richiesti:
- Tecnici di sistemi, ingegneri informatici e gestori di infrastrutture digitali
- Esperti in cyber security, reti dati e cloud computing
- Operatori per la manutenzione degli impianti energetici e dei sistemi di raffreddamento
- Personale amministrativo e addetti alla sicurezza
Un focus particolare sarà posto sulla formazione, con percorsi dedicati:
- Collaborazione con università, scuole tecniche e centri di formazione professionale locali
- Stage, tirocini e programmi di apprendistato per giovani residenti
- Corsi specialistici su intelligenza artificiale, gestione infrastrutture digitali ed energie rinnovabili
11. Sfide, rischi e prospettive
Nonostante le numerose opportunità, il progetto AI Data Center di Carbosulcis solleva anche alcune sfide e rischi:
- Gestione della sicurezza informatica e dei dati sensibili
- Rischi ambientali legati al consumo energetico e all’impatto termico, da mitigare tramite le best practice già indicate
- Necessità di aggiornamenti tecnologici costanti per restare competitivi
- Rischio di dipendenza da specifici operatori tecnologici o grandi imprese
Per superare tali ostacoli, saranno fondamentali
- La collaborazione pubblica-privata
- La promozione di filiere locali e l’indipendenza energetica
- La formazione continua di competenze
12. Conclusioni: la Sardegna nell’era digitale
La nascita del data center Carbosulcis segna un salto di qualità straordinario per la Sardegna e tutto il Mezzogiorno d’Italia. La trasformazione della miniera di Nuraxi Figus in un hub digitale di 100MW per l’AI rappresenta un esempio virtuoso di innovazione, sostenibilità e rigenerazione territoriale.
Il coinvolgimento di partner come Energy Vault Sardegna, l’adozione di nuove tecnologie come lo storage gravitazionale e la centralità delle energie rinnovabili fanno di questo progetto un riferimento nel quadro della transizione energetica e digitale europea.
L’utilizzo di parole chiave come "sviluppo economia digitale Sardegna”, “centrale elettrica EV0TM”, “data center 100MW Italia” e “gravitational energy storage” descrive solo alcune delle potenzialità in gioco: dal supporto alla ricerca fino alla creazione di posti di lavoro qualificati, dal rilancio del territorio allo sviluppo dell’ecosistema tecnologico isolano.
La sfida, ora, sarà trasformare tale ambizione in risultati concreti, creando un esempio replicabile di come una miniera possa diventare simbolo di futuro, crescita e sostenibilità. La Sardegna è pronta a riscrivere la propria storia nell’era dell’intelligenza artificiale.